Mental Health: A&D - I buoni e i "cattivi"



secondo me non ti è chiaro cosa significa essere malato di depressione

e no, non è piagnucolare perche non ti puoi permettere la ferrari col troione sul sedile passeggero


Visto che la patologia mentale è esclusivamente una diagnosi su base statistica e che la maggior parte della gente già dall'asilo si inventa di stare male perché non c'ha cazzi direi di no.


CHECKMATE!!!!!1111one


Di solito no, ma è un medico a dover dire se la menzogna sia legata ad una patologia.


Crism1 mi prende in giro perche ha i feticci e le maschere da stregone . Comunque scusa io speravo ci descrivessi brevemente i passaggi a cui si sottopone un paziente che lamenta depressione e invece nulla ti sei lasciato fagocitare della solite voci articolate ( gomitini ). Per una volta che volevo il professional Crism


ora, io non ho proprio voglia di infilarmi in questa royal rumble, ma sia da fobes che dal thread starter ho intuito altro, e che nessuno dei due volesse fare la diagnosi di una persona afflitta da una patologia.
Semmai quale potrebbe essere un modo per scremare i furbi dai malati, in modo da aiutare i malati stessi, che per me è "hai un hr? parlane con lui".

D'altro canto, e peggiora la vita dei depressi per davvero, cosa che in effetti non auguro a nessuno, c'è anche un certo lassismo nell' usare i certificati da parte dei medici. non solo in ambito lavorativo: oggi è pieno di studenti con disturbi certificati, cosa che ai miei tempi non succedeva di certo. E purtroppo, il dubbio che sia una scorciatoia per molti è abbastanza facile averlo.

Il peccato, al solito, è che tanti preferiscono (complice il caldo, che mi sembra acuisca la situazione) attaccare i soliti per regolare faccende private invece di fare un minimo sforzo di astrazione (che dubito non siano in grado di fare, almeno nel loro lavoro lo hanno certamente) per capire cosa intendesse l'altro.
Che per l' amor di Dio, può essere sbagliato e non trovarvi d'accordo, ma non c'è bisogno di stravolgerlo per passare agli attacchini e alle offese.


Perché i problemi mentali continuano ad essere tutt'ora stigmatizzati, quindi figurati in passato? Non andare lontanissimo al tuo post, leggiti da solo e vedi che quest'aura di "eh ma non lo so, sai com'è, le inculate, io capisco ma..." non è altro che denigrare attivamente il discorso sulle psicopatologie.

In poche parole non dovrebbe fregare un cazzo a nessuno se esistono i truffatori finti depressi. Il discorso in malafede parte proprio dal presupposto che, se dovesse esserci una colpa, dovrebbe essere solo il "disonesto" (tra virgolette) che firma un certificato falso che attesta la malattia mentale


Veramente qua parla di cure, poi ha flippato dopo sui furbetti perché era meno abbietto detta in quel modo

Edit: la sto scrivendo male, sono al cell. Espando dopo


Cum hoc ergo propter ergo hoc.

Non è dovuto al fatto che la gente abbia trovato un nuovo modo per fare il furbetto (che comunque è un ragionamento sterile perché come sempre quelli che fanno così sono casi particolari e non rilevanti in termini statistici) ma perché il cervello è lo stesso ma gli input sono aumentati esponenzialmente.


guarda, ti consiglio di leggere questi:

https://hbr.org/topic/motivating-people

Se hai il sospetto che un ragazzo di 18-19 anni stia simuilando sul lavoro una condizione medica di questo tipo, più che concentrarti sul lato inquisitorio ti consiglierei di concentrarti sul perchè lo fa e su cosa stia eventualmente sbagliando tu com e suo manager o sul perchè l'ambiente di lavoro conduce a questa anomalia. La prima azione difficile è sicuramente quella di mettersi in discussione come manager, se io fossi il tuo capo e sapessi che da te ci sono diverse persone che simulano A&D onestamente qualche domanda sul tuo operato me la porrei.

Se poi invece di lavoro fai il negriero per qualche factory di sviluppo software o in consulenza allora il contesto è ahimè chiaro e il consiglio è quello di Arnaud Amaury a Beziérs: Caedite eos! Novit enim Dominus qui sunt eius. Uccideteli tutti, Dio riconoscerà i suoi.


Perche non ho mai parlato di depressi ma di delusi dalla vita che trovano scuse per non andare a lavoro. Ci sono passato anche io ci siamo passati tutti in qualche momento dalla vita o un giorno ci passerete se non vi è mai successo.

Però è bello vederti sfogare cosi liberamente tutte le tue insicurezze, do it dimmi quanto sono cattivo quando do voce ai pensieri cattivi che ti circolano in testa.


Again, stavo scrivendo una risposta articolata, ma anche no, e' una perdita di tempo, non si puo' discutere come adulti.
Se per una singola volta in vita tua leggessi quello che scrivo senza dover per forza proiettare tutta la miseria che ti passa per la testa su di me un giorno potremmo fare qualche discussione seria. Ma dovrei essere anche io nel mod giusto. Sono quelle cose che accadono ogni 300 anni e siamo nati sfasati. Succede



Questa, la tua, è proiezione.
Ciò a cui stai rispondendo è spazientimento.





E' letteralmente dalla risposta nel merito nr.1 che viene detto "non puoi arrogarti la posizione di valutatore della bontà della valutazione effettuata, se non azzardando l'ipotesi di un illecito - c'è un canale apposta".


Guarda che è oa stessa identica cosa. Nel momento in cui hai un certificato di malattia e tu manager lo metti in dubbio, stai facendo di fatto diagnosi. Io francamente il precendente di manager col cazzetto che si mettono a decidere chi è malato e chi no perché "io la gente la capisco" dopo aver fatto il weekend di lettura del volto e PNL, vorrei evitarlo. Il tuo lavoro come manager è creare un ambiente lavorativo che riduca per quanto possibile questi fenomeni e aiuti tutti ad essere produttivi ed aver voglia di lavorare, se sei convinto di essere circondaro di malati immaginari forse il problema è l'ambiente, non metterti a capire sulla base del nulla chi lo sia e chi no. Anche quando il manager lo capisse in modo corretto, non ha comunque la benché minima competenza o i titoli per far valere la cosa.

Poi talmente competenti che li trovi a chiedere su Agorà come sgamare la gente . Aggiungo che non vedo perché dovremmo dubitare della buona fede dei sottoposti ma non di quella dei loro superiori.


Devo quotarti il mio post iniziale in cui non avevo letto del tizio con la depressione ma rispondevo allo starter in cui parlavo del perchè uno cerca di trovare qualsiasi modo per esentarsi dal lavoro perche ne ha le palle piene in cui non ho mai citato chi è depresso per davvero e a cui tutti hanno risposto dicendo che faccio schifo perchè l'hanno interpretata come una risposta a Blckqualcosa ?

Quello è proiettare, praticamente inconsciamente hanno agganciato un mio discorso a una situazione perchè gli è sembrato che avessi espresso un concetto negativo che loro hanno soppresso . Potento stigmatizzare il mio intervento adattandolo ai loro bisogni hanno doppiamente esorcizzato la possibiltà che i loro pensieri abbiano seguito quel corso e si sono sentiti meglio.

Oppure come sempre non hanno capito un cazzo non so scegli tu


Stai proiettando perché nelle tue risposti delimiti il dominio di interlocuzione. Se lo stai facendo deliberatamente, se ne sono accorti tutti; se invece non lo stai facendo deliberatamente, lo spazientimento deriva dal fatto che qualsiasi risposta tu abbia dato sull'argomento supporta una convizione sull'argomento alimentata dalle tue esperienze personali, ed i personaggi con cui stai dialogando hanno un set di esperienze personali sufficientemente variegate da disegnare una situazione molto più ampia rispetto a quella che stai cercando di delimitare.

Ti faccio un esempio.
Secondo quel che hai detto, lavorare in accademia realizza e non porta a pensare di avere una vita professionale insoddisfacente: hai letteralmente provato a delimitare la discussione entro questo quadro di pensiero. Secondo quel che hai detto, è illegittimo sostenere che i figuri a cui è stata rivolta la domanda possano ritenere di fare un lavoro insoddisfacente, e di conseguenza non possono immedesimarsi nella situazione di un lavoratore che si senta di avere difficoltà del tipo descritto nel primo post.

Questa è proiezione, perché ti posso assicurare, lavorando anche io in accademia, che la tua convizione che ho appena descritto è completamente errata. E' proiezione perché -sempre assumendo sia tutto inconscio- stai provando a rendere impossibile ai tuoi interlocutori di rispondere entro la cornice di discussione, avendola tu ridotta ad un'area molto inferiore rispetto a quella che dovrebbe altrimenti avere, ed avendo loro risposte che si piazzano al di fuori di essa.


TLDR? Quando lamenti il problema dei medici che dichiarano il falso, stai lamentando un problema che NON è quello delle domande di inizio thread, ma un altro problema.
Dare troppo adito ai devianti è al limite della psicosi, indovina un po chi è più disturbato



Mi stavo annoiando.
Ma io proietto sui pareri usando le mie esperienze personali ma il fatto che stessi inveendo su una persona depressa se lo sono inventato per autocompiacimento visto che c'è stato anche chi ha fatto notare che bisogna essere in malafede per interpretare in quel modo. Quindi inconsciamente ogni cosa che scrivo viene reinterpretata con il peggio che la loro immaginazione gli suggerisce.
La cosa divertente è che pero a questo punto quel concetto lo avevano loro in testa soppresso dalla loro morale e che avevano solo bisogno del giusto veicolo per farlo uscire e liberarsi da quel peso .

Cmq tornado alla questione intendiamo 2 cose simili ma diverse, e ovvio che l'accademico oberato di lavoro e demotivato si incrini esattamente come la donna delle pulizie che trova sempre il cesso con la merda sui muri. Mi pare ovvio pero che l'accademico abbia sicuramente piu controllo sulla sua vità portando con se delle nozioni condivise da pochi a differenza di chi fa le pulizie che non ha molto know how da vendere o vantaggio rispetto al resto dell'umanità. Questa mancanza di valore intrinseca porta le persone a fare per 40 anni un lavoro che odiano senza quasi possibilita ( una possibilità c'è sempre sono stato il primo a dirlo ma certo la difficolta di cambiare varia in base a cosa hai da offrire) ed in una situazione del genere certo porta al risentimento e sconforto che senza approdare su una patologia come la depressione ti portano a "marinare" il lavoro.