[panico] sciopero degli attori 2023

Se crolla Netflix mi faccio una sega livestream su Instagram

I coreani vengono retribuiti ? Nel paese degli straordinari obbligatori e gratuiti ?

Link per i posteri :lode:

Benvenuti nel modus operando di Netflix

E’ risaputo che Netflix fa lo stesso con tutti gli anime che fa produrre: gli autori e chi materialmente produce le serie non ricevono un cazzo dopo la commissione iniziale.

Per questo su Netflix stanno girando le cose peggiori: sono quelle serie per cui gli autori sanno che non avranno un ricavo.

Non sapevo di queste meraviglie, ma tanto tutte ste megacorp fanno tutte cagare dalla prima all’ultima.

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Oh oh oh.

Un giudice federale negli Stati Uniti ha emesso una sentenza confermando la decisione dell’ufficio copyright: l’“arte” creata tramite intelligenza artificiale non può essere soggetta a copyright se è “assente la mano guidante di un essere umano.” (Per dire: è la differenza tra una macchina fotografica, nella quale una persona scegliere l’inquadratura e la messa a fuoco ecc ecc e poi preme il pulsante di scatto, e la macchina fotografica è un ausilio, ed un umano che scrive sulla tastiera “genera una foto in cui…”)

Ne consegue che tutta la produzione di intelligenza artificiale è nel dominio pubblico, e chiunque la può diffondere ed usare per qualsiasi scopo.

Ricordiamo che uno dei punti chiave degli attuali scioperi è questo: gli studios vogliono usare ia per produrre contenuti, senza coinvolgere gli umani. Ecco, viene fuori che gli studios lo possono fare, ma poi non possono vendere il risultato :rotfl:

Ma dai che è una stronzata, dimostreranno che a guidare l’ia c’è una persona inventandosi che è al pari di settare un motore di rendering.
Se gli dice male fanno come se fosse una fiaba classica, prendono il testo dell’ia, cambiano mezza virgola e voilà, original!

Eh no. Per potere essere soggetta a copyright deve essere cambiata in modo significativo, al punto che serve praticamente riscrivere da capo il copione o passare ore a modificare l’arte con Photoshop. Facendo appunto intervenire un umano.

Ed a quel punto a cosa serve usare l’ia se poi deve essere modificata così tanto?

beh oddio, anche avere 800 “idee” un tanto al kilo invece di pagare qualcuno è tanta roba

Delle idee e basta non ci fai niente, c’è un motivo se esiste il detto ideas are a dime a dozen :asd:

dillo ai concept artist? :dunnasd:

Cioè quella categoria di persone che di professione fa 500 bozzetti per ogni roba di cui se va bene nel prodotto finale se ne useranno tre? :asd:

Secondo me sono d’accordo anche loro :asd:

a non lavorare più? :rotfl:

Non so se hai presente la categoria di persone, ma sono le stesse che si portano un tacquino in giro e fanno altri 500 bozzetti in giro, cosi a gratis perché é quello che gli piace fare.

…no, al fatto che ideas are a dime a dozen, quello che fa la differenza è il criterio che c’è dietro e l’esecuzione.

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E comunque le idee in generale non possono essere messe sotto copyright. Motivo per cui ci sono case di produzione tipo The Asylum che fanno film molto vicini ai blockbuster che sono al cinema usando la stessa idea di base ma con abbastanza differenze da renderli legalmente distinte. Il copyright, nello specifico, protegge solo le opere o parte di esse (ad esempio un personaggio).

vabè troveranno un eikismo per copyrightarla

Ma già questo è un “eikismo”, se con il termine vuoi indicare il legalese.
Tutta la questione delle AI sarà florida di tecnicismi legali, con la giurisprudenza e la dottrina che cercheranno di trovare la soluzione.
Poi interverranno i soldi e fine.

Anzi, ora che ho letto a pizzichi e bocconi, basta questo:

In March, the copyright office affirmed that most works generated by AI aren’t copyrightable but clarified that AI-assisted materials qualify for protection in certain instances. An application for a work created with the help of AI can support a copyright claim if a human “selected or arranged” it in a “sufficiently creative way that the resulting work constitutes an original work of authorship,” it said.

Ci sono mille modi per aggirare 'sta roba, trovi gente che vende i figli o li fa prostituire, figurati se non trovi quello che supervisiona il lavoro fatto dall’AI, modificandolo il minimo (o che dice di averlo modificato il minimo) per poi affermare che è un lavoro orginario.
Ma anche lì, come lo dimostri che non è un lavoro originale un testo? Il grosso viene prodotto dall’AI, lo editi\modifichi una minima\riscrivi in parte\cambi qualcosa, chi e come fa ad acorgersi che è “generato dall’AI”?
Gli autori saranno i primi a usarlo come minimo, l’avranno pure già usato e visto che i risultati, con un minimo di arrangiamento, possono essere considerati validi (figa, Boris insegna).

Idem per disegni e loghi, generi e modifichi, oppure lo ridisegni ispirato dallo sketch no. 124 generato dall’AI con quel tema.

Ti posso garantire che i testi scritti da IA sono facilmente distinguibili da quelli scritti (o modificati) da un essere umano. Non sui trafiletti di un centinaio di parole, forse, ma quando arrivi sul migliaio già ti accorgi. E’ una questione di impostazione del testo, filo logico, scelta delle parole, cadenza della scrittura, ecc.

E la risposta è già stata sopra: per rendere un testo adeguato lo devi fare modificare da un umano, al punto che tanto vale farlo fare dall’umano già in partenza, soprattutto ora che probabilmente dovranno chiudere e rifare il modello linguistico da capo. (Vedi a riguardo il thread di ChatGPT.)

E si, sarà una montagna di cavilli legali, ma quelli ci sono sempre stati, specie per quanto riguarda le questioni di copyright.