Legge Bankitalia: ghigliottine, stagnole e schiaffi

Ma non saranno mai quotate sui mercati secondari quelle azioni, nel caso solo OTC, solo una ristretta cerchia di intermediari finanziari le potrà acquistare.
Comunque no, non è come dici, il DDM prende dei valori assoluti di dividendi, non sono relativi, poi si fanno delle semplificazioni relative alla crescita, in particolare si dice che si prende come riferimento il dividendo 2013 e si pone un tasso di crescita dello stesso del 5% per u ntempo T (che non ho capito), e poi del 3% sul terminal value (cioè il valore attuale da T all'infinito).
Quello che dici te è il fattore di sconto calcolato con il tipico CAPM.

Che c'entra? Che cambia?


Secondo me andata così.
Dovevano limitare l'influenza delle singole banche sulla banca centrale, in cambio della rinuncia a questa strana influenza del controllato sul controllore hanno pagato cash le banche, approfittando anche per utilizzare il gettito fiscale nel corto per coprire l'imu.

Aspetta pero', devi soffermarti sui dettagli per poter apprezzare il piano.


L'ironia di cio' e' che si afferma che la Banca d'Italia e' un istituto di diritto pubblico (che vorrebbero trasformare in public company, quindi non e' la fine della storia). In realta' e' un unicum, e' un ente certamente pubblico ma con caratteristiche mediate dal tipo della societa' per azioni, tuttavia a differenza di questa, le "azioni" di bankitalia rappresentano quote di un istituto pubblico.
La furbizia sta nel voler applicare certe disposizioni che il codice civile riserva alle societa' di capitali.
Breve parentesi, il codice civile stabilisce che l'aumento gratuito di capitale sociale attraverso l'imputazione di riserve implica contestualmente l'emissione di nuove azioni per un valore pari all'ammontare del conferimento (questo perche' deve esserci un rapporto di corrispondenza). Puoi dunque comprendere che l'aumento gratuito non sortisca effetti sull'azionariato. Ogni azionista riceve un ammontare di azioni proporzionale all'ammontare precedentemente sottoscritto, e' un' operazione neutra anche dal punto di vista finanziario (le riserve [patrimonio] passano a capitale, aumenta il numero di azioni, il book value e' lo stesso [in questo caso pero' l'inghippo e' di aver messo a capitale riserve che invece non potevano essere distribuite], aumenta il numero di azioni ma la posizione del socio resta invariata). Per valutare le banche in genere si usa un excess return model, book value = si fa il mark to market degli assets, essendo difficile stimare i flussi di cassa si tiene conto dei dividendi.
Con un tratto di penna il ministero decreta, che le "azioni" diventeranno trasferibili (abrogando la clausola di gradimento) dunque l'operazione non e' piu' neutra, tant'e' che si e' optati per una rivalutazione in blocco (per cui sussiste una disparita' di trattamento tra la banca XY di Mondragone che dovra' andare a mercato per reperire i capitali e quella del Marchese del Grillo che esiste da 100 anni ed gode del regalino statale).


E' infatti una valutazione gonfiata sebbene sarebbe piu' realistico ritenere che il dividendo annuale effettivamente distribuito tenda al massimo ammesso, piu' che al lower bound. Per la valuation hanno impiegato un modello di Gordon (e' la prassi) e considerato quel 10% (del capitale) + 4% (delle riserve) come una perpetuity, e' puzzling visto che il termine restituito sarebbe sui 2 miliardi. Tra l'altro non essendo azioni quotate (e nemmeno vorranno un IPO) ed in assenza di informazioni come residual income, P/E, e P/B si sono arroccati dietro la difesa che essendo una banca centrale un unicum, anche valori fortemente speculativi sarebbero stati compatibili a fronte del tweaking, ovviamente il tutto e' stato condotto nelle segrete (sopravvivono questioni a latere, ho appena letto che Scelta Civica avrebbe presentato un emendamento per eliminare ogni dubbio circa la proprieta' delle riserve auree).
Con la fame di collaterale che c'e' oggi, BdI e' un ottimo proxy quindi non escludo che la "public company" abbia successo.


E' comunque una questione che passa in secondo piano quando tra un lustro si dovra' procedere all'integrazione in un organo di sorveglianza comune europeo, tutte quelle quote dovranno essere riacquistate a prezzo di mercato, e' una circostanza data. Peraltro i vincoli al possesso da parte di entita' straniere sarebbero inattuabili (oltre ad essere una palese violazione del Trattato).


Non sono d'accordo, non c'era bisogno di collocamento. Le quote andavano espropriate e la proprieta' della banca sarebbe stata trasferita allo Stato, questo era il piano sin dall'istituzione della banca.
Hanno voluto ricapitalizzare le banche e dare ossigeno alle varie fondazioni.


Non cambia nulla, infatti e' un'obiezione insussistente. Anche ammettendone la validita', non parliamo di derivati o di securitizzazioni visto che questi titoli possono influenzare il risparmiatore gia' attraverso i tradizionali canali.
Un caso semplice: io ed una parte correlata (ma e' possibile farlo anche intra moenia, oggi si lavora sempre piu' nel reipotecamento e la strutturazione del collaterale) italiana, decidiamo di costituire un'entita' per uno specifico affare, la neocostituita joint venutre e' collateralizzata da titoli della banca d'Italia (il capitale sociale).

Certo, certo. Stavo solo dicendo, fossi stato all'opposizione avrei proposto un emendamento del genere a questo decreto. Fossi stato al governo avrei nazionalizzato. Fossi stato dove sono, rosico.


Grazie anche perche' hai chiarito tante cose.

Siccome parli di collaterale, qual'e' la vera utilita' di queste azioni come garanzia? Voglio dire, non possono essere garanzia con banche estere (siccome non possono possedere queste azioni) o con la maggior parte di banche italiane (che sicuramente saranno gia' al 5% e quindi anche loro squalificate).
La banca centrale deve promettere ogni volta di ricomprarle?



Si', in realta' dice cosi' anche il documento di bankitalia. Il problema e' che bankitalia lo considera una manovra d'immagine:le banche gia' non hanno potere sul garante. E secondo me e' vero. Quindi tutta questa urgenza di "limiteare l'influenza" non la vedo.
Sara' per lo stress test in arrivo?
Altro articolo in merito da Noise from Amerika: http://noisefromamerika.org/articolo/quote-bankitalia-solita-porcata
Si', dice la stessa cosa:


Dovevo leggerlo due giorni fa allora, cosi' evitavo di pensarci. E1ke, noise from amerika me lo ricordo acido e noioso, e' migliorato?


In Europa vige il principio dell'home country control. Il legislatore puo' scrivere qualsiasi cosa, ma se gli accordi europei dicono che Die Bahnhöfe deve poter investire in Italia (e viceversa) liberamente, previa apertura di una procedura di infrazione.
D'altra parte il requisito della territorialita' puo' essere aggirato in un'infinita' di modi.


Ma perche' non esistono i dividend swap, tra l'altro dimentichi che vogliono renderla una public company (ENI ad esempio). La prima cosa che mi e' venuta in mente.
Dal punto di vista delle banche italiane. Questi sono titoli di un entita' (il regolatore per giunta) che non puo' fallire, che paga dividendi costanti, che se non puoi dismettere realizzando a mercato (in ribasso) ti verranno riacquistati e che tra cinque, sei anni lo Stato dovra' riprendersi (dopo averti staccato i dividendi ) per far fronte ad impegni europei.
Ma poi che public company vorrebbero realizzare, il business model quale sarebbe? Coniano monete in subappalto per conto della ECB? Cose da pazzi.


Io continuo a seguirlo, non con la stessa costanza di qualche tempo fa, però ogni tanto si trovano spunti interessanti da seguire.

Hai ragione su tutto, eccetto che non credo i dividendi siano regolari e costanti. Non credo bankitalia paghi 500 milioni di dividendi per piu' di 2 anni.
Per questo non capisco quanto valga come caparra. Sono sicuro che, come dici tu, va a finire che lo stato se li ricompra a peso d'oro. Quello che non ho capito e' quanto possa essere da garanzia un titolo che solo in pochi possono avere a bilancio.
http://www.aldogiannuli.it/2014/01/caso-bankitalia/







Pssst: vendi la riserva aurea. Non serve a niente. Vendila ai lolbertarians finche' hanno ancora soldi da farsi spennare.
Sono 60 miliardi. Dalli all'INPS, dalli allo stato, dalli alle fondazioni bancarie per i festini. Spendili.

Domanda, lo scorporo era nei poteri del Presidente della Camera?
so what ? era nei poteri del governo di cui il presidente della camera fa parte

in b4 flame inutile: non fa parte formalmente del governo ma è espressione di una maggioranza parlamentare che sostiene il governo, in altre parole bastava fare una teleonata e chiedere lo scorporo, qualora ci fosse stata la volontà ( che non c'era)
la cosa divertente è che se non fossero stati i grillini a scagliarsi contro il provvedimento il popolo non avrebbe faticato a credere alla teoria del "regalo".

Boldrini è di SeL che è all'opposizione.
Per essere precisi sarebbe meglio dire che all'opposizione, o meglio il suo partito, c'è andato dopo.

So what de che?
Ho fatto una domanda non ho di certo scritto un'affermazione.Ecco tra le altre cose.


sel fa opposizione come io sono un fervente cattolico, sanno che stanno in parlamento per grazia e concessione del pd e stanno bene attenti a non tirare troppo la corda, abbaiano du stronzate sul reddito di cittadinanzae portano a casa la pagnotta tirando a campare fino alla prossima tornata. Per giunta la Nostra esprime la faccia peggiore di SEL organica alla maggioranza dal giorno uno, e menefreghista nei confronti di qualsiasi cosa non sia la propria carriera.

da membro dell opposizione quale teoricamente dovrebbe essere, la boldrini avrebbe dovuto essere avrebbe dovuto quantomeno garantire il dibattito parlamentare, non lo ha fatto e questo è un dato fondamentale. Poi è dura capire se per astio personale nei confronti dei 5s e per scarsa intelligenza (di cui ha dato prova a piu riprese), o se perche non è un membro dell'opposizione. on a side note, mi ci gioco i coglioni che ora che ha assaporato la poltrona se sel rischia di non passare la soglia cambia casacca in tre minuti.