Migrazioni e politiche di inclusione

Leggi solo valide per le masse di poveracci, se vai a Dubai puoi pippare sul culo di una Saudita in uno dei mille club per occidentali e nessuno ti dice nulla.

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Anche ad abu dhabi non scherzano.

Ma non è che l’occidente ha scommesso - perdendo - sulla secolarizzazione degli Islamici in occidente nel giro di vent’anni ?

Invece per tot motivi adesso siamo nella situazione in cui siamo ? Masse di persone povere e senza prospettiva che mettono al moento persone povere e senza prospettiva che si tramutano giocoforza in un serbatoio di microcriminalità ?

La Sharia o qualsivoglia altro diktat sono validi solo per le masse da sempre, alla fine si riduce tutto ad una forma di controllo sulla moltitudine da parte di pochi, prima erano i sacerdoti o qualsiasi altra carica religiosa, ma gira che ti rigira quello resta.

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bingo. si è pensato di poter fare in 30 anni quello che si fa in un paio di secoli.

no ma sono d’accordo, ma se i poveri disperati hanno il cervello lavato non è che magicamente arrivando in europa si secolarizzano e abbandonano delle fortissime convinzioni grazie ai corsi di formazione EU.

Hanno portato l’esempio del delitto d’onore e dei matrimoni riparatori in Italia fino a 30 anni fa, che erano cose cementificate nella cultura Italiana, eppure le abbiamp dimenticate celeremente, è tutta una questione di volontà politica nell’includere l’elemento esogeno nella nostra cultura, se ci fossero programmi seri e manovre per incentivare le persone ad “occidentalizzarsi” probabilmente staremmo almeno un pelo meglio rispetto ad ora.

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Quindi se ti linko i video di Andrew Tate è al dimostrazione che gli occidentali sono tutti muniti di micropene?

dopotutto i social sono la nuova religione qua :asd:

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secondo me ti manca l’elemento della sovrapposizione di religione, identità culturale, identità di stato, legge di stato e legge religiosa.

a differenza del cristianesimo, l’apostasia nell’islam è un crimine punito molto arduamente, o comunque a livello sociale la religione è strutturata in una maniera dove c’è un’emarginazione totale (o molto peggio) da parte della famiglia e comunità il momento che ti allontani dalla religione - motivo che appunto rende questo processo di secolarizzazione così tanto più difficile. Un po come i testimoni di geova: uscire da una setta TGV non è come non voler fare la prima comunione.

Quindi stai dicendo per la ventesima volta che non possono cambiare ed integrarsi?

ignoro la gomitatina hihi (errore mio che pensavo che si potesse discutere civilmente per più di 3 post).

No, sto dicendo che è un elemento che rende il processo particolarmente difficile, dove forse non basta “un po di istruzione e due infrastrutture” per garantirne il successo.

Tutti i musulmani integrati bene qua comunque sono persone di buona famiglia, o almeno è quello che vedo io qua al lavoro, mi viene da pensare che uscire da certi dettami della religione sia comunque qualcosa che è più difficile per chi nasce in situazioni disagiate, come se fosse uno scudo.

sicuramente l’aneddoto può riflettere parte della realtà; io ho aneddoti al contrario, un mio amico pakistano di origine in UK con entrambi i genitori medici veniva picchiato in moschea perchè non parlava bene Urdu e non riusciva a recitare il corano. Ma appunto sono solo aneddoti. Però certamente uscire da situazioni del genere è sempre piu difficile per chi ha meno possibilità e istruzione, e come dici tu è piu facile fare il lavaggio del cervello / soggiogare persone che hanno bisogno di una comunità, di aiuto. Non a caso i missionari convertirono mezza africa offrendo cibo e vaccini.

però rimane il fatto che essere ostracizzati ed esclusi dalla tua comunità il momento che decidi di allontanarti dalla religione non aiuta questo processo di secolarizzazione, specialmente se la tua religione & comunità appunto sono gli unici posti dove ti senti accettato, questo punto di vista non faccio problemi a riconoscerlo perchè è valido.

Non volevo attaccarti Doug, è che tu la disegni come una situazione senza speranza e sembra quasi che loro vengano da Marte e noi da Venere, ecco

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Mah, ci sarà sicuramente più presa su chi ha meno cultura, ma se punti gli occhi sull’Italia, quello che conosciamo meglio, i bigotti li trovi ad ogni livello.

io cerco di disegnare la situazione come la vedo, cioè con poca speranza, argomento come posso e cerco un confronto semi civile. E anche se dovessi dipingerla come senza speranza non vedo perchè bisogni rispondere a mo di prese per il culo, stuzzicatine, trollatine e insulti, manco fossimo piu alle superiori.

poi si parla anche di scala temporale, io la vedo con (quasi)zero speranza nei prossimo 30 anni, ma nei prossimi 200 la vedo con molta speranza. i cristiani non si sono riformati con le tempistiche di 4 mondiali di calcio.

Questo è vero, però quando sei “ospite” e intorno hai un clima non particolarmente inclusivo tendi a rifugiarti di più in certi estremismi perché ti servono come scudo, mi vengono sempre in mente gli attentatori di Boston traslando tutto negli USA.

no, non lo dice il corano, lo dicono dei minorati in posizioni di potere all’interno della religione islamica.

è roba che esisteva anche da noi, la moglie va menata se non ascolta il marito perché dev’essere sottomessa alla sua volontà come insegna la bibbia.

solo che da noi “ci siamo rotti il cazzo” (o dovrei dire, si sono rotte il cazzo) e sta roba se la dici ora ti menano a te (forse).

si, è culturale e si, è legato a come viene usato il corano nella religione islamica, cos’altro dev’essere? il gene del wifebeater?
non significa che tutti i credenti islamici menino la moglie, come non era così per i cattolici. Si può dire che ci sia una incidenza maggiore?
Studi non ne ho, ma a rischio di essere targato razzista io dico che è un safe bet e che il problema sia culturale e religioso.

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qui già ti ho dato ragione, i fondamentalisti ci sguazzano, gli estremisti piu facile da reclutare infatti sono giovani uomini che si sentono emarginati, e questo accade.

stai dicendo le stesse cose che ho detto io eh

per culturale io intendo che è parte della cultura tramandata, non che sia culturalmente accettato o meno