è per questo che un “architetto” che non si sporca le mani è un mezzo pagliaccio, nel senso che devi sapere nella pratica quali possono essere i problemi prima di disegnare una architettura, perché sulla carta siamo tutti capaci di disegnare dei fantastici castelli che poi non stanno in piedi
again, ni. Perche’ l’architect deve stare up-to-date con le tecnologie e le soluzioni disponibili ma magari non mette mano in pratica su una cosa da tempo / solo per avere un idea di come funziona in pratica (se e’ nuova) e invece chi deve poi realizzare una soluzione “reale” si scontra con i problemi reali.
L’architect e’ quello che poi appunto non e’ che arriva e sbraita “ma che cazzoooooh” ma invece si mette in pair programming (per l’IT) e vede assieme a te che cazzo non va e in caso apre i vari issue su github/salcazzo con i maintainer o direttamente contatta engineer agendo a nome dell’azienda stessa e non di “pinco pallo” singolo dev.
Hai avuto esperienze di merda con architect Tasker se mi scrivi ste cose, mi spiace per te.
Ma io sono d’accordo con te e stiamo dicendo un po’ la stessa cosa, mi sono capitati architect che al primo problema tecnico alzano le mani e non sono capaci neanche di aprire un file di log e altri che si mettono li e cercano di capire i problemi.
La cosa che dico è che se uno pensa di fare l’architect facendo solo disegni allora butta male
Sono di parte.
Proprio pochi giorni fa ho notificato le mie dimissioni da senior manager di bigcorp (gestisco c.ca 70 persone)
Avrei il tappeto davanti per crescere ancora di più come ruolo e responsabilità, ma la vita dentro la bigcorp è totalmente irrazionale, condivido tutti gli aspetti negativi espressi finora. O te ne fotti delle persone o ti rovini il fegato per la totale mancanza di senso che affligge la vita lavorativa di tutti i giorni.
Andrò in pmi come c-level a coordinare le operations, col fine di sviluppare e vendere prodotti e servizi anche alle stesse bigcorp
Se fallisce pure questa strada mi apro la mia di azienda. Oppure mi metto a coltivare e ciaone del tutto.
guarda che anche li va di culo eh potresti ritrovarti esattammente nelle stesse condizioni… ma spero per te che tu abbia fortuna.
Si si, true.
Sono passato da piccola azienda (300 dip) dove si lavorava tanto, si portavano i risultati e arrivava puntuale il riconoscimento a una di oltre 500k, sto valutando di scappare.
Ci sono anche dei vantaggi innegabili sotto forma di benefit e nella quantità di sbattimento richiesto (se ti vuoi imboscare sei nel paradiso terrestre) ma se arrivi da altra realtà, magari meno organizzata ma anche meno stratificata, meno politica e meno a compartimenti stagni dove la professionalità era riconosciuta è un attimo sentirsi inutili.
Però mi rendo anche conto che chi in certe realtà ci nasce, fuori si sentirebbe altrettanto senza fiato.
il fatto e’ che spesso se non lavori su un prodotto o un servizio che e’ venduto e usato direttamente dai tuoi clienti, ti sembra di essere inutile mentre gli altri che lavorano direttamente su quel prodotto sono quelli che “tirano avanti l’azienda”.
e’ una sensazione contro cui anche io combatto spesso ma quando ne parlo al mio capo cerca sempre di farmi capire che e’ un enorme gioco di squadra e si, magari non sei Messi che segna il goal davanti al portiere sotto 100 mila tifosi in tribuna, ma senza il lavoro di fisioterapia e allenamento che tu fornisci a Messi, non sarebbe il campione che e’.
(primo paragone che mi e’ venuto in mente ma penso si capisca il concetto)
Confermo al 100%.
C’è tutto uno strato di manager e senior manager che deve occuparsi di razionalizzare le attività di lavoro del proprio team, facendo ordine tra un insieme di processi non codificati per N mila motivi, tra cui il più importante è la difesa del proprio orticello.
La regola d’oro é: se hai bisogno di un meeting per coordinarti, allora hai un gap di processo e non te ne rendi nemmeno conto.
Ecco, di lavoro io faccio principalmente meeting (e PowerPoint
)
La mia piccola esperienza, è che spesso queste aziende si imbarcano, anche perchè il middle management per avere le promozioni in fretta cerca di ingrandire il più possibile il team.
Alla fine ti trovi nella situazione dove il lavoro che si faceva prima in 20 ora lo si fa in 80 e pure peggio, perchè in mezzo c’e’ gente che neanche ha mai visto il lavoro da eseguire, creando una catena di difficoltà infinita.
Credo che solo realtà estremamente strutturate o esistenti da 50 anni riescano a limitare queste problematiche.
quoto te, ma in generale mi sembra forse di lavorare in una realtà parallela…
Mai visto nulla del genere, anzi è SEMPRE il contrario!
Si era in 20? bene, ora si fa in 15!
Cioè, per me questa è l’era dello schiavismo, altro che l’era del “non si fa nulla”
(parlo sempre dell’IT eh!)
Anche il management (e io ora mi ci trovo a metà) lavora, producendo magari aria eh, ma ha call, reportini, excel, slides, e fuffa varia, che il tempo te lo occupa.
Ma beati voi che riuscite a rubare lo stipendio
Faccio esattamente quello che hai descritto
Mi smazzo le infinite riunioni (e trasferte) dal cliente, discussioni interminabili in cui la volta successiva si rimangiano quello che è stato detto la volta precedente. Mi occupo di coprire i requisiti richiesti dal cliente dal punto di vista funzionale e operativo. Scrivo i documenti di analisi, collaboro alle offerte commerciali e poi guido gli sviluppatori a realizzare quello che ho in testa.
Molto spesso mi sporco pure le mani e torno anche io a fare lo sviluppatore, ma diciamo che a 40anni non ne ho più voglia
alle persone che lavorano con me solitamente do sempre libertà di espressione. Se pensano che tecnicamente una cosa può essere fatta in un modo diverso rispetto a quello che pensavo io, avvallo quasi sempre questa strada
Sporcarsi le mani comunque un pò mi piace sempre
So che ognuno avra’ fatto esperienze diverse ma personalmente ho sempre apprezzato e ritenuto molto in gamba qualsiasi persona che sia upper management o addirittura CTO, che regolarmente si “sporcavano le mani” scrivendo codice o provando in prima persona determinate tecnologie.
Penso nella nostra linea di lavoro sia un enorme plus questo tipo di atteggiamento, ovviamente richiede del tempo che spesso queste figure non hanno e devono in qualche modo ritagliarselo.
scusate, ma le operation NON centrano nulla con lo sviluppo
al limite, se si opera in ambiente di devops… ma altrimenti nulla
infatti nella mia testa faccio sempre un grosso distinguo tra chi si ritrova a ricoprire certi ruoli
- perchè qualcuno ce l’ha messo a mò di raccomandazione
- a seguito di una gavetta più o meno lunga
nel primo caso ti ritrovi gente arrogante e ignorante che non ha la minima idea di quello che fanno e quali problemi possono avere chi sta sotto di lui.
Nel secondo caso invece solitamente si ha davanti persone empatiche con il tuo mestiere perchè sono i primi ad esserci passati e sanno cosa significa.
tutto sta nella fortuna di trovare i secondi piuttosto che i primi
Mah, credo che la possibilità di rimanere anche solo minimamente operativo in un ruolo manageriale dipenda fin troppo dalle caratteristiche dell’azienda e dalla cultura manageriale che la permea.
Nella mia precedente esperienza, nonostante fossi Head of, avevo sia estrema libertà di interpretare la managerialità come volevo io, sia una certa vocatura alla ricerca e sviluppo che mi consentiva di rimanere attaccato alla parte operativa (diciamo: 80 gestionale e 20 operativo).
Dove sono ora mi richiedono un ruolo puramente gestionale e oggettivamente non ho il tempo fisico di aprire un IDE, se non per tirarmi giù quattro dati per fare una mini-analisi funzionale ad una PPT
Attenzione pero’, se da questo lato della medaglia hai pienamente ragione, dall’altro lato e’ anche vero che essere tecnicamente molto bravi, non e’ necessariamente correlato ad avere skill manageriali (people) e spesso e’ proprio il contrario, a fronte di ottime skill tecniche c’e’ mancanza di soft skills e lacune nella gestione delle persone.
Trovare qualcuno che e’ bravo in entrambi i casi e’ ovviamente merce rara
Correttissimo quello che dici. Quando trovi il bravo manager che è stato anche un bravo tecnico, è come trovare una tigre bianca Però nella mia vita qualcuno l’ho incontrato e ne sono felice.
Io probabilmente sono molto più valido tecnicamente che non managerialmente, vorrei solo consolidare il mio orticello nel middle-management e starmene li con un gruppo di lavoro da dirigere/coccolare/far crescere. Di diventare amministratore delegato non me ne fotte proprio
questo rappresenta il male nelle aziende.
" Il principio di Peter va inteso nel senso che, in una gerarchia, i membri che dimostrano doti e capacità nella posizione in cui sono collocati vengono promossi ad altre posizioni. Questa dinamica, di volta in volta, li porta a raggiungere nuove posizioni, in un processo che si arresta solo quando accedono a una posizione poco congeniale, per la quale non dimostrano di possedere le necessarie capacità: tale posizione è ciò che gli autori intendono per «livello d’incompetenza », raggiunto il quale la carriera del soggetto si ferma definitivamente, dal momento che viene a mancare ogni ulteriore spinta per una nuova promozione."
Tra l’altro siete tutti IT, ma c’è qualcuno qui che produce qualcosa di reale?
Solo cesky?