[lavoro] Il tabaccaio...

Dopo tanto tempo e pure diverse uscite infelici che ho dovuto sopportare su Agorà mi sono deciso a scrivere sul confessionale. Più che altro perché confido sul fatto che mi vengano poste domande da chi è interessato senza critiche o insulti velati verso una delle professioni forse più ambigue, odiate, invidiate e molto altro in Italia.

La tabaccheria la rilevò mio padre intorno al 1998, insieme ad un bar in una zona all'epoca molto rinomata (cantanti, attori vari come clientela) e portata avanti con successo e tanti guadagni fino al 2011, quando è morto di infarto fulminante.

Io lavoravo a tempo indeterminato nel pubblico come sistemista di rete (sottopagatissimo), e nel giro di 24h dovetti decidere se lasciare il lavoro salvando attività e le famiglie che ci lavoravano dentro, o vendere tutto a prezzo irrisorio e continuare la mia vita a stipendio bloccato.

Feci la prima scelta fino ad oggi, anche io tante soddisfazioni, tanti progetti, prospettive… ma anche tanti problemi relativi a tutte le Partite IVA che devono sopravvivere nel peggior paese del mondo a livello fiscale.
Se un mio progetto và in porto per il 2021 venderò l'attività e passerò oltre, ma anche io mi sono fatto una bella esperienza in un microcosmo pieno di tantissime realtà che vanno gestite, tra concessionari di gioco, stato, privatisti, aziende delocalizzate, etc etc...

Mi fermo qui e aspetto qualche domanda, da parlare a riguardo ce ne è tantissimo se si fanno le domande giuste.
Qualcuno ha mai vinto cifre importanti? Ti han mai fatto donazioni?
Quanto gente hai visto rovinarsi al gioco?
Hai/hai avuto slot machines nel tuo locale?
Sai che a OW sei pippa?

Hai mai subito furti o tentativi di furto?
- Dipende cosa intendi per cifre importanti. Dai tempi della Lira con mio padre ci sono state vincite intorno ai 100 milioni tra i vari giochi. Passando all'euro le più significative sono quando qualche Gratta & Vinci assegna 10mila euro. In altri casi parliamo di qualche migliaio di euro a vincita tra Superenalotto, Lotto e via dicendo, niente di mostruoso ma chi li ha vinti si è tolto di mezzo qualche pensiero. Sul mio monitor 10&Lotto la mia ricevitoria ha distribuito circa 1.5 milioni di vincite, ma sono tutte spezzettate negli anni in vincite piccole da 1 a 5000 euro.
Le donazioni le facevano al tempo, ora sono tutti molto più avidi e manco il caffè ti pagano. Ma dipende dalle zone.
Dato che le vincite sopra i 1000 Euro vanno comunque assegnate alla banca, spesso c'è qualcuno famelico che non può manco aspettare 2 giorni di bonifico e li vuole/pretende subito. Quindi magari ti chiedono di dargli la cifra meno un 50/100 euro come donazione, e poi tu te li accrediti sul conto personale con calma.
E' una cosa fattibile, ma diciamo che non và detta in giro.

- A dir la verità poco e niente.
Chi si rovina al gioco ha già di per sé una mentalità distruttiva nel resto delle cose della vita. Quindi partono con l'essere poveracci già da prima e con il gioco peggiorano la loro situazione volontariamente, arrivando anche a PRETENDERE che gli venga fatto credito.
Gente invece piena di soldi che si è ridotta a zero invece mai vista, tranne un particolare soggetto che era in politica quindi si autofinanziava con rimborsi spese pubblici per giocare, ma su questo argomento mi fermo che altrimenti andiamo a ledere la privacy di qualcuno.
C'è comunque da dire che il gioco trasforma certe mentalità… ho visto ad esempio medici (quindi gente benestante) arrivare a pretendere il pagamento immediato di vincite grosse come spiegato sopra, e offendersi al mio rifiuto di operare la transazione.
Avevano bisogno di soldi? No, dovevano solo soddisfare il gusto di ricevere una mazzetta di contanti in mano.

- Mio padre quando ha rilevato il locale ci ha trovato 3 videopoker, di quelli che pagavano in buoni pasto. Li ha tolti dopo 1 anno e non li abbiamo mai più rimessi.
Le slot attirano la MERDA vera in termini di clienti (mafiosi, banditi, etc) e non capisco neanche perché visto che il compenso per i gestori è minimo (specie ultimamente con le tassazioni a millemila)

- Ora che ho dovuto abbandonare causa figlio sicuramente si al tempo la mia la dicevo anche secondo qualche giocatore di rilievo

- Mio padre molti furti notturni. Prima dalle cantine con il buco nel muro. Poi rinforzando gli allarmi con sensori e altro hanno iniziato a entrare di corsa sfondando la serranda e arraffando sigarette e grattini in esposizione di corsa.
Da quando abbiamo messo una gabbia di ferro battuto da 10 tonnellate tipo banca non si è più visto nessuno per 12 anni.
Uno dei miei miglior amici e' il vostro rappresentante a Bruxelles
Allora ti avrà raccontato che barzelletta sono certe associazioni di categoria che abbiamo
Come funziona il business del tabacco?
Cioè, mi son sempre chiesto, su un pacchetto di sigarette da 5 euro quanto è il margine che ti resta?
È vero che devi andarle a prendere ai monopoli con la distinta prenotata e coi soldi in mano?
Un amico tabaccaio mi spiegava che senza giochi, caffetteria e chicchi vari di supporto tirarci fuori due stipendi è abbastanza faticoso, ma ne parlavamo 10 anni fa.

Ovviamente se pensi che ti voglia fare i conti in tasca o che la mia domanda sia offensiva puoi glissare e cazziarmi
È che dall'esterno sembra un lavoro privilegiato ma non credo sia così
Non sei assolutamente offensivo.
Nel post di apertura mi riferivo in passato a gente che senza sentire alcuna motivazione mi ha dato parecchie definizioni, tra cui "liberale con il culo degli altri"

Ma la tua domanda come tutte le altre è ineccepibile.

Tanto per iniziare, il guadagno sulle sigarette si chiama aggio (si, con due g ) ed è quello che il tabaccaio prende in maniera pulita, essendo i prezzi fissati dallo Stato ed esenti da IVA.
L'aggio sulle sigarette dagli anni 70 è fissato al 10%, quindi su 5 Euro di un pacchetto io percepisco solamente 50 centesimi, altri pochi spiccioli vanno alle industrie (un pacchetto di Marlboro in produzione mi pare costi tipo 70 cent) e il resto va tutto allo stato.
Ovviamente grazie al nostro fantastico sistema fiscale, i 50 centesimi che io percepisco sono lordi, quindi alla dichiarazione dei redditi subisco un'ennesima decurtazione fiscale.
Da diversi anni molti stanno richiedendo a gran voce l'innalzamento dell'aggio almeno al 15%, per far fronte al continuo innalzamento tassativo. Ovviamente lo Stato si gira sempre dall'altra parte.

Le sigarette vanno ordinate settimanalmente (e appena finisco sto reply devo andare a preparare pure io l'ordine in scadenza) e il guadagno lo calcoli dalla fattura che ti viene data alla consegna in cui sono segnati i kg ordinati, il loro valore in pagamento e la cifra di aggio decurtata.
Diciamo che se ordini una media di 50kg settimanali sei sui 5000 Euro di aggio mensili, e sei già una buona rivendita (si, io ci sto su quei numeri).
Se ti chiedi a cosa serve il peso: le sigarette si ordinano a peso, una stecca pesa sempre 200 grammi, i pacchi di tabacco 300 grammi. Se ordini 1 kg quindi hai preso 5 stecche per un totale di 50 pacchetti.

Andarle a prendere ai Monopoli non si fa più in genere, perché molti subivano anche appostamenti e venivano aggrediti appena usciti con la macchina carica di sigarette.
Ci sono dei servizi di trasporto autorizzati che vanno con i loro furgoni rinforzati e te le portano comodamente. Ovviamente vanno pagati in genere dai 20 ai 40 euro a trasporto.
La distinta non si presenta più, ora si fa tutto tramite portale online, un sitaccio mal programmato e sviluppato da una SH spagnola. Potete vederlo: www.logista.it
Per il pagamento c'è un altro microcosmo: le sigarette vanno pagate al momento della consegna. Se ordini 15mila euro di materiale, normale che non puoi andare di contanti, quindi devi andare con il bollettino postale/assegno circolare alla posta per pagare.
Per smaltire questa procedura c'è a disposizione un meccanismo di fidi. Ovvero tu paghi una quota annuale ad un ente chiamato Ecomap (a sua volta radicato nella federazione tabaccai, che a sua volta risponde allo Stato ) che ti aggancia il RiD sul conto bancario e te lo preleva una settimana dopo, dandoti tempo di vendere le sigarette senza pagarle prima.
Questo spiegato molto in soldoni, la realtà è un attimino più intricata, e l'ente Ecomap di cui ti parlo fornisce fidi su tutto (Lotto, Marche da Bollo, etc) a fronte di pagamenti sempre più elevati (io arrivo a pagargli circa 1200 Euro annuali), ma c'è anche da dire che offrono servizi di rimando niente male, come una buona assicurazione sanitaria per te e famiglia con la quale ad esempio ci siamo pagati 3-4 operazioni chirurgiche in clinica.

Il tuo amico tabaccaio ha ragione, le tabaccherie pure per il motivo di cui sopra (tasse) sono probabilmente destinate a sparire. Il connubio migliore è il bar tabacchi, ma avendo proprio quello ti posso assicurare che ti porta via la vita poiché i bar con la piovra di normative sanitarie/amministrative/giuridiche che ci sono in Italia sono veramente una prigione.
Però sono luoghi di ritrovo dove se inserisci pure giochi vari con personale e locale piazzato in un buon punto fai sicuramente un gran bel fatturato.
E anche qui nascono degli escamotage abbastanza illogici che lo Stato permette: le tabaccherie sono licenze che vanno date ad 1 titolare e rinnovate ogni 9 anni, si può fare impresa familiare o ditta individuale ma non società per motivi di antimafia.
E allora le imprese più forti aprono una grossa Srl come catena di bar in giro per una città, e poi acquisiscono dentro ognuno di questi una tabaccheria slegata fiscalmente con un prestanome in subaffitto.
E' un metodo molto utilizzato dai cinesi, ma anche da società di fratelli/parenti che possiedono catene di ristorazioni e le "potenziano" con sto trucchetto se trovano in zona un tabaccaio puro che vuole vendere.

Dovrebbe essere tutto, senza dilungarmi troppo sui dettagli o su ogni cosa c'è da farci un libro. Per il fatto che da fuori sia privilegiato purtroppo è di rimando ai tempi d'oro in cui effettivamente le tabaccherie erano miniere d'oro a fatica zero. Oggi come oggi onestamente, hanno di buono che sono tra i pochi lavori che ancora ti mantengono egregiamente SE sei disposto a fartici il culo dietro. E intendo proprio viverci dentro con tanti sacrifici.
Risposta ineccepibile, grazie
Solo una cosa non mi è chiara del meccanismo, correggimi pure se svariono: se vai a prendere tipo 5.000 euro di veleno hai detto che ti decurtano subito l'aggio che ti spetta, giusto? E quindi le paghi 4.500 euro.
In pratica i pacchetti che vendi sono solo un rientro di liquidità che ti consente di fare l'ordine successivo, al netto di tutti i meccanismi di fido e bilanciamento che esistono.
Anche perché a pensarci bene le sigarette non le scontrini, quindi non entrando nel riepilogativo giornaliero del misuratore non le potresti dichiarare fra i ricavi
Esattamente come hai detto.

Ma essendo generi di Monopolio i ricavi vanno già registrati in AdE, posto che li devi dichiarare anche tu. Sulle fatture di gennaio segnano quanto è stato fatto durante l'anno precedente per facilitare la vita.
I vari servizi di pagamento (bollo auto, ricariche, bollettini, ecc...) sono convenienti o devi sperare poi il tizio si pigli pure il caffè?
I servizi sono un altro dei tanti mondi a parte.
Ormai vengono offerti da tutti i gestori: Lottomatica, Sisal, Snai, etc etc etc che si prodigano di fornire i vari terminali per espletare le pratiche.
Tutti richiedono un canone mensile che devi poter coprire.

Ogni servizio ha un guadagno fisso diverso: le bollette/bolli/bollettini da 80 cent a 1,25 cent fisse, le ricariche di vari servizi sono prese per il culo, altre convengono.
Come PostePay che chiede 2 Euro di commissione al cliente e lascia 50 centesimi a noi, con tutto il fatto che se ti vengono a caricare 3000 Euro, ti rimane sto gruzzolo in mano da portare in banca a rischio rapine.
Mentre magari servizi come Amazon ti fanno emettere ricariche prepagate con un buon 2-3% sull'importo.
Poi c'è un particolare servizio che paga anche gli F24, e corrisponde benone, ma ti trasformi in un ufficio bancario con annessa fila in attesa.
Insomma va studiata… io in media faccio circa 120 bollette a settimana, quindi copro i costi e ci vado sopra. Alcune tabaccherie specie quelle di paese magari devono abbandonare queste idee.

Le ricariche telefoniche invece sono una presa per il culo catastrofica. E se trovate tabaccai che non le fanno non li odiate.
I gestori telefonici corrispondono roba da 0,03 cent per le ricariche da 5... con tutto che devi stare li a farti dettare il numero da gente che non parla italiano/non se lo ricorda/te lo dice sbagliato.
E succede talvolta che anche se gli dai lo scontrino di controllo non lo leggono e ti danno l'ok… magari hanno sbagliato il numero che và a ricaricare un altra paersona, e li scatta il pandemonio: non ti vogliono pagare, tu ci rimetti soldi, tempo bile… e magari dietro in fila c'era uno che voleva una stecca di sigarette e se ne è andato perché si era rotto di aspettare...
Insomma, dai tempi di mio padre noi diamo solo le ricariche scratch e il cliente se le fa da solo, altrimenti non telefona
Poi anche qui ci sono colleghi che invece le fanno e sperano nell'indotto del caffè. A ognuno la sua gestione.
Sei sempre costretto a comprare un rotolo di marche da bollo da tenere nel cassetto o finalmente nell'A.D. 2020 puoi stampare direttamente quelle che ti richiede il cliente?
I rotoli sono forniti gratuitamente da più di 10 anni e servono ad una macchinetta per stamparle a richiesta.

Quando andavano comprate e tenute nel cassetto mio padre le aveva tolte perché se le rubavano era un macello.
Con il terminale che le stampa le ho rimesse. Comunque è un catorcio che va a 56k e pure per fare una marca da 2 euro ci mette 3 minuti. Quindi qualcuna a pronto uso in genere la prepari prima.
Non c'entra niente col thread, ma vabbè

Quando ero in centro paese ho abitato 5 anni sopra un tabaccaio...

Una notte, alle 2:30 circa ho filmato una rapina in diretta, questi hanno sfondato la serranda con una Uno di 30 anni fa sbattendoci e facendo retro 5 volte, hanno portato via saccate di roba e 2 macchinette in tipo 5 minuti netti su un camioncino rubato una settimana prima nella piazza a 50 metri

E la uno non si è fatta NIENTE.

Ovviamente avevano spostato la mia macchina davanti alla serranda sfondando il vetro e spingendola 10 metri più avanti (hanno anche rimesso il freno a mano )

E in 5 anni ho sempre odiato quando spostava quel fottutissimo e rumorosissimo cassone dei giornali alle 6 del mattino, che porca puttana non gli cambiava niente a spostarlo alle 8 quando tutti sarebbero stati svegli
Uao innanzitutto ti ringrazio per le risposte precedenti perché molto esaustive ed interessanti.
E mi spiace se hai subito attacchi da qualche minus, non curartene; verosimilmente il massimo che ha fatto è sgranocchiare patatine davanti alla luce blu.

Ciò detto, quale può essere la forbice di guadagno netto min max per un tabacchi è un bar tabacchi, annuo, al netto di tutto?
La licenza da tabaccaio costa molto?


Non c'è una forbice definibile.
Ci sono tabaccai grandi che fanno poco e tabaccai piccoli che campano 30 anni.
Idem i bar tabacchi. Dipende dal titolare e da come sa fare impresa.

Ad esempio una delle rivendite a me vicine (le tabaccherie sono radicate a ragnatela con distanze minime da rispettare per coprire tutte le zone) era di un collega amico che ci ha vissuto per anni con servizi, pochi giochi, tabacchi e articoli da regalo.
Ha venduto la licenza a tre soci che hanno fatto un bar tabacchi prendendo un locale a fianco. Una roba immonda da 5 vetrine, 14 dipendenti, H24 aperti con cifre tipo da 6000 euro solo di affitto.
Sono durati meno di un anno, poi hanno dovuto rimettere tutto in vendita.



Viene valutata secondo criteri imposti dall'agenzia delle entrate.
In genere è aggio annuale di tabacchi e gioco del lotto moltiplicato per 2 o al massimo 3 se ti trovi in centro città (una volta si faceva anche x 5).
Quindi se ad esempio fai 50 mila annui di tabacco e 30 mila di lotto devi fare 80.000 x 2 = 160.000
Quello è il valore minimo di vendita, se vendi a di meno ti becchi accertamento fiscale. E qualcosa te lo trovano SEMPRE.
Inoltre tra aggi gratta e vinci, servizi, Superenalotto e tutto quello che puoi avere tra bar, cartoleria etc quel valore va pure aumentato altrimenti regali l'attività...

Considera che comunque la licenza non si vende. È una concessione che viene passata dai monopoli anche dopo verifiche, quindi se vendi devi prima ricevere nulla osta da AAMS che vuole assicurarsi che il subentrante non sia un mafioso o roba simile. Il tutto figura come cessione di attività commerciale a livello fiscale, ma non vendita di tabaccheria.
Senti ma se passo da te me lo fai pagare il caffè?


No, ovviamente.
Allora possiamo tutti transferirci a Roma, caffe' gratis per tutti