"L'hai mai aperto un libro di storia in vita tua?": il thread dei saggi storici

[quote="[En][… me, per chi già conosce abbastanza bene l’argomento.
Io vorrei ripartire da zero.
Dai popoli antichi al tempo contemporaneo.
Ipoteticamente, penso, anche un libro scolastico delle scuole medie
non intendo che tutto deve essere in un solo libro, anzi.
se risultano coinvolgenti, per qualche tecnica di scrittura a me sconosciuta, e non un elenco di date tanto meglio, per non perdere subito la voglia.
[/quote]

Esistono, abbiamo Barbero che è pure diventato pop :asd:
I suoi testi universitari sono tecnici, ma quelli divulgativi sono accessibili a tutti.

Un esempio simile sono i libri di Mary Beard sull’impero romano: sono scorrevoli, narrati in modo piacevole e con anche qualche leggerezza (una battuta qua, un commento sarcastico lì, ma mai troppo).

Come Barbero è una docente e suoi testi tecnici hanno un’impostazione diversa, ma quelli divulgativi sono pensati proprio per il tuo obiettivo.

Se leggi in inglese, spesso le grosse università pubblicano libri che coprono un intero periodo e sono più accessibili di testi più specifici. Per esempio questo:

Un po’ meno scorrevole di Mary Beard, ma in 600 pagine copre 3mila anni di Egitto, non può essere troppo approfondito :asd:

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È pieno, non siamo più nel 1800 e i testi storici rivolti al grande pubblico sono di solito molto accessibili.

Però generalmente (con qualche eccezione) evita quelli che si propongono di spiegarti periodi lunghissimi in poche centinaia di pagine, a quel punto meglio se fai come dice suck e prendi un qualche manuale universitario, almeno sei sicuro che è roba con dietro un certo criterio.

io vorrei qualcosa sull’età del bronzo, specificatamente sul collasso.

so che sono state ritrovate lettere in cui si parla dei “popoli del mare” ad esempio; ricostruzioni “resoconti” ed altro sul periodo.

:look:

intanto grazie.
ho cercato un po’ tra autori e periodi temporali, c’è troppo ossia niente.

sono quindi approdato su libraccio, e ho cercato tra un paio di licei di mia conoscenza, e ordinato il libro in uso quest’anno per la prima classe :asd:

dalla preistoria a Giulio Cesare

Io ieri ho messo in lista dei desideri questo libro: “Una specie di paradiso. La straordinaria avventura di Antonio Pigafetta nel primo viaggio intorno al mondo”.
Non sapevo nemmeno se postarlo qui … è che sto preparando l’esame di Storia Moderna e ho incontrato il personaggio di Pigafetta mentre leggevo di Magellano.

ci ero in fissa un paio di annetti fa :madsaw: mi ero letto questo

https://www.ibs.it/1177-ac-collasso-della-civilta-libro-eric-h-cline/e/9788833941608?srsltid=AfmBOoqd28Ipa9fIY8SiC2JAmjf_eOlecGNzAA2OiYwKYwFoY2wTYPAf

più bonus video :madsaw:

https://www.youtube.com/watch?v=B965f8AcNbw

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[quote="[En][… me, per chi già conosce abbastanza bene l’argomento.
Io vorrei ripartire da zero.
Dai popoli antichi al tempo contemporaneo.
Ipoteticamente, penso, anche un libro scolastico delle scuole medie
non intendo che tutto deve essere in un solo libro, anzi.
se risultano coinvolgenti, per qualche tecnica di scrittura a me sconosciuta, e non un elenco di date tanto meglio, per non perdere subito la voglia.
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Ero (sono tuttora) nelle tue condizioni. Un paio di manuali riassuntivi me li sono presi per fare un ripasso generale perchè o avevo (e ho tuttora) buchi enormi (ciao storia romana) che mi era venuta l’ansia di colmare, o avevo puntato il librone specifico e non volevo affrontarlo impreparato.
Sul coinvolgimento: questo tipo di manuali generalmente è un po’ freddo, lasciano poco spazio per aneddoti e curiosità che sono la parte divertente, rischi un po’ di romperti i coglioni se non li usi come “intro” o appoggio per qualcosa di più specifico (magari quando incontri un periodo che ti interessa di più, boh).

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Ho finito di leggere “Il secolo mobile” che nominavo più sopra, il tomaccio sulla storia delle migrazioni. Mi ha rafforzato un mio bias: per scrivere di storia devi essere uno storico.

Il libro è molto interessante quando parla delle sue tematiche centrali, ovvero i flussi e la storia delle migrazioni, la risposta dell’Europa nelle diverse crisi migratorie, Schengen, la spesa per il contenimento o il respingimento dei migranti. Particolarmente interessante la storia di Schengen, che vorrò approfondire, e il bagno di realtà circa l’impatto degli sbarchi vs. il numero di migranti che rimangono in Europa tramite altri mezzi.

È invece scarsino quando prova a parlare di storia :asd: facendo namedropping a random, saltando da un punto all’altro, perdendosi in fatti che potevano essere riportati più rapidamente per concentrarsi sul tema centrale.

Insomma, una lettura ok per infarinarsi sul tema migrazioni e procedere poi ad approfondire altro.

Ora comincerò questo:

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Porca troia sto a pagina 70 e più che basta a capire quanto è ridicola qualsiasi polemica attorno al Columbus Day :pokerface:

Non vi obbligheremo a farvi cristiani, se non nel caso che voi, informati della verità, vogliate convertirvi alla nostra santa Fede cattolica […].
Ma se voi non faceste ciò, o in ciò voi interponeste maliziosamente delle dilazioni, vi faccio sapere che con l’aiuto di Dio noi interverremo potentemente contro di voi, e vi faremo guerra da tutte le parti e i modi che potremo, e vi assoggetteremo al giogo e all’obbedienza della Chiesa e delle Loro Maestà, e prenderemo le vostre persone, e le vostre mogli e i vostri figli e li faremo schiavi, e come tali li venderemo e disporremo di loro come le Loro Maestà comanderanno, e vi prenderemo i vostri beni, e vi faremo tutti i mali e i danni che potremo […]; e dichiariamo che le morti e i danni che faranno seguito a ciò saranno attribuiti alla vostra colpa e non alle Loro Maestà, né a noi, ne a questi signori che vengono con noi.

(NB: il requerimiento è di qualche anno dopo i due viaggi di Colombo, ma solo perché quelle robe lì Colombo e i suoi sgherri le faceva senza bisogno di leggere quella stronzata)

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Se vuoi un’altra bella lettura sull’argomento ti consiglio La conquista dell’America di Tzvetan Todorov :sisi:

Ho già lo stomaco abbastanza rivoltato così, vediamo prima come concludo la lettura, valà

Purtroppo ierin venuto a mancare lo storico Lucio Villari. Non ho mai letto un suo libro ma seguivo sempre con piacere i suoi interventi nelle varie trasmissioni. Persona di gran garbo e che riusciva a trasmettere tutto il suo amore per la storia.

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Anche io devo ancora leggere qualcosa di suo, anche se uno l’ho comprato tempo fa

E devo pure ancora vedermi La Terrazza di Scola

Finito.
Ho delle opinioni, essendo appassionato dell’argomento :asd:
La premessa è che il libro mi è piaciuto, è dettagliato, piacevole da leggere e addirittura è aggiornato al 2023.

Ci ho messo un po’ a prendere il suo ritmo: l’argomento copre 150 anni e quasi tutto il mondo, quindi la scelta dell’autore è di analizzare un’evoluzione tattica, per poi tornare indietro per raccontare le origini dell’evoluzione successiva. L’effetto è che dal punto di vista cronologico si va avanti e indietro e nei primi capitoli ero un po’ disorientato.
Per fare un esempio: negli anni Sessanta in Italia nasce e fiorisce il catenaccio; il capitolo relativo si conclude con il Milan che vince la Coppa Campioni nel 1969. Nel capitolo successivo, per raccontare il calcio totale dell’Olanda degli anni Settanta, si riparte dal primo dopoguerra e dalle origini del calcio olandese.

Qualche piccola critica:

  • Lo sport è inglese e l’autore è inglese: dà per scontato i nomi dei ruoli in campo (full back, center half, ecc), nonostante ammetta che a volte si fa confusione :asd: bastava mettere un paio di grafici a inizio libro
  • Pozzo, il sistema e il centromediano metodista (una delle dieci parole più belle del mondo :sisi: ) vengono relegati a poche pagine, di cui solo una dedicata alla sua invenzione tattica. Le due coppe del mondo vinte sembrano più dovute all’atteggiamento violento della squadra (su diretta influenza del regime fascista) e ai talenti individuali.
    Non so, il fatto che Pozzo sia tutt’ora l’unico allenatore ad aver vinto due Mondiali, e per di più di seguito, secondo me merita un po’ più di attenzione :asd:
  • Secondo me avrebbe dovuto includere i cambiamenti di regolamento tra i fattori esterni che hanno causato evoluzioni tattiche: le modifiche al fuorigioco nel 1926 e negli anni Novanta sono forse le uniche citate. L’introduzione delle sostituzioni, dei cartellini, anche solo quella dei numeri di maglia hanno conseguenze dirette sul gioco e causano reazioni da parte degli allenatori.

Sono comunque lamentele da precisetti, il libro è bello e permette di capire a quale discendenza fanno riferimento diversi allenatori e modi di interpretare il calcio :sisi:

Arrivo tardissimo al party, giusto per dire che trovo incredibilmente affascinante la teoria dei popoli del mare che abbattono civiltà e causano la fine dell’età del bronzo. La parte più divertente di questa teoria è che quando ho studiato storia alle elementari, non esistevano (li hanno “scoperti” poi nei testi scolastici); quando ero alle superiori, la teoria era al culmine della popolarità (anni 90), e oggi invece è messa in discussione da diversi storici (diciamo che vacilla, ma non crolla del tutto). Chi lo sa che cosa ne sarà tra 50 anni.

E’ molto suggestiva anche per me.
A scuola non ricordo neanche un accenno però :sad:

Sfortunatamente sta scricchiolando parecchio.

e di che si parla quindi?

L’ultima volta che ho letto dei popoli del mare avevano deciso che fossero gli antenati dei Sardi e che erano le guardie del corpo del faraone. Aspetto con ansia quando qualcuno salterà su a dire che abbiamo costruito la sfinge e che le piramidi sono in realtà dei nuraghe venuti male.

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pensa andare indietro nel tempo e vedere sti ometti bassi e pelosi, armati di pattadesi di bronzo, sciamare giù dalle navi gridando AJò AJò tipo pokémon.

:love: