[QUOTE=illupi;20572691]Ti capisco, ma il discorso che spunta nel video non è “le videoteche dovrebbero essere il posto dove trovare film non più al cinema” certo basta per dire amazon o la feltrinelli se proprio vuoi il supporto fisico, il solo ‘usufrutto’ del film anche da digitale è equivalente, certo. E anche frusciante afferma infatti che sono morte, le videoteche.
Nel video però parlano del fatto che la videoteca (gestita bene) come può essere per altri la chiesa, o la scuola, o la piazza del mercato, sarebbe il ‘punto focale’ cittadino per trovarsi e parlare e scambiare opinioni franche e riflessioni meno ‘asettiche’ di quelle da tastiera, dedicato a quell’arte.
E vale un pò anche per i cinema, i musei, le gallerie d’arte e i luoghi di cultura in sè.
Il fatto è che non si riesce a far capire alla maggior parte delle persone che vanno più sull’intrattenimento pigro e spiccio, ma nonostante si/ci lamentiamo che le ‘città sono vuote’ ‘vivo solo per lavorare’ ‘c’è solo ristoranti kebbabari e boutique in centro’ ‘questi film io mai capito perchè li fanno, li brucerei tutti’…io certe volte provo a dirlo “guarda che se non c’è altro è anche colpa tua che non hai mai voluto fare altro”…
E’ una cosa che in italia non apprezziamo forse perchè ce l’abbiamo a ogni passo un museo (per dire) e ci siamo troppo abituati, ma i nostri musei sono luoghi vuoti e anaffettivi verso il pubblico e non lo coinvolgono (entri, guardi, spesso neanche capisci che guardi, esci…nel 99% dei casi, già oro colato se ti danno la pure asettica audioguida) così come andare su uno shop online e ordinare un film o guardarlo su piattaforma.
In altri paesi si punta a far capire al cliente-visitatore che lì non trova solo il ‘prodotto’ che cerca (film, opera d’arte, libro, fumetto) ma che si trova proprio in un ‘tempio laico’ dedicato a quella parte di cultura, dove trova gente competente, scoperte di cose che non sa di gradire o di poter capire, etc.
Frusciante (a parte il ‘personaggio youtube’ che alcuni pensano sia una montatura ed è per forza meno ‘vero’ essendo su video, di una persona che hai davanti dal vivo e reagisce e discute con quel che dici esattamente tu) quando entri e ci parli un pò ti fa venire voglia di vedere i gore, i porno, i film di Tarkovsky, quelli di bela tarr, stallone e pieraccioni allo stesso tempo (per motivi diversi), ed è quello che secondo me rende un ‘non luogo’ qualcosa di vivo. Io questo aspetto non lo trovo leggendo forum, libri stessi o analisi di trailer di film.
Sto anche in un paio di gruppi facebook e whatsapp di cinema, han senso più come ‘bacheca online’ di quel che esce, kickstarter, notizie varie che come vero luogo di discussione, ognuno solitamente resta piazzato sulle sue opinioni perchè dà sempre un senso di anonimato (“io scrivo quello che mi pare, poi non leggo se non ho voglia/non mi dan ragione/ neanche le risposte”…di persona non puoi evitare la discussione se vuoi essere educato).
Che nel mondo della produzione e consumo iperveloce che c’è adesso questo ‘modo di vivere la cultura’ non ha spazio lo vedo e lo so anche io, ma penso che sarebbe il modo giusto di vivere e crescere, rispetto al ‘entro, compro, capisco quel che posso e esco’. Si può anche pensare che non sia vero, per me lo è, e suppongo anche per altri insomma, come ogni cosa.
E ovviamente sarei contento che se un esercente-addetto fa così bene il suo lavoro ci guadagni anche.[/QUOTE]
Ho avuto solo ora tempo di guardare il video.
Secondo me i discorsi di frusciante sono per il 95% dovuti a frustrazione e dal fatto di esserci dentro: le videoteche, salvo rare occasioni, non sono mai state l’equivalente delle biblioteche.
forse è qui il punto, e lo tocca in un momento: dovrebbero esistere l’equivalente delle biblioteche per i film, ma, vuoi perché il cinema è nato ben dopo il “diritto d’autore”, vuoi perché era impossibile fino a “l’altro ieri” (rispetto ad un libro) di distribuire film, vuoi perché i film non sono considerati cultura da proteggere tanto quanto i libri (o forse, più facilmente, vuoi perché il cinema è nato sotto il capitalismo e quindi i soldi piangono se arriva qualcosa di “gratuito” alle persone) non sono mai state fatte.
Dove sbaglia lui…lui vuole fare il bibliotecario con i dvd. A lui non gliene fotte un cazzo né di vendere né di farci i soldi.
Il metodo “vado a noleggiare in negozio, poi il giorno dopo 3 giorni dopo lo devo riportare, mi raccomando riavvolgi la videocassetta” e sta roba qua…è morto e sepolto (e per fortuna pure, dico io
), ma neanche da 10 anni, era morente 20 anni fa quando ha aperto. Prendersela con l’automazione (ma sai quanti operai farebbero a meno di lavorare in catena, se gli venisse garantito un reddito per vivere) è sbagliato e vagamente luddista. 
Più automazione c’è meno lavori di merda ci devono essere: si tratta solo di tassare anche il buco del culo a chi fa i soldi e redistribuirli a chi prima girava il bullone, con gran risparmio sia di articolazioni del gomito che di depressione per un lavoro di merda.
In definitiva…mi sento d’accordo nel dire che le biblioteche dovrebbero avere la sezione DVD (ma non la hanno già? me la sono inventata) e che frusciante dovrebbe lavorare dentro una di quelle.
Su tutto il resto…non concordo.