[LSC] Late Stage Capitalism: thread lollino, depressino e rageino (Part 3)

Mar o Mara, thx, perchè come l’hai scritto è la short form di Marioulo e non credo proprio di esserlo :asd:
Io ho una vecchia ordinamento in Design della Comunicazione al PoliMi (92/100, B+), non c’era ancora la Facoltà di Design (infatti ricadeva ancora sotto Architettura), ma vai tranquillo che non è per quello che si leccavano i baffi quando vedevano il mio CV, bensí la quantità di programmi che ero in grado di utilizzare e la gestione del relativo workflow, specialmente se devi collegare il lavoro di più persone.

E poi no, in Design non ho visto tutta questa “preferenza”, specialmente confrontato agli anglosassoni, ma forse perché non è propriamente STEM, anche se uscivo da quella che è sempre stata la forgia per eccellenza di Architetti e Designers, in Italia.

Ho fatto fatica a farmi rispettare vs altri che magari sapevano “disegnare” (in realtà la parola giusta sarebbe “progettare”) meglio di me ma non avevano la “cultura di progetto” che avevo io, per il semplice motivo che si preferisce sempre la “praticità” rispetto al vasto bagaglio culturale che ti puoi portare dietro.

Non è stato facile, nel 2016 (lavoravo già da 15 anni eh…), far capire al fottuto sponsor di un evento Esports (enorme brand ammeriGano) che è una stronzata arredare lo studio con roba Art Noveaux mista a Art Decò per dare un connotazione artistica unica e “memorable” e farlo comunque “moderno”, quando invece il gioco è un tripudio di medievalità e che forse ci devi infilare roba massimo di fine XVII secolo…

E ti posso assicurare che non mi hanno sentito per primo quando stavano per decidere il “tema creativo” da cui poi tirare fuori moodboards e molto altro per realizzare poi il pacchetto broadcast, che era la mia responsabilità.

Quindi no, non credo proprio di essere fuori dal mondo. Secondo me sei te quello fuori dal mondo, ma forse è meglio che sia così, per l’importanza del lavoro che fai. Prendilo come un complimento, perché vuole essere un complimento.

Che gioco?

come al solito Pjem parlava in generale, poi arriva l’utente X, in questo caso tu, che parli del tuo caso specifico e pensi di poter fare da “contraltare” perchè a te “è successo cosi”. Quando la realtà al di fuori di te stesso è quella che diceva Pjem

3 Likes

Feror io ti ho preso un caso in particolare per illustrare il fenomeno, ma mi son trovato di fronte ad un sacco di realtà di gente che prendeva più di me solo perchè sapeva più pratica che teoria, specialmente anglofottutamentesassone.

Punto.

O lo capite o non lo capite, non so cosa dirvi. Ho anche aggiunto “non è propriamente STEM” ma esco dall’ateneo con più pedigree in assoluto e per congiunzione dell’anno e dell’indirizzo scelto ho avuto docenti clamorosi.

Traete le vs conclusioni :dunno:

Hihi la beffa :dentone:

ripeto, nel tuo caso o anche nel tuo settore è cosi, io non lo metto in dubbio, ma a 360° non è cosi.

Che se ti laureavi in qualcosa veramente STEM la pensavi diversamente :asd:

Bello che questo e’ uno di quelli che dovrebbe essere intelligente :asd:

Immagino tu non conosca molto di statistica.

Edit: cmq vedo che la tua università è riconosciuta molto positivamente tra gli employers:

Per ingegneria meccanica c’è tipo il 94 per cento di approvazione.

:dunnasd:
Sono tutti così. In cima alla piramide ci stanno letteralmente i Vegeth.

Avete entrambi ragione :asd:

ogni tot viene citato su ngi coem fonte di opinioni autorevoli quando parla di cose

ma non prendiamoci in giro, boldrin qui dentro è citato solo per deriderlo :asd:

la prossima volta che viene citato ti taggo

Cmq marou è preoccupato del salario invece dell’interesse dell’employer, e lo capisco.

Quindi aggiungo un’altra cosa sugli stipendi:

  • viene valutata l’esperienza. Noi italiani partiamo decisamente svantaggiati in termini di anni di esperienza visto che in media ci laureiamo dopo.
  • viene valutato il pregresso. Se sei partito da uno stipendio più basso, tutti cercano di darti il meno possibile.
  • bisogna sapersi vendere/potersi vendere. Alle volte bisogna sparare alto, ma magari non lo si fa perché quel lavoro ci serve. Oppure non si sa il proprio valore adeguatamente.
  • bisogna spostarsi spesso per alzare il proprio stipendio e non tutti vogliono farlo perché alle volte si sta bene.

Per esempio, io in UK guadagnavo meno della media dei miei colleghi a pari età. Ma ho dovuto prendere il lavoro da una posizione di debolezza.
In Francia guadagno più dei colleghi con 5 anni più di me. Ho potuto contrattare tutto da una posizione di vantaggio.

Lo stipendio non dipende da quanto ti vuole un employer, dipende da parecchi altri fattori.

3 Likes

Esattamente, muoversi implica spese aggiuntive rispetto al restare “nella comfort zone”, non solo economiche

Io ho trovato un lavoro comodo che mi dà il giusto dove sto bene, potrei prendere.molto di più altrove ma non so se starei meglio

2 Likes

E bisogna pure accettare compromessi etici a volte.
Roba militare (per alleati Nato) o di lusso (ma utile solo a creare problemi) mi offrivano più di 80k euro netti l’anno in aggiunta a bonus come casa o voli per tornare in patria :asd:

2 Likes
1 Like