Ma sulla carta è ragionevole no?
Facciamo entrare per lavorare.
No, non è ragionevole un cazzo :D Perchè già si parte dal presupposto che lo straniero non è una persona, ma un lavoratore.
Ma andiamo avanti perché su questo punto mi rendo conto che molti potrebbero non convenire con me.
Il problema è l’implementazione.
Per venire devi avere un lavoro (proposta di…) ma onestamente, come fai ad avere una proposta di lavoro da un datore di lavoro che sta in un altro paese?
La risposta è: perché anche io, straniero, sono in quel paese e lo conosco… anzi… lavoro già per lu… ops!
Ecco.
Dal principio il sistema non funziona.
Inizialmente i datori di lavoro potevano chiamare dalle liste. Immagina quanti hanno chiamato a caso.
Nessuno. Come spesso succede anche con le liste di collocamento in italia.
Qindi si è passati alla rchiesta nominativa che presuppone appunto la pagliacciata che fai finta di essere all’estero.
Andiamo oltre:
ci sono barriere per fare la domanda. Mica puoi essere nullatenente no? Come puoi assumere qualcuno se non hai i soldi?
Bhe peccato che i colf e domestici puoi assumerli con redditi infimi perché entra in gioco l’assegno sociale. E puoi assumerli anche se sono parenti. Quindi arrivano cugini che assumono cugini e hanno 15.000 euro di reddito lordo.
Credibile no?
E via dicendo tutto così…
E’ una cosa assurda, dall’inizio alla fine.
Tutto gli esseri umani sono uguali nei loro diritti, tra cui il diritto a vivere dove pare loro e a muoversi liberamente. Ma quella di rispettare l’altrui libertà è ancora un’arte difficile.
Mmm però un minor grado di integrazione, e se vogliamo di uniformazione, agli usi e costumi, può portare sul medio/lungo ad aspettative e richieste politiche più retrograde rispetto alla legislazione corrente. Una volta che queste hanno trovato dei partiti che vorranno capitalizzarle.