No, li tornelli no...

Six, intanto ti calmi perché anche te stai facendo supposizioni. "È ragionevole presagire un regolamento analogo" stocazzo, ogni biblioteca fa un po' come gli pare con gli accessi e con le disposizioni di sicurezza per zaini e altra roba, quindi finché non mi riporti nero su bianco come funzionavano sti tornelli stai al mio stesso livello di ragione.

Per dire, neppure sul sito della Bdu c'è scritto una sega di come funzionavano gli accessi ai tornelli.

No sta a un livello superiore, visto che tu sei di parte. Hai negato problemi che più persone hanno scritto qui e altrove. Sei in evidente malafede.
Io parlo così, Attela. A parte questo, stai analizzando molto male la situazione.
Non consideri, affatto il funzionamento delle biblioteche degli altri Dipartimenti: sei in pregiudizio. Sì, ogni biblioteca si regola a cazzo proprio per molte cose, ma non stiamo parlando di orari d'apertura, stiamo parlando di standard più di base. Considera anche che l'apertura fino a mezzanotte fa parte di un progetto unificato che ha coinvolto non solo la biblioteca di italianistica, ma anche la biblioteca Antonio Cicu, che dovrebbe essere già partita coi nuovi orari.
Sei te che mi devi riportare nero su bianco un regolamento o dei casi di esclusione, se vuoi sostenere la causa di una protesta. Protesta contro cosa? Contro quello che dice il Corriere, allora?
facciamo il gioco opposto, trovami il regolamento di sola biblioteca di una università pubblica che vieti l'ingresso ai non studenti, non la troverai perchè a differenza di come hai scritto non è che "ogni biblioteca fa un po' come gli pare"
Infatti stavo per scrivere quello. Ancora devo incontrare una biblioteca universitaria italiana pubblica (ma anche quelle private: entrato quasi sempre) che non mi faccia entrare, e ne ho girate tante, da nord a sud. Sono sicuro che tu (Attela) e il Corriere interpretiate la situazione proprio bene: la biblioteca di Italianistica di Bologna sarebbe stata la prima in Italia a escludere i non strutturati, e c'era naturalmente bisogno di occuparla
Ogni biblioteca fa come gli pare sulla sicurezza: in alcune entri diretto, in altre molli gli zaini negli armadietti, in altre (come la Cicu) entri se hai il badge o se il badge te lo danno loro.

Questo per dire che nessuno di noi sa, effettivamente, come funzionassero i tornelli del 36: se funzionassero come la Cicu o se effettivamente ti facessero entrare SOLO se in possesso di badge universitario. Se fosse il primo caso ok, perché effettivamente ci può entrare chiunque sia interessato a consultare i libri. Se fosse il secondo caso per me non è ok, perché in quel caso l'esclusione c'è. E il Corriere dirà stronzate (?) ma per ora è l'unica fonte scritta che abbiamo e, guarda un po', da ragione a me.
Il Corriere non è una fonte.

Il corriere ne sa meno di noi eh, non è che è il wsj. Sicuramente quel pezzo lo avrà anche scritto uno stagista
Poi capisco benissimo che intendi quando dici che ti sembra strano che la Bdu abbia deciso di fregiarsi del dubbio titolo di essere la prima biblioteca a permettere l'ingresso solo agli studenti. Qualcuno però si deve assumere la responsabilità di essere il primo

Attela ti posso passare la prova via pm che non è come dici tu. Procedo ?
E sticazzi, non si dovrebbe assemblare una protesta del genere sulla base di ipotesi che peraltro vanno contro la prassi delle biblioteche universitarie italiane. Questo non è come con Trump, che figurati se poi lo fa davvero. Qui è più come pensare che, siccome ho alzato la voce parlando con te, magari domattina mi trovi sotto casa e ti meno. Insomma, altro che accesso non più libero. Questo è un chiaro caso di mentiru i tornelli, iamu facimu burdellu (non conosco i dialetti del nord, accontentatevi). Da parte di gente che per lo più non ha idea di come funzioni una biblioteca. Vuoi appoggiare questa nobile causa? Fai pure.
quelle in cui c'è l'accesso diretto sbagliano, perchè ci sono delle regole che non stanno facendo rispettare.

Tra l'altro proprio uno dei tizi che ha partecipato a sta "protesta", dice sul suo fb che il rettore ha detto che anche chi non ha il badge ma pare un tipo apposto(probabilmente nella realtà deve solo mostrare i documenti) potrà accedervi anche senza badge.

Ma di cosa stiamo parlando dai




Ah giusto, scusa, mi ero scordato che se provi a porre delle questioni stai automaticamente "appoggiando la nobile causa".
Per altro mi ha detto un mio amico di bologna che il regolamento è questo:
dalle 8 alle 21 ci può entrare chiunque provvisto di un badge o documento di identità, invece solo dopo le 21 è ristretto SOLO agli studenti perchè non c'è il personale che può controllare a dovere.
Mi va benissimo.
E così andrebbe pure bene, perché posso ben capire il discorso del personale.

Certo invece non capisco perché l'amico è una buona fonte e il Corriere no, ma penso di rinunciarci e di andare direttamente a letto
Peraltro, ci sono i libri a scaffale aperto a Italianistica, oppure è solo con libri a deposito, ché non ricordo? Perché, se non ci sono libri a scaffale aperto, terminati gli orari di distribuzione è praticamente solo una sala studio (con in più la possibilità di tenere i libri presi in giornata, perché ricordo che a Italianistica c'era del personale abilitato a ricevere i libri fino a notte, anche dopo la chiusura della distribuzione).
Ma in biblioteca di architettura al poli il tesserino serve da sempre....

E a lecco con la biblioteca di ingegneria nuova di pacca gli studenti hanno praticamente implorato di mettere i tornelli perché la biblioteca era invasa da studenti che non c'entravano niente con l'università e quelli che pagavano le tasse rimanevano fuori.

A me i tornelli sembrano una misura di civiltà anche in assenza di spacciatori.

Boh.