Le elezioni francesi [delirio]

macron+destra non hanno la maggioranza :dunnasd:

dunque c’è un partito che ha tanti voti ma non la maggioranza e se non si fa come dicono loro chiede l’impeachment

mi ricorda la nascita del governo lega-5stelle e il famoso veto su savona

sti francesi sono poco originali

Un po’ diverso, il veto su Savona era stato messo perché Savona era un pazzo che voleva uscire dall’euro, qua è Macron che ha rifiutato a priori un pm di sinistra :asd:

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Fondamentalmente Macron sta golpando comunque :asd:

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vado a rileggermi il thread democrazie occidentali vs iran/venezuela/russia :sisi:

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ma infatti macron dopo l’uscita di stasera è incommentabile, o si fa il governo che vuole lui col premier deciso da lui o scappa con la palla verso l’orizzonte

Il fine stratega, la mossa Kansas City, la Francia al voto che fa muro contro l’estrema destra, ed alla fine finirà che alle prossime elezioni consegnerà il paese alla Le Pen come un Giuseppi Conte qualsiasi. :rotfl:

non vuole accettare la sconfitta

è una situazione contraria alla sua visione del mondo: aveva definito una strategia dove il fronte repubblicano al secondo turno e la sinistra divisa avrebbero dovuto dargli la vittoria. invece la sinistra si è unita ed è arrivata prima.

quindi ha cercato di giocare sulle divisioni a sinistra per cercare di metterli gli uni contro gli altri, invece la sinistra è restata unita, ha proposto un nome comune e La France Insoumise (Mélenchon) ha perfino proposto un governo senza ministri LFI se fosse servito a garantire stabilità.

E continua a dire no.

Perché pensava di essere il fine stratega che doveva per forza vincere, e invece lo hanno fregato ogni volta che ha provato a defnire una strategia.
E questo per Macron è inaccettabile, perché lui DEVE essere il più intelligente, o il suo mondo smette di esistere.

Povero sfigato, che se ne vada affanculo.

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Probabilmente il Presidente Macron contina ad operare nella speranza di un collasso della coalizione di Sinistra, sostanzialmente auspicando una comunque non facile e probabilmente assai sterile collaborazione ampia tra le forze parlamentari in cui emergere, apparentemente almeno, perchè è assai probabile la Francia vedrà nuove elezioni legislative nel 2025, non appena i termini costituzionali per sciogliere l’Assemblea Nazionale saranno rispettati, quindi prende tempo e lo sottrae alle forze parlamentari.

Altamente probabile che la frammentazione dell’NFP sia quello che speri di ottenere, ma dopo questo gesto a me sembra più plausibile che l’NFP si compatti contro di lui :asd:

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Beh, è una strategia, non è detto funzioni; l’ultima occasione in cui il Presidente Macron pianificò una strategia decise appunto di sciogliere l’Assemblea Nazionale prevedendo un risultato che non si concretizzò, adesso lamente instabilità politica. :asd:

Per me questo è il problema intrinseco di ogni sistema presidenziale, non importa chi occupi la posizione o quanti contrappesi istituzionali siano implementati, l’evoluzione del ruolo conduce sempre ad un ufficio attrattore di ogni potere e decisione, e pretende di avere ragione in forza del suo titolo.

un genio della strategia macron, mettersi tutti contro per compattare il fronte di centrosinistra :lode:

Eh sì Macron è euni che rispetto il processo democratico e il volere del popolo, tipo come ha fatto con la Francia a ferro e fuoco per le pensioni

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melanchon vuole attivare l’articolo 68 della costituzione francese per destituire Macron dal suo ruolo di presidente della Repubblica, proprio perchè non sta svolgendo correttamente il suo compito.

Per la sfiducia servono due terzi dei votanti dell’Alta Corte, cioè dei due rami del parlamento riuniti in seduta comune

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Improbabilissimo, anche perché non otterresti una destituzione immediata ma l’avvio di un processo parlamentare d’inquisizione attraverso una specifica commissione parlamentare a cui dovrebbe seguire una seconda votazione a distanza di tempo; certo preparerei i pop-corn nell’ordine di una tonnellata se mai accadesse.

Francamente dubito Rassemblement National possa trovare proficuo partecipare ad un’azione del genere, presumo al momento considerino Renaissance un relitto politico rispetto alla prospettiva di competere funzionalmente alla prossime elezioni presidenziali e vedano nella Sinistra unita l’avversario principale, anche sotto il profilo ideologico, e probabilmente giocheranno volentieri il ruolo del partito responsabile della continuità istituzionale francese, ma non si può mai sapere. :asd:

Pressoché impossibile la mozione sia accolta dal Senato specialmente tra l’altro.

https://x.com/AJEnglish/status/1828127813989482647

:pagliaccetto:

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non ho capito cosa c’entra col mio quote, visto che la notizia che riporti parla delle consultazioni che sta facendo Macron con tutti i partiti, mica di dare a lepen il mandato per fare il premier :asd:

Al massimo la notizia è la totale italianizzazione della politica francese, queste consultazioni ad ampio spettro sono una novità pressochè assoluta in francia anche quando c’è stata convivenza tra un presidente e un premier di colore politico diverso non si è assistito a questo giro di consultazioni su tutto l’arco parlamentare, cosa che invece è la prassi in italia, ma si è andato avanti con l’assegnazione di un premier per il partito o la coalizione che ha la maggioranza relativa in parlamento.

Macron si deve rassegnare a questo dato di fatto e affidare la guida del governo a Lucie Castets, come proposto dal NFP, se poi Ensemnble non le vuole dare la maggioranza allora che la sfiducino in diretta nazionale in parlamento :dunno:

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Frattanto il governo dimissionario francese, la Corte del Re sostanzialmente al punto di rappresentanza parlamentare attuale, continua in ogni caso ad esercitare la propria funzione in maniera attiva e non solamente in funzione del disbrigo degli affari correnti in preparazione ed anticipazione della stesura del bilancio finanziario per il prossimo anno; mi chiedo nel caso lo stallo negoziale all’Assemblea Nazionale proseguisse se questa situazione non possa essere utilizzata come esperimento politico in ottica di un’ulteriore rafforzamento del potere esecutivo dell’ufficio della Presidenza rispetto agli altri rami dello Stato.