In che senso “preso parte” ?
Sarebbe da appurare se uno diventa expat per certe caratteristiche che portano easy alla depressione (non sentirsi mai “a casa”, costante voglia di andarsene etc) o la vita da expat ti rende tale (solitudine prolungata etc)
Quando alcuni terroristi attaccarono il london bridge - westminster ero lì, lavoravo nel pub di fronte a dove hanno sgozzato un paio di persone e tagliuzzato un botto di altre
Abbiamo lockato il pub e siamo rimasti dentro fino alla mattina dopo, siamo usciti alle 7 del mattino tipo, scortati dalla polizia che ha fatto una sorta di “strada chiusa”
un’esperienza surreale, mi ricordo che nella prima ora nessuno, tra staff e clienti sapeva se dentro con noi ci fosse qualche terrorista quindi c’era un clima un pelo teso
edit. ho googlato ora, ne avevano ammazzate 4 di persone e ferite 50, boia
Wtf
La cosa stranissima è stata vedere la reazione di varie persone. Alcuni piangevano, altri hanno formato gruppetti per chiaccherare e i miei preferiti sono sicuramente quelli al piano di sopra che hanno continuato a bere e ballare come se nulla fosse.
o Roy Larner, the Lion of London Bridge, che gli e’ partito di capoccia all’arabo gridando ‘fuck you I’m Millwall’
a rischio di sembrare un santone ti do il mio consiglio considerando che non intendi mollare moglie e figlio e casa etc
trova il modo di rendere il tuo quotidiano soddisfacente, questo lo devi capire tu come
se devi lavorare tutto il giorno ma riesci ad infilarci una cosa che ti rende lieto, quella giornata non è “buttata” ma la vivi tutta meglio
per il lavoro lì devi valutare come bilanciarlo al meglio e dipende anche se sei uno che si gratifica e si sente di avere uno scopo grazie a quello (mio padre è così ad esempio)
rivoluzionare tutta la vita si può fare quando si è giovani, quando si va avanti trovo che sia produttivo trovare il buono in ogni cosa (anche nella routine) piuttosto che sognare di scappare ad aprire un bar sulla spiaggia e vivere la quotidianità frustrato
Fino a qualche anno fa ti avrei detto che il mio lavoro è tutto ciò che mi da un senso, ora invece è il contrario, stare a lavoro mi fa sentire come se stessi buttando la mia vita nel cesso.
per motivi di lavoro stavo riguardando Balla coi lupi… vieni a piangere insieme a me nell’attesa della terza guerra mondiale :bromance:
Mbiu sì fa un lavoro fico
bhe le riflessioni dell’ufficiale Dunbar su come vivono i sioux lakota sono toccanti e lasciano ampio spazio alle medesime conclusioni di @Madian2
rinominiamo Madian2 >> UCCELLO SCALCIANTE sicuro affronterà meglio le giornate con il suo nuovo nome
@Madian2 nota anche che sebbene non ho il minimo dubbio che la dimensione di lavoro corporate sia una gigantesca pigna in culo in quanto priva di autenticità e significato, è probabile che la tua percezione di questa realtà oggettiva sia amplificata dal BPD.
Leggo infatti che è sintomo comune sentirsi generalmente alienati e distaccati dal resto del mondo.
Questo ovviamente non per minimizzare il tuo punto di vista, ma al contrario vedilo come il bersaglio bastardo da prendere a cazzotti (o a calci, o a gomitate thai). Deve essere il tuo obiettivo costante rompere il meccanismo ingannevole (oltre alle circostanze cattive) che fondamentalmente contribuisce a limitare le tue possibilità di raggiungere un buon livello di contentezza.
L’altra cosa che mi viene in mente, è che non aiuta se ti tieni troppo le cose dentro con i familiari. Ovviamente aprirti e mostrarti vulnerabile con la signora ha i suoi rischi, pero’ probabilmente è meglio che auto-alienarti nel nome dello stoicismo (o verosimilmente della paura). Già ti sta dicendo che sei egoista, e secondo me anche il non comunicare e alienarsi ha lo stesso colore.
E comunque sì, concordo con gli altri che tutti questi passi sarebbero da fare sotto controllo di uno specialista. Non tanto per questioni tipo “sei malato, curati ”, quanto perché chiunque di fronte a una sfida del genere ha bisogno di uno sparring partner che fornisce esattamente gli stimoli giusti per farti arrivare all’obbiettivo preposto. Se fai arti marziali sai esattamente di cosa sto parlando (non tutto si puo’ ottenere al sacco), e sai esattamente che ci vuole qualcuno di esperto, attento e dedicato al tuo percorso.
Guarda, ci ho provato una volta a parlarne con lei ma ESSENDO RUSSA, e non avendo nulla di clinico (anche se qualche classe di anger management dovrebbe farla asd), semplicemente non può capire.
Per lei è “perché non esci tanto, andiamo a camminare e vedi che poi starai meglio”.
Probabilmente toccando il discorso con lei mi sentirei ancora peggio per la frustrazione nell’avere la consapevolezza che tanto non c’arriva. Non per limiti suoi ma semplicemente è il discorso simile “non hai figli, non puoi capire”.
A maggior ragione ti serve lo psicologo/psicoterapeuta come punto di riferimento.
La depressione è un rischio troppo grosso, russia o mica russia.
Il lavoro è nammerda. Clienti stimolanti quanto un gratta&vinci, orari ignobili e utilità sociale in negativo ( se chiudessero tutte le tabaccherie il mondo intero ne gioverebbe, si toglierebbero fumo, gioco d’azzardo e altre robe dannose).
Per i contributi ho già sistemato grazie ad un matrimonio con una ragazza che lavora al previdenziale della CGIL ( a dire il vero non so se sia un casino da una certa in poi, ma i miei sono già ok perchè me li ha controlalti lei )
Essere russa in che modo influisce sul suo pov?
Summon @PogueMahone o @Predy, non ricordo chi dei due aveva la tabaccheria di cui poi si è disfatto
È una iperbole certo, ma si anche la carta moneta è una finzione, o meglio una convenzione sociale
Poi peró se sai un po’ come funzionano i mercati finanziari vedi che l’iperbole comincia a non sembrare più tanto tale
Alla fine ci siamo evoluti milioni di anni per cacciare, riprodurci, fare la guerra ai vicini, allevare polli, scuoiare le bestie, cucinare roba, intagliare il legno, domare cavalli, accendere fuochi, costruire ripari, muovere cose pesanti, insomma fare cose, vedere gli effetti materiali di quello che facciamo intorno a noi
È da qualche centinaio di anni che invece siamo tutti qua a fare lavori teorici, astratti, rarefatti, ben che vada siamo a inserire input su una tastiera e a valutarne l’output, male che vada siamo degli equilibristi che si danno un tono con titoli altisonanti mentre arrancano su una corda appesa al nulla
Certo è questo che ci ha consentito di evolvere come civiltà, quando intorno a 5000 anni fa (caccole a livello evolutivo) c’è stato abbastanza surplus alimentare per poter mantenere i primi religiosi e i primi scribi che annotavano su tavolette di argilla che kmer aveva dato a credito 20 moggi di orzo a uruk
Non so io sono portato a credere che parte del problema sia questo, il fatto che viviamo in un mondo (da noi creato, ma non cambia il senso del discorso) che non è etologicamente molto adatto all’animale uomo e nel quale inevitabilmente l’animale uomo finisce per soffrire perchè è posto in condizioni poco adatte alla sua natura per come l’evoluzione l’ha modellata
E mi viene da pensare che nel mio piccolo sia più utile dire questo a @Madian2 inveve che dirgli che
Che, sinceramente, il capitalismo mi pare piuttosto al di là della sua portata, se poi consideriamo che menti molto più fini, terroristi ben più determinati e assassini ben più spietati di noi hanno provato a ribaltarlo il capitalismo, lasciandoci più spesso che no con morti, carestie e mafio-cleptocrazie mascherate da utopie comuniste, boh, I dunno man
Anche le sue colleghe