La nullafacenza IT nelle BIG corporate

Buongiorno a tutti,
vorrei aprire questo topic qui, data la grossa presenza di lavoratori nell’IT su NGI.

Come detto sul mio topic delle dimissioni sono un programmatore SAP passato da una piccola impresa ad una Multinazionale.

Cito dal precedente mio post:

Mi sento davvero di lavorare poco, di non fare abbastanza.
La colpa ovviamente non è mia ma la pochezza di progetti su cui sono ‘BILLED’.
Molti mi hanno detto, che dipende anche dal progetto su cui sono allocato.
Infatti ci sono progetti leggeri e progetti stressanti.
Però non lo so, quando vego in sede la maggior parte delle persone cazzeggia per pareccho tempo…

Qui aggiungo che c’è davvero tanta gente che si occupa quasi di ‘aria’: manager, sottomanager, capiprogetto, HR, ecc…
Sicuramente far andare avanti una multinazionale non è facile e perdersi nei meandri dei milioni di dipendenti richiede un’organizzazione sopra le righe, e perdersi per strada (unbilled) è abbastanza facile.

Quanto potrebbero costare i prodotti che compriamo se tutto funzionasse come dovrebbe?
Un terzo?
Possibile che la pressione lavorativa sia così differente tra piccola / media / grande / multinazionale?

Quanto divario c’è invece con un altro tipo di lavoro?
Un operaio ad esempio che lavora veramente 8 su 8 senza mai staccare, mentre qui mi sembra di non fare niente.
È vero che c`è tutto un discorso da fare in merito agli studi, estrazione sociale e tanto altro…

Ma possibile che non si trovi un bilanciamento?

il bilanciamento non ci potrà mai essere perchè devi partire da un presupposto, ovvero che in ambito terziario la divisione oraria lavorativa ha come fine ultimo il controllo e l’imposizione di un ordine prestabilito, rispetto alla produttività.
Inoltre, le persone che vengono fatte avanzare nell’organigramma aziendale sono selezionate tra coloro che mostrano segni di psicopatia (soprattutto riguardo la mancanza di empatia e il forte egoismo): probabilmente la frase farà sorridere ma sarebbe errato pensarli come pazzi armati di coltello alla Shining.
La psicopatia ha caratteristiche ben precise, che si sposano perfettamente con la necessità di avere al comando persone totalmente inabili ad esercitare empatia, profondamente egoiste e disinibite nell’applicare tattiche coercitive atte ad ottenere ciò che vogliono.

Dunque la multinazionale risulta un enorme titano i cui quadri sono nella migliore delle ipotesi persone con leggere tendenze psicopatiche che eseguono ordini di poveri stronzi seduti su capitali che generano a loro volta capitali, ordini che si basano sull’esercizio del controllo dei dipendenti rispetto alla loro attuale produttività.
La produttività, appunto, non è mai al centro di nessun tipo di problema: non interessa a nessuno (se non a parole, come feticcio da sventolare per mettere le telecamere nei bagni o ridurre le pause caffè) e mai interesserà.

EDIT prima che inizi la tempesta di lacrime, ovviamente il tutto E’ UNA MIA PERSONALISSIMA OPINIONE

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Tranquillo Claudino tutti abbiamo iniziato così… è solo li fermento della novità… .sta tranquillo che tra un paio di mesi non te ne fregherà più un cazzo… e vivrai felice e contento :asd:

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ma e’ un problem per te se non lavori 8 ore ininterrottamente?
a qualsiasi livello, ti sfido a trovare qualcuno che lavora 8 ore senza fermarsi, se lo trovi dice cazzate

Non ho tempo di scrivere quello che ho scritto mille volte quindi riassumo:

Nella corpo e’ piu’ facile finire in un angolo di “non faccio un cazzo”. E’ un bene se non te ne frega un cazzo, un male se ti piace fare ed avere un impatto nelle cose che fai.

Il fatto che nelle piccole/medie imprese sia sempre tutto uno stress e un fare mille robe non e’ perche’ la’ “si lavora davvero” ma perche’ prettamente da un punto di vista statistico, quelle imprese son gestite da gente che non sa un cazzo di come si gestisce un impresa. Magari sono gente che prima era “hands on” e passa a fare la sua impresa perche’ pensa che tanto saper gestire la parte di soft-skill sia una cagata inventata e poi chi lavora con lui sta di merda e lui/lei stesso/a si stressa il triplo e non sa perche’.

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Mia moglie,
call center inbound per TIM.
Su 4 ore ha una pausa di 15 minuti e non può staccare la cuffia e mettere pausa solo per andare in bagno.
Arriva una chiamata dopo l’altra.

schiavismo :dunno: mia moglie lo faceva anni e anni fa, per fastweb stessa roba, ti contavano i minuti che stavi in bagno ma sono estremizzazioni che non dovrebbero esistere e se ti lamenti la loro risposta era “vai, tanto c’e’ la fila per un posto”

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Ti sembra normale?

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Non mi sembra normale.
però anche io quando lavoro sono di testa nel monitor e non stacco perché ho da fare.

Magari non puoi scambiare la chiacchiera con qualcuno perché arriva na chiamata dopo l’altra.
Peró non è che non puoi staccare mai, puoi mettere in pausa e staccare un po’.

Il lavoro è quello, devi rispondere alle chiamate, se tutti potessero staccare come e quando vogliono, come si gestisce?
Magari mettere il timing alle chiamate, quello si è brutto.

Possiamo paragonarlo ad un infermiere del PS con la corsia piena?

Conosco gente che e’ passata per il call centre e nessuno me ne ha racontato bene

Che le multinazionali siano dei carrozzoni allucinanti molto spesso noto, si’; ma tranquillo che dopo un po’ entry nel mood :asd:

8 ore al giorno per 30 giorni al mese sempre sempre pieno? non succede mai.
come per i progetti IT ci sono i momenti di morta e i momenti che non hai neanche il tempo per andare in bagno ma ripeto 8 ore al giorno x 20 giorni al mese sempre senza mai fermarsi e’ una roba che non esiste a parti il caso che dici tu che e’ una merda che non si dovrebbe neanche sentire.

Se togli pausa pranzo, qualsiasi lavoro che non sia stare seduto in ufficio

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ecco il primo, 8 ore senza mai fermarsi, un caffe’, due chiacchere con il collega, no niente :autsisi:
tutti in catena di montaggio?

@cecio @Ice_Feanor

Parlano di voi :asd:

Comunque dipende dove sei nella multinazionale.
Ci sono posizioni con molto lavoro e pressione.
Ma dipende pure dal momento: ci sono periodi in cui non cisi può fermare e altri in cui è tutto lento perché stai aspettando i risultati del progetto appena terminato.

Spiegare le dinamiche da fabbrica/officina a chi non ne ha mai vista una è come cercare di far usare il telecomando per aggiornare i canali ai miei genitori, tempo perso

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Ho visto delle fabbriche dove gli operai sono praticamente artigiani, quindi non lo standard.

Probabilmente lavorano meno di me, che amo roteare nella sedia il più possibile.
Ogni volta che passavo, avvitavano con calma, si scambiava qualche frase e poi si vedeva cosa fare dopo :asd:

Operaio e lavoro in ufficio sono incomparabili, in ufficio se ti fermi al pc puoi navigare o addirittura giocare.
In ditta che cazzo fai, ti fermi e ti metti sul cellulare? In piedi?
O ti metti seduto mentre altri operai lavorano? Non esiste, in una ditta che funziona ci deve essere sempre qualcosa da fare, non son mica lavori a cottimo.

Fun fact: Io ho pure lavorato nei call center da giovane (perche’ il caro babbino era “hai 18 anni, o lavori o te ne vai di casa”) quindi dovetti trovare un lavoro al volo senza potermi mettere a cercare roba del settore per cui avevo studiato (non aiuta che la citta’ dove son nato e cresciuto e IT stanno assieme come acqua e aceto).

Credo sia l’unico lavoro che ho lasciato senza aspettare di avere altro disponibile.
Ah no, l’altro fu un lavoro in una grandissima azienda di elettronica in cui alla fine mi misero a piegare le sbarre di metallo nell’officina perche’ stranamente non sapevo un cazzo dei loro circuiti dopo che nessuno mi aveva spiegato un cazzo.

Mi scordo sempre di ringraziare i babbo per queste meravigliose esperienze lavorative a cui mi ha forzatamente sottoposto. Sono state essenziali per formarmi come un cazzo di anti-capitalista. Grazie babbo.

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