Lista Videogiochi Da Avere


sai che syndacate c'era anche per megadrive?
Pessimo


Ma non ti devi mica sentire offeso e

Cazzo vorrei averla io la tua età e non conoscere i giochi della Cinemaware



Più o meno hai iniziato a giocare dal '92/93.
Sarà che molti di noi hanno iniziato da metà degli anni '80 e si sono fatti la scaletta di piattaforme differenti e la loro evoluzione.
Non c'hai la mia eta' te satan? (83)
Boh comunque il mio iter e' stato
apple
atari 2600 migliore amico
commodore del vicino di casa
master system
nes migliore amico
amiga cugino
megadrive
supernes migliore amico
286 migliore amico
pc mio
Ricordo ancora doom su milioni di dischetti (7 era doom 2)
The dig su cd
Tze...X-FILE ancora e' imbatuto con 7 CD

Gioco del cazzo....ma e' per fare scena.

(lo avevo originale...per fortuna che lo ho venduto subito)


Si, ma ho iniziato a 3 anni (1986) come ho detto, con il Commodore 64 mezzo-sfasciato di mia sorella e il gioco Pole Position, mi sono ricordato il nome

Ho fatto:
Commodore 64
Nintendo 8 bit
Amiga 500
PC 386 con Coprocessore Matematico e tastino TURBO (!!!)
Sega Megadrive
Amiga 1200
E poi sono passato definitivamente al PC (che comunque utilizzavo costantemente facendo cambio tra console e PC, i vari giochi tipo Blues Brothers, Winter Olympics, Centurion, Rick Dangerous, Alley Cat etc... me li sono fatti tutti).


Giochi su dischetti c'era Indiana Jones and the Fate of Atlantis su 12
Anche Monkey Island 2 mi pare (10 o 12).
Quanti pomeriggi...



Invece di studiare



io ce l'ho su cd indiana jones.
E pure alone in the dark.
Maledetto mac
Figurati che nei miei primi PC avevo pure B: con il floppy da 5,25".
Avevo un paio di giochi in bianco e nero al suo interno, ma non ricordo i nomi. Uno era pure famoso, mi ricordo che era il classico platform dove bisognava ammazzare mostri tipo vampiri, pipistrelli, zombie...
Rainbow Island?


Beyond the dark?
Vabe' che io ho passato ore a cercare di non morire al simulatore di wing commander per inserire il nome?
E con il mio amico ci siamo arrivati dopo giorni che bisognava spostarci dal simulatore per partire con le missioni?
Nono, Rainbow Island era bello a colori, ed era fighissimo (insieme a Bubble Bobble e New Zealand Story). Neanche Beyond the Dark.
Era qualcosa simile a Castlevania come tipo di gioco, mi pare avessi pure la frusta. Cazzo, non mi viene proprio in mente...
Xangar...Xanatus... O forse iniziava con la A...
Probabilmente sono completamente fuori strada in ogni caso... E' passato tanto di quel tempo...
Eh ma quelli erano altri tempi eh.

Come si vede dal video di Future Wars dove non c'e' niente che lampeggia quando c'e' da cliccare su un oggetto.

Se lo fai oggi la gente sclera...ma come dice qualcuno la colpa e' delle Console,non contando che sulla PS1 c'era pure il mouse con tanto di RTS e Avventure come sul PC.


Mi sa che ho capito.

Tipo horror o per tale veniva spacciato.
Esatto

Lo so, però aveva il secondo mondo che era tutto vampiri, emuli di Frankenstein, uomini lupo, ragni, pipistrelli... Quindi quando hai parlato di platform con i vampiri ho pensato alludessi a quello.
Sicuro che non fosse questo? Io lo avevo in bianco e nero (però niente frusta mi pare)




la Delphine comunque da piccolo la amavo alla follia... Cruise for a Corpse concordo con Tuco che fosse un signor gioco, ma personalmente lo trovavo troppo frustrante, passavo il tempo a girare per la nave senza avere mai la minima idea di cosa dovessi fare... dopo un po' mi aveva stufato perchè non sembrava neanche di dover indagare sul serio, ma semplicemente di dover setacciare schermate su schermate alla ricerca dell'oggetto che era apparso dopo aver fatto la tal cosa.
Comunque era un gioco monocromatico, non ricordo se su tinte bianco o nero, oppure verdi o giallognole, all'epoca se ne trovavano parecchi di questo tipo, come il giochino dell'omino che doveva salire le scale per arrivare in cima dell'Atari (se non ricordo male). Da piccino volevo sempre andare alla Standa perchè c'era uno stand in cui si poteva provare la console giocandolo una decina di minuti

Edit x Rehn: Non mi pare, no.