Mi sa che a sto giro c’è poca storia
Cavolo ma quindi nella sezione musica siete dei gran fan di musica pop… Fortuna che nessuno ha proposto Chicas! di Miguel Bose’ [album preferito di mia madre] o sbaragliava tutto
Non è stato proposto solo perché non è anni '70
Ho controllato ed e’ uscito ufficialmente nel 1979!!!
Argh, ma è l’ultimo giorno? Li ascolto entrambi stamattina.
[EDIT]
Ok, votato. Premesso che nessuno dei due mi ha conquistato particolarmente. L’album dei Fleetwood Mac era quello con più canzoni già conosciute (Songbird fa parte del repertorio della mia ragazza, per dire) ma lo considero un album tranquillino, da sottofondo. Facile da ascoltare, facile da ignorare. Non ti sorprende mai, è tutto nella sequenza che ti aspetti, con tutte le appoggiature che ti aspetti. Hanno fatto cose migliori, cazzo hanno suonato meglio perfino le canzoni che ci sono in questo album successivamente.
Patti Smith. Patti è Patti, c’è poco da fare. Io le voglio bene ma i suoi album da studio mi fanno venire l’orticaria e questo non fa eccezione. Lei va ascoltata dal vivo. Gloria e Free Money in live non sembrano neanche le stesse canzoni che ci sono qui. Altre tracce meno famose sono meno famose per un motivo. Redondo beach e Land: Horses sono veramente una stracciatura di coglioni di dimensioni considerevoli e Elegie alla fine fa venire voglia di spegnere in anticipo.
Quindi il voto va ai Fleetwood Mac, giusto perché è stato l’album che ha dato vita ad almeno tre delle loro canzoni più famose e perché non ci sono grossi cali di qualità, mentre in quello di Patti c’è una buona metà di filler.
Allora la chiudiamo sta baracca o no?
Così finalmente si può dare il via ad una sfida seria.
Già ascoltati i prossimi. Sono in difficoltà perchè dovrei votare a orecchie chiuse e invece sono stato obbligato all’ascolto quindi mi prendo del tempo per trovare un motivo valido per non cliccare ciò che dovrei cliccare
Si finalmente con il prossimo turno inizia il torneo e non questo fillerone di robaccia tranne i poveri Gentle Giant che non meritavano quella fine.
Giornata impegnativa, sorry a breve chiudo e cambio
11 a 5, nessuna storia per quella che cantava che la gente ha il potere
E ora sono cazzi anche se per me sarà semplice: Low è senza mezzi termini il mio disco preferito di Bowie, quello che me l’ha fatto adorare e che ha dato il via alla mia bowite (last.fm dice che fino al 2014 avevo ascoltato solo Ziggy, mentre da lì in avanti Low rimane al primo posto degli ascolti di Bowie insieme a The Next Day), il migliore della trilogia berlinese e uno dei suoi dischi più belli di sempre.
Cioè
CIOÈ
Ma poi mica sono solo io, cioè, i Joy Division all’inizio si chiamavano Warsaw mica per la Polonia, e Lester Bangs nel '76 recensiva così Station to Station
Bowie has dropped his pretensions and in doing that I believe he’s finally become an artist. He’ll never have a shot at becoming my hero but I can hardly wait to hear what he’s going to have to say next.
E quello che aveva da dire next è stato, appunto, Low.
D’altra parte Red non è manco lontanamente il disco che preferisco dei KC
MA ne approfitterò per riascoltarli entrambi
Sono stato così bollito in questi ultimi giorni che non ho potuto votare il round precedente.
A onor del vero avevo iniziato l’ascolto della flotta dei panini di legno e della signora Smith, il cui nome Patty è già poesia sia come è scritto che per come lo pronunci in bocca in una serata d’estate degli anni 70.
Sarebbe stata una decisione sofferta la mia perchè entrambi hanno due capolavori che non erano negli album proposti,
ma che dico capolavori,
sono i soli due pezzi che meritano di stare a bordo di una notte rovente on the road, ossia
e
Vi chiederete “embè, cazzo c’entra”
C’entra perchè uno è dell’78 e l’altro dell’87 che sono i 10 anni più belli della mia vita.
Cioè te li senti a rotella e piango.
Alla fine li avrei votati entrambi per motivi nostalgici.
La voce di Patty e quella di Christine mi trasportano veramente in luoghi bellissimi.
Perchè?
Perchè per risultare un angelo non serve strafare, serve entrare nell’anima e nella bara voglio sentire Little Lies per sempre.
Per cui ok con i Fleetwood Mac, se lo meritano andare avanti, ma anche Patty resta nel mio cuore in buona compagnia di tanti altri che hanno reso questa terra un posto migliore.
Ci tenevo a dare il mio contributo pur se post-voto.
Passiamo subito al round odierno.
Mi metto comodo sul divano vista frigorifero dopo una cena a base di spaghetti al tonno e olive che pure al fast food te la danno a 3 euro per quanto è rasoterra l’effort nel farla.
Si parte con Speed Of Life manco fatto apposta, mi arriva al sapore di troll raffinatissimo.
Mi prepara al seguito, ossia Breaking Glass, ritmi che arrivano subito, il fade out a tradimento è tipo che ti dice “suca”
Ed ecco What In The World che si vede subito la parete di triangoli di vetro colorati e automi sfatti che deambulano a zonzo, senti il riffino appoggiato piano, che manco pare che c’è, acustiche e riverberi da cessi di periferia, tipo lw feste nei garage.
E siamo a Sound and Vision, pare un interludio per aggiustarsi il pacco, mentre stai stravaccato su un divanetto di locali improbabili in attesa di un non so che. Tipo cazzo vuoi, ma lasciami in coma.
Always Crushing in The Same Car arriva con atmosfere da bmovie scifi di quelle che ti mettevi il mantello viola in auto per dei carnevali all’insegna del nonsense più greve.
Beh signori, Daviduccio era avanti, ma così avanti che ha fatto il giro tipo tre volte e te lo trovi dietro seduto in macchina che ti dice “bestia, devi andare sempre dritto”
Passiamo co ste pause di silenzio che sono il fulcro dell’esperienza a Be My Wife, minchia a chi lo dici.
Pezzone secondo me, mamma che atmosfere, i Doors si sarebbero tagliati un coglione per avere sto pezzo secondo me. Ma sto giro sucano forte, che ce ne vuole eh. Senti che sound a 2:20 pare un pianto suonato. Mi sento già meglio.
E mo siamo alle nuove carriere in città nuove, chi non vorrebbe una nuova carriera, l’armonica che ti trasmette tutto un sentimento, la magia del sound elettronicoso a latere che è una cosa diversa dall’elettronico, tipo più cosmico, come mettersi in una vasca di coccolino blu e uscire coi peli liscissimissimi.
Ma dopo ti arriva Warszawa che pare la stesura di una strada dritta, cioè quella del pezzo di prima sulla Car, cioè qui sei fermo col seggiolino calato tutto a osservare te dall’alto, tipo transfert del dottore strano. 6 minuti e rotti di stile summoning di tutto, a 5 vedi già un Maya coll’orologio di pietra al collo che ti guarda e pensa “minchia quanto avete fatto schifo dopo”
Ed eccoci a Art Decade, che sarebbe la decina d’anni di Arte, ad avercene almeno uno all inclusive, staremmo tutti meglio, si srotola mesto, quasi afflitto, mi sa consapevole, sereno, quieto. Una litania emozionante, come orfani di terre lontane.
Si giunge a Weeping Wall, sti muri mi domando a che servono, in natura non esistono, al massimo sopra un albero puoi stare, o scavarti un fosso per ibernarti un attimo, invece qui si sente proprio che ti sta trollando durissimo, se non ci arrivi sei morto dentro. E tu l’hai mai visto un muro piagnere? Sono cazzi quando ti succede.
E si chiude con un manto che ti accompagna all’uscita o all’entrata a seconda che colore era la pillola:
Subterraneans, cazzo gli vuoi dire, se spegni la luce vedi proprio le ombre che si muovono, sotteranei di verità, di essenze perdute, di vite non vissute, di morti senza occhi, di strazi insaziabili, di pazzi senzienti.
Meglio skippare il pezzo se non sei predisposto, che dopo è un casino, ti viene solo da attendere il fadeout.
39 minuti di concentrato di un cervello che ha vissuto.
Mi accingo subitaneo a contendente, i King Crimson, che già dal nome sembrano già fuori posto, tipo seduto di sbieco.
Su slotyfy con la s dura dice expanded e già mi girano i coglioni, ma mi pesa il culo e faccio play uguale.
Si comincia co 6 minuti di rumori vari, tipo stare nel traffico mentre ti vuoi fare una sega in auto, vabè che non vi siete fatti una sega alla guida in autostrada di giorno coi Crimson sotto non avete vissuto, cioè devi lavorare solo di fantasia, vabè devi proprio avere il testosterone che ti esce dal culo dai.
Ecco sti 6 minuti sono tipo così.
Si prosegue con Fallen Angel, che ci sta di lusso dopo, che hai già un occhio mezzo chiuso dall’effort. 6 minuti impegnativi, a 3 già vuoi buttarti da un ponte.
One More Red Nightmare mi arriva più sopportabile, ma dura poco, 7 minuti di emanazioni di eghi definitivi o eri vivo all’epoca o non ce la puoi fare, vabè forse con mezzo bidone di colla forse qualche incubo lo vedi dai. Servono sforzi, anzi no, serve più cerume.
Segue Providence, sto violino vuole dire cose, vabè qua ti fai 8 minuti appoggiato al muro in un museo di mummie, ma di notte però, tipo dormire al cimitero col sacco al pelo. Cioè pensa uno che lo mette come ninna nanna a sua figlia, minimo ti diventa marziana, te la ritrovi che riscalda cere di candele nella padella e ti serve un omelette tossica ma impiattata gourmet per ciechi.
Ed ecco all’improvviso Starless, 12 minuti di commiato, tipo andate affanculo manica di scimmie, un triste epilogo di un momento d’arte iniziato tempo addietro, pezzo che vale il prezzo dell’album, a due facce, tipo bianco e nero.
Chissà com’erano i 70 a colori.
E siamo alla scelta, due album che su allmusic stanno a 4 stelle e rotti, Red rasenta il 10 con il 9,2 e David l’appoggia a 8,9.
Qui è altrettanto dura la scelta, ma David mi è arrivato più significante dell’intento artistico.
L’altro mi è arrivato più come esercizio di anticonformismo, anche l’ultimo pezzo recupera di brutto, fa il giro e da i resti per l’album.
Voto Low anche se detta così pare un ossimoro.
Bello il disco di Bowie, che mea culpa non conoscevo, ma a Red sono troppo legato
Ma tu non sei un Riccardo qualsiasi, sei il cazzo di re di tutti i Riccardi del mondo
Io non sono legato a nessuno dei due album.
Quello di Bowie è molto fico, specialmente la seconda parte in cui si sente il tocco di Eno :p
Difatti il buon David prova pure lui a fare sia la colonna sonora di final fantasy, e poi prova pure ad imitare steve reich, ma a lui riescie bene
Anche se non è il suo album che preferisco.
Red è oggettivamente un album notevole, e sono combattuto, ma riascoltandolo mi son ricordato che dopo un po’ spacca il cazzo, e mi inquieta con quelle sonorità. Anche starless parte con uno dei momenti di chitarra più belli della storia della musica e poi precipita nel solito incubo.
Sono altri gli album dei KC che mi aggradano.
Quindi vado di david bowie
Ascoltati entrambi e devo dire che è dura.
Nessuno dei due è il mio album preferito degli artisti rispettivi, anzi nessuno dei due mi piace particolarmente () ma…
Low non mi piace, non mi piace per niente.
Non è il mio mood e non è nelle mie corde. Ma è davvero un bell’album è fatto bene e trasuda quello che Bowie voleva comunicare in quel periodo.
Difatti appena finito l’album ho pensato “che periodo di merda deve aver avuto Bowie”, sono andato a vedere e si stava disintossicando in francia con Iggy Pop (mentre produceva con lui “The idiot”
).
----.
Red invece mi piace, un poco di più almeno.
Sicuramente è più nelle mie corde; ma in qualche modo mi sembra non “completo” e un po’ troppo sperimentale nel senso brutto della parola; finito l’album sono andato a vedere e infatti si sono mezzi lasciati in mezzo all’album.
Allegria insomma
Do il mio voto a Bowie perché mi sembra più significativo nonostante tutto come album.
Per me è una scelta durissima e devo pensarci ancora un po’ su perchè è come se mettessero un bambino davanti ai genitori e gli chiedessero chi preferiscono tra Juntaro e Gero 30 dei Gerogerigegege.
Perdomani o duca bianco perchè ho peccato ma è stato più forte di me.
Bella questa edizione del contest, non ci sono mai parità, i GG sono usciti… ma quanto sukate