Oh, ma che è, lo sport a mettere in bocca agli altri quello che non han detto?
Eppure te le infilano tante in bocca di cose che non dici quando parli o hai parlato di covid, dovresti sapere che significa adottare un approccio dialettico fuorviante.
Non ho detto che la statistiche per me non contano, lol
Ho detto che mi si stavano chiedendo le statistiche di roba su cui non c’è statistica. E’ un paraculata dialettica per delegittimare il pensiero altrui
Scusa ma se gli estremi di una società sono più numerosi viene da pensare che lo siano anche atti meno estremi ma comunque violenti…
Poi stai facendo argomenti per cui è impossibile trovare dati, nessuno tiene conto delle volte che uno schiaffo è stato dato in famiglia o che qualcuno ha tirato uno spintone a un altro.
E che non lo so che è impossibile trovare dati? Infatti, sto dicendo quello, me li ha chiesti ender i dati eh
Per risponderti alla prima frase: a me non viene da pensare che invece se gli estremi di una società siano più numerosi, allora anche i crimini associati dovrebbero esserlo. Perché secondo me il tipo di violenza è cambiata.
Il bullismo una volta era molto fisico, oggi è molto più psicologico.
Beh, te li ha chiesti perché lui ha fornito prove sensate a sostegno della sua argomentazione, mentre te l’unica cosa che hai detto è “a me sembra così”
vabè anche dire che abbiamo ridotto tutto il discorso a schiaffi all’oratorio e insegnanti svogliati è la stessa paraculata allora, che facciamo ? la smettiamo tutti e due ?
Il discorso che io volevo fare io è che se ci fosse più violenza verbale si finirebbe per forza di cose più spesso anche in quella fisica e si riscontrerebbe anche nell’aumento dei reati, non vedo alcuna ragione per cui non dovrebbe essere cosi’.
Più persone si mandano affanculo, più facilmente si avranno aggressioni, risse, omicidi.
Invece questo non si vede dalle statistiche, che sono l’unico dato oggettivo su cui si può avere una discussione che vada un po’ oltre la semplice opinione.
Hai ninja editato perché avevi scritto na roba contraddittoria che m’ha perforato lo schermo ed io ti rispondo a quella
Lui porta dati sui crimini, quando non parlo di crimini, però ha ragione.
Io sono in torto perché non ho dati su una cosa di cui so che non esistono e posso solo esprimere un parere, però lui ha ragione perché sa che non esistono però me li chiede.
Ti ho scritto prima, però, dicendo che in mancanza di dati, ti faccio notare che una volta, le stesse figure educative usavano in modo costante la volenza fisica, verbale e psicologica come strumento.
Oggi le figure educative non fanno più ricorso in modo sistematico a questo genere di strumenti.
Questi sono dati di fatto: la bacchettata e il cappello da asino sono finiti in cantina e nelle case i genitori non usano le cinghie.
Con simili stgrumenti educativi quali potevano essere gli insegnamenti che passavano? Che il più forte comanda, chiaramente.
L’educazione passa attraverso strumenti diversi: prima era basata sulla paura e sulla punizione ora si preferisce il rinforzo positivo.
Quando oggi il sistema fallisce - o lo studente/ragazzo non risponde a dovere - abbiamo il bullo che se la prende con i compagni o spara a pallini al docente e parte l’articolo di giornale.
La violenza fisica è punita più di prima, quindi emerge quella più sfuggente e meno sanzionabile, ovvero quella verbale e psicologica, che è poi quella che vedi tu.
Io non mi sto scaldando. Sono un po’ burbero nello scrivere e so di esserlo, perché ho poca attenzione nel risultare morbido quando mi esprimo. Aggiungici che il non parlarsi faccia a faccia, ma il solo scrivere, se non si hanno determinate accortezze porta a travisare lo stato d’animo dell’interlocutore.
Resta comunque il fatto che quando discuto di qualcosa lo faccio sicuramente con passione/veemenza/come la vuoi chiamare e questo probabilmente si nota parecchio.