[LSC] Late Stage Capitalism: thread lollino, depressino e rageino (Part 3)

Vero però aspetta, qua si parla di operai specializzati, gli impianti produttivi continuano a basarsi in buona parte sull’operaio non specializzato in catena di montaggio e le condizioni contrattuali, di salario e di lavoro continuano a fare mediamente cagare eh :asd:
L’operaio specializzato come dice eike può ancora negoziare condizioni contrattuali e di stipendio decenti perché banalmente per la legge della domanda/offerta ha in parte il coltello dalla parte del manico, l’operaio “semplice” a bassa specializzazione continua ad essere sacrificabile

Si… e lavori cmq 8 ore dopodichè il turno finisce e vai a casa.

E non ti arrivano messaggi il sabato sera, la domenica mattina, non fai straordinari perchè sì, non vai a pagare le bollette del titolare etc etc etc… vogliamo veramente fare un paragone?

:asd:

Beh, dipende, vige ancora molto lo straordinario non obbligatorio ma incentivato :) che se sei precario assunto in genere tramite agenzia demmerda è sostanzialmente obbligato altrimenti bye bye rinnovo, che siano “solo” 8 ore è opinabile in moltissimi casi :asd:
Aggiungici contratti del cazzo rinnovati di mese in mese, stage farlocchi da poche centinaia di euro senza contributi specie se hai meno di tot anni, insomma è tutt’altro che rosea la situazione eh :asd:
Poi essendo a bassa competenza sei veramente la pedina sacrificabile, mo’ fai bene a far presente certi punti ma non apriamo la guerra dei poveri diosanto :dunnasd:

Io faccio 7 ore e mezza :rotfl:

Ma infatti non capivo le risposte sopra, che si applicano benissimo agli operai di linea, ma son discorsi che stonano quando si parla di operai specializzati o qualificati.

Ma perché appunto tra operaio specializzato e di linea c’è in mezzo un abisso da questo punto di vista, valgono ovviamente discorsi diversi e gettare tutto nel calderone non ha minimamente senso come non avrebbe senso farlo in altri ambiti lavorativi, è propria na sciocchezza basata sul fatto che si lavora nello stesso ambito verosimilmente con lo stesso ccnl

Ho un amico che per un breve periodo ha lavorato presso la municipalizzata rifiuti / acqua di Venezia… il turno 6-14 finiva alle 12 :rotfl:

A più di 45k di RAL l’anno :rotfl:

Eh, cosa c’entri con “l’operaio in catena” di cui stiamo parlando lo sai solo tu però, sarebbe come se paragonassi boh io commercialista in proprio alle prime armi con l’addetto alla contabilità in comune, boh :asd:

Io comunque mi chiedo quanti di voi effettivamente conoscano l’industria metalmeccanica o abbiano anche solo amici operai in fabbrica, perché alle volte non capisco proprio :asd:

I nostri operai lavorano dalle 8 alle 16, con pausa pranzo, straordinari solo ed esclusivamente concordati con loro e vengono richiesti solo con punte di lavoro o se ci sono situazioni di emergenza: se ti dicono di no, è no, fine.
Difficilmente hai una linea di produzione fatta solo da “precari assunti tramite agenzia demmerda obbligati a farlo”, perché la stessa produttività oraria non sarebbe efficace e per far funzionare una linea devi avere gli operai della linea :dunnasd:
Devi avere lì il responsabile della linea, le varie postazioni, quello che ti fa il controllo qualità (ISO 9001?), chi imballa e immagazzina, cioè non son robe che fai alla carlona e a cazzo di cane.
Sai perché?
Perché se fai un lotto di merda, poi son cazzi da cagare con il cliente, hai i claim e rischi di mandare a fare in culo tutto per un lotto fallato.

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Te lo dico io, nessuno :asd:

Dove sono stato 10 anni prima di ora era una ditta piccola e io l’unico rettificatore, ero io a decidere cosa fare, come e quando, il titolare passava giusto a dire “c’è da fare questo, questo e l’altro”, senza contare aumenti mai chiesti perché tanto ogni anno era lui a pensarci perché non poteva permettersi di perdere un operaio :asd:

Sì zi ma “qua funziona così”=/=funziona così in generale eh :asd:
Dipende dal settore (settore di nicchia o meno etc), dalle dimensioni dell’azienda (pmi o grande azienda) e mille altre variabili, pensare che sia così ovunque vuol dire limitarsi a un pov ristretto.
Le meccaniche di cui parlavo sono tutt’altro che eccezioni, poi non vuol dire che non esistano realtà come quelle che descrivi tu, ma il precariato secondo te che esiste a fare :asd: ?
Con tutto che l’industria mica è solo la metalmeccanica :asd:

surprised pikachu punto jpg

danno alla beffa? nel mese in cui il mercato tutelato è scomparso per sempre, arera ha calcolato che il prezzo del gas dovrebbe scendere del 7%, e invece pagheranno tutti più di prima e curiosamente tutte le compagnie hanno alzato i costi, evviva il mercato

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Ma ci sono sicuramente aziende dove le cose vengono fatte a cazzo di cane e da schiavisti.
Anche il discorso PMI che tirate in ballo - per indicare, di base, roba di merda - non ha senso, perché hai aziende da 10 milioni di euro che son ultra-specializzate e hanno produzioni che fanno paura dal livello dell’organizzazione interna (soprattutto quelle di semi-lavorati dell’automotive, valvole o altra roba; ma non solo, quelle di elettronica pure, o altro).
Ci sono sicuramente posti letteralmente di merda, ma non è o A o B di sicuro, ma pensare che hai il lavoratore precario obbligato a restare per fare girare la linea è altrettanto ingenuo.
I precari nell’industria servono sì, sai perché?
Costi mobili, nei picchi di lavoro e con necessità di aumentare la produzione, assumi lavoratori a tempo determinato con contratti brevi per coprire la stagionalità.
Poi finisce il picco e non servono più (se nei mesi normali produci 100, hai picchi in specifici mesi che ti richiedono 150 - due mesi l’anno per esempio -, in quei due mesi assumi per assorbire l’aumento produttivo momentaneo; se poi diventa strutturale l’aumento di produzione converti in indeterminato lo stagionale); figurati che esistono aziende specializzate proprio nell’assemblaggio conto terzi, praticamente sono solo linee di montaggio di più svariati prodotti (quelli dei clienti che hanno di base) e gestiscono i picchi (costo esternalizzato per l’azienda cliente, che in caso di picchi appunto si rivolge a queste aziende).
Via così.

Edit - poi ovvio che non sia sempre così, che ci siano aziende demmerda con gente demmerda che ragiona demmerda. Però insomma, letta com’era prima era veramente troppo tutto semplificato.
Io parlo per la mia esperienza (e ne ho un po’, senza entrare nei dettagli), ma di aziende ne ho viste parecchie. Tutte però nel settore metalmeccanico.

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sentivo tra l’altro non ricordo dove, in qualche servizio in TV o qualche video su youtube, che approfittando della situazione, con il fatto che un sacco di gente sarà costretta a cambiare contratti, i nuovi hanno tutti penali nel caso di disdetta, cosi il libero mercato non diventa più nanche tanto libero :asd: servirà una nuova “legge bersani” come quella fatta per la telefonia per togliere ste porcate, ma con il governo attuale è probabile come salvini che non dice cose stupide :asdsad:

la mia esperienza nel terziario è che grandi aziende = + diritti sindacali, piccole aziende = meno diritti e più schiavismo
Il plus della piccola azienda, se becchi quella giusta, è che a volte ci sono opportunità di crescita più rapide ma è un tiro di dado, se esce da uno a 19 è una merda schiavista se tiri 20 finisci a votare calenda e credere nel buon padrone.

I padroni fan schifo anche nelle grandi aziende ma non hanno i mezzi per controllare tutti con la frusta e sono obbligati a dar retta ai sindacati (per ora)

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Ma non a caso ho parlato anche di “ambito di nicchia” perché ovviamente determinati ambiti fatti da pmi (che sono la stragran parte delle aziende in Italia) occupano settori particolari apprezzati anche all’estero che campano sostanzialmente di export e offrono altre condizioni rispetto alla media, ovvio.
Resta che la pmi è per sua natura meno sindacalizzata rispetto alla grande azienda con tutti i problemi del caso, ma parlatene con qualche sindacalista o avvocato del lavoro che segue varie vertenze che vi dirà con chi preferisce trattare e dove riesce a ottenere più cose tra le due realtà (magari anche tu sei specializzato in questo, non lo so :asd: ).
Resta che sì, moltissime realtà campano delle meccaniche che citavo sopra, parlo avendo in mente casi concreti e manco pochi eh, al netto che poi il precariato funzioni anche per i motivi che descrivi giustamente tu.
Poi oh ci sta tutto, non è che diciate manco cose falze, tutto è partito perché si facevano mischioni tra operai specializzati e non e descrivendo il lavoro dell’operaio medio a bassa specializzazione come cazzo figata perché non lo chiamano il sabato, poi quello che diceva Hicks sui “nuovi operai” era anche vero ma non rende gli operai non più operai ecco :asd:
E concludo dicendo che le industrie mica sono solo metalmeccaniche, c’è una grossa fetta legata all’alimentare o alla farmaceutica per dire per cui di variabili in ballo ce n’è a non finire

Per esempio, io del terziario non so un cazzo di niente e non ci metto becco.
La “fortuna” nostra, come Paese, è stata che il settore dell’industria ha avuto una sindacalizzazione importante, forte e storica (grazie a chi ha lottato), cosa che ha consentito di ottenere grandi tutele e consente di mantenere determinate condizioni (anche se il trend della sindacalizzazione aziendale, purtroppo, è in calo).

Guarda, la mia “seconda mamma” era una sindacalista della FIOM in una PMI metalmeccanica (media industria, 200 e spicci dipendenti e 25\30 milioni di euro di fatturato).
Quindi lo conosco bene, al di fuori poi delle mie specializzazioni o di quello che ho studiato\visto al lavoro :dunnasd:

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Ci sta comunque molla tutto e torniamo di là a ridere delle vicende della scammer :sisi:

da oggi sono vegano