Le elezioni si avvicinano: M5S perchè?



Quindi il cavallo che vince non si cambia?

P.s.: lo dico fin da subito che credo che nessuno sia indispensabile su questo pianeta. Ergo per me decade ogni argomentazione contro i 2 mandati. Forse sono un po' pochi, ma è nell'ottica dei mandati ad esempio in parlamento. Se le camere reggono 2 mandati completi, il candidato si fa 10 anni.
Sono praticamente una vita.
Quando lo scopo è eliminare le figure che bucano lo schermo quotidianamente, propinando la propria idea che dopo un po' è stantìa, per lasciare spazio ad altra gente nuova.

E in aggiunta sarà una riduzione della democrazia, ma se non altro costringe gli altri ad alzare il culo dalla poltrona.
Come il padre che ha l'azienda di famiglia ed è stufo di mantenerti oltre i 30 anni perché non sai prenderti le tue responsabilità.
E' così che si responsabilizza il popolo, non "fai tu che a me vien da ridere".

E assai più va notato che "parlamentare != tecnico esperto".
Ma che sia la gente a decidere con il voto perchè bisogna per legge vietare un terzo mandato, non è democratico, per di più se quella persona aveva lavorato bene ed era una risorsa per il paese, magari aveva anche da terminare un proposta di legge su cui aveva lavorato e non era riuscito a portarla a termine.

Si lasci che siano gli elettori a decidere.

Poi come dicevo nulla assicura che 2 mandati siano completi potrebbero benissimo durare anche pochi mesi o solo qualche anno come la legislatura del governo Prodi.



E' una distinzione minore.
Il punto è responsabilizzare le persone: quante persone qui dentro hanno mai votato in passato (mi pare di aver votato una o due volte soltanto per preferenza) sapendo esattamente cosa votare al momento?
Vabbè a parte comunali o quello che era, lì per forza di cose conosci chi vuole diventare sindaco.

C'è il disinteresse per la politica. "Fai tu".
Però con il "Fai tu" rischi di trovare quello che fa come vuole lui, e i risultati in questi anni si vedono.



Perché alla gente ora come ora non frega una minchia della politica. Basta vedere le argomentazioni qui dentro: ognuno ha una sua idea e anche la più piccola pagliuzza non va bene com'è orientata quando cade sul pavimento.
Scommetto che se invece sono chiamati a dover prestare "servizio pubblico" anche i signor Nessuno, vedrai che capiscono bene la storia che hanno visto davanti ai propri occhi.

Per ora la votazione e seguire le vicende sono soltanto un fatto meccanico (per giunta più o meno manipolato da giornali o altro).
I politici sono come imperatori romani d'oriente (già lo dissi): ogni tanto fanno un'epifania, si mostrano al popolo per far vedere che loro ci sono, e poi si isolano come semidèi.

si ma non è che siccome siamo tutti ignoranti come bestie allora si reinventa il fuoco ogni giorno, non possiamo stare in balia di dementi che credono al signoraggio ed alle scie chimiche. la teoria serve a restringere il campo del possibile per poter prendere decisioni sensate in un tempo ragionevole. Se al corpo elettorale mancano i criteri di base per fare una scelta informata serve discutere e confrontarsi e serve chi ne sa di piu spieghi a chi ne sa di meno, fare altrimenti sarebbe come procedere a caso in una stanza buia piena di voragini, dopo aver buttato via la pila ed aver accusato chi te ne offriva una nuova di essere un agente del mossad.
il concetto di non delega (con cui ripeto sono daccordo al 1000000%) non presuppone una giustificazione a priori dell'ignoranza. Per dio, anche Bakunin faceva differenza fra autoritarismo ed autorevolezza.
l'assenza di un dibattito interno ingenera precisamente una situaizone in cui qualcuno seleziona le fonti corrette e tutti gli altri vi si approvigionano, passivamente.



e in assenza di democrazia interna tutto cio che ottieni è sostituire un dittatore con un altro, togli monti metti grillo e siamo da capo a dodici (ma coi peperoni sul balcone )

[/quote]
E' un discorso un po' "anarchico", ma mi sembra una lotta contro un governo autoritario: una persona che non ha problemi economici viene a dire a me che devo fare una vita di merda perché non c'è altra soluzione. Sicché quando tra cinquant'anni sono in una bara e ho sprecato 30 anni della mia vita, mi girano un pochino (anche da morto, così posso tornare da fantasma a pisciargli nel tè - cit.).
Se non altro, lasciami decidere se mandarti a cagare o meno con referendum o quant'altro.[/QUOTE]

e proprio quel pò che mi indispone, perche mi sembra che grillo della democrazia radicale abbia preso solo le parole d'ordine. la disciplina interna è degna del peggior partito leninista.
e te lo dice un anarchico
comunque onde evitare il solito bailamme secondo me ci sono tre punti fondamentali che restano oscuri

chi e come decide il programma?

chi e come seleziona i candidati ?

chi amministra la disciplina interna al partito ?

allo stato attuale la risposta a tutti e tre è Peppe Crillo, se la risposta fosse differente ci si potrebbe pure discutere (nonostante la bestialità del militante medio) se la risposta dovesse restare la medesima non vedo cosa li differenzi dal pmli o da forza nuova ...
Vabbè ma scusa, senza rientrare di nuovo nel merito di tutta questa diatriba (mi sembra di avere detto tutto), se arriva Peppe Crillo che ti dice "ehi, sapete che a Londra hanno sistemato le aree verdi, impedito alle auto la circolazione in determinati punti, etc etc" e ti dice che dobbiamo esigere un programma analogo in Italia perché abbiamo dei balordi che ci dicono che le centrali a carbone fanno bene e l'inceneritore è tutta salute, tu come lo scrivi il programma?
Se già alla fonte (Peppe Crillo) è sufficiente com'è?
Lo cambi un po' per far vedere che sei alternativo?

purtroppo la democrazia è fatta di pesi e di contrappesi.
Se tu hai un sistema paese che non ha la piena libertà di stampa, dove in certe regioni la gente compra e scambia i voti, è chiaro che ottieni un paese dove fare il politico diventa un bel mestiere.

Inoltre abbiamo già cominciato a rinunciare a pezzi di democrazia. A partire dal fatto che si sa già qual è l'indirizzo politico del prossimo governo, e non c'è modo di cambiare questa cosa: il monti-bis.
E' deciso.


Magari no, ma anche se fosse? Non ti sembrano dubbi legittimi,i miei?


No, se c'è un problema di libertà di stampa risolvi il problema della libertà di stampa, non monchi la democrazia impedendo agli elettori di scegliere un candidato che ha lavorato bene solo perchè ha fatto 2 mandati.

Che poi anche sulla libertà di stampa e di informazione ce n'è sempre di più, negli ultimi anni in ambito televisivo è nato il digitale terrestre che ha moltiplicato i canali televisivi, si è consolidato ed ha accresciuto la sua posizione il terzo polo di La7, è cresciuto un polo satellitare come Sky, a livello di giornali c'è sempre stata un'ampia scelta a cui si è aggiunto un giornale pienamente libero come IlFattoQuotidiano, senza contare internet che è in continua crescita e dove ogni persona può accedere a tutta l'informazione che vuole e dove c'è piena libertà di stampa.


mah, più o meno. però ovviamente siamo nel campo delle opinioni. a mio modo di vedere tu dovresti votare se condiividi il programma. se gli altri sotto grillo possono aprire bocca o no è un problema marginale nel breve periodo.

*
Questo è un problema di chi pretendere di risolvere le cose a manganellate.

P: Chi comanda può approfittarsi dell'informazione.
S: Qualunque cosa faccia dopo due mandati è "fired", si approfitti pure non gli servirà più di tanto.

P: Chi comanda riesce a sfuggire alla giustizia.
S: Rendiamo la giustizia più penetrante, efficace e potente.

E così via, son derive pseudoautoritarie. Pseudo perché chi le propone e le difende di solito è il peggio poveraccio straccione senza un briciolo di potere, grazie a dio.


E qual è il programma? E' proprio questo il punto.
Se il programma è costitutito da quello che dichiara Grillo, allora il m5s ha tutta la dignità e il diritto di presentarsi alle elezioni ma non avrà il mio voto, dato che troppo spesso sono in disaccordo con quanto afferma Grillo.

Se invece è vero che le dichiarazioni di Grillo non contano (o contano 1 come quelle di chiunque altro ), allora vorrei sapere quali sono le posizioni di coloro che manderà a governare.

Semplice e lineare, mi pare.


Su questo non sono d'accordo. I 2 mandati sono un buon margine, secondo me; magari facciamo 3 ma poi basta. Nelle amministrazioni pubbliche è normale spostare i dirigenti ruotandoli tra i vari incarichi dopo un tot di anni, proprio per evitare che la persona si radichi troppo al suo posto diventando quasi inevitabilmente di parte o peggio propenso all'abuso di potere.

Secondo me e' una scelta rischiosa.
Qui a Washington e' noto che i politici che sono all'ultimo mandato sono i piu' corruttibili perche' devono trovarsi un nuovo lavoro. Qualche "favore" al prossimo datore di lavoro scappa sempre.

Quello che non mi e' chiaro e' il motivo per cui e' una riforma tanto popolare. E' antidemocratica: non permette ai cittadini di votare chi preferiscono. E' antiproduttiva: una persona smette di essere votata proprio quando la gente comincia a capirla/conoscerla. E' pro-maggioranza: i partiti grandi hanno sempre giacche vuote da mettere ai posti di combattimento, un partito come i Radicali come potrebbe mai sopravvivere al ricambio? E' pro-partitica: siccome i deputati diventano tutti pu' o meno anonimi puoi veramente scegliere solo il partito; questo obbliga il futuro deputato alla lealta' al partito che lo nomina siccome i voti non sono veramente suoi.

A questo punto spariamoci ad un piede.


Ma quello può avere senso nelle alte cariche di governo come presidente del consiglio o presidente di regione dove devi fare delle nomine importanti e dove può esserci un'incrostazione di potere, ma non ha senso sul singolo candidato deputato consigliere di regione o altro.
Poi due mandati come dicevo possono anche durare solo qualche mese o qualche anno com'è accaduto per la legislatura di Prodi.
Inoltre due mandati secondo la proposta di Grillo vuol dire che se io faccio il consigliere regionale o il consigliere cittadino della mia piccola città non posso più ad esempio fare il candidato in parlamento.
Ad esempio lo stesso Favia del Movimento5Stelle ha fatto un mandato da consigliere comunale e un mandato da consigliere regionale per cui ora ha finito non potrà più ricandidarsi secondo questa logica, anche se magari ha lavorato benissimo, nemmeno al parlamento nazionale anche se lì non ha fatto mandati.


Mi pare che a questo punto tutti siano corruttibili, per un verso o per l'altro.

Chi è in fine mandato deve cercarsi lavoro e allora lo corrompiamo.
Chi può stare lì finché crepa si prepara la strada per fare il cazzo che vuole.

Mi pare un ragionamento sbagliato alla base.
L'idea è, se proprio non vogliamo prendere spunto dalla Roma repubblicana, come ha detto Grillo: la Leva. Vieni chiamato a fare il tuo lavoro nel pubblico, lo fai.
E' l'idea di fondo che è sbagliata: il politico non è qualcosa di super, di grandioso, come l'imperatore romano d'oriente; speciale, che guadagna di più ed è sopra i mortali.
E' un lavoro come un altro, solo che lo fai nel pubblico, per te stesso o per tutti.



Ok, avrà finito i mandati. Ma se rimane nel movimento può sempre dare consigli e suggerimenti ai prossimi che accetteranno i mandati.


Ma se lui non facesse più il consigliere o il parlamentare dovrà lavorare per mantenersi e quindi magari non ha più tempo da dedicare per dare consigli suggerimenti e aiutare.
Poi se poteva farlo lui e magari era anche più bravo e aveva lavorato bene perchè dover mettere un altro al posto suo e cmq perchè non lasciarlo scegliere ai cittadini con il voto, invece di cacciarlo per legge.
Seh vabbè ora non è che ti serve una settimana per spiegare a qualcuno come presentare un modulo .