[Leave politix autta mah entertainment] Ma Spotify fa bene agli artisti?

La capisco ma è totalmente irrilevante per il 90% degli utenti, come puoi continuare a non capire sto concetto semplice?

Non lo capisci perché sei in quel mondo e ti sei sconnesso dalla realtà di chi ti circonda e non è un musicista come te.

Hai due possibilità: o capisci come gira il mondo intorno a te o continua a lamentarti che ti pagano due lire per il sudore la passione e il tempo che ci butti a creare le tue canzoni, tutte cose per cui L utente medio non può fregarne di meno, capiscilo please.

Poi se uno vuole avanzare qualche teoria, non si potrebbe vedere Spotify oggi come la versione legalizzata della pirateria di 20 anni fa?

Il risultato in entrambi i casi è lo stesso: poco o nullo guadagno da parte degli artisti, ma tu hai la convinzione che se Spotify non esistesse più gente comprerebbe la musica, cosa che succedeva 20 anni fa forse ma ignori la diffusione di Internet al giorno d’oggi e della semplicità che c’è nello scaricare musica illegale se uno vuole farlo.

Cosa credi che non ci vogliano 3 nano secondi a creare un app che ti scarica tutto a gratis da bandcamp o YouTube o salcazzo così che hai usato 1 streaming gratuito e mai andrai a comprare la traccia o l album?

Lo ripeto per l ultima volta poi mi ejecto: tu o chiunque altro se fate musica per vendere e fare soldi dovete capire che quello che state offrendo è un prodotto e segue tutte le logiche legate a un prodotto. L utente vuole convenienza prima di qualsiasi altra cosa.

Quando capirete questo concetto allora forse arriverà il momento che proporrete qualcosa che ha senso per tutti, musicisti e consumatori.

comunque puntualizziamo una cosa: il lavoro del musicista non e’ necessariamente quello di fare soldi vendendo i dischi, quella e’ una attivita’ artistica

e’ sicuramente lsc che gli artisti debbano vendere i diritti alle case discografiche che li rendono famosi, sono d’accordo, e’ lsc se un musicista che scrive i jingle a pagamento per un supermercato non arriva a fine mese

non e’ lsc pensare che vivere facendo l’artista non e’ un diritto divino.

hai mai pensato che sia anche un discorso di skill? che se la gente non ti ascolta abbastanza e’ perche’ non hai niente di interessante da dire? :asd:

Però ragazzi ‘sta storia del: “e vabbeh tanto la gente se la procura lo stesso meglio che la data a gratis” ha un po’ stufato eh…

Non la volevo fare ma a questo punto la domanda la faccio: ma se un domani vi dicessero la stessa cosa del vostro lavoro:“eh dai fatelo a gratis tanto la gente se lo procura uguale” come cazzo reagireste??? @mtt tu che ci lavori nel mondo dello sviluppo se ti dicessero(cosa che in parte accade e occhio che il pegigo li deve ancora arrivare) :“dai su tu intanto fai l’app, poi se raggiungi 1.000.000 di download ti diamo 100 euro” come cazzo la prenderesti? Diresti anche li “ma si sono logiche di mercato, sono felice lo stesso”?

Ma guarda che il punto è proprio questo e gli artisti sono i primi a dirlo: se faccio un disco e nessuno me lo compra mi faccio 2 ragionamenti capisco che non è la mia strada e tanti saluti. Qui il problema è il contrario: alla gente piaccio faccio un bel po’ di ascolti e in cambio ho le briciole.

Ma ricordo male o avevano avviato una guerra contro i venditori di magliette loro tarocche?
Ma tipo facendo causa anche ai banchetti sfigatissimi :asd:

vi lascio anche i numeri di Spotify

@Nikita se un domani il mercato decide che il mio lavoro non vale più, farò altro, lo dico con molta onestà. Tra L altro AI potrebbe rivoluzionare molto il mio lavoro nei prossimi 5 anni quindi è una cosa a cui ho già pensato non credere :asd:

La situazione che descrivi “alla gente piace la mia musica ma non guadagno un cazzo” è ancora una volta però legata alle major.

Se uno mette le sue canzoni solo su bandcamp i soldi vanno quasi tutti a lui no?
Chi ti obbliga ad andare da una major?
Sarà magari il fatto che riescono a pomparti gli ascolti stanziando budget per marketing promozione produzione & so on?

Da ignorante mi domando: se uno fa un accordo con una major per un album, diventa famoso, poi perché non ne esce? Sono contratti decennali che ti bloccano? Vedendo la storia di alcuni artisti che sono passati da una all’ altra dubito.
C’è qualcosa quindi che non ci state dicendo?

Giusto per essere chiari: voler remare contro vuol dire essere L artigiano che ferra i cavalli e vuole imporre a tutti di continuare a comprare cavalli invece che le macchine, perché altrimenti lui perde il lavoro.
È una situazione non piacevole quando ci sei di mezzo ma è la vita, va accettato, bisogna prepararsi e move on.
Lo stato o la legge non deve aiutare queste persone a non perdere il lavoro ma deve aiutarli semmai alla transizione nel nuovo mondo, magari diventando meccanici.

Qui la sensazione spesso su vari topic è che le persone vogliano invece imporre la prima, e la trovo estremamente sbagliata.

con le major ci sono diversi tipologie di contratti (se sei un novellino o se sei un big artist)… ma quello che va ormai per la maggiore è :" ok ti do X(poco per le nuove leve), ti do magari il producer e la sala da registrazione fai il disco e poi è tutto mio"… Poi se la major vuole affossarti o farti emergere sarà lei a deciderlo (in base a quello che va sul mercato).

i Big, che non sono oggetto di questo discorso, prendono tante valangate di soldi che se ne fottono altamente di come vanno le cose su spotify o altre piattaforme.

quando qualcuno ti dice :" ok per i tuoi prossimi 3 dischi ti do 150 milioni di dollari" tu che gli diresti? No grazie arrivederci ?:asd: dove vuoi che vadano… li ormai il problema non è più il denaro eventualmente solo la smania di grandezza e di voler fare le cose a modo tuo.

Ripeto il problema sono tutti quegli artisti che servono a rimpinguare i cataloghi, che sono di una certa nicchia e che non hanno forza contrattuale.

questa è imho l’unica vera soluzione per risolvere il problema.
è completamente utopistico e inattuabile per come stanno le cose però ecco se uno ci si impegna una potenziale soluzione la trova :asd:

il problema è fondamentalmente solo di distribuzione. nel publishing girano veramente una marea di soldi ed è un sistema che sembra fatto apposta per non capirci un cazzo. ma non solo publishing di musica, di qualsiasi cosa coperta da proprietà intellettuale.

questo articolo spiega abbastanza bene le dinamiche della gestione dei diritti di riproduzione meccanica che son quelli che vengono in parte ceduti ai publishers che hanno il compito poi di andare a battere cassa dai DSP
https://soundcharts.com/blog/how-the-music-publishing-works

la soluzione di benn jordan sarebbe la guerra termonucleare globale dell’industria del publishing, quindi per forza di cose impossibile da ottenere :asd:

ma quindi tu e @Oath & co volete che sta gente vada avanti a fare musica e usufruirla pagandola un cazzo (aka “il prezzo che ritenete giusto”) o volete che smettano di fare musica e vadano a fare i meccanici?

no perchè avete le idee un pò confuse a sto punto eh

ma infatti non lo è. nessuno lo ha mai scritto nel topic
queste sono le vostre distorsioni nei ragionamenti che fate che sono tutti contradditori e manco ve ne accorgete. non è il punto che ho tenuto io, nikita, grism, attela o nessun altro.

è LSC pensare che debbano continuare a farlo e che tu li debba avere a costo nulla perchè sticazzi i musicisti (cosa che letteralmente hai scritto)

E’ LSC pensare che non possano assolutamente provare a farlo ricevendo magari un compenso diverso da quello attuale.
Poi magari uno non glieli compra i dischi a un certo artista perchè fa cagare e quindi devono Comunque smettere di fare musica. Come per altro è sempre stato eh. mica è una novità, non capisco manco perchè la tirate fuori sta stronzata :mumble:

ma questa possibilità oggi non è sul mercato dopo l’arrivo di spotify (cioè vedere se il pubblico, senza l’alternativa di averli gratis, gli dia magari dei soldi…ERESIAAAAHH)

decidetevi per piacere perchè senno non si capisce piu di cosa parlate

Ragionamento anche condivisibile fino all’ ultimo punto.

Se non vi rendete conto che piattaforme di streaming (sia video che audio) e di coda radio e tv oggi vi forzano ad ingoiare quello che vogliono loro beh, allora non so chi sia più fuori dal mondo.

Di gente che fa ottima musica è pieno, ed i mezzi di oggi aiutano a fare avere una bella nicchia, ma è solo uno specchietto per le allodole visto che i corporates muovono masse gargantuesche.

In questo settore il merito sta a zero, poi c’è chi si accontenta eh, fama e successo non sono la stessa cosa.

2 Likes

ma poi, porca di quella troia @oath io ti voglio anche bene MA te lo ha scritto anche Nikita

tutto il cazzo di ragionamento del topic è partito letteralmente da "SE ANCHE TI ASCOLTANO NON PRENDI UN CAZZO" e tu scrivi

figa se trolli :asd:

ma che cazzo di mossa kansas city dei poveri stai pensando di fare :asd: ?

come direbbe @mtt “finito gli argomenti :) :) ;) ?”

Io non voglio “il diritto di pagare poco la musica”, io voglio mantenere il diritto di poter scegliere da consumatore libero cosa comprare o NON comprare coi miei soldi.
Non spendero’ di piu’ per la musica, magari perche’ mi frega meno di altro non perche’ reputo che i musicisti debbano morire di fame?
Se preferisco spendere 50 euro al mese in un ristorante piuttosto che darli a un musicista e’ una mia liberta’ e deve rimanere tale.

Quindi la risposta e’ che se il musicista in questione vuole guadagnare di piu’ ha 2 scelte:

  • o va a fare il meccanico
  • o sforna un prodotto che mi faccia venir voglia di spendere dei soldi in piu nel settore musicale

Si e no, nel senso che e’ ovvio che qualsiasi piattaforma che ha milioni di follower che sia una radio o una tv o un canale youtube riesce ovviamente a smuovere il mercato e canalizzare l’utenza verso X piuttosto che Y, ma e’ lo stesso da 100 anni non e’ niente di nuovo, e’ come funziona il mondo eh

Pero’ quel che oggi c’e’ di nuovo e’ il fatto che ci sono zero barriere di entrata per chiunque voglia fare musica e farsi conoscere, cosa che invece 20 anni fa c’erano valanghe di barriere d’entrata.
Oggi hai spazio gratis su internet, hai distribuzione praticamente gratuita, hai strumenti e software che hanno piu qualita’ di quel che veniva usato 20 anni fa nel mondo professionale & so on

Fuck you, i would if i could [cit.]

Ma guarda mtt qui nessuno sta dicendo il contrario anzi, si sta dicendo proprio questo che se tu utente ritieni giusto il prezzo che io ti chiedo per la mia opera e la acquisti tutti felici altrimenti sei libero di spendere quei soldi al ristorante, in un altro album, nei nuovi macbook pro m3 ( :sbav: vediamo se è la volta buona che @void cambia quel vecchio macbook che ha) in quello che ti pare, nessuno deve obbligare nessuno.

Oggi è più facile fare musica? Si. Si fa musica migliore? No. E’ più facile emergere? no è uguale a 20 anni fa se la Major decide che tu devi essere main stream allora lo sarai se no ti attacchi. E’ più facile arrivare alla major? no è come una volta prima passavi il cd adesso passi un link.

ma perche’ 20 anni fa quando la gente con la musica apparentemente ci campava non esistevano mtv e le radio che decidevano quale musicista poteva campare con la musica e quale no? :mumble:

si ma il punto mio e’ che le corporates hanno lo stesso potere che avevano 20 anni fa, con la differenza che 20 anni fa da feltrinelli ci arrivavano 20 dischi che avevano culo e facevano i soldi, oggi su spotify arrivano 2 milioni di brani ogni mese, che si sommano ad un catalogo gia’ sterminato

la musica e’ intrattenimento, purtroppo per chi decide di fare musica il suo album va a competere per il mio tempo e denaro con la discografia dei led zeppellin, io che ci posso fare?
se mi chiedi di darti 20 minuti del mio tempo su spotify per sentire il tuo album te li posso pure, 50 per un concerto pure

ma se mi chiedi 20 euro probabilmente li spendero’ per un disco che so che ascoltero’ per tutta la vita :dunno:

e’ lsc? non so, e’ lsc che un poeta non campi di poesia? che ci siano milioni di scrittori col capolavoro nel cassetto? boh