Paranoie all'italiana.



Eh che tristezza, a me la letteratura interessa ma quello che sarebbe il mio principale scopo sono le lingue. Meh.

Direi che l'università va a farsi fottere allora a questo punto, non pensavo fosse così tragica.



Sì è vero, sono sicuro ci lavorerò ancora comunque proprio perché necessito di liquidi.


kali vaffanculooooo asd
ecco, se la infiocchetti un po' questa per esempio è una skill da rivendere
ovviamente nel CV non ci scrivi "facevo i coctail e scopavo le fighe oh!" ma qualcosa tipo
"Esperienza nella gestione di locali pubblici nella city rif "nomelocale1" e ci metti tutte le cose che qualcuno decideva per te (turni, chi sta al banco e chi ai panini, ecc ecc) descrivendole come se sapessi farlo tu.

Se vuoui fare il manager fingi di saper fare il manager, non dire loro che ai fare i coctail
Ma in realtà decidevo io chi faceva cosa, gli shift no (che li fanno solo i manaGGer) ma una volta al lavoro ero io a dirigere i lavori.
ottimo, allora devi solo inventarti la parte in cui sai far tornare i conti del locale e prendere le decisioni sul personale, anche quelle difficili tipo se assumere qualcuno o no, dimostrare che sei in grado di gestire la responsabilità di eventuali fallimenti e sei a buon punto per poter gestire un bar
La cosa bella è che di solito alle persone che arriva un figlio mentre fanno l'uni pensano subito a monetizzare e spesso la mollano per fare qualcosa di pratico.

Se dovessi darti un consiglio serio fossi in te se proprio vuoi fare questa pazzia prima cercherei un attività da mandare avanti in contemporanea che ti porti un po' di guadagno (anche solo per pagarti le spese) che sò apri un attività di distributori automatici di snack e cazzate varie che ultimamente rendono bene da qual che sento e l'investimento è basso oppure vendi cialde per caffè e macchinette, insomma roba semplice che richiede poco tempo di gestione.
Ecco, io non concepisco come sia possibile che gestire un posto con le macchinette delle merendine possa essere un affare remunerativo cazzo, e vivo a milano, E' così grande il mercato della fame chimica notturna?
Se proprio volessi riciclare i soldi della mafia almeno aprirei un bingo


ringraziami per gli ottimi consigli pirletta


giro per vedere se ci sono locali in dismissione (e capire perché, in alcuni casi non si possono salvare), al limite si fa affitto di azienda; fare un po' di promozione corretta (nuova gestione! etc.), trovare un socio lavoratore, e vedere di far quadrare i conti (sapendo già come funziona con i fornitori è più facile). Così non servono neppure i soldi che servirebbero per partire da zero. L'importante per i locali serali e notturni è non essere fuori dal mondo (dell'intrattenimento). Trenta-quaranta è ancora ancora una fascia sensata per lavorare al bancone e fare gestione attiva.


Sì, io pensavo che lui volesse farsi assumere come gestore, non aprirne uno suo, ma non so neanche quanto esista come figura professionale in Italia, mi sa che è più faicle la strada che dici te (ma implica prendersi ancora più responsabilità, e mi pare che non sia la persona adatta)

ps: pure io ci ho pensato a prendermi un bar (diurno), se lo prendi in un posto non proprio di merda coi soldi ci rientiri faicle e si guadagna pure bene, ma parliamo di un lavoro che va dalle 7 del mattino alle 7 di sera 360 giorni l'anno e hai voglia a dire che ti trovi un socio o dei dipendenti fidati, alla fine se il bar è tuo ci devi stare e fare il cane da guardia.
valutando la fatica e i benefici io ho deciso che "col cazzo preferisco restare povero e lavorare meno" però è un opzione, c'èe gente che si è arricchita spaccandosi la schiena con i bar o facendo il panettiere.

un altra cosa che pare funzionare, almeno a Milano, è fare i bar start up, ti apri un locale a debito e lo gestisci per un annetto facendolo sembrare un buon affare, poi arrivano i cinesi, glielo rivendi e apri in altra zona, pare che funzioni ma non so quanto durerà


Contavo anche i soldi a fine serata...



Grazie Chief!


Devi aprire nel posto giusto (luogo di passaggio molto frequentato) e mettere anche altra roba, ormai i distributori automatici fanno anche gli spaghetti e la pizza poi ci sono quelli dei medicinali comuni e dei sex toy che vanno alla grande


è pieno di locali con l'acqua alla gola che sono solo contenti se proponi un affitto di azienda. Ovviamente cercando di capire come funziona poi con i debiti pregressi e contratti in corso.

Al limite ti accordi giusto per pagargli il bancone, subentrare nel contratto di affitto e dargli quattro lire di buona uscita. Spesso il marchio (l'insegna) non vale più un cazzo, tanto vale partire con uno nuovo, e puntare solo sulla dicitura "ex-nome del locale").

tra l'altro non dovendosi preoccupare nell'immediato di vitto e alloggio ha un discreto vantaggio nella fase di avviamento del locale. Non deve tirarsi matto per pagare casa mentre cerca di aggiustare il tiro.


quella è la parte più difficile (socio fidato/quello che tiene cassa quando sei assente), anche perché è un attimo fotterti con il nero quando non ci sei

quello e far quadrare il bilancio ofc tenendo conto anche del rapporto con i fornitori (che non sono sempre molto flessibili, e sono un po' "mafia").
lavori come barman, fai vedere che ci sai fare, inizi a gestirlo da solo, fai contatti, vai a gestirne uno più figo, trovi un finanziatore, ne apri uno con lui.

oppure il gigolò, non sto scherzando.

secondo me queste sono le due cose più fattibili/adatte a te. altrimenti ti candidi come ruolo di sales con contratto a provvigione (% per ogni roba venduta), e se sei bravo fai soldi/carriera


Guarda che far tornare i conti non significa contare i soldi a fine serata eh significa (come minimo) che hai un conteggio di entrate e uscite, che sai quanto ti costa "effettivamente" un prodotto e quanto ci fai di ricarico, che hai un registro delle entrate e che sei in grado a fine anno di dare al commercialista le info minime per dichiarare le imposte senza farti inchiappettare.

Io un baretto l'ho gestito per qualche mese (e non era manco mio, inoltre per le questioni fiscali ci pensavano altri) e anche solo per falro su base volontaria a guadagno zero come facevamo noi, alla fine di grattacapi per far tornare i conti ce ne sono più di quanti immagini, figuriamoci se devi tirarci fuori stipendi, tasse e magari a fine mese tenerti 4 spicci in tasca


ho visto anche tanti locali gestiti "meh" che hanno avuto il vento in poppa senza meritarselo per x anni. poi sono finiti in merda più o meno lentamente, ma vabbé

il business migliore l'ho visto fare dalle cooperative "giovanili" (gente tra i venti e i trenta) che pigliano in concessione spazi dal locale dal comune, e poi si avvantaggiano di una serie di vantaggi, alcuni in chiaro altri un po' area grigia (la non necessità di fare veramente tutto in piena regola, dal punto di vista anche giuslavoristico). Ti parlo di spazi che a serata fanno 2k+ persone nelle serate calcate, e che pagano tre lire in croce per l'uso degli spazi all'aperto.

E che difatti hanno mandato fuori mercato roba più legit


Ah ok, questo nope. Non ho la minima idea.


non ci vuole un genio, basta mettersi lì con carta e penna, capire quanto costa un dipendente, il costo di apertura di una società (almeno una s.a.s. se si ha un socio che apporta solo capitali, oltre a chi amministra)+contabilità, come funzionano i contratti con i fornitori etc.

basta evitare di prendere decisioni a cuor leggero e partire dal presupposto che ogni cosa ha o può avere un costo di cui tener conto.

poi uno calcola più o meno qual è l'indotto necessario per avere, al netto di tutto, qualche soldo da mettersi in tasca.

avere esperienza al bancone (da tutti i punti di vista) è più importante di altre cose, perché un gestore che non sa lavorare al bancone sarà sempre legato, per tanti aspetti, ad altre persone. Ad esempio, dipenderà dal/dalla barista di fiducia per stabilire che cosa deve necessariamente comprare (la marca x di questo o quello), e cosa invece può essere sostituito con altro. Non avrà la capacità di capire come ottimizzare la rotazione del magazzino...
si ma bar da aprire dove? Mi?

perché parliamo di una delle attività con la roi più bassa che ci sia in giro

se poi parliamo di affitto di ramo d'azienda, hai voglia ad avere abbastanza margine per poter pagare anche il canone d'affitto, a meno che non sia simbolico

ecco il socio-lavoratore in una realtà già avviata che va così così e si pensa di poter rilanciare può essere un'idea