l'[AI] e' la nuova religione, oltre gpt e suino.di o altro

comunque a parte il contest che non decolla, discutiamo l’impatto di suno (anche ipotetico)
partiamo dal limite insormontabile di questo modello: non crea musica nuova, suona solo quello che e’ gia’ stato suonato fino ad ora.

detto questo →
questo modello + la mia playslist di spotify = musica infinita che fitta i miei gusti
per un 40enne se non fossi interessato a scoprire roba nuova andrebbe benissimo

come scopro la musica nuova?

come funzionera’ per i musicisti? musica autogenerata e rimarranno solo quelli che suonano live e verranno spinti dal amrketing etc etc? fusione completa di musica e stardom dove chi scrive la musica finisce di far finta di essere importante?

il manager che cercava le band nei club sara’ sostituito da quello che tweaka con i modelli e tira fuori le canzoni perfette?

quelli vecchi a un certo punto venderanno i diritti per generare musica nel loro stile (fossi jagger per dire la venderei ora per 1 miliardo e vaffanculo)

in tutto cio’, se aveste 1000 euro, su quale company investireste? chi esplode come valore in questa rivoluzione?

Credo che il godimento del media musicale sia inscindibile dalla figura dell’artista e dal conseguente spettacolo/evento in cui la propone.

Guarda Vasco, le canzoni sfornate negli ultimi 15 anni potrebbero essere benissimo state scritte da un bot, ma senza lui San Siro non canterebbe in coro.

Idem per qualsiasi deejay/produttore musicale, la loro musica sortirebbe lo stesso effetto senza la persona e gli eventi in cui la propone?

Alla fine l’artista non ti propone SOLO la sua musica, mentre i bot possono offrirti solo quella.

Più o meno come dice Margio.
Esistono già da un po’ i plugin per DAW (i software professionali per far musica) che usano l’A.I… E sono una bomba, ne ho qualcuno pure io. Sono sempre più sofisticati, si va dagli equalizzatori dinamici, ai plugin che ti separano la voce (o uno strumento) da una traccia in maniera quasi perfetta, quelli che ti levano rumore o frequenze a tua scelta, sintetizzatori che tu gli trascini dentro un sample e questi non solo ti copiano il suono, ma lo fanno in maniera generativa così tu poi ti fai la tua versione di quel suono… ecc ecc…

La situazione è molto simile al mondo delle arti visive. Sono tutti incazzati, ma allo stesso tempo saltano tutti sul carrozzone per usare la nuova tecnologia per non rimanere indietro e perchè effettivamente ti fa risparmiare tempo.

Vedremo in futuro dei robot DJ A.I. sui palchi? Probabile. Qualche furbone ci farà i miliardi pur non avendo la minima idea di come si mettono insieme due suoni? Sicuramente, se non è già successo. C’è sempre meno skillgap? Assolutamente. Ho il vomito riguardo a tutta la faccenda? Ovvio.

Alla fine però c’è sempre il discorso che un “pezzo musicale bellissimo” non significa nulla. Un pezzo non arriva da nessuna parte senza avere dietro un certo valore artistico. Che si lega all’artista e al modo della gente di immedesimarsi e di emozionarsi mentre fruisce del medium, si inserisce in un genere, in un determinato periodo storico, ha un significato che va oltre al testo della canzone, ecc ecc…

Il giorno che si arriverà ad apprezzare un A.I. per aver disegnato una mela marcia su sfondo pastello e che venderà per mezzo milio…

Come non detto son già 6 anni che siamo fottuti. Putin tirale ste bombe dai

Ma vabbeh quello non centra, il mondo delle gallerie é impestato dalla speculazione.

C’é gente che ha soldi da buttare ed acquista opere di dubbio valore come bene rifugio.

Alle volte ti va bene (soprattutto se hai amici galleristi compiacenti), altre no e ti tieni la crosta.

Alla fine un’opera d’arte ha valore per la maestria con cui l’artista veicola un messaggio, questa maestria conferisce unicità all’opera e quindi valore.

Una AI non essendo cosciente non può veicolare nessun messaggio e per questo non hai unicità.

Imho no coscienza, no arte, no valore. :dunno:

Che é poi lo stesso discorso per cui ritengo Jorit un mero imbianchino. :asd:

Io son d’accordo Margio, come ho scritto sopra l’arte non può essere banalizzata e imbastardita, però non sono sicuro di avere tutte queste certezze se guardo al futuro, più si scende nella tana del bianconiglio e più le cose cambiano. Quando annunceranno che la nuova A.I. della megacorp X è ufficialmente “cosciente di se” (o che è virtualmente impossibile distinguerla da una mente cosciente, che imho è la stessa cosa) che succede? E tutte le vie di mezzo che stanno tra oggi e quel giorno?

Dubito.

Alla fine quello che ti emoziona fruendo di un’opera d’arte é l’empatia.

Guardando un cielo lisergico dipinto su tela proverai una parte del disagio nei confronti della vita che sai che l’autore ha provato.

“Stiamo bene qui, seduti in riva al fosso” ha senso solo perché comprendi l’emozione che l’artista vuole trasmetterti.

Se sai che l’artista non ha mai provato un’emozione e che non ha la benché minima terminazione nervosa per poterla comprendere, cose come guerra, morte, dolore, amore, perdono di significato.

Alla fine é tutto li, ci affacciamo alla vita per un tempo brevissimo con una misera dotazione di recettori che ci permettono di percepire superficialmente la realtà circostante e siamo sempre famelicamente alla ricerca di qualcuno che confermi le nostre percezioni, qualcuno che ci dica “Piglia, questo é quello che provo, ti é familiare?”

Non la vedo tanto breve per riuscire a farlo fare ad una AI.

Per me c’è anche da fare il discorso del valore nella rarità.
Se ste nuove tecnologie sputano fuori roba a nastro con una velocità mai possibile prima d’ora, che sia musica, immagini o contenuti di qualsiasi tipo e di qualità sempre più alta, sarà sempre più difficile differenziarsi e produrre qualcosa di valore.
Questo penso sia la cosa che più mi spaventa, un’escalation costante, la costrizione a delegare sempre di più ai robot certe cose che prima richiedevano skill (che faceva da differenziatore).

Sto thread sta prendendo una piega troppo seria:

Avrai una saturazione di qualcosa che non é considerato arte e non sarà valutato e retribuito come tale.

Accade già.

É solo bulimia mediatica ne più ne meno.

Lo spero vivamente. Ci aggiorniamo tra 10 anni per ridere di quanto tu avessi torto nel 2024 :bua:

Un bravo artista é come uno bravo a leccare la figa.

Deve mangiare almeno dieci chili di merda l’anno per essere considerato tale. :asd:

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Will Hunting é del 97 ed il “lake speech” é tutt’ora attuale e contestuale.

Togli Will e metti l’AI, togli Boston e metti l’internet. :dunnasd:

se nel prossimo bethesda i druidi nelle taverna non suonano la musica che racconta le mie gesta in tempo reale, rimando il gioco indietro

a parte tutto (vale sul discorso arte e ai) pensa ai vg

per la generazione dei discorsi, delle interazioni tra le persone etc.etc sarebbe mostruoso. la gente in un rpg che chatta verosibilmente delle melanzane che costano troppo

da un alto lato SAI che e’ una AI quindi un po’ e’ come vedere la magia sapendo il trucco, siamo abituati a cercare di immaginare come i programmatori riescono ad implementare una ai e quel senso di scoperta fa molto nella considerazione del valore di un gioco

insomma. appiattimento in quello (e molti altri bottleneck odierni nela produzione di arte) che si spera apriranno risorse per altro e non solo tagli

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I Bardi :ahsisi:
Panoramix mica aveva l’arpetta.

Comunque si, le implementazioni saranno infinite e imho creeranno molte più posizioni di quelle che andranno a rendere obsolete, per chi si saprà adattare.

Fatico però a considerare i Vg opere d’arte nel senso stretto del termine, la maggior parte di essi non é fatta per trasmettere un messaggio o un’emozione quanto piuttosto per offrire un’esperienza ludica multimediale.

Se già ora ci sono i video generati dall’A.I. non fatico a immaginare i film generati on demand. (O i porno).
Un determinato engine A.I. proprietario da un miliardo di euro che crea film con un certo stile, paghi l’abbonamentino e TAAC siamo tutti registi :asd:

ma immaginatevi tra dieci anni, a parità di risorse, cosa sarà possibile fare :sbav:

Sulla I.A. andrebbe dedicato un post a parte, perchè è un argomento molto complesso e, al tempo stesso uno strumento molto complesso.

Non parlerei di “intelligenza” in senso stretto, perchè “l’intelligenza” presuppone uno stato di autocoscienza (per cui il problema diventa molto più complesso), mentre qui siamo al cospetto di un sistema molto raffinato di machine learning.

Poi, come tutti gli strumenti, dipenderà da chi la utilizza.

Personalmente credo che avrà sviluppi molto importanti in ambito scientifico e, probabilmente, nefasti in ambito sociale.

aperto mio caro zackk.

e ti offro anche un buono ban di 2 gg, banno un account a tua scelta a costo che non abbia postato da anni

Comunque vi sfugge la domanda più importante .

Nel campo delle AI su quale compagnia investireste?

1000 tra le solite note ovvie
Nvidia, tma, msft, openai, apple, google, etc etc

E 1000 tra sconosciute o outsider ?