Ma la società oggi è più violenta?

La percezione della sicurezza è qualcosa che sfruttano i politici da molto tempo. In America fu sfruttata da Bush post torri gemelle per giusitificare la reazione militare, in combutta con l’UK.

Il risultato, banalmente, è che non ci si fida più nemmeno del vicino di casa. Il me stesso ragazzino oggi verrebbe considerato uno abbandonato dai genitori, per quanto fui libero di circolare nel vicinato a meno di 6 anni di età. Mio fratello che è più giovane di me di 11 anni ha avuto molta meno libertà. Chiuso in casa con gli amichetti a giocare alla Play. Poca o nulla libertà di girovagare, nonostante la campagna circostante.

Questo discorso, nonostante abbia chiesto i numeri e per il quale mi trovi d’accordo, non c’entra però col discorso che stavo facendo: il fatto che i delitti siano in calo non significa che non possa esserci una maggiore tendenza a mandarsi a fanculo con più facilità

Scusami, io risento della definizione penalistica quindi per me la violenza è l’uso della forza fisica, che come tale è sempre reato e rientra nelle statistiche. (se viene denunciata eh, ci mancherebbe).

Violenza c.d. verbale, psicologica, minacce e intimidazioni per come la vedo io rientrano in un’altra categoria e qui il discorso si complica. Non lo voglio sminuire dico solo che è molto difficile mettersi d’accordo sulle definizioni, in particolare la violenza psicologica è un concetto talmente vasto dove, se non si sta attenti, si rischia di far rientrare qualsiasi interazione non consensuale. Per cui, passo, anche perché ripeto non è il mio campo.

Poi il discorso della perdita di credibilità delle istituzioni scolastiche non credo si possa assimilare al tema della violenza, ma vada più affrontato dal punto di vista della crisi delle figure d’autorità e della genitorialità, con tutto il discorso sui genitori-amici che invece di aiutare i figli a razionalizzare le frustrazioni fanno gli avvocati difensori.
Anche qui avendo mia madre che è stata insegnante per 37 anni ed è andata in pensione 2 anni fa non voglio assolutamente minimizzare il problema, solo non mi sento di dire che sia una spia del fatto che la società è più violenta, ma semmai del fatto che molti genitori non sanno interpretare il loro ruolo. Su questo non so poi se la situazione sia migliorata o peggiorata, probabilmente era una merda anche in passato ma l’aurea auctoritas delle figure di riferimento (insegnante, prete, sindaco, maresciallo dei carabinieri) dell’italietta dei nostri genitori probabilmente teneva sotto traccia il problema.

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Se ci fossero stati i cellulari di adesso 20 anni fa, il bullismo di oggi impallidiva. Fortunatamente certe cose emergono di più e vengono stigmatizzate maggiormente. I vecchi però impazziscono perché basando la loro realtà sul Tg5 gli sembra di vivere nel far west :asd:

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Beh, quello della scuola era un esempio e, personalmente, trovo le mie spiegazioni nella deriva fascista della società, che guarda caso ha come caratteristica lo smantellamento delle istituzioni. Non è solo la scuola a risentire della perdita di credibilità.

Ok, però il bullismo lo sanno tutti che sta scemando, è monitorato e punito. Nessuno, credo, abbia la percezione che sia in peggioramento.
Anzi, se prendi un Valditara, l’umiliazione andrebbe rispolverata, fa crescere :asd:

Non credo che l’incidenza delle diverse forme di violenza abbia lo stesso trend nel tempo.

curioso, i fasci invece dicono che è l’eccesso di libertà che sta smantellando i punti saldi della nostra società (e, come conseguenza logica, serve l’uomo/donna forte a rimettere le cose a posto)

Quindi serve ancora più violenza. Poi ti ritrovi la mammina fascistella che ti bussa in classe e ti urla contro che la sua bambina è perfetta.

Sì ma mica finisce lì. Lo smantellamento delle istituzioni da parte dei fascisti è funzionale alla loro delegittimazione e alla loro sostituzione con altri di più centralistiche o autoritarie, possibilmente controllate da loro o da politici conservatori a loro vicini.

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Tutte le volte che sento frasi come “oggi la società è più violenta”, “con sti cellulari dove andremo a finire”, “una volta si parlava a tavola” e via dicendo non riesco a trattenermi dal pensare che sono frasi da boomer :asd: e che è impossibile usare la memoria e le esperienze personali per fare paragoni tra ciò che era e ciò che è, un pò perché la memoria tradisce, un pò perché la società è sicuramente cambiata per cui non si possono applicare schemi odierni aricordi di 20-30-40 anni fa.
Giusto per intenderci: la mia maestra di prima elementare mi dava schiaffi, i miei vicini di casa - con me e i miei amici - se facevamo la cazzata giocando ci rincorrevano col bastone in mano. All’oratorio era un attimo che si prendeva a pugni, i bulli di quartiere se ti prendevano di mira ti portavano via tutto (giochi, pallone, bicicletta e le 500 lire per la merenda) e nessuno faceva un cazzo. “sono ragazzi, devono imparare a gestirsi da soli.”
Sono classe '76, mica '50. Oggi certe cose non esistono, però vai su FB ed è un continuo di “avevamo una sola maestra e ci ha insegnato matematica, italiano, geografia e l’EDUCAZIONEEEE”.
Nelle famiglie degli anni '70 era accettabile che l’uomo schiaffeggiasse la donna e i bambini se facevano cazzate sapevano già che sarebbero stati sculacciati sonoramente. La violenza era pervasiva cazzo, nella vita familiare di tutti i giorni era consueta e accettata.
Tutto ciò premesso, atteso che non vorrei dirlo, per non cadere in contraddizione, ma la mia percezione è che oggi c’è meno violenza ma è più visibile.

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Volevo scrivere le stesse cose…:asd:

Cioè basta pensare a come la violenza in famiglia fosse una cosa normalissima anche solo 40 anni fa.

Sicurament oggi ad esempio il traffico essendo estremamente più caotico di allora offre più occasioni per vedere episodi violenti ma per tutto il resto è una società decisamente meno tollerante verso la violenza, la nostra.

Ma proprio non ci sono dubbi a riguardo.

Come avete già detto voi, è tutto uguale e per certe cose probabilmente era peggio prima. Solo che adesso dopo 1 minuto è tutto online e il mondo lo può leggere.

questo è un problema diverso, purtroppo ormai lo vivo sulla mia pelle ogni giorno e sinceramente non so mai come affrontarlo o da che parte stare.

Da un lato l’educazione dei bambini è più complicata, nel senso che il bambino casinista spesso le maestre non sanno come gestirlo, una volta la ricetta universale erano schiaffi, note e punizioni, oggi fondamentalmente in certi casi si vede che non sanno che cazzo fare, perchè se fanno qualcosa si ritrovano spesso contro i genitori dell’alunno che di base non accettano di avere un figlio da raddrizzare, se non fanno abbastanza si ritrovano contro gli altri genitori che dicono che appunto non sanno gestire la cosa, è un brutto lavoro fare l’insegnante oggi…:asd:

Poi ci sono anche gli insegnanti decisamente incapaci e svogliati, quindi ogni volta non si capisce mai un cazzo, purtroppo si deve sperare che alla fine l’educazione non ne risenta troppo per un motivo o per l’altro.

Bah, non so proprio più come scriverlo. Nonostante sia stato molto chiaro, si assimila ancora il mio pensiero al “non ci sono più le mezze stagioni” come riportato negli esempi sotto.

Diventa stucchevole intraprendere un confronto, avere un brainstorming su un argomento, mettere in dubbio concetti, aprire la mente a argomenti difficili e non conosciuti, se vi ancorate a schemi e non riuscire ad uscirne. Amo il confronto, mi piace arricchirmi con il pensiero altrui, mi piace sbagliare e mettere in dubbio il mio. Questo perché do valore alla complessità del mondo. E’ probabilmente utopia, a volte viene il dubbio che un pensiero venga stravolto di proposito.

La società è meno violenta, però vota fascio. Strana contraddizione.

Lo sanno benissimo cosa fare. Se due bambini si menano, li separano, li sgridano e mettono la nota.
Il giorno dopo arriva il genitore a protestare o alla meglio a giustificare.

Quando arrivano alle superiori e prendono un debito, si rivolgono al TAR.
Un mio amico che insegna fisica alle superiori mi ha detto che è pieno di ricorsi e che i dirigenti scolastici sono terrorizzati.

Su insegnanti decisamente incapaci e svogliati, ci saranno come in ogni altro lavoro. Credo, no?

Perdonami ma anche la questione dei genitori del bambino sgridato che arrivano e protestano mi sembra un luogo comune. In mancanza di statistiche che mi dicono quanti genitori sono abituati a incazzarsi con insegnanti e presidi per ogni nota/voto basso, io mi tengo il diritto di dubitare che sia un problema così esteso. Fa notizia perché viene ripreso da mille giornali, ma non è la normalità.
Da ultimo: i genitori di oggi sono i figli dei baby boomer, quelli cresciuti a suon di mazzate. Forse che il loro modello educativo ha fallito se ha tirato su - come sostieni tu - una generazione di genitori incapaci di prendersi responsabilità?

si beh il fascismo stesso mi pare molto più annacquato di quello che era anche solo 40 anni fa, per non dire di quello originario.

poi vabè dire che la gente vota la Meloni perchè è violenta mi pare una generalizzazione senza senso.

La generalizzazione io l’ho letta sugli insegnanti incapaci e svogliati.

Per quanto riguarda la Meloni e la sua compagine, hanno preso voti facendo campagna con dialettica violenta. Se non approvi certa roba, non li voti nemmeno.

Sopravvaluti la capacità dell’elettore medio di semplfiicare i problemi complessi e di votare usando come bussola il portafogli (in senso concreto e simbolico :P)
La meloni ha indicato dei problemi chiari e semplici tra cui l’immigrazione - per esempio - spiegando che risolvendoli a modo suo il benessere tornerà.
E tanto è bastato.
Solo una parte del suo elettorato è ideologicamente allineata alle sue idee, l’altra vota per convenienza.

ma non è assolutamente vero, ogni insegnante fa a se, c’è chi mette note e chi mette in punizione tutta la classe e chi non fa un cazzo di niente.

Personalmente fino ad oggi tutte le proteste dei genitori che ho visto non erano contro gli insegnanti per le note ma proprio il contrario, per spingere gli insegnanti a non nascondere i problemi e a essere più decisi se ci sono casini, coinvolgendo i genitori quando è il caso.

non farei affatto di tutta l’erba un fascio. Certo ci sono i genitori che fanno casino e anche casi di cronaca ma non è la norma.

vabè allora non sai leggere però perchè non ho affatto generalizzato, ho detto che ci sono, non che sono tutti cosi’, cosa che invece hai fatto tu coi tuoi esempi.