Il CEO della nostra business unit e’ stato mosso lateralmente dopo 3 anni di scelte indecenti che han portato a quasi 10k di posti di lavoro persi.
0 cambi sul salario, sulle equities o sui bonus
Se per voi questo e’ pagare delle scelte prese, abbiamo un problema di definizione
Non sto dicendo che esiste una giustizia, un dirigente anche licenziato in tronco comunque cade in piedi tra buonuscita e bonus vari purchè sia un good leaver.
Ma va, e’ la solita manfrina che se sei in alto e’ per il merito e quindi “big decisions, grandi bonus ma rischi tutto se sbagli”
Che e’ appunto una stronzata che giusto chi non ha mai lavorato in ambienti corporate puo’ credere.
Io vedo i seguenti problemi più o meno in tutte le aziende IT che ho girato:
Se ti impegni tanto o poco non cambia quasi nulla a livello di avanzamenti di carriera e miglioramenti salariali. Semplicemente se sei uno che si impegna e completa velocemente le cose, ti verranno assegnate più cose da fare. Questo alla lunga porta le persone a dire “ma chi me lo fa fare?” e rallentare.
Le persone brave tecnicamente spesso vengono fatte avanzare in ruoli non tecnici di gestione/coordinamento, seguendo il Principio di Peter: “In una gerarchia, ogni dipendente tende a salire di grado fino al proprio livello di incompetenza”.
Zero investimenti in formazione o attività di ricerca/sviluppo. Sopratutto se sei una figura senior, viene sfruttato per quello che sai e la resto devi pensarci tu o impararlo in autonomia. Anche questo è fonte di demotivazione.
C’è tutta una melma di middle managment totalmente inutile, della serie che si fa una call in 6 persone ed escono con del lavoro effettivo da fare forse in 2, a volte 1 solo. Lettarlmente alcuni vengono pagati per fare delle call o mandare delle email, magari pure di più di quelli che poi fanno funzionare le cose e sanno di cosa parlano. Anche questo porta le persone a rompersi il cazzo e cercare di lavorare il meno possibile.
Giusto ieri sono stato nella sede principale della mia azienda (Azienda IT di circa 500 persone) e mi hanno chiamato dall’ICT per parlare di un problema che ho segnalato dal cliente.
Io “adoro” nel senso più sarcastico del termine chi lavora in ICT. Solitamente sono persone sociopatiche completamente distaccate dal mondo che pensano mediamente di essere geni assoluti nel loro campo e non solo e si pongono sempre su un gradino più alto di tutti.
La supponenza e il loro ego è inversamente proporzionale al carico di lavoro e alle competenze che hanno, ma più che proporzionale rispetto alla capacità che hanno di far credere che lavorano 100 quando lavorano 1.
imho invece è la solita manfrina di chi spara nel mucchio a caso forte del fatto che posterà altre 800 volte e nessuno gli farà un reality check:
La ramanzina fatta anche a caso all’addetto in catena in montaggio non è certo considerabile come responsabilità (accountability).
Mi piacerebbe sapere da che ambiente corporate vieni ma di certo non intendo giocare a chi piscia più lontano giusto per sbugiardare anche il tuo “appunto una stronzata che giusto chi non ha mai lavorato in ambienti corporate”
Bhe di base si: More growth, more profitability, where to cut costs. E ovviamente, visto che siamo una public company, equity story equity story equity story
Poi nello specifico puo’ essere di tutto, organic o inorganic growth, portfolio management, footprint optimisation, divestments etc
C’e’ finance, entertainment, health, military, giusto per citare le prima quattro con cui ho avuto a che fare direttamente.
Io sinceramente in tutte queste ho sempre visto quanto detto da Cesky, e parlo di compagnie con presenza globale. Poi oh, sarete fortunati voi che avete trovato quelle con la vera meritocrazia
L’unica che, per ora (2 anni), mi si sta salvando e’ quella in cui sto. Ma c’e’ uno distacco enorme tra noi poveri stronzi che prendiamo salari a 5 cifre e generiamo introiti a 8 cifre, e chi prende i bonus sui suddetti introiti, quindi magari fanno cagate anche qua ma almeno non vengono a scassare la minchia a noi quando le fanno
Allora, l’accountability in mancanza di comportamenti scorretti è sempre del manager.
Sul “perchè non paga lui” ci sono svariate ragioni.
La più comune è che chi l’ha messo li lo protegga, perchè licenziarlo significa ammettere che è stato un errore metterlo li.
Poi c’è la sempreverde supercazzola
diciamo che una volta ero colui che le soluzioni le realizzava. Oggi sono quello che le pensa e le disegna e poi solitamente le faccio mettere a terra da altri. Ma non siamo una azienda di 10mila persone e mi sporco spesso e volentieri le mani.
Comunque Sgigal ti capisco. Sto cercando di arrivare a quel punto pure io ma anche da noi, quella figura e’ quello che fa i disegni, si smazza con i clienti che non sanno che cazzo stanno chiedendo, e poi se chi mette le mani nel motore trova un blocco, si tira su le maniche e va a vedere assieme al tipo che cosa c’e’ che non va + supporta chiunque sia meno esperto per aiutarlo a migliorarsi sia come knowledge che carriera.
la parte bella secondo me è proprio trasformare i deliri/desideri del cliente in un qualcosa di tecnico/sensato che possa funzionare, ed è giusto che uno che fa quello si sporchi un po’ anche le mani altrimenti la vita diventa troppo facile.
eseguire tecnicamente “da scimmia” qualcosa che qualcun’altro ha pensato è secondo me poco stimolante.
un po’ la stessa differenza che c’è tra un architetto e un muratore.
Tra la richiesta anche tecnica e poi l’affrontare le rogne pratiche ci passa un bel po’ e spesso risolvere una richiesta tecnica dopo aver trovato N problematiche impreviste e’ comunque una bella soddisfazione e tra l’altro ti eleva in un gruppo ristretto di “quelli esperti di XYZ” che e’ sempre piu’ ristretto di quanto uno possa pensare.