No, li tornelli no...

Comunque non vorrei dire ma è inutile cercare di far passare la gente pro tornelli come dei nazisti, non è che se vuoi l'efficienza e la sicurezza e non sei naive non puoi essere di sinistra (tanto volete arrivare lì...).

Sent from my Nexus 5 using Tapatalk


in effetti è veramente strano che lo stato abbia creato dei ghetti e che poi la gente che ha la possibilità di non andarci lo faccia
va bhe ma siamo ot, bologna non è in francia


Non tutte, solo quelle che hanno spazi ristretti.

Uso barbone come abbreviazione di "senza fissa dimora", che e' la cosa che gran parte delle persone emarginate che "danno fastidio" hanno in comune. La maggior parte dei drogati a Bologna pagano la retta universitaria? Dai ti prego.


Lascia stare i bagni dove c'erano, o comunque c'era la sorveglianza a parte, in alcuni stabili.
Tu credi di poter capire dalla faccia chi si fa le pere oppure no? O dall'eta'? C'era una tizia che si faceva le pere ad Informatica nel 2008, l'hanno beccata con le telecamere, non era iscritta ma sembrava una studentessa, posso assicurare. Era una senza tetto, nessun problema mentale, conosciuta dalle forze dell'ordine tra l'altro.
Se uno non mostra documenti, devi fermarlo. E chiamare la polizia, che puo' entrare eh. Ho fatto le 150 ore in lab Ranzani e facevamo cosi'. Ah, e tra l'altro, e' cosi' che si mantiene la sicurezza, non con "chiudo il tornello, lui rimane fuori, e va a provare nella prossima biblioteca".
Si e' sempre fatto, di controllare i documenti. O di chiamare la sicurezza se uno stava in bagno troppo. Ma le biblioteche non erano solo per chi pagava l'uni.
Si avevano meno problemi 10 anni fa? Puo' essere, probabilmente c'erano meno drogati in giro. Ora ci sono i drogati e quindi si chiudono le biblio ecc. Non mi sembra un percorso sostenibile, tutto qui.


Ma scusa, davanti al 36 di Zamboni, o dentro, non c'e' sicurezza? Cioe' non c'e' personale? Se e' cosi', dovevano prima pensare a mettere qualcuno in guardiola.


La biblioteca di Parigi 7 non mi sembra proprio avere spazi ristretti , eppure si passava con la carta studentesca.

Poi non le ho provate tutte, quindi hai forse ragione.


Veramente a Paris Diderot l'accesso è libero, almeno ad una parte delle risorse bibliotecarie:

http://bibliotheque.univ-paris-diderot.fr/bc/consultation

O ricordo male o han cambiato la regole. Thx per la precisazione, almeno so dove posso andare a nascondermi se voglio lavorare in pace


Ho detto "sono anche" non "sono solo" , è diversa come cosa.

Ma tu ci vivi a Bologna?
Fai parte dell'università di Bologna?

Io che ci vivo e che ho conosciuto un casino di persone, anche studenti universitari figli di papà che spacciavano e si facevano le peggior cose, penso di sapere quello che dico.

Fai dei test il venerdì/sabato sera a tutti quelli che bazzicano in via Zamboni. 1 su 3 ti risulta sicuro positivo alla cocaina.
Nei dintorni di piazza Verdi poi, lasciam stare lol



No non c'è il pulotto o la guardia giurata. si entra e si esce tranquillamente. Il personale è formato quasi esclusivamente da studenti part time
Perché il badge non va bene?

Perché dovrebbe essere in qualche modo strano che per entrare nella biblioteca dell'università serva avere dietro il badge? Immagino che per gli ospiti, come succede in tutte le altre biblioteche universitarie coi"tornelli" basta richiederne uno temporaneo, non vedo il motivo di protestare, se non quello di lamentarsi di tutto


Ho guardato meglio, e la biblioteca principale è ad accesso libero, quelle specializzate sono riservate.


Quelle specializzate sono sicuro, visto che al 90% studiavo in 2-3 università specializzate....Era la pubblica che ricordavo chiusa a tutti.

Ci ho vissuto dai 2 ai 23 anni. Ho studiato 3 anni e qualcosa all'uni. Ero rappresentante in cdl, dipartimento, facolta' di Scienze, inclusa commissione didattica.
Non sono sicuro di capire: tu proponi di non fare accedere alle biblioteche quelli che si fanno di cocaina il Sabato? Chi si droga a casa non puo' leggere i libri? Io pensavo si parlasse di quelli che devono ogni 2 giorni farsi una iniezione, e non hanno una casa per farla, e quindi vanno in posti pubblici, o strade. Non credo che quelli in maggioranza siano iscritti all'uni.

Non serve un poliziotto per fare sicurezza, anche se ovviamente uno studente non formato non e' competente. Ci deve essere una guardia nello stesso stabile pero', per regolamenti di ateneo. Civici diversi a volte sono considerati lo stesso stabile (non chiedetemi perche', forse non va a stabili ).
Ah per quelli del "ed è subito duce" le università non sono i giardinetti.
Se si riesce in qualche modo a mantenere quel poco di serietà che è rimasto sinceramente non ci vedo fascismo, ce lo vedo piuttosto in chi piuttosto di rispettare una regola, peraltro abbastanza semplice da rispettare, preferisce spaccare tutto.

Hanno rotto il cazzo questi atteggiamenti eh


Non ho assolutamente detto questo
e interpreti le cose sempre a modo tuo a quanto ho potuto leggere.
Ti ho detto semplicemente che se un fine settimana fai un test antidroga in via Zamboni, dove il 90% delle persone che stanno la sono studenti, 1 su 3 risulta positivo. E quelli che si fanno più problemi a farsi in pubblico, ovviamente, sono proprio gli studenti. Quindi o vanno nei bagni dei locali, dove però moltissime volte sono stati scoperti e quasi menati dai proprietari, o vanno nei bagni del 36, dove nessuno gli rompe i coglioni.
Uno che esce, e si compra la roba per strada, non pensa a tornare a casa per farsi, ma prima se la fa meglio è


Ma secondo te i barboni, quelli che non hanno una casa, si fanno problemi a bucarsi per strada? Veramente?


Io sono di informatica e in 8 anni non ho mai visto una guardia a Matematica o a Ercolani

Anzi, quando entrano gli immigrati che rompono le palle agli studenti che vogliono i soldi, sono quelli della portineria che li buttano fuori, facendosi costanti giri per tutti e 7 i piani, ( che sono > 50 anni ) quindi immagina cosa possono fare se qualcuno li aggredisce.
E a quanto so a matmatica è successo più volte che sono stati rubati zaini/cellulari/portafogli a studenti che stanno nei tavoli fuori dalle aule a studiare

Sembra quasi che il mettere i tornelli in questa biblioteca universitaria sia il primo passo verso le camere a gas per zingari, barboni e drogati.

Non mi sembra che sia neanche lontanamente così, puoi convincermi cortesemente del contrario?
Forse sono io che non mi rendo conto della tragedia imminente, vorrei fare qualcosa per evitare questo genocidio, ma voglio prima esserne certo


non so se rispondere perche non capisco se c'è malafede o ritardo. Io faccio un discorso piu ampio dei tornelli della discordia e delle voci che girano a bologna, parlo di concezione di un bene pubblico.
Pubblico vuol dire che è di tutti: non vuol dire che faccio come se fossi a casa mia e soprattutto non vuol dire che seguo le regole che decido io.

Le regole sono che chi entra in un posto come una biblioteca di una università pubblica dove vengono messi a disposizioni dei beni pubblici preziosi come sono i libri deve lasciare un documento o avere la tessera. E questa è la normalità da sempre, se siete stati abituati diversamente siete stati abituati male.

riguardo al piccolo discorso locale del "non vedo come lasciare il documento possa tenere lontano i barboni" mi sembra semplicemente miope.
Certo un "barbone" puo entrare lo stesso fingendosi interessato al servizio offerto dalla biblioteca e lasciando un documento ma:

1 sai chi è se si dovesse comportare in modo inappropriato
2 è meno probabile che si comporti in modo inappropriato se sente di essere entrato in un ambiente serio
3 anche se non servisse a niente le regole sono regole cazzo. (e no le regole non sono una cosa fascista, le regole sono una cosa di sinistra )
4 a lungo termine il barbone trovera piu conveniente scegliere un posto piu consono dove andare a farsi gli affari suoi


Per confermarti che non mi invento le cose

http://www.tpi.it/mondo/italia/scontri-biblioteca-bologna-lettera-studentessa

"sono tre anni che spesso trovo le sedi universitarie occupate, sto parlando del caro 36 e del celeberrimo 38, "

Io interpreto tutto quello che non viene scritto
Il problema di degrado a bologna e' soprattutto dato da una situazione difficile con molti senza tetto, spesso tossicodipendenti. Queste sono le persone problematiche. Questi sono quelli che lasciano in giro le siringhe in Universita'. E si', hanno remore a farsi in pubblico, perche' sono umani. Infatti vengono in ateneo, quelli piu' "furbi".
Quelli che si fanno di coca per andare a ballare sono un'altra cosa, e' un tipo di problema che l'universita' nemmeno si pone (e figuriamoci), e onestamente io di gente che va nelle biblioteche di antropologia per farsi la riga invece che nei bagni dei locali non ne ho mai viste, ma sono fuori citta' da molti anni.... Ed ovviamente non e' risolvibile con il controllo dei badge.

Si', ho detto una baggianata, non va a stabili. C'e' solo un minimo che l'universita' organizza, e spesso fanno solo un giro verso le 18, non prima. Il riferimento per informatica e' in Ranzani (o almeno era, dove Info aveva anche un laboratorio e delle aule), che ovviamente non ha senso (troppo lontano). Se succede qualcosa, dovrebbero chiamare li' dove ci dovrebbe essere qualcuno.
Purtroppo non e' un problema solo di "non puoi chiedere a X di fare sicurezza": come saprai, la gente si droga in via Acri, con la pattuglia fissa (doppia) della polizia all'inizio di largo respighi (piazza verdi). 2 angoli di mezzo, ma sostanzialmente 4 minuti. Prova una sera andare da loro e dire "ho visto uno che si faceva, ora, in via Acri, andate!". Ti diranno "e vuoi che vada io a gestire i drogati o i barboni?". Che e' la stessa ipocrisia dei tornelli, del controllo tessere ecc. Di sicuro con quelle misure rimane solo che alcuni che magari non volevano fare male a nessuno non possono piu' entrare.
E' una roba che va gestita con strutture e meccanismi appositi. Bologna era all'avanguardia, una volta, su questo. Peccato.


Vabè se stai fissato con i senzatetto amen.
se la colpa fosse dei senzatetto perchè tutto sto bordello allora?
L'accesso alla biblioteca non è negato, è solo controllato adesso. Ma ovviamente non gli va di essere controllati quando entrano ed escono... secondo te perchè?
Fattele due domande




Ma troppo lontano che?
Informatica è tra ranzani, ma sopratutto in Ercolani ormai ( mura Anteo Zamboni, attaccato a matematica) e matematica dista dal 36 300 metri lol


Io in piazza Verdi ho visto persone spacciare, proprio fare scambio soldi/roba davanti la polizia, che non ha battuto ciglio...
Se neanche la pula fa qualcosa per migliorare, i tornelli sono la cosa giusta. Se poi, come ti ho detto prima, fanno tutto sto bordello per un accesso controllato, allora fatti una domanda

Spoiler