Beh, è una strategia, non è detto funzioni; l’ultima occasione in cui il Presidente Macron pianificò una strategia decise appunto di sciogliere l’Assemblea Nazionale prevedendo un risultato che non si concretizzò, adesso lamente instabilità politica.
Per me questo è il problema intrinseco di ogni sistema presidenziale, non importa chi occupi la posizione o quanti contrappesi istituzionali siano implementati, l’evoluzione del ruolo conduce sempre ad un ufficio attrattore di ogni potere e decisione, e pretende di avere ragione in forza del suo titolo.
melanchon vuole attivare l’articolo 68 della costituzione francese per destituire Macron dal suo ruolo di presidente della Repubblica, proprio perchè non sta svolgendo correttamente il suo compito.
Per la sfiducia servono due terzi dei votanti dell’Alta Corte, cioè dei due rami del parlamento riuniti in seduta comune
Improbabilissimo, anche perché non otterresti una destituzione immediata ma l’avvio di un processo parlamentare d’inquisizione attraverso una specifica commissione parlamentare a cui dovrebbe seguire una seconda votazione a distanza di tempo; certo preparerei i pop-corn nell’ordine di una tonnellata se mai accadesse.
Francamente dubito Rassemblement National possa trovare proficuo partecipare ad un’azione del genere, presumo al momento considerino Renaissance un relitto politico rispetto alla prospettiva di competere funzionalmente alla prossime elezioni presidenziali e vedano nella Sinistra unita l’avversario principale, anche sotto il profilo ideologico, e probabilmente giocheranno volentieri il ruolo del partito responsabile della continuità istituzionale francese, ma non si può mai sapere.
Pressoché impossibile la mozione sia accolta dal Senato specialmente tra l’altro.
non ho capito cosa c’entra col mio quote, visto che la notizia che riporti parla delle consultazioni che sta facendo Macron con tutti i partiti, mica di dare a lepen il mandato per fare il premier
Al massimo la notizia è la totale italianizzazione della politica francese, queste consultazioni ad ampio spettro sono una novità pressochè assoluta in francia anche quando c’è stata convivenza tra un presidente e un premier di colore politico diverso non si è assistito a questo giro di consultazioni su tutto l’arco parlamentare, cosa che invece è la prassi in italia, ma si è andato avanti con l’assegnazione di un premier per il partito o la coalizione che ha la maggioranza relativa in parlamento.
Macron si deve rassegnare a questo dato di fatto e affidare la guida del governo a Lucie Castets, come proposto dal NFP, se poi Ensemnble non le vuole dare la maggioranza allora che la sfiducino in diretta nazionale in parlamento
Frattanto il governo dimissionario francese, la Corte del Re sostanzialmente al punto di rappresentanza parlamentare attuale, continua in ogni caso ad esercitare la propria funzione in maniera attiva e non solamente in funzione del disbrigo degli affari correnti in preparazione ed anticipazione della stesura del bilancio finanziario per il prossimo anno; mi chiedo nel caso lo stallo negoziale all’Assemblea Nazionale proseguisse se questa situazione non possa essere utilizzata come esperimento politico in ottica di un’ulteriore rafforzamento del potere esecutivo dell’ufficio della Presidenza rispetto agli altri rami dello Stato.
macron non vuole dare il ruolo di primo ministro a Castets, perchè il suo governo abolirebbe la riforma delle pensioni che i francesi odiano, ecco la verità venuta a galla, ma che era alla fine il segreto di pulcinella
Vediamo che succede al NFP, se restano compatti e non si fanno tentare dall’altra opzione in campo, il socialista Cazeneuve
Considerato come l’approvazione della riforma previdenziale sia stata promulgata senza consenso parlamentare vorrei pur vedere non diventasse una contesa istituzionale decisiva; mi chiedo solo se in Autunno le strade francesi torneranno ad essere affollate.
Sempre perché macron odia i poveri, dopo aver fatto passare la legge sulle pensioni attraverso eikismi mentre la francia andava a fuoco, ora non vuole che la gente riesca a metterci su le mani nemmeno tramite processo “democratico”.
Macron vuole fare premier un tizio a caso di origini socialiste che non è stato indicato da nessun partito o coalzione, nella speranza che trovi da solo i voti in parlamento di una maggioranza ad ampio spettro che lo sostenga
A mio avviso questo fa una fine a dir poco pessima, il NFP probabilmente non gli voterà un cazzo di niente a meno di ben precise promesse in linea con il programma di governo che ha garantito loro la vittoria
Notevolissimo proporre lo scranno di Primo Ministro ad una figura politica fuoriscita dal Partito Socialista proprio per aperta dissonanza con la scelta dello stesso di cercare una necessaria convergenza con La France insoumise; non è chiaramente una scelta in buona fede, e neppure un vero tentativo di facilitare la formazione di una maggioranza parlamentare di governo.
EDIT: A me pare a Palazzo dell’Eliseo domini una certa presidenziale confusione, adesso indiscrezioni suggeriscono un interesse per una figura con un’inclinazione più tecnica quale Thierry Beaudet; da capire dunque se prediligere una lettura ottimistica di questi costanti cambiamenti nelle convocazioni, una strategia politica per mettere in difficoltà i partiti nell’opporre motivatamente i loro dinieghi magari, oppure effettivamente il Presidente Macron non sappia più che pesci prendere, con l’ombra di un bilancio statale da chiudere e negoziare.
penso seguendo la solita strategia del centro liberale illuminato di proporre al partito che ha preso la maggioranza dei voti un candidato inaccettabile, nel nome della razionalità e del decoro, salvo poi frignare che a queste zecche del cazzo non va mai bene niente e che in politica bisogna esercitare la fine arte del compromesso.