Io credo di essere morto per qualche secondo in sala operatoria da adolescente tutto ignudo messo sul tavolo e la lampada in faccia.
Tipo click, spento.
Dovevano levarmi un pezzo in più nell’organismo.
Storia lunga.
Il dottore guardò le lastre, e disse
“minchia guarda qui compà, fino a ora l’avevo visto solo nei libri”
Poi mi hanno resuscitato e l’anestesista mi disse
“ohhhh, ma che cazzo che ti è preso? Ci siamo cacati tutti in mano.”
e io
"cazzo ne so, quell’infermiere energumeno cattivo con la manona pesante mi ha scavato una vena per sei volte e bestemmiava che non ci riusciva.
Si girarono tutti verso l’infermiere che era diventato pallido.
Ricordo di aver visto una bella ragazza bionda vestita di bianco trasparente svolazzare a mezzaria.
Si, quella volta mi sono davvero preso uno spavento da riferimento.
Poi una volta ho preso la scossa con la stufa, ero scalzo e non esisteva il salvavita.
Misi il dito nel tubo rovente con i fili, nella mia testa era “ohhhh che bella questa luce, spe che la tocco per capire”
Ricordo i 220 che mi fecero frizzare tutto, mi andò di culo che ero bambino.
Poi mi capito di giocare con le canne in campagna davo le mazzate ai cespugli.
Becco un nido di api, scappo ero in mutande scalzo, la schiena avrò preso boh centinaia di punture.
Mi sembrò di essere stato mitragliato da un plotone di esecuzione.
La mammina mi ci spalmò l’olio io urlavo.
L’ultima sempre da ragazzo mi fecero un estrazione di un molare senza anestesia.
Mi sembrò la scena di Arnold quando entra il tipo con i ferri per la tortura.
Mio padre che mi teneva fermo diventò bianco come un lenzuolo.