Non ho voglia di fare nulla. O meglio.. di lavorare

[QUOTE=Iroel;18685821]
Poi per passare il tempo prova a cercare una bombola di gas esilarante e dei palloncini.

Se proprio devi farti piacere alle persone mettiti a fare il dj.[/QUOTE]

o ancora meglio, dj che spaccia nos sottobanco a quelli del primo anno

Oppure crea una pagina facebook in cui posti con frequenza ossessiva degli articoli complottistici che linkano ad adsense.
Probabilmente soffro di depressione. Dovrei assumere litio forse?
ma di cosa vuoi soffrire, non hai voglia di fare un cazzo, è normalissimo, io neanche eh
Io andrei a parlarne con uno psicoterapeuta.

Al SSN costano nulla (45€ per 8 sedute, ovvero 10-20 volte più economico rispetto un privato).

Non è detto che tu risolva, ma è almeno un punto di partenza.

Potresti essere depresso.

Qual è la tua routine quotidiana? Vai a dormire ad orari improponibili e ti svegli molto tardi? Stai molto spesso a casa?

[QUOTE=Nomeacaso;18685772]Ho voglia di oziare tutto il giorno, cazzeggiare, fare la cicala, svegliarmi tardi, uscire saltuariamente con amici e amiche, andare in palestra (ma anche questo e’ un po una rottura a dire il vero), giocare al pc.[/QUOTE]
Sei un po’ donna.

A parte questo, non volevi andartene nelle Filippine o roba del genere? Potresti aprirci una palestra con Madian.

Be’, non avere voglia di fare un cazzo è assai normale. Diciamo che le persone si dividono in due categorie: persone che hanno voglia di lavorare e persone che non ce l’hanno. Quest’ultima categoria si divide in quattro categorie: ricchi; super fighe (e mi pare di capire che non sia il tuo caso); persone alle quali piace fare qualcosa di non strettamente lavoristico ma che può essere reimpiegato lavoristicamente: tipo anche a me non piace lavorare, ma mi piace leggere, studiare, ricercare, scrivere, e posso reinvestire questa mia attitudine in un lavoro che non è strettamente ‘lavoro’, perché non timbro il cartellino e non sollevo mattoni, ma passo quasi tutti i giorni a casa o in biblioteca sui libri e al computer :asd:; e infine ci sono quelli che non hanno di queste preferenze o attitudini. Tu dici di far parte di quest’ultima categoria, ma ti conviene cercare di scoprire se fai parte della penultima. Ci sono tanti altri finti lavori come il mio. Tipo il fotografo, come diceva Iroel :asd:
Poi in ogni caso rischi di finire nell’ulteriore subcategoria di quelli che muoiono di fame, ma questa sorte può toccare anche ai ricchi e a quelli come me. Almeno, a differenza delle super fighe, non corri il rischio di diventare una quarantenne sfiorita con due o tre gravidanze alle spalle.

Volevo aprire un thread simile au Addio, poi mi sono detto che era troppa fatica.

Sono più o meno nella tua stessa situazione: quasi 30 anni, disoccupato dopo aver tentato un percorso che infine non mi piaceva e ora rimessosi a studiare per cambiare carriera. Io studio da casa, tu almeno hai l'università.

Ho avuto una mezza crisi di depressione negli ultimi mesi, in cui lavoravo poco, dormivo male, sempre stanco o malato, eccetera. Avevo fatto un paio di colloqui per delle imprese che mi interessavano parecchio e sono stato rifiutato all'ultimo colloquio tutte e due le volte (contando che sono stato 4-5 colloqui di 3 ore di media, abbastanza estenuante). Mi è stato pure detto da uno psicologo/reclutatore che, dai test, risulto "diverso" dall'impiegato ideale, perché amo poco essere seguito continuamente e preferisco lavorare in maniera il più possibile indipendente.

Ho cominciato a sentirmi meglio facendo qualche lavoretto di tanto in tanto. Essenzialmente, la giornata non mi sembrava più sprecata e riesco a gestire meglio il mio tempo perché ho ora dei limiti. Prima potevo procrastinare tutto il giorno dicendomi "lo faro dopo", ora so che dopo ho un impegno e devo fare subito ciò che voglio fare. Ho anche iniziato ad allontanarmi dal computer, mia fonte di cazzeggio, quando vedo che cazzeggio troppo.

Quello che ti consiglio è di trovarti una piccola occupazione, qualcosa che ti prenda 1-2 ore al giorno e che non ti richieda troppa energia. Potresti fare ripetizioni, fare piccoli lavori manuali, volontariato...Ma qualcosa che sia utile per qualcun altro, se non per te. Se sei all'università e non hai voglia di studiare, fatti un erasmus/tesi all'estero. Cambiare ambiente non può che farti bene.

Per quanto riguarda l'accettazione delle persone, è un problema che non mi sono mai posto troppo. Cosa vuol dire per te essere accettato dagli altri? Gli altri è tutta la popolazione terrestre? E' la gente della ta città? I tuoi conoscenti? I tuoi amici stretti? Il problema secondo me nel volersi far amare da tutti, è che la persona amata da tutti è quella che non ha ottenuto molto nella vita. Il personaggio simpatico che non ha nulla di speciale e di cui le persone intorno possono sentirsi migliori. Nel momento in cui riesci a fare qualcosa di buono, molti saranno invidiosi, vorranno il tuo status/le tua capacità/i tuoi (eventuali) soldi e avrai qualcuno che ti odia. La gelosia e l'invidia sono potenti. Io ti consiglierei di riflettere a quali sono le persone di cui veramente ti interessa l'opinione e di come fare per far loro avere una buona opinione di te.

In ogni caso, se non ti senti bene, ti consiglio di vedere uno psicologo. La psicologia è, secondo me, al pari del Vodoo, ma avere qualcuno a cui parlare e chi ti possa dare qualche consiglio da esterno non può che farti bene. Io schifo gli psicologi e la psicologia e mi pento di non esserci stato quando stavo male.
ma in tutto questo i tuoi genitori che dicono?
Mi pare di aver capito che vivi in affitto e i tuoi sono già in pensione.

Cosa farai quando schiatteranno perché si, brutto che possa sembrare, la gente non vive in eterno e tu potresti ritrovarti tra 10 anni completamente fuori dal mondo lavorativo e senza un supporto economico e a quel punto che farai?

Aggiungo ulteriori dettagli: vivo in messico da piu di tre anni, quindi d’erasmus non se ne parla (frequento un’universita privata tra l’altro)

[QUOTE=Guren;18685946]ma in tutto questo i tuoi genitori che dicono?
Mi pare di aver capito che vivi in affitto e i tuoi sono già in pensione.

Cosa farai quando schiatteranno perché si, brutto che possa sembrare, la gente non vive in eterno e tu potresti ritrovarti tra 10 anni completamente fuori dal mondo lavorativo e senza un supporto economico e a quel punto che farai?[/QUOTE]

Hanno due buone pensioni, mia madre viaggia all’estero almeno una volta l’anno -e per estero intendo brasile, australia, canada, etc- mio padre e’ titolare di una piccola azienda ed entrambi sono proprietari di immobili. Non mi pongo il problema dunque.

Ovviamente sono totalmente all’oscuro del mio stato d’animo attuale.

Ora vado a letto che sono le 3

PS: io mi sono già autoescluso dal mondo lavorativo, casomai non si fosse capito

potrebbe essere un problema neurologico
/

[QUOTE=Nomeacaso;18686010]Hanno due buone pensioni, mia madre viaggia all’estero almeno una volta l’anno -e per estero intendo brasile, australia, canada, etc- mio padre e’ titolare di una piccola azienda ed entrambi sono proprietari di immobili. Non mi pongo il problema dunque.[/QUOTE]
Sono poche informazioni per farti i conti in tasca, ma tutto sommato è possibile che tu non abbia il problema di procacciarti la pagnotta. Cerca di assicurarti una piccola entrata mensile con un finto lavoro, e dovresti stare a posto. Ovviamente non risolvi il problema del giudizio degli altri + soddisfazione personale (soprattutto sul lungo periodo).

[QUOTE=Nomeacaso;18686010]Aggiungo ulteriori dettagli: vivo in messico da piu di tre anni, quindi d’erasmus non se ne parla (frequento un’universita privata tra l’altro)

Hanno due buone pensioni, mia madre viaggia all’estero almeno una volta l’anno -e per estero intendo brasile, australia, canada, etc- mio padre e’ titolare di una piccola azienda ed entrambi sono proprietari di immobili. Non mi pongo il problema dunque.

Ovviamente sono totalmente all’oscuro del mio stato d’animo attuale.

Ora vado a letto che sono le 3

PS: io mi sono già autoescluso dal mondo lavorativo, casomai non si fosse capito[/QUOTE]

Il problema che non hai voglia di fare un cazzo, temo sia comune ora come ora a molte persone, molto più di quanto vogliano ammettere.
La situazione italiana è quella che è: da quello che vedo io è tutto bloccato, non c’è più nemmeno lo stimolo di spaccarsi la schiena lavorando (magari con una azienda in proprio) perché a meno di fare tonnellate di nero (e al giorno d’oggi rischi la crocifissione) sborsi una tonnellata di tasse. Sento persone anche con una certa età che preferiscono lavorare (es. idraulico) senza sforare un tetto di tasse, perché poi il resto è come lavorassero gratis.

Poi i trentenni in Italia si dividono tra quelli che hanno un patrimonio su cui fare affidamento e quello che hanno poco e niente e devono lavorare con tutto quello che trovano.
Io sono nella tua medesima condizione, mi guardo attorno e vedo lavori ben poco stimolanti qui nel nordest. Sembra che il salario minimo sia passato da mille euro a cinquecento. Chiaramente fuori sede, quindi devi farti quei 60-120 km ogni giorno e non ti pagano nemmeno l’usura dell’auto figurarsi la benzina :asd:.

Direi che sono gli psichiatri/psicanalisti/psicologi che devono venire a chiedere agli inattivi perché preferiscono non lavorare :asd:.

[QUOTE=Number Six;18686083]Sono poche informazioni per farti i conti in tasca, ma tutto sommato è possibile che tu non abbia il problema di procacciarti la pagnotta. Cerca di assicurarti una piccola entrata mensile con un finto lavoro, e dovresti stare a posto. Ovviamente non risolvi il problema del giudizio degli altri + soddisfazione personale (soprattutto sul lungo periodo).[/QUOTE]

Ma cosa c’entra la pagnotta?
E’ logico che date quelle premesse può fregarsene di lavorare, al massimo dovrà poi gestirsi l’azienda di famiglia.

Il discorso che ha fatto e che capisco benissimo è, perché spaccarsi la schiena in lavori inutili?

[QUOTE=Nomeacaso;18685792]Ho 30 anni, non ho figli, non ho intenzione di averne, vivo in affitto.

E non so ancora che cazzo fare della mia vita

Adesso sto mascherando il mio nullafacentismo con la scusa di finire l’università iniziata 2 anni fa, il cui rendimento ovviamente e’ crollato drasticamente da qualche mese.[/QUOTE]

E ti credo che ti rende poco anche l’università, hai scoperto che non ti serve a un cazzo nemmeno una laurea in questa nazione da terzo mondo. Per fortuna io l’ho finita 4 e passa anni fa, dopo che mi sono sforzato in tutti i modi, ma ancora non ero consapevole di quanto non valesse un cazzo quel pezzo di carta.

L’unico consiglio su questo punto è proprio di finire l’università. Metticela tutta, fatti una scaletta di cose da fare come rituale di pulizia dell’anima come i buddhisti zen, e finisci l’università ché tanto la catastrofe qui in Italia è ancora lì che ti aspetta come l’hai lasciata.

Complimenti, bel piano di azione... Finirai come il tizio del servizio, guardare fino alla fine:

http://www.iene.mediaset.it/puntate/2015/10/26/agresti

è per questo che la mia terapia la prendo un po’ con le pinze, scremando tante oscenità che mi vengono dette da una per cui il lavoro dovrebbe essere la massima aspirazione dell’uomo :asd:

che poi a me la voglia di lavorare non manca, ho lavorato e adesso sto continuando gli studi interrotti (mi fermai alla triennale), studi che probabilmente interromperò di nuovo tra poco per (provare disperatamente a) riprendere a lavorare, ma vabbè, era per dire che queste decisioni le prendo di testa mia

comunque son d’accordissimo con il primo reply del topic

[QUOTE=Nomeacaso;18685772]Non ho voglia di investire sulla vita.

Non ho voglia di lavorare, anzi ho addirittura rinunciato il posto fisso che avevo in precedenza. Adesso vivo di piccoli investimenti fatti in passato, ma mi rendo conto che non sara sufficiente nel lungo periodo.

Ho voglia di oziare tutto il giorno, cazzeggiare, fare la cicala, svegliarmi tardi, uscire saltuariamente con amici e amiche, andare in palestra (ma anche questo e’ un po una rottura a dire il vero), giocare al pc.

Ma per quanto riguarda il lavoro, zero assoluto. Piuttosto mi faccio mantenere dai miei.

Dovrei andare dallo psicologo? Ci sono andato quando avevo 20 anni per un anno, totalmente inutile.

Psicanalista? Ciarlataneria.

Psichiatra? Non se ne parla.

Mi rendo conto che sto bene cosi, alla fine. Il problema e’: che penserebbero i miei genitori e familiari?[/QUOTE]

dovresti dire addio a i tuoi pregiudizi sugli psicolgi, non mi pare tu abbia grandi problemi di soldi quindi meglio per te, ma non aver voglia di fare nulla è strano.

Il tuo problema (secondo me, ma se volevi un parere professionale, ci andavi da un professionista) è che NON sai chi sei.

Nella tua vita degli anni passati non ti sei creato una identità (cosa che dovrebbe essere normale per chiunque a 30 anni).

Ora la tua voglia di stare da solo, è la volontà di recuperare chi sei veramente, (una specie di crisi di identità).

il punto è che se tu fossi capace di capire chi sei lo avresti già fatto, no?
ti serve qualcuno che ti insegni il metodo corretto (EDIT: ti sconsiglio: maghi, santoni, personal coach, parenti e familiari, roba new age, internet, salutisti, vegani, ecc)

ora secondo me hai due possibilità:

  1. vai da un professionista e te la cavi in qualche anno, recuperi il tempo perduto e poi riuscirai a essere te stesso (probabilità di risucita 80%)

  2. o te la smazzi da solo e ci potresti mettere tutta la vita e potresti non riuscirci (fare il gattaro a 50 anni è bello no?) (probabilità di riuscita 5%)

tutto molto IMHO

gl

oppure ti prendi un anno sabbatico e fra un anno esatto tiri le somme e vedi che fare
Magari hai capito tutto della vita e siamo noi restanti i mongoloidi.

D'altronde se hai la certezza di poter campare di rendita da quanto costruito dai tuoi e non hai intenzione di metter su famiglia, cazzo te ne frega?
Ozia e goditi la vita, un giorno troverai qualcosa di stimolante che potrai monetizzare e ti ci butterai sopra

O magari prova il volontariato, che é solitamente un "lavoro" piú gratificante dei normali lavori medi.
Mi sembra più che altro una mancanza di stimoli / depressione.

Fatti un paio di domande sulla tua vita, spezza la routine quotidiana e chiediti cosa vuoi davvero dalla vita e se puoi ottenerlo senza lavorare. Dubito che ci sia molta gente la cui ambizione è quella di vivere con mamma e papà per il resto della vita: finiresti scemo eventualmente.