Ma quanto è figo leggere di storia apro il thread con l’idea non di fare un’enciclopedia dei saggi must read, che mi sembra un’idea sciocca, quanto per condividere spunti e suggerimenti
Io con la storia (come per molte mie letture) ho un approccio libero. Da qualche mese ad esempio mi sono accorto che non so una sega di storia dei nativi americani, quindi ho iniziato a leggere questo:
Molto interessante fin dall’inizio perché l’approccio è, dichiaratamente, quello di ridare dignità storica ai primi popoli americani, abitanti di terre che sono state comprate a poco o direttamente strappate con la forza dagli europei prima e dagli Usa poi
Eccomi! Lettore casual, pigro e con poco tempo ma da diversi anni quello che leggo praticamente sono solo saggi di storia.
Salto da periodo a periodo in base a come mi gira il cazzo, leggo, poi passo ad altro e ci ritorno dopo un po’ di tempo. Quando affronto un periodo di cui non so un cazzo se possibile leggo o qualcosa di veloce e riassuntivo per darmi un’infarinatura, oppure approfitto di qualche documentario su youtube per accompagnare la lettura. La preferenza ovviamente sono i mattoni >500 pagine più sono grossi più gli autori si perdono in dettagli, aneddoti e divagazioni che sono per me la parte bella della “storia”.
Un paio di esempi di libri che mi sono piaciuti:
Il mio difetto ovviamente è che di come si inserisce tal libro nel dibattito storiografico ecc non ne so un cazzo e che devo fidarmi di quello che leggo
ps. vaffanculo a Einaudi e alla sua collana ET storia con i caratteri stampati in font size 0,2 non si legge un cazzo
e vaffanculo anche a come mi hanno insegnato storia al liceo (i primi 3 anni, in 4 e 5 il prof era valido ma un coglione io )
E, insieme, un piccolo aneddoto! Una delle tre domande che mi fecero al mio orale di Storia romana (12 CFU) fu: qual è il nome del villaggio che fece da casus belli per la Seconda guerra punica?
Leggo principalmente libri di storia: seconda guerra mondiale, anni di piombo ed impero romano in particolare.
Consiglierei rispettivamente gli scritti di William Shirer, La notte della repubblica di Zavoli e (anche se romanzati) i libri di McCullough.
Occhio però che i migliori libri sugli anni di piombo sono spesso datati, scritti quando molte informazioni non si conoscevano quindi superati dall’evolversi dei fatti.
In prima e seconda era la stessa prof un anno di italiano e un anno di latino, che erano focalizzate sulla loro materia principale.
L’ora di storia spesso era utilizzata ogni tanto per reuperare interrogazioni o programma delle altre, e veniva ridotta a far leggere svogliatamente passi del manuale a qualcuno.
Pensa che uno degli esperti di storia locale più apprezzati nella mia zona, uno che ha scritto un botto di libri, che tutti gli interessati all’argomento conoscono, che viene sempre chiamato in giro etc, di professione fa il dentista.
Io ai primi anni dell’università lessi un libro interessantissimo sulle BR, che però non ho più e non so quindi se sia effettivamente un libro valido o meno
Ecco una cosa che voglio dire è che questi libri che si propongono di spiegare periodi di storia lunghi millenni o secoli in maniera relativamente semplice, come Sapiens o Guns, Germs and Steel, è che vanno guardati con una sanissima dose di sospetto.
Cioè non è un caso se gli storici (e i giornalisti seri) quando scrivono i loro libri generalmente si concentrano su periodi e argomenti ben specifici.
Per esempio Emilio Gentile ha scrito una Storia del partito fascista di più di 600 pagine… e copre solo TRE anni, dal 1919 al 1922
Pensare che un libro di circa 500 pagine possa spiegarti in maniera puntuale e accurata perché la storia dell’umanità si è evoluta in un certo modo in un arco di secoli è semplicemente fuori di testa.
Beh, io posso consigliarti questi:
I primi due in particolare mi sono piaciuti, il terzo trovo che sia un po’ ripetitivo negli argomenti che cerca di portare avanti e non mi fa impazzire che tenda a saltare avanti e indietro, però va detto che mette in chiaro senza ombra di dubbio come l’idea di Almirante padre nobile della destra italiana sia una caterva di fesserie. Poi in biblioteca ho visto questo che sarà il prossimo che leggerò
Capisco il punto e di massima concordo pure, si potrebbe fare anche qualche esempio videoludico
Però c’è modo e modo di trattare un argomento.
Si può fare in modo più conciso, sintetico e generale o in modo più preciso e specifico sul singolo periodo o evento.
Si può parlare del 900 in generale per dare un quadro d’insieme o di un decennio o addirittura anno specifico, sono due modi diversi di porsi e di entrare nel dettaglio ovviamente.
Chiaro che se vuoi capire bene determinate vicende devi leggerti quello più specifico, quelli “ad ampio raggio” hanno altre finalità imo, vanno fruiti e visti in modo diverso secondo me.
Poi chiaro che a buttarci dentro di tutto rischi un mischione pressappochista.
Germs guns etc lo trovi poco valido nelle teorie proposte?
Se non ricordo male era stato consigliato più volte in questi lidi eoni fa
Ecco, questo è un tema interessante. Io tendo sempre a prediligere libri di storici perché, insomma, la storia è la loro materia (duh). Ho il dubbio che anche un ottimo giornalista possa interpretare con competenza temi storici complessi, soprattutto se lontani nel tempo.
Si, buono. Ce l’ho qua a fianco del pc perchè ha una buona impostazione cronologica che mi serve per una cosa che sto facendo
Però pur essendo del 2007 ha diverse lacune, cose invecchiate male, se così si può dire.
No ma il problema non è fare un quadro d’insieme. I libri storici a spettro più ampio esistono (mi vengono in mente All’inferno e ritorno di Ian Kershaw, Iron Kingom di Christopher Clark, e After Tamerlane di John Darwin), ma sono libri pensati con un po’ più di criterio e che tendono principalmente a voler dare un panorama d’insieme sul quadro degli eventi, al più volendo sottolineare alcune tendenze riconoscibili su un periodo più lungo di tempo.
Sono libri indubbiamente utili, ma generalmente non cercano di darti risposte semplici a problemi infinitamente complessi. E questo perché la prima cosa che impari studiando storia è che è sempre tutto più complesso di quello che credevi cinque minuti fa
Vedila così: tu cosa ne penseresti di un entomologo che si propone di spiegarti la neuroscienza?
Guns Germs and Steel è un libro che si presta a molte critiche e non è difficile trovarne in abbondanza online.
Beh del libro di un giornalista sull’Impero Romano avrei qualche dubbio anch’io, ma per la storia più recente non è per niente impossibile che possa fare un lavoro più che dignitoso. A fare un buon testo storico non è la formazione di chi lo scrive (che indubbiamente aiuta), ma la metodologia che viene applicata, e il mestiere del giornalista non è poi così distante da quello dello storico.
Il problema è che in Italia al giorno d’oggi abbiamo tanti pessimi giornalisti, che sono ancora più pessimi quando cercano di calarsi nei panni degli storici
Alcune critiche le avevo lette infatti, mi interessava il tuo pov al riguardo
Sul resto certo non posso darti torto.
Il punto è che questo tipo di libri (quelli alla guns germs etc) puntano a un pubblico più generalista a cui proporre determinate tesi in modo semplificato e, inevitabilmente, semplicistico.
Aggiungici il fatto che come fai presente sono spesso scritti da persone specializzate in determinati ambiti che vogliono “mettere il becco” in campi per cui non hanno competenze specifiche e il rischio stronzata è dietro l’angolo.
Poi oh, anche i dentisti possono essere esperti di storia, che è sto gatekeeping!
Barbero aveva da ridire anche sui trattati storici fatti da giornalisti di un tempo che nel loro settore erano abbastanza “capaci”
Scritti bene, ma sulla metodologia…
Ma io non ho capito perché se è storia allora fare le robe male dovrebbe andare bene se ne viene fuori una bella storiella
Poi vabè, Jared Diamond una volta piaceva pure a me, poi un giorno è venuto a Trento a tenere una conferenza e ha passato 45 minuti a spiegare come non sia vero che gli Stati Uniti sono in declino anzi sono i più potenti del mondo (ma anche l’Italia non è male) e da lì è iniziato il declino della considerazione che avevo per lui
Comunque se ti leggi All’inferno e ritorno è una roba accessibile a tutti eh, cioè non è che gli storici devono scrivere per forza robe supercomplicate
Ma non ho parlato di fare le robe male
Barbero pone le cose in modo tendenzialmente “semplificato” ma non mi pare certo le faccia male, semplicemente quando lo fai il rischio è alto