Jazzitime

Ho capito cosa intendi però occhio alle definizioni, “la nota fondamentale” è solo una ed è la nota che da il nome all’accordo. L’accordo in “stato fondamentale” invece è l’accordo con la nota fondamentale al basso (le altre configurazioni sono i rivolti).

Ho sempre odiato la teoria musicale e la pedanteria annessa però alla fine mi rendo conto che come la matematica deve avere le sue notazioni esatte, lo stesso vale per l’armonia. Infatti quando scrivo qualcosa ho sempre paura di sbagliare :asd:

Dipende molto anche da che libri si usano perchè lo si ritrova spesso come termine inteso non come la fondamentale ma come note fondamentali = necessarie per costruire un accordo quindi nel primo caso con significato strettamente funzionale alla musica e l’altro più linguistico-grammaticale, ci sono autori che si tirano la caccole a vicenda sul cavillare su questi termini infatti. :asd:

1 Like

Hmmm si sicuramente alcuni “autori” moderni vogliono reinventare la ruota è vero, però in questo caso specifico quel termine è proprio l’ABC dell’armonia

Comunque mi sto dando fastidio da solo con sti “achtwally”

1 Like

Si concordo, infatti io l’ho usato perchè funziona bene come termine italiano per spiegarlo però c’è un conflitto di interessi con il termine “fondamentale” e infatti alcuni hanno deciso di far la pace con fondamentale al singolare come termine tecnico e al plurale invece linguistico. :asd:

Eh dipende dai casi qua ad esempio era una cosa chiara ad entrambi e quindi si cavilla un po’ sui termini ma quando devi suonare e ti trovi un pianista che non sa quale sia la differenza tra un accordo di nona e un add9 li ti triggeri di brutto perchè la nomenclatura ha un preciso significato per distinguere due accordi differenti e ti aspetti che uno stramaledetto pianista dopo anni di studio sappia la differenza e invece no o i cantanti che non sanno cosa si intenda con misura e attaccano a cazzo ogni volta. :triggered:

1 Like

Vabbè ma i cantanti cosa vuoi che sappiano poverini, è una battaglia persa in partenza :asdpunk:

Ma infatti in tre due uno mi sono ricordato perché ascolto i Minori Threat

Guarda ste nozioni (e tutto ciò che ci gira intorno) sembreranno robe elitistiche da maestrini di musica classica, ma invece il musicista classico ste nozioni non gli servono a un cazzo, perchè tanto legge lo spartito e non ha manco bisogno di sapere il nome degli accordi che suona. Le studia a scuola ma non gli servono.
Servono invece a quelli che la musica la conoscono veramente nel profondo: i jazzisti, i compositori, gli arrangiatori, chi insegna, e anche i turnisti per dire, che devono essere sempre pronti a suonare e adattarsi al volo senza manco fare prove. Per paradosso in queste categorie ci sono molti autodidatti e sta roba quindi non la studiano al conservatorio, ma in un modo o nell’altro devono impararla :asd:

il musicisa classico coglione che rimarrà una sorta di automa in via di sostituzione dall’ia.
Tutti devono essere preparati altrimenti

In che senso?

Mi son posto più o meno la stessa domanda ma visto che ha il titolo “Master Baiter” ho preferito non indagare. :asd:

OCCHIO HOT TAKE IN ARRIVO ho ascoltato il primo disco di Chick Corea e… non mi ha fatto impazzire :sad: troppo virtuoso per i miei gusti

Beh lui è virtuoso per cui ci sta :asd:

Penso sia un album prima o in contemporanea a quando ha lavorato con Miles Davis per cui abbastanza presto nella sua carriera; magari prova ad ascoltare qualcosa con le varie formazioni più avanti.

1 Like

Tipo? Esci i nomi

In realtà imho non è roba elistista, c’è molto pregiudizio sulla teoria (è noiosa, è elitista, ti leva la creatività lmao) ma le cose che stavate discutendo sono base linguistica per comunicare tra musicisti.

1 Like

Questa storia che la teoria toglie la creatività purtroppo mi tocca sentirla ogni tot mesi e non smette mai di stupirmi e farmi rotolare i coglioni per terra dall’imbarazzo nel 2024 di dover sentire ancora cazzate del genere perchè in realtà poi è l’esatto contrario quando la sai sfruttare.

Quello che toglie veramente tanto alla creatività è l’abuso di tecnica sia a livello compositivo che strettamente tecnico alla padronanza dello strumento suonato, ma per esperienza ormai mi viene più da dire che chi sa fare solo sfoggio di tecnica ha solo quello e nulla da dire.

Poi per chi vuole lavorare seriamente una solida base teorica è troppo importante da avere perchè si rivelerà utile in mille occasioni ma in particolare chi ha studiato sa anche leggere ed è molto più pronto e reattivo a cambiamenti dell’ultimo minuto che ogni tanto capitano ma anche banalmente mentre si prova per mia stessa esperienza personale c’è un abisso dall’autodidatta che magari ha anche una buona mano da quello invece che ha studiato perchè tutto diventa molto più veloce senza perdite di tempo.

Il mio maestro che ha sempre avuto svariati progetti da gestire contemporaneamente infatti mi raccontò di quando si ruppe definitivamente il cazzo di collaborare con certi musicisti con cui lavorava da anni proprio per il discorso prove che diventavano troppo lunghe da gestire. :asd:

1 Like

E’ che ormai sono abituato a interfacciarmi con chi ha certi pregiudizi. Sono pregiudizi che nascono a volte solo per manifesta inferiorità anche se alcune posizioni sono abbastanza comprensibili. Alla fine come in tutti i campi c’è l’effetto Dunning-Kruger di cui soffrono il 90% degli autodidatti che poi con gli anni piano piano si rendono conto della profondità e dell’importanza di certe cose e finiscono per apprezzarle.

Chi non si cimenta in nessuno strumento e però ha un malcelato disprezzo per chi conosce e usa la teoria musicale è solo un povero pirla invece :asd:
Ma è una roba super comune, l’ignoranza e il pregiudizio ti portano a rifiutare ciò che sembra elitista, ma la musica è un’arte e allo stesso tempo una scienza, o in altri termini c’è una scienza che studia la musica, di cui è impossibile fare a meno se si vuole veramente capirla.

E’ che ormai la musica ha perso complessità. Viene sistematicamente semplificata, imbastardita e usata per condire mode e stili, per offrire identificazione sociale e per sfruttare l’enorme potere del senso di appartenenza, perchè il capitalismo ha capito che con la musica si fanno palate di soldi. E la massa si beve tutta questa ignoranza liquida come fosse ambrosia.

2 Likes

bravo orange, quando si parla di musica anche tu diventi un gomiterz

1 Like

Non ho ascoltato tutto corea ma alcuni che a me piacciono sono:

1 Like

Se si lamenta dei virtuosismi però la Elektric Band lo ammazza sul colpo.

Got a Match l’avremo suonata tipo 300 volte in 15 anni ed è un meme anche per noi perché terrorizza i civili e stoppa le ovulazioni delle donne.

1 Like