Nuova serie di attentati in Francia



Su questo non ci piove, d'altronde il Pakistan è fondamentalista per intero ormai, difficile dubitare della presa dello stesso sui paesi arabi e Turchia ecc. Ma chi erano questi intellettualoidi da ivory tower sinistrina? In buona parte americani, se non sbaglio, forse non poi così sinistrini.

Sicuramente c'è chi dice che il fondamentalismo nel M.O. non sia realmente musulmano per darsi un tono da tollerante, ma non sono io né gli altri parte in causa nel thread, cosa che sembra difficile farvi capire.
Qualche anima pia ha la generosità di fare una breve lista dei disputanti e delle rispettive posizioni?


del resto, agli americani il fondamentalismo (o, comunque, i prodromi del fondamentalismo) hanno fatto comodo per ragioni puramente pragmatiche (e contingenti); non l'hanno certo mai accettato o fomentato in virtù di un discorso culturale, o politico (in senso ampio, al di là della necessità di impiegare lo stesso ad uso proxy wars e dintorni).

Poiché in larga parte l'integralismo islamico si traduce in un congelamento della mobilità sociale (il già citato - da me - talebano afgano che biasima i sovietici per avere tentato di appianare le differenze sociali; l'arabia saudita, etc.), è difficile immaginare che lo stesso possa essere autenticamente sintonico con la posizione di chi si dichiara progressista (anche volendo sorvolare sull'antipatia che un progressista dovrebbe pur sempre nutrire per tutto ciò che contravviene all'idea di laicità dello stato).

Al limite il progressista (o, se si preferisce, il sinistroide) avrà paura di parlar male del fondamentalismo proprio perché teme il rischio di far coincidere pienamente il discorso legato a quest'ultimo con la possibile critica (discriminatoria) della religione.

In genere si rifugerà nel mantra del "ma sono stati gli stati uniti e/o gli stati europei che..." (per giustificare il perché e il come del fondamentalismo).

Affermazione che ha in genere un fondo di verità, ma che comunque non è risolutiva, visto che è una foglia di fico che nasconde la presenza di una combinazione di fattori (non tutti dipendenti dall'intervento dell'occidente cattivo, pasticcione e intrusivo), che coinvolge (non solo la religione) ma la società e l'ingegneria sociale, la psicologia (delle masse ma anche individuale), la storia dei costumi e le storie nazionali (per quanto il concetto di nazione risulti in larga misura un corpo estraneo per la storia dell'islam, le nazioni islamiche esistono e sono esistite); infine, anche l'economia.

Alcuni di questi elementi risentono più di altri della della centralità del discorso sulla religione (centralità che comunque non sopprime mai totalmente il rilievo degli altri elementi; come, d'altronde, non è riuscito a fare il nazionalsocialismo e, addirittura, neppure lo stalinismo), altri meno.

Al tempo stesso il gioco delle reciproche influenze può conoscere, come in effetti ha conosciuto, interazioni che a livello quantitativo e qualitativo non sono sempre uguali l'una all'altra.

Ad es., alcuni tentativi di ingegneria sociale (=l'ammodernamento e la laicizzazione di un dato paese) sono falliti non perché l'islam è troppo forte!!!!111 per resistere alla tentazione di avere il barbone, il dito alzato e le infradito per giare nel deserto.

In molti casi, questo risultato ha fatto seguito alla saldatura (di interessi e obiettivi) tra potere militare, autorità religiosa (che al patto ha contribuito con la capacità di rafforzare un determinato tipo di controllo sociale), e forze produttive.

Si può anche dubitare della forza assoluta, in questi compromessi storici, del potere e del ruolo demandato all'autorità religiosa (ma riconoscergli quella relativa). In altre circostanze, si sarebbe forse fatto ricorso ad altri mezzi di legittimazione (ideologici) di determinati assetti sociali e politici.

Penso, ad esempio, che se il blocco sovietico fosse sopravvissuto (anche se ridimensionato per quanto riguarda la sua forza di proiezione), avremmo visto e vedremmo ancora nazionalismi (con ambizioni anche espansionistiche, a livello locale) ispirati all'ideologia comunista.

il fondamentalismo religioso, per forza di cose, sarebbe sopravvissuto, ma il suo ruolo sarebbe stato diverso.

Insomma, oggi si parla di islam come motore di determinati fenomeni, sia a livello nazionale sia a livello di internazionali della "contestazione" o del "disagio" (siamo letteralmente al "mi iscrivo ai terroristi" e spawno isis al prossimo round, e campero in base nemica), perché le cose sono andate come sono andate, e il ruolo che al potere religioso è stato assegnato negli ultimi quarant'anni (con il relativo indotto di simboli, discorsi sulla società, etc.) può esaurirsi solo in virtù di una ridefinizione dei rapporti interni e esterni delle comunità islamiche (non bastano le primavere, arabe e non).
il giorno in cui dovesse risultare nuovamente preferibile, nel contesto x,y o z, ricorrere ad un altro supporto ideologico (post-comunismo e/o nazionalismo e/o ideologia rettiliana) per fomentare e garantire stabilità (sociale) a determinate rivoluzioni o contro-rivoluzioni, alle donne il velo verrà fatto levare a colpi di manganellate.

Per quanto ci riguarda, i problemi potrebbero rimanere poi immutati (o riproporsi in forme solo in apparenza nuove), ma questo è un altro discorso.

In questa determinata fase storica - che, a mio modo di vedere, non è sintomatica di un dato immutabile (l'islam è fisiologicamente rompicoglioni) - il discorso ideologico è puntellato, più o meno diligentemente o a cazzo di cane, grazie a un discorso pseudo-religioso, e se ne prende atto. Dall'oggi al domani però il bambino capriccioso/il figamai/il golpista/il carrozzone di popolino che si possono tirar dietro potrebbe cambiare argomentazione, e rompere le palle tanto, se non più, di prima.

La risoluzione, anche solo temporanea, del problema può venire solo dalla capacità: a) di sbugiardare, ridimensionare o contestare, anche in maniera paracula, l'argomentazione ideologica del nemico, spezzando anche determinate forme di consenso o simpatia dettate dalla superficialità del giudizio popolare (ma il fascismo ha fatto cose buone*=ma i terroristi dicono di essere islamici, pertanto "sono dalla nostra parte"); b) scegliere se il giochino geopolitico vale la candela, e cioè poi avere i rompicoglioni bumbum anche entro i confini nazionali; c) in patria, se si vuole spingere per l'assimilazione in chiave laica delle comunità islamiche, comprendere che si deve agire, anzitutto, dal basso (ad es., sappiamo che l'emancipazione della donna europea, come processo pluri-decennale, ha preso avvio da una chiara necessità, e cioè dal bisogno ineludibile di ricorrere massicciamente alla forza-lavoro femminile**).



*in genere, chi compie questa affermazione ignora che il giorno successivo alla rinascita di un nazionalsocialismo, egli finirebbe su un treno diretto "per il madagascar".

** tant'è che nella società curda oggi il ruolo della donna è oggetto di un possibile cambiamento (a venire) perché le donne si stanno pienamente legittimando, come interlocutrici e promotrici dello stesso, combattendo la guerra. Per molte di loro è chiaro che questo impegno e sacrificio attuale dovrà, in futuro, portare a un ripensamento dello status quo.


credo che i primi a farlo siano stato gli inglesi in Indonesia (se non toppo stato)
han visto che funzionava bene lanciare il bastone...
C'è un fondo di verità nelle perculate grossolane di 4chan :




Il problema comunque non è l'Islam in sé a generare persone che non sono in grado di andare oltre l'ordine tribale del 7° o 8° secolo d.C., sono determinate persone che non riescono ad andare oltre quel sistema da secoli (lo diceva anche un professore passato su rainews24 dopo tutta la fila di attentati).

Ricordiamoci che anche in Europa si sono combattute secoli fa guerre di religione per capire chi fosse il miglior cristiano. Vedi la guerra dei trent'anni.
31/63 liberale, ma è non sense lol


Però ti fa capire certe cose di te stesso quando metti che non sei disgustato per niente a vedere uno che vomita e invece "strongly disgusted" quando vedi messa la maionese sulla mela (o una roba del genere)
A sto punto l'ho fatto anche io, ma per me non ha senso

Your brain is a Democrat
Conservative (11%)
Liberal (89%)


"Stai camminando a piedi nudi, nudo, mentre ti gratti lo scroto e scivoli su una merda di gatto col piede sinistro e una buccia di microbanana col piede destro" -> inorridito che lèvati.

SEI UN DEMOCRATICO!!!!
Voi ridete ma a me sembra che Haidt e questi psicologi della morale siano tra i pochi che dicono cose interessanti sui fenomeni di opposizione alla globalizzazione tipo Trump o Brexit.
E sbuchi così a tradimento dall'abisso dei fake per dircelo?
Pierre Menard fake? Schizzo certo che sei messo male ormai


Argh ... non riesco a resistere ... l'allunaggio è del 1969.
C'è un bellissimo documentario ora su Sky tg24

I soldati di allah
Giornalista musulmano che si infiltra

L'inizio parla proprio degli islamici potenziali terroristi che non vanno più nelle moschee perché non considerano veri islamici quelli francesi (troppo moderati. Democratici, etc

Consigliata la visione o il download


è stato girato in studio nel 1968, e poi trasmesso nel 1969. La post-produzione (ai tempi la cgi ancora non esisteva) ha portato via un annetto buono.


Ah capisco.
Allora devo essere sincero che potevano spendere un po' di piu per i fondali per il cielo, capisco che a farli tutti neri si risparmia ma sono poco spettacolari. Non so, avrei messo due o tre galassie a caso.




I primi 15 min sono FIGAMAIsmo allo stato puro. Sentirsi i messaggi audio che si scambiano su telegramma su quanto si arrapano per il primo momento in cui vedranno le vergini è angosciante...


Pensa che l'ho googlato oggi pomeriggio. Ma non ho trovato robe non a pagamento, e su internet non devo pagare nulla come etica personale.