Nuova crisi economica incoming?



Veramente no.
Per quanto Piketty in primis riconosca che la documentazione andando indietro al diciannovesimo secolo e oltre risulta piuttosto scarsa, ci sono parecchie indicazioni sul fatto che l'inflazione sia rimasta estremamente bassa praticamente fino alla prima guerra mondiale, quando i debiti di guerra han costretto le potenze europee ad intaccare le rendite dei nobili.
Comunque il discorso e' piu' sottile. L'inflazione senza controllo che esplode velocemente in una spirale ovvio che danneggia le classi piu' deboli. Ed e' sempre un pericolo che si scenda in una spirale inflazionista.
Detto questo, valori moderati di inflazione, anche un po' piu' alti del 2% ma costanti nel tempo, sfavoriscono i ricchi, perche' a regime gli stipendi storicamente tendono ad adeguarsi, e le rendite a perdere di valore.


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ovviamente è di gran lunga più complessa la situazione di come la stiamo tratteggiando, come tutti i sistemi complessi ha un punto di trade off oltre il quale qualsiasi soluzione ha svantaggi di gran lunga peggiori dei vantaggi.
La regoletta del 2% per esempio è l'ennesimo dogma uscito fuori dal nulla e senza alcun dimostrazione nella realtà, se avessi l'inflazione al 5% annua non cambierebbe nulla sui dati macroeconomici se non che gli investimenti in borsa per fruttare dovrebbero garantire rendimenti maggiori della perdita di inflazione.

Ma poi basta fare il ragionamento con gli stati nazionali, uno stato fortemente indebitato ha vantaggi nell'avere un'inflazione alta, perchè i debiti che deve ripagare perdono di valore e chi ci perde sono i creditori che ti hanno comprato quei debiti.

Tornando al discorso federal reserve, il fatto che per la prima volta si sia anche semplicemente enunciato che la politica monetaria di una nazione deve tener conto anche dei tassi di occupazione della stessa e non solo e soltanto dell'indice di inflazione è a dir poco rivoluzionario per un paese come gli USA (e anche come l'europa, molti odiano Draghi proprio per questo)


Non ho mai affermato che l'inflazione fosse alta prima della prima guerra. Di certo non era nulla, era in un range compreso tra 1 e 1.5%. Tra l'altro ci sono stati periodi di iperinflazione (relativa), specie durante lo sfruttamento delle miniere del nuovo mondo.

Comunque non e' tanto l'inflazione a danneggiare i ricchi, chiunque abbia un'infarinatura di economia lo sa, quanto piuttosto i provvedimenti nazionali voluti a prelevare il patrimonio dei ricchi/bloccare le rendite, etc


*this ma infatti nessuno, ed è stato detto più volte, parlava di portare l'inflazione a cifre assurde viste in passato


Si ma anche al 5%. L'inflazione sta bene cosi com'e.. Pero dev'essere accompagnata da una forte tassazione progresiva


Ammazza, non abbiamo dati per sapere quale fosse l'inflazione nell'ottocento, e tu addirittura la citi alla frazione del percento. Ma lol

(Lo sfruttamento delle risorse del nuovo mondo causo' una spirale inflattiva solo nelle spagne, per motivi molto specifici)



Ma che discorso e'?
I provvedimenti nazionali che storicamente si sono usati per prelevare il patrimonio ai ricchi sono stati anche aumentare l'inflazione.
Perfino quelli che l'infarinatura di economia non ce l'hanno lo sanno


Dipende. Piu' che altro se non hai inflazione devi tassare il capitale.


Ovviamente questo non me lo sono inventato io



No, stampare moneta non e' la stessa cosa che prelevare ai ricchi. Sono due cose molto diverse.
Ma siamo sicuri che gli stipendi verrebbero ritoccati per davvero in una fase storica di media e controllata inflazione e senza la scala mobile a garanzia dell’indicizzazione dei salari all’aumento dei prezzi?


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Il mio punto e' che non puoi contemporaneamente dire che non si sa bene quale fosse l'inflazione nell'ottocento e poi citare numeri con precisione al permille. Non ha nessun senso scientifico, ma proprio base base eh.



Ni', nel senso che cosi' e' stato fatto per intaccare le rendite dei ricchi in passato. E' semplicemente un fatto storico.


Considerando che gli stipendi sono stagnanti da varie decadi nonostante l'aumento della produttivita, sembra piu wishful thinking


Ovvio che no, infatti e' quello che succede in USA.
Infatti la soluzione ottimale e' tassare il capitale, ma poi i soldi piangono fortissimo.


assolutamente no.
Infatti l'altra faccia della medaglia è che se svaluti la moneta e non ritocchi gli sitpendi quello che ottieni è che ti si abbassa il costo del lavoro e quindi riesci ad esportare meglio i tuoi prodotti industriali

Questo è quello che ha fatto ciclicamente l'italia ogni volta che perdeva competitività rispetto alle nazioni confinanti, col risultato che finchè c'era la scala mobile avevi un ciclo inflattivo praticamente infinito (con inflazione a due cifre e via via crescente) e quando hai tolto la scala mobile per cercare di fermare il feedback positivo ti sei preso in faccia una riduzione sensibile del potere d'acquisto delle fasce più deboli


Dipende dal paese, ad esempio da noi la produttivita' mica e' salita (manco per colpa dei lavoratori per altro).


Quando si parla di mancanza di precisione ci si riferisce ovviamente alla mancanza di valori annuali



Precisamente dove l'hai letto? (Intendo il quote)
E leggitelo Piketty suvvia.


chiaramento l'ho letto Il capitale nel XXi secolo, non vado a rileggermelo. Dimmi in che capitolo e'
Allora oltre a leggerlo capiscilo. Se la relazione tra rendite nobiliari e inflazione ti pare nuova e strana, forse una riletturina ce la darei.
Lo ripeto, come lo stesso Piketty afferma: con l'iperinflazione non diminuisci la ricchezza dei ricchi perche le loro proprieta seguono l'andamento generale dei prezzi. I conti correnti no. l'unico modo per bloccare questo fenomeno e' porre un tetto alle rendite. Come del resto e' stato fatto. L'inflazione da sola l'unica cosa che fa e' danneggiare i poveri. (non entro nel merito della diminuzione del debito pubblico)