Si, conosco quella via e in effetti standoci solo per le sigarette può effettivamente produrre un guadagno mostruoso.
Anche le tabaccherie a centro Roma sono buchi ma generano cifre apocalittiche. Anche se la numero 1 è quella di Ventimiglia, perché scende tutta la Francia a fare rifornimento.
E si, tutti i tabaccai a fine giornata rovistano nei secchi Anche io ho trovato qualche bella cifretta. Considera che c'è un giro di barboni che và rovistando i cassonetti proprio alla caccia dei G&V. Conta comunque che le grafiche dei G&V sono fatte per distrarre occhio e cervello in mille maniere differenti, Lottomatica ci conta perché così dopo 5 anni incamera le vincite non riscosse.
ho sentito di straforo discorsi di 10 anni fa (si, ho questo dubbio da quando ero ragazzetto e lavoravo con mio padre. ), in cui il barista diceva che lui stesso poteva comprare, a prezzi diversi dal fornitore dei gratta e vinci, le "partite" con più vincite di un certo tipo, tipo che c'è il lotto A che su 500 biglietti, sicuri 150 sono vincite dai 5-50 euro, quello B con vincite più alte ma sotto la decina e così via. vera come cosa, segreto di stato o cazzata da bar per far alimentare i "complotti di stato"? perchè da quando ho sentito questa cosa 10 anni fa , non ne ho più comprato nemmeno uno.
La struttura dei G&V è complessa. Seguono una normativa che impone che il gioco restituisca almeno il 70% dell'importo giocato. Una volta questa logica era sui pacchi di G&V (sono tutti da 300 Euro, quindi se sono da 1 Euro sono 300 biglietti a pacco, se sono da 2 Euro, 150, etc...), quindi i giocatori professionisti prendevano pacchi interi e avevano ottime chance di andare su.
Lottomatica ha poi redistribuito questa cosa sul lungo raggio per impedire che divenisse un lavoro remunerativo, quindi possono ora capitare 10 pacchi interi che ti pagano al max 80 Euro in totale, e poi quello col maxi premione. Essendo questa distribuzione fatta su una logica sequenziale per codici, i tabaccai che hanno più flusso di ordini, tendenzialmente distribuiscono più vincite.
Ma non c'è nessun modo che i prezzi siano diversificati, favoriti o si scelgano le partite. E' tutto deciso da un sistema blindato di Lotterie Nazionali (che di recente è stato hackerato da alcuni interni).
[QUOTE=Predy;20292252]Ma 10 anni fà non lavoravi a Mediaworld?
Comunque, turboczzata.
La struttura dei G&V è complessa. Seguono una normativa che impone che il gioco restituisca almeno il 70% dell’importo giocato.
Una volta questa logica era sui pacchi di G&V (sono tutti da 300 Euro, quindi se sono da 1 Euro sono 300 biglietti a pacco, se sono da 2 Euro, 150, etc…), quindi i giocatori professionisti prendevano pacchi interi e avevano ottime chance di andare su.
Lottomatica ha poi redistribuito questa cosa sul lungo raggio per impedire che divenisse un lavoro remunerativo, quindi possono ora capitare 10 pacchi interi che ti pagano al max 80 Euro in totale, e poi quello col maxi premione.
Essendo questa distribuzione fatta su una logica sequenziale per codici, i tabaccai che hanno più flusso di ordini, tendenzialmente distribuiscono più vincite.
Ma non c’è nessun modo che i prezzi siano diversificati, favoriti o si scelgano le partite. E’ tutto deciso da un sistema blindato di Lotterie Nazionali (che di recente è stato hackerato da alcuni interni).[/QUOTE]
si ma solo nei weekend se ti ricordi, il resto ero dal vecchio.
capito, quindi di sicuro parlava di questo in un altra maniera da farla sembrare “si possono comprare i vincenti a prezzi piu alti”
grazie
domanda ma quanti anni hai ? , perche' vuoi vendere tutto ti sei rotto i coglioni ? hai un'altro lavoro migliore pronto una volta ceduta l'attivita' o ti ritiri a vita privata e vivi di rendita ?
scusa per le domande sono curioso , puoi anche non rispondere mandarmi a cagare non mi offendo
Non ti mando assolutamente a cagare. La domanda è legittima e logica e per spiegarla mi serve tempo, quindi probabilmente faccio un piccolo wot stasera sul tardi.
Anche perché mi immagino susciti curiosità vedere voler cedere un'attività che si è scrollata dalle spalle pure un lockdown storico (siamo stati aperti al pari delle farmacie e si è lavorato quasi normalmente. Anzi quest'anno ho segnato 6k netti in più di guadagno sigarette).
[QUOTE=Predy;20293256]Non ti mando assolutamente a cagare. La domanda è legittima e logica e per spiegarla mi serve tempo, quindi probabilmente faccio un piccolo wot stasera sul tardi.
Anche perché mi immagino susciti curiosità vedere voler cedere un’attività che si è scrollata dalle spalle pure un lockdown storico (siamo stati aperti al pari delle farmacie e si è lavorato quasi normalmente. Anzi quest’anno ho segnato 6k netti in più di guadagno sigarette).[/QUOTE]
semplice curiosita’ , ma da quello che hai detto un attivita’ del genere nel centro di roma reggeva sicuramente , i vizi tirano sempre
Allora te la metto per punti. Tieni in conto la situazione iniziale descritta ad inizio thread. Ovvero il bar tabacchi era un progetto di mio padre, io l'ho solo salvato in corsa.
1- Non è un lavoro che sento mio. Non sono fatto per il pubblico, davvero. Mettici pure che è un lavoro che mette misantropia (succede a molti altri tabaccai con cui dialogo spesso sui social nazionali), ti interfacci ogni giorno con gente viziata, difettosa. Non ti portano niente. Io sono fortunato che ho il personale paziente che spesso lascio pure in cassa, altrimenti do di matto. A mio padre piaceva mettersi li e prendere in giro tutti con il suo stile con cui non te lo faceva neanche capire che ti stava sfottendo. Ad oggi mi torna ancora gente che lui letteralmente umiliava in pubblico a dirmi "eh che grande era tuo padre..." ... ancora non hanno realizzato cosa pensava veramente di loro.
2- Le tabaccherie sono estremamente stressanti. Lavori tutti i giorni, quando non sei dentro stai comunque lavorando tra fornitori, portali web, contabilità, etc... i soldi entrano pure, ma il tempo personale latita. Se poi hai bar, apriti cielo...
3- In Italia l'imprenditoria commerciale sta morendo. E lo sappiamo tutti. Le vie degradano, vengono rilevate da cinesi, indiani... il commercio di strada muore mentre però le tasse aumentano. Già da quando ho rilevato io la tabaccheria sto subendo una pressione fiscale aumentata almeno del 20%... quando mio padre prese il locale prima degli anni 2000 era 10 volte meglio. E ti assicuro che dopo x tempo inizia a roderti il culo che fatturi 200k di ricavi annuali, e al netto delle spese e della fottuta dichiarazione fiscale+acconto ti rimane a conti fatti lo stipendio di un impiegato. Non sto esagerando eh... una volta i tabaccai si compravano il porsche in contanti, oggi è tanto se arrivano a farsi una Punto a 5 anni di rate. Che poi non c'è nulla di male a farsi la Punto, ma quando tutte le tue giornate se ne vanno appresso al lavoro vorresti qualcosina di più.
4- il sistema dei monopoli è sempre più intricato, a volte mafioso. Bisogna pagare a volte permessi e coperture illogici, al pari del pizzo. La tutela dei sindacati è 0 perché gli stessi sono azionisti delle società che ci lucrano sopra.
Questi sono 4 punti basilari e fondamentali. Ce ne sono altri che posso dirti in corsa se vuoi approfondire con domande. In sostanza è un lavoro con il quale alla pensione ancora ci arrivi alla grande, ma è logorante e se non ce lo hai nel sangue ti rovina male. Ho visto colleghi tabaccai morire o andarci in terapia...
La cosa però più importante è che io ho un'altra azienda in startup (da 1 anno e mezzo, causa covid) che per una serie molto complessa di eventi si sta delineando con un business plan mostruoso. Quindi ben presto non ce la farò a seguire due lavori insieme. L'azienda di cui sopra è nel ramo ambientale (recupero materiale plastico), un settore piuttosto giovane dove ancora qualche soldino ci gira, ed è qualcosa che sta annunciando ipotetici guadagni di gran lunga superiori alla mia tabaccheria.
Certo, la mole di lavoro è identica se non peggiore (un altro imprenditore che mi sta facendo da tutor mi dice che lavora anche di notte e di domenica per seguire alcuni progetti), ma è sicuramente più remunerativa a livello personale. Prima di tutto perché è un progetto mio sin dall'inizio, e poi perché al contrario della tabaccheria dove sei un commerciante che aspetta disposizioni sui prezzi dallo Stato, qui sei un vero imprenditore che mette fondi e li usa per alimentare i vari rami dell'azienda per accrescerla.
sembra figo il tuo nuovo progetto, in bocca al lupo anche se è avviato da un pò. quelle due volte che ci siamo stretti la mano mi hai fatto un ottima impressione come persona, ti auguro solo il meglio!
E io che pensavo mi maledicessi perché venivo a importunarti al lavoro
Speriamo bene dai, mi sto muovendo su un tappeto di uova e non ne devo rompere neanche uno. Comunque... hai presente le macchine di raccolta che ha messo il comune alle stazioni metro? Ecco diciamo che sono in quel ramo..
[QUOTE=Predy;20293885]E io che pensavo mi maledicessi perché venivo a importunarti al lavoro
Speriamo bene dai, mi sto muovendo su un tappeto di uova e non ne devo rompere neanche uno.
Comunque… hai presente le macchine di raccolta che ha messo il comune alle stazioni metro? Ecco diciamo che sono in quel ramo…[/QUOTE]
capito… figo dai, a parte i coglioni che andavano la apposta per romperle, mortacci loro.
Scopro ora questo forum e questo topic! Tutto molto interessante e apprezzo la trasparenza in merito. Domanda cretina: visto che il prezzo delle sigarette è fissato dallo stato, non puoi/ha senso fare sconti per attrarre clientela visto che a logica io andrei da quello che mi è più comodo (non sono fumatore). Quindi mi viene da pensare tu puoi fare qualche tipo di promozione che porti la gente a comprare da te? Che ne so, ogni stecca gli offri un caffé o simile, con l'idea di acclappiare clienti che magari non passerebbero nei paraggi e che magari dopo 10 volte che passano ti comprano altro. Hai dei vincoli su questo tipo di cose?
No. C'è scritto chiaro sulla licenza un punto che specifica che i prezzi sono imposti dal monopolio e non li puoi cambiare.
Verresti sequelamente accusato in caso di flagranza di concorrenza sleale e un sacco di altre imputazioni. C'è la revoca della licenza in tronco.
Poi...
Che ci siano da secoli tabaccai che ti regalano accendino se prendi una stecca o te le fanno pagare col bancomat rimettendoci commissioni su quei 20 centesimi di guadagno è un altro discorso sul sottobosco...
Per attirare fumatori fuori zona e che sarebbero legati alle rivendite posizionate nella rete di vendita puoi offrire servizi accessori consentiti da quella mezza boiata del decreto Bersani. Ad esempio io sono Amazob Hub (equivalente umano del locker) e mi arriva gente dagli antipodi del quartiere a ritirare i pacchi e contestualmente qualcosa se lo compra. Sigarette comprese.
[QUOTE=DanielSAN;20300815]Scopro ora questo forum e questo topic! Tutto molto interessante e apprezzo la trasparenza in merito.
Domanda cretina: visto che il prezzo delle sigarette è fissato dallo stato, non puoi/ha senso fare sconti per attrarre clientela visto che a logica io andrei da quello che mi è più comodo (non sono fumatore).
Quindi mi viene da pensare tu puoi fare qualche tipo di promozione che porti la gente a comprare da te? Che ne so, ogni stecca gli offri un caffé o simile, con l’idea di acclappiare clienti che magari non passerebbero nei paraggi e che magari dopo 10 volte che passano ti comprano altro.
Hai dei vincoli su questo tipo di cose?[/QUOTE]
Più che altro esiste una vera e propria fidelizzazione che non sia solo merito della dipendenza da gioco e da fumo?
[QUOTE=Dogghi;20301024]Più che altro esiste una vera e propria fidelizzazione che non sia solo merito della dipendenza da gioco e da fumo? [/QUOTE]
Si.
Avendo bar ad esempio mio padre che era uno showman nato intratteneva gente che si faceva pure 2km per venire da lui a prendere sigarette e farsi due grasse risate mentre consumava un caffè.
Io purtroppo non ho quell’arte e ho puntato sull’efficienza operativa.
Ha funzionato ma dopo 10 anni sono veramente in burnout.
[QUOTE=Predy;20301022]No.
C’è scritto chiaro sulla licenza un punto che specifica che i prezzi sono imposti dal monopolio e non li puoi cambiare.
Verresti sequelamente accusato in caso di flagranza di concorrenza sleale e un sacco di altre imputazioni.
C’è la revoca della licenza in tronco.
Poi…
Che ci siano da secoli tabaccai che ti regalano accendino se prendi una stecca o te le fanno pagare col bancomat rimettendoci commissioni su quei 20 centesimi di guadagno è un altro discorso sul sottobosco…
Per attirare fumatori fuori zona e che sarebbero legati alle rivendite posizionate nella rete di vendita puoi offrire servizi accessori consentiti da quella mezza boiata del decreto Bersani.
Ad esempio io sono Amazob Hub (equivalente umano del locker) e mi arriva gente dagli antipodi del quartiere a ritirare i pacchi e contestualmente qualcosa se lo compra. Sigarette comprese.[/QUOTE]
Capito, grazie della risposta. Quindi è una cosa blindata e ogni servizio in più che offri di fatti vale come “tessera punti” per attrarre clienti, pur essendo cose a sé stanti.
[QUOTE=Predy;20301022]
Per attirare fumatori fuori zona e che sarebbero legati alle rivendite posizionate nella rete di vendita puoi offrire servizi accessori consentiti da quella mezza boiata del decreto Bersani.
Ad esempio io sono Amazob Hub (equivalente umano del locker) e mi arriva gente dagli antipodi del quartiere a ritirare i pacchi e contestualmente qualcosa se lo compra. Sigarette comprese.[/QUOTE]
a proposito di amazon locker: ma amazon quanto paga per questa roba? perchè credo ci sia un limite di € sui prodotti da poter lasciare in giacenza… il processore ad esempio non me lo faceva mettere nel locker ma solo consegna espressa.
è proporzionale in base a quanti ordini arrivano o quota fissa?
io da quando sto convivendo, la trovo una genialata farsi spedire la roba al tabaccaio/edicola vicini visto che siamo sempre fuori per lavoro o studio.
Ogni hub ha uno spazio predefinito contato in genere ad un max di 30 colli in giacenza. Se il totale della giacenza più la consegna giornaliera supera quel numero a te su amazon dira che quel punto ritiro è pieno.
Si può ricevere tutto fino ai piccoli elettrodomestici (no frigo e lavastoviglie quindi) indipendentemente dal valore. Anzi, ad amazon frega niente del valore... a volte ci sono dei "pacchi abbandonati", ovvero degli ordini che vengono annullati e quindi ritirati dai corrieri prima della consegna al cliente. Solo che i corrieri del ritiro non passano mai e i pacchi rimangono a marcire per 3 mesi da me fino a che non vengono scartati dal terminale giacenze che ho in dotazione. Amazon di tutta risposta quando ho chiamato il numero interno dei punti ritiro:- quando spariscono dal terminale apriteli. A noi non ci conviene neanche venirli a ritirare.
Ad oggi ho sfangato vari oggetti di cancelleria, 1 phon, 1 smartphone nokia, 1 microfono spia.
I guadagni si basano sull'intermediario del servizio. Sisal ti lascia 25 cent a pacco. Poste 30, etc etc...
Io ho sisal e lavorando circa 3-400 pacchi mese tiro su 1200 euro l'anno... solo per sparare codici con un terminalino.