macron non vuole dare il ruolo di primo ministro a Castets, perchè il suo governo abolirebbe la riforma delle pensioni che i francesi odiano, ecco la verità venuta a galla, ma che era alla fine il segreto di pulcinella
Vediamo che succede al NFP, se restano compatti e non si fanno tentare dall’altra opzione in campo, il socialista Cazeneuve
Considerato come l’approvazione della riforma previdenziale sia stata promulgata senza consenso parlamentare vorrei pur vedere non diventasse una contesa istituzionale decisiva; mi chiedo solo se in Autunno le strade francesi torneranno ad essere affollate.
Sempre perché macron odia i poveri, dopo aver fatto passare la legge sulle pensioni attraverso eikismi mentre la francia andava a fuoco, ora non vuole che la gente riesca a metterci su le mani nemmeno tramite processo “democratico”.
Macron vuole fare premier un tizio a caso di origini socialiste che non è stato indicato da nessun partito o coalzione, nella speranza che trovi da solo i voti in parlamento di una maggioranza ad ampio spettro che lo sostenga
A mio avviso questo fa una fine a dir poco pessima, il NFP probabilmente non gli voterà un cazzo di niente a meno di ben precise promesse in linea con il programma di governo che ha garantito loro la vittoria
Notevolissimo proporre lo scranno di Primo Ministro ad una figura politica fuoriscita dal Partito Socialista proprio per aperta dissonanza con la scelta dello stesso di cercare una necessaria convergenza con La France insoumise; non è chiaramente una scelta in buona fede, e neppure un vero tentativo di facilitare la formazione di una maggioranza parlamentare di governo.
EDIT: A me pare a Palazzo dell’Eliseo domini una certa presidenziale confusione, adesso indiscrezioni suggeriscono un interesse per una figura con un’inclinazione più tecnica quale Thierry Beaudet; da capire dunque se prediligere una lettura ottimistica di questi costanti cambiamenti nelle convocazioni, una strategia politica per mettere in difficoltà i partiti nell’opporre motivatamente i loro dinieghi magari, oppure effettivamente il Presidente Macron non sappia più che pesci prendere, con l’ombra di un bilancio statale da chiudere e negoziare.
penso seguendo la solita strategia del centro liberale illuminato di proporre al partito che ha preso la maggioranza dei voti un candidato inaccettabile, nel nome della razionalità e del decoro, salvo poi frignare che a queste zecche del cazzo non va mai bene niente e che in politica bisogna esercitare la fine arte del compromesso.
Sono sicuro che il nostro ministro degli esteri sta scalpitando per trovare parole di giusta durezza per dire a Macron di rispettare l’esito delle elezioni democratiche
Si può già dire che Barnier è primo ministro perché in Francia questo viene nominato direttamente dal presidente e non ha bisogno di ottenere la fiducia del parlamento per assumere le sue funzioni e scegliere i propri ministri.
Beh, come arrivare a distorcere e persino pervertire il risultato delle elezioni legislative, tra l’altro di fatto ponendo pure il partito dei Les Républicains in una posizione difficile, essendosi recentissimamente spaccati proprio a riguardo alle possibile convergenze con i fascistoidi, esprimere una figura di Primo Ministro, ipoteticamente, con l’avallo proprio del Rassemblement National vanificherebbe proprio ogni tentativo di affrancarsi della loro posizioni e dall’opportunità di conservare le aspettative politiche di cordon sanitaire istituzionale.
Sospetto l’arma argomentativa principale sia la necessità impellente, e dalla complessa realizzazione però, di una Legge di Bilancio qualsiasi prima della chiusura della contabilità annuale, appellandosi con grande ipocrisia alla responsabilità nazionale e denunciando l’ostruzionismo dei partiti verso cui non nutre simpatie; sostanzialmente quanto accade in un sacco di pseudo-repubbliche africane tra l’altro, il colonialismo prolungato infine esercita poeticamente la sua influenza.