ok, hai perfettamente colto quello che cercavo di dire.
tocchera' andare con orban e fare pernacchie a natale quando mezza europa sara' coi carri armati e loro con la loro figa bianca ungherese e zero figamai.
Si Doug, ciao Doug.
ma indubbiamente, ci sono tanti SE e MA, però diciamo che il precedente di Francia e Belgio non depone molto a favore dei servizi
anche perchè come proprio in Belgio e Francia qui stiamo parlando di "classico terrorismo", cioè una cellula organizzata che compra armi, costruisce bombe ecc ecc
quindi non il lupo solitario che prende il suv e fa la strage investendo gente e tirando fuori 2 coltellacci prima di farsi ammazzare e che possiamo comprare tutti dal ferramenta
Non è difficile da capire quello che Doug sta dicendo eh.
Tu hai iniziato a sparare cose quando si sapeva solo che "era conosciuto alle autorità". NON SAPEVANO altri dettagli.
E' come quando succede un'attentato e tutti iniziano a dire "sono mussulmani", al 90% ci prendono ma quel 10% delle volte si sbagliano e magari si scopre che sono due estremisti di destra.
Ecco perchè io prima di parlare preferisco aspettare le notizie da parte della polizia
Adesso che sappiamo che aveva ricevuto ben 5 segnalazioni per il suo estremismo, adesso è il momento di indignarsi. Non prima, quando ancora non sapevano per cosa era "conosciuto alla polizia" (nota bene: manco si parlava di segnalato alla polizia, ma di "conosciuto alla polizia")
Se vuoi ti faccio il disegnino e te lo spiego.
buonista! 
Scusate ho letto poco e il tempo è tiranno, ma mi par di capire che l'attentatore fosse stato segnalato alle autorità vedrie volte, da persone della comunita islamica di londra tra cui i suoi parenti stessi e una moschea che frequentava.
quindi chi dice che "i musulmani devono smetterla di giustificare questi vili atti e nasconderli perché in fondo sono daccordo" che posizione ha a riguardo? In pratica la comunità musulmana ha fatto di tutto per avvisare l'intelligence che un suo membro era potenzialmente pericoloso e lui ha potuto agire comunque, io sono contrario agli stati di polizia e penso che purtroppo un attentato del genre sarà sempre possibile ovunque, almeno in uno stato di diritto e preferisco lo stato di diritto alla dittatura militare, il tradeoff non ci conviene, però il caso specifico pare si potesse evitare, e senza espellere tutti i muslim o sparando nel mucchio, bastava controllarne uno ritenuto pericoloso dai suoi stessi parenti, amici e compagni di "parrocchia".
quindi chi dice che "i musulmani devono smetterla di giustificare questi vili atti e nasconderli perché in fondo sono daccordo" che posizione ha a riguardo? In pratica la comunità musulmana ha fatto di tutto per avvisare l'intelligence che un suo membro era potenzialmente pericoloso e lui ha potuto agire comunque, io sono contrario agli stati di polizia e penso che purtroppo un attentato del genre sarà sempre possibile ovunque, almeno in uno stato di diritto e preferisco lo stato di diritto alla dittatura militare, il tradeoff non ci conviene, però il caso specifico pare si potesse evitare, e senza espellere tutti i muslim o sparando nel mucchio, bastava controllarne uno ritenuto pericoloso dai suoi stessi parenti, amici e compagni di "parrocchia".
lil problema non e' il dire "i musulmani sono d'accordo e sono tutti contenti".
e' palese per chiunque con un minimo di giudizo che la stragrande maggioranza dei musulmani siano persone per bene, che vogliono vivere la loro vita in santa pace e che non gioiscono quando leggono che un gruppo di ragazzini e' stato fatto esplodere.
Il problema e' la totale negazione del fenomeno dell'estremismo (che poi estremismo non significa solo farsi esplodere, quello e' l'estremo dell'estremo che anche un estremista potrebbe non condonare) come cosa riconducibile alla religione dell'islam.
E' palese che l'islam, per come e' impostato, sia come ideologia, mancanza di riformazione (si, i cristiani hanno fatto le crociate, ma si sono anche riformati), e una serie di problemi che hanno solo loro, sia un "breeding ground" per un certo tipo di pensiero, azione, che trova effettivamente una giustificazione nella pratica della religione.
Bisogna solamente ammettere che l'islam e' in un unica posizione di suscettibilita' che non ritroviamo in altre religioni, comunita' etc.
E non bisogna arrivare alle bombe, basta guardare i sondaggi (ad esempio PEW research) su tanti pensieri di comunita' musulmane moderne in UK, il livello di giustificazione di violenza in caso di apostasi/adulterio/omosessualita' per fare un esempio.
Non bisogna certo usare questo come scusante per discriminare i musulmani, costruire il mondo e bandirli dall'entrare nel paese sulla base della religione, ma il negare che ci sia una connessione tra le fondamenta della religione, come viene trattata ed interpretata e tutto il resto e ripetere a pappagallo "E' UNA MINORANZA DI PAZZI CHE USA LA RELIGIONE COME SCUSA" per paura che identificare e discutere i reali problemi dell'islam possa spingere alcune persone a tirare le molotov alle moschee non aiuta nessuno.
o senno' ogni volta che si presentano problemi del genere possiamo postare un #notallmuslim e ricordare a tutti come i cristiani abbiano bruciato Galileo nel medioevo.
Ma infatti è palese che la colpa ricade sul mondo occidentale
Io continuo a pensare che la nostra religione cristiana si sia secolarizzata grazie a fenomeni del tutto laici e che esulano dalla bontà della religione stessa ma che sono legati allo sviluppo della società, alla quale la religione si è adattata per non divenire obsoleta, tant'è che già il cristianesimo Ortodosso ha un sacco di similutidini con l'islamismo dal punto di vista delle tradizioni obsolete e del ruolo femminile, per cui credo che finché i paesi a maggioranza islamica rimarranno arretrati, così rimarrà la loro religione (o meglio, l'interpretazione che ne danno), ma in ogni caso la secolarizzazione e il raggiungimento di una consapevolezza maggiore non sono fenomeni che puoi imporre o che si sviluppano in pochi anni, è così e ci tocca conviverci, la strada dello scontro frontale non è secondo me realistica per cui occorre un approccio diverso.
E comunque non concordo che questa esigenza di dire ai musulmani di "distinguersi" sia così poco diffusa, è una richiesta che viene fatta costantemente da una branca di politici che si definiscono di destra ma moderati ed è uno dei loro argomenti chiave, lo senti dire spessissimo 2perché i musulmani moderati non si "distinguono" dai cattivi?" è un mantra che Salvini ma pure tanti altri ripetono costantemente.
Io faccio solo notare, che almeno in questo caso, è evidente che si erano distinti eccome, arrivando a denunciare un loro parente/amico/compagni di preghiera, ora io non so voi ma arrivare a denunciare un proprio parente di terrorismo non è una cosa che uno fa su due piedi, tant'è che in un sacco di situazioni di tipo criminale i parenti fanno fatica a denunciare, lo hanno espulso dalla loro stessa comunità (moschea) per quello che diceva, insomma si è fatto tutto il possibile tranne ammazzarlo loro stessi preventivamente, però sembra non sia sufficente neanche in questo caso ad evitare le baggianate.
il discorso che fai va benissimo, si sono distinti in questo caso, e lo fanno spesso. non dico che tu non abbia ragione. le baggianate poi ci sono sempre, e ci sara' sempre chi sara' capace anche di dare addosso a un musulmano che salva 5000 bambini da un nuovo olocausto.
ma le baggianate ci sono da tutte e due le parti. ci sono le baggianate di quelli con la fobia estrema delle barbe, e le baggianate di quelli che a tutti i costi vogliono negare ogni tipo di problema in una specifica religione/demografica per paura che poi questo possa automaticamente significare "hammazziamoli tuttih!11!"
cioe' posso parlare del fatto che tipo 3/4 dei young british muslims pensa sia ok usare la violenza contro chi insulta maometto senza dover necessariamente parlare delle crociate dei cristiani e dei malala che salva le ragazzine dai talebani.
per dire, manco uscito il nome dell'attentato, l'independent che subito headline "its not muslims or people with mental health problems who are most likely to kill you in a terrrist attack - it's men", e poi parla di toxic masculinity.
che anche se mi tiri fuori una statistica dove muore meno gente l'anno a causa di bombe che di americani col cazzo piccolo e la shotgun, e' PALESEMENTE un modo per distogliere l'attenzione dal vero problema tra il link di islam/terrorismo e dentonare a destra e sinistra.
cioe' quello che dici tu e' vero ma stavamo parlando di due cose diverse
tu parli del micro, io del macro
veramente se la mettiamo da questo punto di vista, stiamo entrambi parlando di micro, ma tu di più, tu parli del problema terrorismo in europa, io parlo dell'islam anche fuori dai confini e di come possa forse un giorno arrivare alla secolarizzazione, ma entrambi in realtà parliamo di fenomeni micro rispetto al tuo esempio sui morti per le bombe nato e sulle guerra che ci sono in un botto di fronti e che coinvolgono anche la questione religiosa.
Noi possiamo discutere quanto ci pare del fatto che serva un intervento in casa nostra o meno, e di che intervento fare, ma a dirla tutta, se volessimo per esempio diminuire il numero di profughi, barconi e immigrati, potrebbe essere una buona idea che l'occidente la smettesse di creare situazioni esplosive in due continenti, lasciando nella migliore delle ipotesi gente povera senza prospettive, e nella peggiore dittature e morte, magari se invece avessimo sviluppato dei modelli di società sostenibili con la possibilità per chi nasce in quei paesi di avere una prospettiva di vita migliore, non ci ritroveremmo con gente che rischia morte, stupri, schiavitù e chi ne ha più ne metta, soltanto per venire da noi a raccoglier pomodori.
Per cui sì, ok viviamo nel mondo reale serve una soluzione reale e serve quì in casa nostra, ma non possiamo far finta di non sapere che se non avessimo ridotto il Burkina Faso nelle condizioni in cui si trova, ma gari i Burkinabè sarebbero meno invogliati a venire quà.
Noi possiamo discutere quanto ci pare del fatto che serva un intervento in casa nostra o meno, e di che intervento fare, ma a dirla tutta, se volessimo per esempio diminuire il numero di profughi, barconi e immigrati, potrebbe essere una buona idea che l'occidente la smettesse di creare situazioni esplosive in due continenti, lasciando nella migliore delle ipotesi gente povera senza prospettive, e nella peggiore dittature e morte, magari se invece avessimo sviluppato dei modelli di società sostenibili con la possibilità per chi nasce in quei paesi di avere una prospettiva di vita migliore, non ci ritroveremmo con gente che rischia morte, stupri, schiavitù e chi ne ha più ne metta, soltanto per venire da noi a raccoglier pomodori.
Per cui sì, ok viviamo nel mondo reale serve una soluzione reale e serve quì in casa nostra, ma non possiamo far finta di non sapere che se non avessimo ridotto il Burkina Faso nelle condizioni in cui si trova, ma gari i Burkinabè sarebbero meno invogliati a venire quà.
Si questo e' verissimo. Anche il motivo per il quale dobbiamo fare distinzione tra ragazza che scappa senno' le viene mutilata la vagina e stuprata dai militanti e veramente non ha scelta, e chi semplicemente cerca un posto dove stare per guadagnare di piu/ricevere servizi migliori/vivere meglio, dato che non possiamo ospitare tutti quelli in cerca di vita migliore e mi sento moralmente in debito solamente verso il primo tipo di esempio.
e quando arrivano e si creano le comunita', evitare di comportarci come gli inglesi, a tirare welfare a merda a destra e sinistra abusato (ovviamente non solo da immigrati) senza cognizione di causa, creare generazioni di gente che non si integra, non lavora, e si crea il ghetto generazione dopo generazione, infilare la testa nella sabbia ed ignorare i diversi problemi economici e sociali creati, a negare che l'islam sia un problema da gestire e far finta di niente con le sharia courts a londra e le cellule a birmingham, i problemi delle pakistani rape gang che stuprano ragazzine miscredenti perche' bevono alcol e se lo meritano nelle piccole cittadine, tutto nel nome di una moralita' astratta e una mancanza di voglia di fare i conti con la dura realta'.
cioe' smetterla con politiche estere di merda sono d'accorod ma non puo' sempre finire a "in realta' e' colpa nostra", deve anche finire questo tipo di masochismo.
che poi sono i discorsi che si sentivano 15 anni fa prima che il movimento no global venisse raso al suolo
continuo a pensare che ci siamo persi una generazione politica che sarebbe stato utile avere oggi.
Non so se sia gia stata postata 
http://video.ilmessaggero.it/esteri/combattente_anti_isis_esplodere_errore_mentre_scatta_selfie-1972959.html
http://video.ilmessaggero.it/esteri/combattente_anti_isis_esplodere_errore_mentre_scatta_selfie-1972959.html
Ma non è roba di un anno/due fa?
questa è una vera perla, figamai di qua e figamai di là forever.
sti imbecilli si fanno saltare in aria per dell'uva.
visto che secondo alcuni filologhi ciò è dovuto ad una errata interpretazione.
. - Veniamo ai fraintendimenti. Uno degli errori più clamorosi da lei citati è quello delle vergini promesse nel paradiso islamico agli attentatori suicidi.
R. - "Partiamo dal termine ´huri´, per il quale i commentatori arabi non hanno saputo trovare altro significato se non quella delle vergini paradisiache. Ma se si tiene conto delle derivazioni dal siro-aramaico, quell´espressione indica ´uva bianca´, che è un elemento simbolico del paradiso cristiano, richiamato nell´ultima cena di Gesù. C´è anche un´altra espressione coranica, erroneamente interpretata come ´i fanciulli´ o ´i giovani´ del paradiso: essa in aramaico designa i frutti della vite, che nel Corano vengono paragonati alle perle. Per quanto riguarda i simboli del paradiso, questi errori di interpretazione hanno probabilmente qualcosa a che fare con il monopolio maschile nel campo del commento e dell´interpretazione coranica".*
Ebbene, osserva Luxenberg, un arabo che senta recitare in siriaco i versi di Efrem senza conoscere davvero questa lingua, corre appunto il rischio di prendere simili abbagli. Hur, infatti, in siriaco non significa né angeli né vergini, come in arabo, ma “bianchi”, in un contesto poetico dove sarebbe chiaramente sottinteso “chicchi di uva”, “grappoli”. E anche l’espressione tradotta come “simili a perle” non si riferirebbe alla bellezza fisica delle famose vergini, ma semplicemente alla freschezza cristallina della frutta, o della bevanda. Non a caso, gran parte di queste “vergini” appaiono in contesti, diciamo così, alimentari, offerte assieme a rinfreschi. Vogliamo dunque dare la traduzione vera del testo che avrebbe fatto da fonte al Corano? «Berranno spremute di uva sempre fresche, dal colore di perla, in un’atmosfera di delizia e beatitudine». Tanto sangue, insomma, solo per un drink.
http://www.tempi.it/le-vergini-e-luva-del-paradiso
sti imbecilli si fanno saltare in aria per dell'uva.
visto che secondo alcuni filologhi ciò è dovuto ad una errata interpretazione.
. - Veniamo ai fraintendimenti. Uno degli errori più clamorosi da lei citati è quello delle vergini promesse nel paradiso islamico agli attentatori suicidi.
R. - "Partiamo dal termine ´huri´, per il quale i commentatori arabi non hanno saputo trovare altro significato se non quella delle vergini paradisiache. Ma se si tiene conto delle derivazioni dal siro-aramaico, quell´espressione indica ´uva bianca´, che è un elemento simbolico del paradiso cristiano, richiamato nell´ultima cena di Gesù. C´è anche un´altra espressione coranica, erroneamente interpretata come ´i fanciulli´ o ´i giovani´ del paradiso: essa in aramaico designa i frutti della vite, che nel Corano vengono paragonati alle perle. Per quanto riguarda i simboli del paradiso, questi errori di interpretazione hanno probabilmente qualcosa a che fare con il monopolio maschile nel campo del commento e dell´interpretazione coranica".*
Ebbene, osserva Luxenberg, un arabo che senta recitare in siriaco i versi di Efrem senza conoscere davvero questa lingua, corre appunto il rischio di prendere simili abbagli. Hur, infatti, in siriaco non significa né angeli né vergini, come in arabo, ma “bianchi”, in un contesto poetico dove sarebbe chiaramente sottinteso “chicchi di uva”, “grappoli”. E anche l’espressione tradotta come “simili a perle” non si riferirebbe alla bellezza fisica delle famose vergini, ma semplicemente alla freschezza cristallina della frutta, o della bevanda. Non a caso, gran parte di queste “vergini” appaiono in contesti, diciamo così, alimentari, offerte assieme a rinfreschi. Vogliamo dunque dare la traduzione vera del testo che avrebbe fatto da fonte al Corano? «Berranno spremute di uva sempre fresche, dal colore di perla, in un’atmosfera di delizia e beatitudine». Tanto sangue, insomma, solo per un drink.
http://www.tempi.it/le-vergini-e-luva-del-paradiso
Parti dal presupposto errato temo, ovvero quello di pensare che una buona parte di chi sacrifica la propria vita combattendo volontariamente per l'ideale dello Stato Islamico conosca od anche solo sia curioso di apprendere la religione, per non parlare poi di aspetti liturgici o teologici della stessa. Spesso credo sia solo una grossa devianza di una prospettiva di riscatto personale od di un desiderio di appartenenza ad un gruppo che, ipocritamente, sfrutta questa come elemento manipolatorio. Non so quanta malafede ci sia nelle alte sfere, che spesso sono letterati, Baghdadi dovrebbe essere un'affermato teologo, ma questa gente autoindottrinata, la manovalanza, spesso e provatamente si limita a leggere superficialmente un sunto stringato e confuso del Corano magari tradotto pure da un'occidentale, capita.
Dal punto di vista comunicativi hanno fatto proprio un buon lavoro, spacciarsi per alternativa per formare carne da cannone felice di esserlo.
Dal punto di vista comunicativi hanno fatto proprio un buon lavoro, spacciarsi per alternativa per formare carne da cannone felice di esserlo.
Ora, farò un commento superficiale e con un pizzico di Lombroso, però l'attentatore di Manchester ha proprio la fisionomia del Figamai perfetto
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