Vabbè mo, farselo venire duro mi pare un parolone.
Semplicemente se si è appassionati del periodo per qualche motivo non puoi non notare delle differenze nell’iconografia/divise/salcazzo.
Io per dire gioco a wargame storici vari sulla ww2 e a livello di equipaggiamenti, carri, divise e mimetiche son più belli da dipingere e vedere i vari crucchi.
E’ giusto un pour parler sul look.
L’impatto che ha avuto l’araldica nazista sullo stabilire i canoni dell “Impero del male” è incredibile. Star Wars per intenderci, Darth Vader, gli stormtrooper, devono tutto all’araldica nazista. Ogni qual volta in un’opera fantasy vedi l’esercito del male (con le divise fighe che magari combatte i buoni con le divise da straccioni però) muoversi al passo dell’oca, i rumori martellanti degli stivali che sembrano inarrestabili, quello è l’impatto dell’araldica nazista sulla nostra cultura. Quando il capo supremo si rivolge alla folla di stormtrooper in riga pronti a schiacciare il nemico, quella è Leni Riefenstahl.
E quando al rumore martellante degli stivali che sembrano inarrestabili si contrappone la flebile voce fuoricampo che invita a resistere pure se tutto sembra perduto, ecco, quello è “we shall fight on the beach” di Churchill.
Siamo ritornati IT, volevate l’eredità di Churchill, beh è questa. E ce l’avete in ogni film fantasy degli ultimi 50 anni
Divise, nastrini, alamari, cuciture a sbalzo, decorazioni, sono strumenti potentissimi usati da sempre, e non solo dalle strutture militari (che pure li hanno inventati diverse centinaia di anni fa) per promuoversi e portare avanti una certa cultura organizzativa.
I militari portano letteralmente sul petto le proprie decorazioni, che in pratica sono banali pezzi di metallo e stoffa, ma vengono considerati il segno visibile del riconoscimento tributato a comportamenti ritenuti come virtuosi.
In termini moderni, nella scienza dell’organizzazione, si chiamano artefatti ed è un tema studiato e dibattuto da sempre
Toh, una foto di un giovane sottotenente Churchill in divisa del 4° ussari, altro che drag queen
Una carriera militare breve, trascurabile e più che altro spesa a bere, giocare a polo e scrivere romanzi
Per fortuna che a differenza di Hitler non ha mai preteso di comandare le truppe sul campo, altrimenti a quest’ora sicuramente avremmo parlato tedesco pure noi
Ma invece e’ lo stesso meccanismo che funziona nel mondo del drag, l’usare l’abbigliamento per esprimere un valore, un’esperienza, e uno stato personale.
Trovo oltremodo buffo che oltre al fatto che questa cosa funzioni allo stesso modo, tu non sia in grado di notarlo.
mamma mia che roba da sfigati.
un branco di ragazzetti che non ha concluso un cazzo della loro inutile vita che si fa le seghe insultando le menti più geniali degli ultimi 200 anni, perchè fa figo
perchè io so la storia
fascisti razzisti
fossi al vostro posto manco allo specchio riuscirei a guardarmi.
Ora va bene tutto ma mettere tra le menti più geniali degli ultimi 200 anni il cicciopetrillo mangiasigari alcolizzato dai.
Ha avuto un ruolo cruciale nella storia, ma mente geniale boh.