[NEWS] The dark side of the Gaming Industry

Può essere ma quella mica era un commento su un forum di specializzati quella era una mail arrivata alla mia mail aziendale (che poi si impegnano anche a cercarle :asd: gli devo dare atto)

SEEEEEEEEEEEEE

ciao Nikita. :asd:

Appunto, secondo te un personaggio che si sbatte a cercare la mail nascosta per poterti scrivere la minaccia di morte fa parte della schiera di “casual user”?
A parte essere sciroccato, è chiaramente qualcuno hyper-invested nel gioco (e quasi certamente nel media in generale).

Comunque state andando fuori rotta.

Nel cinema non viene detto “ma che film di merda, morissero ammazzati gli stuntman / operatori della telecamera / etc etc”. Al massimo e’ “regista di merda” o “showrunner di merda”.

nel gaming invece e’ come se ci si incazzasse con i costumisti, etc :vface:

Guarda non saprei quanto hyper-invested fosse ma poi boh sarà che quando parlavo con i colleghi del cinema questi se la ridevano quando gli raccontavo il rapporto con i giocatori…

Comunque tornado al tema di Crius il problema è che appunto il giocatore “da commento social” pensa di saperne sempre più del tecnico che ha lavorato al gioco pensando che molte scelte scellerate siano di quest’ultimo.

dici che non ci sono gli attori che si prendono insulti AOE?
è ovvio che chi si piglia i cani è la parte più in vista in un progetto: se il dev posta su twitter dicendo “sono orgoglioso del lavoro fatto” è ovvio che la gente risponda a lui, soprattutto quando si parla di utenza meno avvezza; non è che nei canali social degli studi i commenti quando c’è qualche problema siano teneri.

Poi concordo con te che non sempre è colpa “del dev”, a meno di cose specifiche (del tipo, personaggio di merda scritto da xyz, quest fatta da, cosa direttamente lavorata da), io il blame lo assegno quantomeno a livello di lead, se non direttamente a livello di casa produttrice.

In realtà, se andiamo a vedere, i tripla A li considero merda unless proved wrong proprio perché quando entrano così tanti soldi è scontato che entrino in gioco sovrastrutture di merda, sempre, in qualunque settore sempre e comunque.

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Due post sopra eh.

I “developers” non sono gli attori. Sono i costumisti, addetti alla camera, stuntman, etc.
Vogliamo paragonare il guadagno dell’attore di un film “tripla A” con quello di un developer di un gioco tripla A? L’equivalente dell’attore di un film AAA e’ il direttore del progetto. Non il developer.

Ma che ruolo pensate gli attori abbiano in in film?non decidono un cazzo manco gente come di caprio. Al massimo in in videogioco sono paragonabili al voice acting dove per l appunto si usano attori. Non certo hanno ruoli di dirigenza

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mi spiego sicuramente di merda.

lasciamo perdere gli attori; se in un film i costumi fanno cagare, può essere perché i costumisti non avevano i fondi o il tempo per farli bene, può essere perché the powers that be volevano i personaggi femminili nel 1700 senza cuffietta per i capelli, e può pure essere perché chi ha fatto i costumi è un incapace.

posto che, ripeto, in certi progetti non ha moltissimo senso parlare di un singolo (tranne in roba veramente specifica) ed è molto più sensato infamare l’intera casa madre per aver rilasciato la cosa xyz che fa cagare (e magari è pure peggio di “fa cagare” e introduce nuove figate predatorie all’intero settore), se il costumista va online e dice “sono orgoglioso del lavoro fatto” poi è anche difficile non prevedere che non lo commenterà nessuno.

Ti faccio un esempio specifico: uno degli ultimi special dei drwho è ambientato in cina; i personaggi però sono vestiti in costumi imbarazzanti, che c’entrano poco e male con l’ambientazione. Un impegno per mettere la gente in costume è stato fatto, ma è stato fatto MALISSIMO. Aldilà di qualunque tipo di impegno/contraint, si poteva fare un lavoro migliore. Con chi “dovrei lamentarmi” che c’è il tizio vestito con un vestito femminile?

Questo è tutto scevro dal discorso “i soldoni” perché non penso che i dev facciano i soldoni (a meno di andare indie e fare il botto).

Ma si ovvio che comunque non decidono ma hanno comunque wiggle room per dare la loro interpretazione di un personaggio. Vedi vari casi di improvvisazione, oppure attore che da suggerimenti accolti dal regista (Lord of the Ring per dirne uno che mi viene in mente).

Certamente non e’ il costumista che decide che costumi si usano per le comparse pero’, per dire. E’ il direttore, in caso dopo essersi consultato con un esperto del xyz.

Il punto e’ che c’e’ un astio diretto verso developers che non esiste in altri ambiti, non c’e’ proprio verso di farci un paragone cazzo. L’attore che vien preso di mira e’ gia’ molto diverso perche’ appunto non e’ il tizio che semplicemente lavora per azienda X e prende il suo stipendio e passa da un film all’altro facendo il meglio che puo’ in base al budget di tempo/soldi che gli vien detto che ha.

L’esempio con il costumista che va a dire “grandissimi costumi abbiamo fatto” non e’ molto indicativo perche’ un costume “fuori contesto” lo nota anche un non-addetto ai lavori.
Un film con una fotografia fatta bene magari e’ una cosa che invece un average joe non noterebbe e magari ha piu’ senso come paragone.

Il paragone con il settore cinematografico non tiene.

I videogiochi sono troppo più giovani, sono di nicchia ed hanno una storia di emergenza tale per cui la distanza dal “dev” all’osservatore sia praticamente zero. In sostanza, il dev è, di partenza, one of us, mica come registi ed attori che sono vip che vivono in una bolla isolata della società.

Ogni fallimento del dev di mostrarsi one of us facendo qualcosa che piace all’osservatore è un passo ulteriore verso l’alienazione.

Si ma come hanno wiggle room in certi show in altri non ne hanno manco per il cazzo, il punto é che loro ufficialmente non hanno nessuna voce sul prodotto finale, sono usanze, accordi non scritti, quindi totalmente a discrezione di come viene gestito lo show. Certi registi/scrittori non vogliono assolutamente nessuna deviazione dallo script originale per vari motivi. Nessuno. I casi che citi tu sono l eccezione, non la regola, motivo per il quale sono casi famosi che persino outsider conosco od interessanti abbastanza da finire nel behind the scene.
Chi ha il vero potere decisionale é sempre e comunque la produzione, nemmeno registi e scrittori hanno l ultima parola. Stessa cosa per i videogiochi. La produzione decide tutto, se per rispettare una deadline, bisogna depennare i costumi storici, costosi e lenti da produrre, che il regista di turno vuole, per dei costumi veloci e cheap, questo é quello che succede con buona pace di quello che gli autori originali volevano.

Lol il 90 per cento dei registi e attori manco fanno 20k all anno per permettersi di essere elegible per health care, che cazzo vai dicendo, non hai idea di quello che dici.
:rotfl: sei te che vivi in una bolla

Non sto parlando di realtà assolute, sto parlando di percezioni, forse non ho scelto il wording migliore per trasmettere quel concetto, “distanza tra dev ed osservatore”.

A me non sembra che il regista/attore abbia lo stesso livello di connessione col proprio pubblico che ha il game designer, per qualsiasi combinazione di fama delle parti il confronto richieda.

No é che come il pubblico usi definizioni a caso, dev é usato improriamente come umbrella term dal pubblico per qualunque tipo di employee nello studio, ma non é certo il termine tecnico, quando vai su linkedIn mica trovi un generico annuncio per looking for devs, ogni carica ha il suo nome ben preciso che il resto del pubblico ignora. Io per esempio ero un level ligther, mica dev, eppure per il pubblico finisco nell umbrella term di dev anche se non ho mai scritto un cazzo.

Non ho capito come si sia finiti adesso a parlare degli attori che prendono 20k quando si stava dicendo che non e’ sensato un paragone tra:

  • Attore di film AAA (chesso, un Robert Downey Jr)
  • Developers di un gioco AAA

Pero’ boh. Ok.

Guarda che “game dev” è un termine usato anche da chi nell’industria ci lavora, certo è un umbrella term ma questo non lo rende improprio.

Più che attori/registi, si può fare tranquillamente un paragone tra DEV e scrittori/sceneggiatori, soprattutto per quanto riguarda le serie TV; questi ultimi, se il prodotto non è all’altezza sono i primi, insieme alle case produttrici, che si prendono la merda tirata dai fan incazzati.

Vedasi un botto di prodotti recenti a marchio Netflix/Amazon.

Raramente, quando si parla tra persone che appartengono all industria in quanto appunto cosi generico da non voler dire nulla, im genere quando parli tra addetti ai lavori usi i termini specifici, ovvio che se ci si rivolge al pubblico si dice game dev per facilitare la conversatione. Anche io dico vfx artist quando parlo a terzi ma se parlo ad unaltro vfx artist dico lighter.

Ma è chiaro che quando parli fra addetti ai lavori il discorso è diverso ma quando si rivolgono all’esterno (tipo su Twitter) non è che si fanno problemi ad usare il termine dev / game dev. Esempio:

https://twitter.com/search?q=from%3A%40jesawyer%20dev&src=recent_search_click

non penso sia un uso a sproposito del termine quanto più una roba emergente venuta fuori dal fatto che il game design sia così giovane, come settore, che le credenziali da strada dei nomi siano un fattore fondamentale per aprirsi una via e farla diventare un’attività che porti a casa la pagnotta, già in tempi non sospetti: i giochi lucas, sid meyer, lord garriot, bullfrog di molyneux; son esenpi a caso ma ce ne sarebbero altri.

succede anche coi giochi da tavolo.

e per funzione di comunità, succede che mike mearls, uno dei lead designer di dnd 5e, mi risponde su twitter, come se ci fosse zero distanza tra me e lui

oppure josh sawyer commenta un mio post

ecco cosa alimenta questo concetto di “breve distanza”

ho detto che il paragone con cinema e tv non tiene perché se faccio domande tecniche ad equivalenti cinematografici di mearls o sawyer via social, non è assolutamente naturale che mi rispondano sul pezzo. è più naturale che facciano un documentario