M4A'S DRUGS & ZAZZERA BATTLE OF THE 70'S

Io di eleclipse mi fido :crismi:

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La fiducia va guadagnata con il tempo e tu sei partito malissimo stacce. :sisi:

Ma è bellissima sembra uscita da un rpg indie degli anni 90, sarebbe perfetta come icona del pg su Tales of Maj’eyal. :asd:

tutto sto ambaradan ma poi vedo che c’e’selling england by the pound e quindi tutto non ha piu senso cmq ci sono degnissimi posti a podio :love:

Ma c’è god save the queen in entrambi :rotfl:

Allora, i sex pistols mi son sempre piaciuti, sono un bel giocattolone che dopo decadi è sempre divertente, e ho un sacco di ricordi legati a sto album.
Il problema è che quando devi ascoltare per forza un album che sai già a memoria, non è più divertente (che palle gli anni 70)

Quindi voto il gigante che è uno dei gruppi preferiti di mio padre e comunque sto album non lo ascoltavo da quando ero bambino, quindi non lo ricordavo proprio e ci sta.

Ed è anche un album più genuino e onesto, perchè si sa: i sex pistols son sempre stati dei poser, nella prima canzone hanno letteralmente rubato l’intro a “killing in the name” dei RATM, e god save the queen è stata letteralmente rubata da “fegato spappolato” di vasco (han preso l’ultimo pezzo della canzone di vasco e ci hanno fatto tutta una loro canzone)

Ah allora non sono l’unico a pensarlo

D’altronde anche gli Stones hanno fatto uguale coi Devo

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La concentrazione che ho dovuto congiurare per finire il disco dei Sex Pistols neanche quando fai la CPR a un bambino che ha ingoiato un Lego

Ed eccomi che inizio l’ascolto dei Gentle Giant.

Alla partenza cerco di non avere pregiudizi, ma non li avverto nel mio vissuto, ho qualche difficoltà a farmeli piacere.

Vediamo come si srotola, a metà del primo pezzo mi sento un po sminchiato.

Siamo su gusti musicali a cui devo abituarmi.

Avverto che c’è dell’epicità che non mi dispiace, un certo masturbatio esecutivo ai limiti del somatizzabile.

Ma ecco che arriva Funny Ways, un percepito british così british faccio fatica a ricordarne di altri. Quasi vedo la moquette nei cessi.

Si ma qua pare una moquette fatta a mano, filo per filo.

Questi sanno il fatto loro, si vede che hanno scavato parecchio.

E siamo a Alucard, senti che ricercatezza timbrica oltre che di fronte compositivo di evidente abilità.

Mi arrivano un pelino autocelebrativi, ma mi sa che sto lusso se lo possono permettere, mi arriva fusion, sentori familiari a 3:18.

Catroia dai, questi se scavano un altro po trovano strumenti che suonano gli umani e non viceversa.

E stiamo al successivo, sembrano i Beatles annoiati, no spe mi sa che sono meglio, boh. Toh i coretti col sustain, pure il vibrafono che ti tintilla il tintonnabile.

Vanè pare tutto un preliminare, tipo tenere l’uccello all’aperto.

Ed ecco che arriva il prossimo, ma ste prime note le ho già sentite, gently sweep direi, vabè mi sa che qui è come se volessero dire: così la dovevi dare, ma non vende. Ergo funziona.

Non ci sto capendo più un cazzo, che è sto vento, mi sento dentro una landa buia, mah mah senti che urlo che arriva.

9 minuti di inquadrature raw, tipo miscelare 4 sapori e fare una ricetta a comtrasti.

Vabè si capisce che sanno creare cose.

Ma serve essere come loro per acchiapparne i godimenti.

E stamo a Why Not, flauti inclusi, pare di stare in campi di patate a contare le formiche.

Sarà pure progressivo, ma è di quelli da appoggio, di quelli da sviluppi, ora pare così ma diventa cosà, a 5:06 si apre al mood da treno, senti che giretto c’è.

Si chiudo con l’inno alla vecchia in salsa progresso, che se no non era british, come pretendere di essere italiani e poi ti magni la pizza con l’ananas.

Voto: interessante.

E passiamo ai Pistolotti prima il pelo e poi mi dici come ti chiami.

Dicono sia Punk, io non li ho mai capiti quelli del Punk.

Secondo me erano come oggi quelli della Trap, tutti chiacchiere e distintivo.

Ma vediamo come parte, e come deve partire il punk, solo con i chiodi no.

Senti come pianta, tipo fabbro, e allora caliamoci nel mood.

Quello bello grezzo, tipo che stai al tavolo a un matrimonio e a una certa dici “oh, se me lo succhi lo esco qui davanti a tutti” e ti senti rispondere “abbuò” e parte una di quelle succhiate che finisce a manicomio, con le vecchie del parentame messe a pecora mentre i camerieri servono i vassoi di gamberoni.

Ed ecco che si apre il vero senso della vita, tipo una liberazione.

E ti fai dritto tutto il raccordo anulare, che è un cecchio, ma siccome stiamo al quarto pezzo Liar, ti pare dritto perchè la terra mica è liatta, è deforme.

Poi ti ricordi che stai senza buco del culo e ti ritrovi anche qui il pezzo per la vecchia (che vabè all’epoca due colpi), sti britannici sto kink per la regina secondo me stanno fuori come un balcone.

Segue Problems, si perchè sò problemi raga, senti come rulla, evvvaiiiii, abbassa sti finestrini a centocinquanta all’ora che mi devo asciugare la facciazza con la sputazza.

Seguono due pezzi filler, tipo botulino sul cazzo.

E bello scassato ecco che ti si para davanti Submission, forse il pezzo che più mi acchiappa, mi vedo perso su tavolini di seta, c’era una che mi disse nel 1988 con fare sbiascicato “oh mi fai accendereeeeeee?” cazzo ero ridotto uno schifo ma uscii un accendino che restò perso nel vuoto di cervelli bruciati dai negroni.

E si vola alto ora, pretty vacant, senti come trapana buchi nel mondo, ed ecco che li attraverso idealmente, pare di stare sulla giostra.

Minchia mi viene in mente quella sera nel locale tutto British in isole vista uno dei due oceani grandi, mai visto un livello di perdizione di quel livello, la gente la portavano via nei sacchi neri della monnezza perchè non avevano più i vestiti addosso, li appoggiavano nel marciapiede per fargli passare la sbornia, dentro si respirava solo piscio, e questo era il sound li dentro, uscimmo dopo mezz’ora di ricognizione e ce ne andammo in un altro luogo che pareva il set del film dal tramonto all’alba, giuro. L’incoscenza di essere giovani, potevo finire a organi donati a qualche messicano.

E si chiude con EMI, che se sei arrivato fino a qui già stai con le vene che pompano al contrario.

E stiamo al momento del voto, beh, il livello di schifo è così schifo che diventa bello perchè fa schifo, cioè la bellezza dello schifo diventa rispetto, come da etimologia.

Per cui vincono i Sex Pistols sto giro, ma no perchè sono meglio, ma petchè fanno più schifo dei Gentle Giant, perchè sto giro fare vincere i Gentle Giant è come mangiarsi le Big Babol con tutta la carta per apprezzare il mix di stili anzichè fare palloncini a rotella.

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Ascoltato tutto “Never Mind The Bollocks”, non pensavo sarebbe mai successo onestamente :asd:
Cosa mi fate fare :love:

Ovviamente grazie a questo ascolto l’equilibrio si è spostato, ancora più pesantemente a favore dei GG :grin:

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Comunque i Gentle Giant hanno fatto tantissimi dischi belli (Octopus, Three Friends, Glass House), perché ho scelto il primo?
Perché è quello con cui li ho scoperti, e perché ha una delicatezza che mi ha sempre affascinato. Anche nei momenti più rock, mantiene un tocco di ingenuità e purezza secondo me.
E poi c’è “Funny Ways” :love:

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Quello dei Pistols è proprio un disco… naive, anche nella naività del punk :asd: nulla a che vedere con la roba che gli usciva intorno in quegli anni (Clash, Damned) e manco con la roba che era uscita prima (Stooges, Ramones). Però la R di Johnny Rotten è divertentissima da ascoltare :rulez:

In sti giorni poi ascolto i GG

Ti dirò che difatti non è un disco che mi fa impazzire e Octopus è molto più bello imo, però ci sta come ragionamento :sisi:

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sorry but no :-(
“divertentissimo” e “sex pistols” per me non possono stare nella stessa frase.
l’ascolto di quel disco mi provoca solo fastidio, orticaria, mal di stomaco, etc.

Ah un plauso ai gentle giant che hanno dedicato pure una canzone al protagonista di castlevania: simphony of the night.

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Io infatti penso che lo ascolterò a volume bassissimo con i Gerogerigegege a tutto volume e così nessuno mi potrà dire nulla. :sisi:

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Sono allibito non tanto dalle critiche ai sex pistols che ci stanno ma quanto dagli elogi all’album dei gentle giant :rotfl: Non so come siano gli altri che hanno fatto ma questo che mi avete fatto ascoltare si salvano tipo 20 secondi ogni tanto, poi improvvisamente impazziscono e suonano cose a caso che non c’entrano nulla ma proprio da dar fastidio :rotfl: state messi male ragazzi :asd: almeno i sex pistols suonavano a caso ( anche se paul cook, batterista, secondo me è stato sottovalutato ) ma era voluto :asdpunk:

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E pensa che per un attimo ero indeciso se proporre gli Area

Ok, ho appena finito di riascoltare (o meglio ho ri-subìto l’ascolto) di Never Mind the Bollocks dopo circa 20 anni. Il mio parere non cambia, Vicious funziona meglio come cattivo di Cowboy Bebop che come musicista :asd:

Ci sono, qui e là, cose che apprezzo. Bodies è senza dubbio la più divertente, mi fa anche ghignare un po’. Ma in generale cheppalle. Giusto in submission variano un po’ la solfa e submission non è che mi sia mai piaciuta chissà quanto.

I Gentle Giant li ho ascoltati ieri. Li conoscevo già da circa una decina di anni, quando ho passato il periodo Prog, ma di questo album conoscevo solo Funny Ways e Nothing at All. Giant, la prima, già mi ha catturato, ad Alucard li vorrei abbracciare, ci sono proprio tutti i suoni che mi hanno fatto innamorare di quel genere in rassegna uno dopo l’altro. Poi la mia preferita Why Not? che è una di quelle robe che a fine canzone mi fa dire “no aspe…” e la rimetto da capo.

Albumone imho, craftato proprio come si deve dalle sonorità fino alla sequenza dei brani. Mi ci voleva proprio una scusa per ascoltarlo tutto di fila, perciò grazie @palka , il mio papà digitale non delude mai. :love:

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I GG mi hanno ricordato perché ad una certa il mio periodo progressive rock è terminato: atmosfere da sagra di paese, riff piripiri, voce acuta per forza, quella nota che messa lì fa cagare ma ce la mettiamo uguale perché siamo progressive. Rispetto ad altra gente che pure è in gara (Yes, KC) mi sembrano molto più noiosi, oltretutto.

Il mio voto va quindi ai Pistols ed è un voto da intendersi in senso storico, a sostegno di tutti quei punkettoni coi denti storti e i capelli colorati che a suo tempo hanno vivaddio spazzato via il piripiri di cui sopra :crismi:

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