Mi sono tolto uno spavento....

Non è una cosa da “spavento”, ma a proposito di “aneddoti” da sala operatoria, una volta in un pré operatorio, non ricordo se safena o crociato, arrivano infermiere ed anestesista che mi fanno tutte le richieste e gli spiegoni di rito, pre anestesia , bla bla bla, ed arriva il momento della anestesia spinale, me la fanno, mi ruotano per fare affluire correttamente l’anestesia e mi fanno ruotare sul lato destro.

Dopo un po’ arriva un infemiere o assistente operatorio od altro anestesista, mi guarda, guarda la cartella clinica, mi riguarda, riguarda la cartella clinica, mi riguarda e mi fa:“Scusa ma perché sei ruotato sul lato destro?” :vface:

Ed io:“Che ne so io, se non lo sapete voi.” :vface:

“Ma è la gamba sinistra da operare, dovresti essere ruotato a sinistra o l’anestesia non agirà correttamente.”

“Ma io che cazzo ne so scusa?” (cit.)

“Riesci a girarti?”

Non riuscivo già praticamente più a girarmi perché l’anestesia stava già facendo effetto. Ha chiamato un altro tizio e mi hanno ruotato dalla parte giusta. :vface:

Non so se sia stato per questo, però ricordo di aver sentito distintamente per tutto il resto dell’operazione il ravanare nella mia gamba. :sisi:

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vabè la racconto.

Si trattò di ortopedia, usarono martello e scalpello, letteralmente.

Dopo l’anestesia mi sveglio e accanto a me a mezzo metro c’era un vecchietto poverino era messo malissimo con un artrosi gravissima diffusa in tutte le ossa, o così io mi immaginai, comunque roba di ossa doloranti ma tutte le ossa del corpo.

Passai due settimane immobilizzato non potevo manco alzarmi per pisciare che il dolore dell’osso e della ferita erano lancinanti da fermo.

Se appoggiavo il lenzuolino sulla ferita urlavo.

Durante ste due settimane fu un lamento costante del vecchietto che diceva di continuo per 24 ore “ahhh, ahhh, ahhh, fatemi morire non ce la faccio più”.

Ogni tot veniva un infermiere a dargli credo morfina boh ma era come se non gli faceva un cazzo.

Una pena infinita, tentavo di farlo ridere ma era veramente brutta come situazione che anche io mica potevo ridere per cui cercavo delle freddure tipo quella della sirena e dei due pescatori britannici.

Fatto sta che vuoi o non vuoi non potevo dormire anche per queste urla continue.

Dopo alcuni giorni ero già impazzito.

Disperato già la terza notte senza dormire saranno state le 3 del mattino mi dico:

“affanculo io mi devo alzare vado al cesso, piscio e mi chiudo dentro che smorzo un po l’acustica così dormo un po seduto sul pavimento”

che come potete immaginare era profumatissimo."

Qui si potrebbe aprire un tema che negli anni ho realizzato. Ossia che quando stai male forte ti si blocca l’empatia, ma di botto. Cioè ce l’hai sempre ma non esce, tipo un tappo. Una situazione di conflitto interiore da schifo totale.

Chiusa parentesi torniamo al fatto.

Mi organizzo mentalmente tutti gli step per deambulare e soffrire il meno possibile.

Il cesso era a due metri in linea d’aria, penso “che saranno mai pochi passi”

Pronti via mi alzo il busto, con due mani mi sposto la gamba operata, mi si offusca instant la vista dal dolore, vabè che era buio non si vedeva un cazzo, ma oramai dovevo proseguire.

Mi alzo in piedi, mentre ho le visioni mi partono fotogrammi a muzzo di film horror a caso, mettendo il peso sull’altra, e mi fermo sudato e bianco come un lenzuolo e penso “ok ora dovrò caricare l’altra, faccio mossa kansas city e sposto subito il baricentro”

Faccio sti due passi, cado lungo sbatto la faccia sulla porta del cesso, inizio a urlare dal dolore “ahhhhhhhh devo pisciareeeeee”

Viene l’infermiere, uno con la panza, mi prende di peso, cosa che mi amplifica il dolore, mi ributta sul letto e mi fa “ma sei scemo? tiè piscia qui, mi srotola il cazzo io ero oramai in stato comatoso”

Insomma faccio sta pisciata che vabè fu una spruzzata non più controllabile aoe praticamente l’infermiere puzzava di piscio.

Finì che quella notte fummo in due a urlare “ahhh ahhh, non ce la faccio piuuuuù”

C’era una vecchia di fronte che a una certa esclamò “avete scassato la minchia tutti e due. Infermiereeeee spostate sti due qua che qui non dorme nessunooo”.

A una certa eravamo all’unisono tipo gospel.

Vabè poi a me andò bene, quando uscii strinsi la mano al vecchietto, ma non so se mi sentiva più o percepiva qualcosa.

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[quote=“aquatoid, post:81, topic:842214, username:aquatoid”].
Non so se sia stato per questo, però ricordo di aver sentito distintamente per tutto il resto dell’operazione il ravanare nella mia gamba.
[/quote]

Il ravanare è normale.
Piu che altro sono i nervi lontani non anestetizzati che rilevano feedback a distanza ma fanno credere al tuo cervello di essere toccati.

Succede anche alle donne durante i parti cesarei.

Meno poetico di Hans
quando ho fatto l’incidente in scooter io ero con il busto, le braccia ingessate, una caviglia ko e un ginocchio malconcio

Avevo la fottuta paura della bollicina nel tubo della flebo :vface:

Alla fine la cosa peggiore è stata il catetere

Andata peggio al mio compagno di stanza aveva i talloni esplosi perché è finito nel fosso con la macchina e ha centrato quei “ponti” di cemento

Me ne hai fatta venire in mente un’altra:

operazione: varicocele ( :asdsad: ), non esattamente piacevole la zona di azione :vface:, ma vabbè, ero piuttosto rincoglionito dall’anestesia che ricordo poco o nulla di quasi tutto l’intervento;

Se non che il “quasi” è che ad un certo punto, a sensazione suppongo verso la fine dell’operazione, sento il chirurgo che descrive “cose” e “azioni”, non so cosa stessero facendo, ma sento dire robe tipo:“qui è questo, bla bla, qui è quest’altro”;
deduco che uno dei chirurghi fosse una specializzanda o comunque una chirurga “alle prime armi” e il chirurgo operatore stesse insegnando.
Ad un certo punto andando avanti nel discorso, il chirurgo dice una roba tipo:“Ecco, tira lì”
“Qui?”

Sento un dolore tipo un colpo secco TAC che mi risveglia parzialmente dal torpore, e mi esce un “Ahia!”

Chirurgo:“NO! NON LÌ!”

Io:“No ma fate pure, eh. :vface:

L’immagine immediatamente successiva che ricordo è l’anestesista che mi mette la maschera da anestesia sulla faccia :rotfl:, il primo ricordo successivo che ho è ad operazione finita. :asd:

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Era una chirurgA?

Dai che in realtà voleva fare una falloplastica e allungartelo. Evidentemente non ci è riuscita, sennò te la trovavi in stanza a fine operazione a dirti "allora, stasera da me? :mvk: "

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Manco un pochino e wow, quanti replies :look:

manchi proprio quando una falla cyber security mette ko il mondo… quanto ti hanno pagato per trovarla? :sisi:

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Visita fatta domenica, dermatologa conferma il “non è niente di pericoloso però in via precauzionale se vuoi te lo togliamo con il laser”

Rimosso e vediamo se torna di nuovo.