[Leave politix autta mah entertainment] Ma Spotify fa bene agli artisti?

sono di nuovo da mobile perdonatemi se scrivo “sintetico”.

La dimensione della torta non cambia perchè qualcuno l’ha ridotta così non perchè il potenziale sia questo:

Ma sapete quale è il prezzo deciso per singolo play da spotify? $0.003 to $0.005 e questo va fatto 70/30. quando voi ascoltate un brano date quella cifra.

Alle major va bene tanto loro i diritti spesso li pagano una tantum e hanno accordi diversi con le piattaforme.

Una soluzione potrebbe essere una fettina maggiore della torta che la piattaforma riserva agli artisti indie che non hanno una major dietro, in modo da supportarli.

Perché sono migliori non per l’artista
Perché le major decidono
E perché l’artista senza le major non esiste. Già non è mai esistito
Figurati ora che Spotify ha ammazzato il concetto dell’indie

Al resto ho già risposto in topic

Fin ora mi sembra che il problema sia 90% major e 10% Spotify e simili, più o meno, però le major esistono da prima che esiste Spotify quindi continuo a non capire molto il ragionamento.
Ho letto anche la maggior parte dei post prima.

Che un artista non esiste senza major mi sembra un po’ strano cmq nel 2023 in un epoca dove tutti si mettono su twitch o YouTube e postano la musica che vogliono e possono costruirsi la loro audience.

Forse può essere che la maggior parte degli artisti è rimasto a un modello vecchio di fruizione dei contenuti?

Ci sono artisti che sono nati e diventati famosi tramite social, partendo dal niente no?

1 Like

Si e poi finiti Comunque in mano alle major. Che ora nella fase iniziale, che è quella più difficile e costosa, prende rischi zero (almeno prima ti pagava la produzione del disco e ti promuoveva) e solo introiti.
Di questo parla tanto e bene Cremonini nella intervista a muschio selvaggio che ho linkato. Anche di quelli che ci muoiono nella cosa, per chi è avere skill social è tutto un altro set di skill dal fare il musicista

Le major certo che non aspettavano altro che fare di più la pelle agli artisti. Ma prima gli mancava un mezzo legale e pratico

Spotify glielo ha dato

L’unica che al momento può permettersi di bypassare a tutto questo è Taylor Swift, che è un caso unico da studio nella storia mondiale della musica moderna (non sto esagerando. È diventata letteralmente un case study pure nei master. Ha superato MJ)

Ripeto che se volete un esempio concreto, potete guardare gli scioperi a Hollywood. Cosa è successo. Perché scioperano. Cosa chiedono
Sono la stessa cosa

Ah. Il side effect musicale più grosso del “lanciati su tik tok” è quello che h trasformato tanta produzione musicale in quello che fa (quella gran gnocca :sbav: di) Annalisa :asd:

Lascio l’ultima riflessione della giornata su questo reply perché è importante ed era andato in secondo piano: aggiungendo che se domani Spotify chiude i battenti (e potrebbe succedere) di tutto quello che abbiamo (io incluso che ho il premium) versato in subscription ci rimane in mano un cazzo

Beh al momento se devo guardare agli ultimi 30 anni di storia sono più le cassette, i cd o gli hard disk che sono andati a farsi benedire rispetto a Spotify o Apple Music o simili che sono andati a ramengo.

Ho sentito toni accusatori in questo thread che sa una parte ci sono esperti del settore musicale e dall’ altra ignoranti, ma a dir la verità il discorso è esattamente opposto quando si parla di tecnologia :asd:

Mettere in piedi un sistema con la convenienza di Spotify dove però tu possiedi tutto quel che ascolti e sta per definizione su degli hard disk di tua proprietà è una cosa abbastanza folle in termini di complessità, ma voi lo ignorate probabilmente perché non avete la più pallida idea e quindi fate il paragone con il Walkman di 30 anni fa

Lavoro nell’ IT e in una cloud company ma ok :asd:
Da Bandcamp quando compri hai diritto a streaming e a scaricare mo3 e Flac
Ma pure Amazon (non l’abbonamento ,quando compri) funziona così.

Che poi tu stai confondendo durabilità del supporto col discorso che stava facendo drest (licenza perpetua vs subscription)…

Sono due cose diverse

Ma sono le solite pippe che vi fate quando mostrate di non capire nulla di prodotto e dei consumatori.

All utente medio non gliene frega una mazza di possedere aka avere comprato i diritti perpetui di ascoltare una canzone, ma proprio se fai un sondaggio su 100 mile persone manco salta fuori sta cosa eh.

Pensare così vuol dire non capire la realtà che ci circonda e di conseguenza giungere a conclusioni e proporre situazioni che sono fantascienza.

La cosa più importante per L utente è la convenienza: che sia in forma di semplicità di fruizione, o in forma di prezzo contenuto, o in forma di qualità etc

Tutto il resto son pippe della nicchia della nicchia della nicchia.

Quindi la domanda da porsi per risolvere sto problema è: come mantieni la convenienza che c’è oggi dando un maggior compenso agli artisti?
È logico che la risposta di comprare 5 tracce al mese non sia la risposta. Così come non è la risposta potersi scaricare i flac sull’ hard disk. Così come non è la risposta avete un catalogo di 10 mila tracce quando gli altri ne hanno 100milioni.

si può chiedere, ma la gente non lo fa, è già dimostrata la cosa perché era il mondo prima di spotify :dunnasd:

se la proposta è che si alzino i prezzi o la gente paghi per i singoli album, beh sappiate che NON succederà e la gente tornerà a piratare

è giusto? no, però è così

gli artisti devono trovare altri modi per fare soldi, l’ascolto della loro musica paradossalmente non può essere il modo in cui fanno i soldi perché nel 2023 non basta per pagare le bollette

Cazzo. Completamente persa sta news…

Voi non avete idea di come era il mercato prima. E che la pirateria non lo intaccava davvero, se non per i nomi grandissimi (che poi frignavano per le briciole e per principio. Tipo i Metallica)
Parlate senza dati alla mano

O ma poi tu e MTT lo capite che non sta scritto da nessuna cazzo si parte che è un vostro DIRITTO ascoltare tutta la musica del mondo praticamente pagandola un cazzo e senza riconoscere niente agli artisti ?

Non me lo ricordo nella carta dei diritti universali onestamente

2 Likes

Tldr

Stacce

Bona. Bootlicker anti pirateria confirmed.

Ha fatto economia all’università, attento

Anche se pare che ha fatto economia sull’università

ignoriamo LETTERALMENTE 230 reply argomentativi in cui si perde pure tempo a spiegarvi robe di cui palesemente non sapete un cazzo

che tristezza che siete tu e l’altro. davvero :sad:

Non è quel che ho detto, ti sei perso il mio ultimo post oppure non hai valide risposte da dare? :smiley:

vero, ma non cambia la realtà void ovvero che per la gente è un diritto e se glielo levi se lo prenderà in un altro modo
cioè come faceva prima

come ti ho detto, non andava cosi Borzo. La pirateria esisteva e non stava ammazzando nessun mercato discografico ed erano più fregnacce dei BIG (COFF COFF METALLICA COFF COFF) che altro
quello che sta letteralmente ammazzando (con un lento soffocamento) il mercato discografico è il modello spotify e quello delle major

però, seriamente:
quanto dovevo argomentare è scritto in topic (principalmente ho scritto io ma per fortuna on solo). Sono state presentate analisi, spiegazioni su cosa spotify ha cambiato.
Sono state illustrate alternative non fittizzie o immaginifiche, nel senso che sono realizzabili tranquillamente (quelle che ha detto Nikita) o esistono già (Bandcamp)
Sono stati fatti i paralleli col mondo di hollywood dove

  1. ci sono scioperi per gli stessi motivi
  2. in quel mondo la differenziazione per cataloghi esiste già. p.e. voi nella musica date per scontato che Apple e spotify e amazon music debbano avere la stessa roba senno frignate (ci sono letteralmente post frignanti su sto topic per sta roba), perchè le Major hanno sbracato i cataloghi sulle spalle di chi fa musica.
    Non so se vi siete resi conto che su Netflix NON trovate la stessa roba che su amazon o su disney plus o su hbo e che per averli tutti (Come PRETENDETE con la musica) dovreste pagare circa 70$ al mese di subscription. E sono sicuro che già ora in quell’ambito fate selezione… (questo per dire quanto siete in malafede a fare finta che sta roba non esiste a non sia concreta)

A sto punto è chiaro che la discussione è ideologica ma, dopo 238 reply, io con uno che scrive letteralmente “a me consumatore non frega un cazzo dei musicisti” (N.D.R. di cui sto consumando l’opera) non ho molto con cui spartire, onestamente.
ma non ce l’ho sostituendo la parola “musicisti” con qualsiasi altra categoria di lavoratori/produttori.
ed è il motivo per cui sta discussione stava in LSC

fine delle comunicazioni in merito

sena offesa, ma ho argomentato per 238 post quindi la faccina la puoi infilare dove non batte il sole :asd:
per altro il tuo ultimo reply dimostra apertamente che non capisci la differenza tra subscription economy vs perpetual licence economy e credi che sia solo un problema di storage e di supporto, quindi non so che altro doverti diri

se vuoi approfondire, in classico stile NGI, ti lascio dei Paperz di Gartner :dunno: