Nuova serie di attentati in Francia

Io il discorso di Boumedienne lo leggerei, se fossi in voi.

La citazione di Chti non c'è, magari viene da un altro discorso, ma è sicuramente al di fuori del suo contesto.

Boumedienne era un marxista, fortemente critico della politica imperialista delle potenze occidentali e del blocco sovietico, e auspicava e agiva per una maggiore indipendenza politica e economica delle nazioni del terzo mondo.

Discorso interessante e anche molto lucido, anche senza per forza dover essere d'accordo su tutto.
http://www.un.org/ga/search/view_doc.asp?symbol=A/PV.%202208&referer=%3Ca%20href=
Ok controllerò stasera che ora sono al lavoro.

Cercando su google si trovano varie citazioni, ma effettivamente non ho controllato tutte le fonti. Mi ricorso che la fallaci citava spesso la dichiarazione e mi sono fidato

*

Sta storia che hanno seguito le regole è una grossa cavolata, sarebbe da cambiarle e pure in fretta, visto che non vanno bene.


http://www.bufale.net/home/bufala-mondo-musulmano-pianifica-uninvasione-massa-bufale-net/

Comunque basta avere una vaga idea di chi fosse il personaggio, per ritenere quel quote improbabile, non dico che non possa averlo detto qualcun altro, ma lui di invadere la Francia non credo abbia mai avuto interesse



Strano, la Fallaci con l'Islam non è mai stata biased ne ha mai usato citazioni false o modificate per portar sostegno alle sue tesi
Tra l'altro è uno di quei politici che oggi verrebbe sostituito a forza di bombe e gayrights in favore di una situazione di instabilità continua con le brigate sharia based che scorrazzano sulla toyota.


invece nel 78 almeno hanno avuto la decenza di avvelenarlo di nascosto?

e comunque gayrights un cazzo, bombe e iphone


Yep hai ragione, veloce controllata dal bagno.

Effettivamente avrei dovuto rifletterci che come frase era un po' esagerata. Ho letto la fallaci a 15 anni, dovrei rileggerla (o no)




Paradossalmente è comunque meglio, almeno l'Algeria è rimasto uno stato, la Libia, l'Iraq, l'Afghanistan oggi non saprei cosa siano.
Toh, ne abbiamo discusso proprio un'ora fa
http://www.independent.co.uk/voices/german-terror-attacks-mental-illness-religion-isis-terrorism-scapegoats-a7155366.html

(il post su breivik mi sa l'ho perso, dopo provo a recuperarlo)

Io su quello che dici non ho quasi niente da obiettare per quanto concerne il ragionamento dietro: se i presupposti sono quelli che tu affermi, hai ragione. Non sono convinto però proprio dai presupposti (come in effetti ho già detto). Prendiamo l'esempio di Nizza che hai ben riassunto, e seguiamo la linea temporale degli eventi:
Fase a priori:
- notizia di camion che fa strage a Nizza, polizia cerca di fermarlo. Si parla subito di attentato "non si sa ancora se di matrice islamica"
- attentato compiuto: isis rivendica, i media ricordano quando isis diceva "usate anche i camion per gli attentati", il guidatore urlava allah Akbar..
Fase a posteriori:
- Analisi del passato del tizio. Musulmano farlocco che non salutava mai (<-è questo il momento in cui tu focalizzi la tua attenzione)
- le indagini proseguono, diversi arresti, pare potrebbe essere stato aiutato nello studiare l'attacco (che sia vero o meno, si ritorna al messaggio "è una rete organizzata")

Per cui è vero, c'è stata una fase di delegittimazione, che è stata però soppiantata sia prima che dopo dal messaggio "comunque c'è sempre di mezzo l'isis".

Nel caso di Monaco il processo è sostanzialmente identico:
A priori è attentato terroristico ("urlava Allah Akbar")
A posteriori è un pazzo
A dietrologia nonostante sia evidentemente slegato totalmente dall'ISIS per giorni s'è parlato di come la strategia del terrore ormai ci influenzi anche quando l'attentato non c'entra, di come non si possa escludere il clima stesso possa aver contribuito alla materializzazione del gesto. Ossia: è comunque colpa dell'ISIS.

Adesso per quest'ultimo attentato in Francia mi pare nei primissimi momenti fosse effettivamente uscito fuori potessero essere degli squilibrati, ma già adesso, passate poche ore, di ciò non mi sembra se ne trovi più traccia, mentre si parla di isis, allah akbar, siamo in guerra e sgozzamenti.

Per cui ribadisco: sì, se i media (o i politici) cercano di sminuire la situazione con affermazioni che vanno nella direzione "eh ma quelli so'pazz, che ci vuoi fare" fanno del male all'opinione pubblica, però non è quello che (per ora) vedo fare.





Per carità, anche il fondamentalismo religioso può fornire delle semplificazioni convenienti per qualificare fatti che con la religione non c'entrano.
Alla fine, guarda, non mi interessa neanche discutere di quale sia la semplificazione quantitativamente prevalente, se quella della malattia mentale oppure quella della religione (la mia impressione è che le istituzioni e i media, oltre alla middle-class, preferiscano la semplificazione della malattia mentale; poi ci sarà sempre il Salvini di turno che vede musulmani dappertutto). In ogni caso, a me pare che la semplificazione della malattia mentale sia abbastanza significativa, sulla base degli esempi che ho fatto (e che precedono la stessa emergenza del terrorismo islamico: vedi Breivik), e sulla base della constatazione, variamente approfondita nei miei interventi in questo topic, del fatto che il ruolo della religione e dell'Islam nelle attuali circostanze sia generalmente sminuito, marginalizzato e negato: il mito della malattia mentale diventa insomma uno strumento quel discorso di incomprensione e di marginalizzazione del fenomeno religioso del quale discutiamo da mesi.
@n6: d'altronde i detrattori della tua visione sull'islam hanno gioco facile a derubricare la tua teoria, fintanto che esistono questi attentatori ambigui da un punto di vista religioso. Immagino farebbero più fatica se invece la pietra della discordia fosse "l'isis esiste per colpa dell'islam radicale o no?", cosa che per altro ho il sospetto sia in realtà il vero punto del tuo discorso - ma francamente non ne sono sicuro.


WTF... ormai pensavo di essere io il psicotico. Ty che qualcuno la pensa esattamente come me.

L'ISIS esiste per molte ragioni, e non ho la risposta alla domanda del perché esista. Alla base della mia posizione ci sono però due o tre presupposti teorici (che, per chiarezza, non sono 'dogmi', ma sono il frutto di analisi, sia di altri che mie), e cioè: l'idea che religione e politica siano, semplificando, lo stesso fenomeno (per cui contesto chi mi dica che l'ISIS, gli attentati, etc., hanno ragioni politiche, non religiose: questa è una posizione che ha senso solo all'interno di una visione del mondo che distingue religione e politica, ma è da vedere se questa sia una distinzione dell'oggetto o del soggetto); l'idea che l'Islam radicale in sé non esista, come non esiste l'Islam, come non esiste il cristianesimo, etc., ma ci sono tanti Islam, tanti cristianesimi, etc. quanti sono i rispettivi aderenti; l'idea, infine, che il fondamentalismo e la stessa violenza siano consustanziali alla religione (tranne - in parte - in quella forma di religione temporalmente e geograficamente assai situata ch'è diventata la religione tout court per l'uomo occidentale e quindi anche per l'utente di NGI, e cioè il cristianesimo post-kantiano e post-schleiermacheriano).
Quindi il problema non è la risposta alla tua domanda, ma la domanda in sé


prendere Puech e leggere.
tante speculazioni su sta narrativa islamista ( il new yorker che meme che ha inventato pt ) cesserebbero di essere prese in considerazione.
la parte forte dell'islam vince sempre sulla debole perchè il forte può accusare di apostasia il debole e l'apostasia viene punita da tutte le nazioni a maggioranza musulmana moderata o meno.
è un rischio troppo forte che nessun musulmano moderato ( debole ) vuole correre.
tenendo conto che il debole poi è anche influenzato maggiormente dalla cultura occidentale ( individualismo ) ha una considerazione di sé maggiore quindi diventa rinunciatario per autodifesa.
dall'altra parte ci sono dei ritardati, nascono nello stesso ambiente ma scelgono la parte estremista che gli dà una via di fuga dalla mediocrità, e vendetta ha ragione su questo.
sono persone che nascono senza qualità, non sono matti o casi psichiatrici, sono semplicemente persone con il QI basso che cercano spiegazioni facili.
il reato di apostasia è il motore di tutto il mondo islamico, non se ne esce, quel mondo è e resterà una fucina di estremisti fino a che esisterà l'essere umano.
@n6: Mea culpa, ho avuto un black-out su quelle che sono le tue idee:
"L'isis esiste per colpa della religione o no?"

Sostanzialmente comunque la mia era e rimane una semplificazione per dire che fintanto che si parla di isis o di boko haram o di quant'altro in senso ampio nessuno potrà affermare a cuor leggero "sono solo pazzi", mentre quando vai nel microscopico diventa sicuramente più semplice e alle volte fattibile - d'altronde il discorso è nato dall'approccio giornalistico nei confronti appunto del microscopico.

Se poi vogliamo tornare indietro a tempi non sospetti ricordo viennetta dire "non ci fosse l'isis ci sarebbe qualcos'altro a sfruttarli", cosa che tu mi sembra gli contestassi come non vera, ma che a me pare poco rilevante, visto che evidentemente il problema non sono gli attentati in sè ma da una parte le cause contingenti del reclutamento e dall'altra le conseguenze di un'ipotetica avanzata della religione nella politica (che per te è una tautologia , ma spero intenda cosa voglio dire)
secondo me potete aver torto o ragione nella vostra ansia circa la perniciosità della religione islamica, e facciamo pure che dietro a tutto c'è una motivazione solo religiosa, con gli implacabili che credono in dio (ed è l'unico pensiero, stile mente bicamerale, che guida le loro azioni).

Il fatto è che se le cose stanno così, avete già perso, e dovete starci

non c'è modo di cancellare un'idea una volta che è stata pensata, o un modello sociale organizzato intorno a un'unica, semplice idea (dio vuole che sei ricco o povero; vuole che vivi o muori se non metti il costume da ninja). A maggior ragione se esistono uomini e donne in posizione apicale, o in grado comunque di determinare anche con piccoli gesti grandi conseguenze che aderiscono, come perfetti automi, a quell'idea (escludendo quindi che abbiano la complessità tipica, che è anche debolezza, del pensiero umano che conosciamo in noi stessi).

Se tra x anni andremo in giro declamando le lodi di urrah ciobar, vuol dire che è "giusto così", avrà vinto l'idea e il modello sociale più forte. L'hanno dovuto accettare i comunisti, quando hanno perso più di vent'anni fa, toccherà pure a noi

poi che ne sapete, magari plot twist! Miao me lo metto e co. esistono veramente, un bel dì dopo la conquista romperanno il velo del cielo e diranno "ah, gli occidentali cattivi e infedeli... abrablablaahurrah! tutti vestiti da puttanelle del deserto, che abbiamo voglia di culetti vergini... rauss!".

Non potete provare il contrario (non c'è un argomento che sia uno che potete proporre allo scemo islamista, ad eccezione di discorsi basati su una versione più o meno semplificata dell'individualismo; ma voi escludete che ci sia spazio per discorrere di società, economia e costumi con costoro, quindi... ), e se non avete altre armi a vostra disposizione (a livello concettuale) se non "ma il nostro modello... le conquiste dell'illuminismo... gli iphone... i diritti dey transanimalisti..." siete già fregati.
non sono pazzi.
considera gli aztechi e l'evoluzione dei popoli centroamericani.
machetare è ancora un aspetto culturale rilevante.
è così, è la realtà, possiamo eluderla, ma ci ritorna sul muso di tanto in tanto, attraverso le mattanze dei Los Zetas o le gesta di una manica di emulatori scemi sulla metro.



Eh già la società vichinga vive!

Nessuno vuole cancellare l'idea, semplicemente non cancellare l'idea di stato modello europeo. Ah hai appena detto che l'idea non si cancella...non è tanto chiaro questo discorso.