a me ha intrigato abbestia proprio per quello. Fiesta l’ho divorato ed ero li in mezzo ai borghesi della lost generation ad annoiarmi nei drami gossippari di gente fondamentalmente rotta e con il micropene. Ho trovato super palloso io vecchio e il mare
È l’esatto motivo per cui a me ha annoiato
io adoro la mondanità nell’arte in generale (un concetto di cui secondo me gli artisti sono terrorizzati) quindi per me era partire con un gruppo di conoscenti, ubriacarsi, non scopare, scazzottarsi, paturnie. Poi il linguaggio metatestuale di hemingway é perfetto perché tra persone normali, soprattutto se toxicmacho borghese, non si parla mai ed é tutto lasciato ad una comunicazione indiretta prima o poi lo rileggo
campana e addio alle armi sono molto belli però sono situazioni eroiche (altra fissa di hemingway)
Tutta roba che aborro a livello umano, figuriamoci quanto può piacermi nell’arte mi repelle
@char secondo me paranoid30 apprezzerebbe sonny boy
@Paranoid30 ti piacciono più le metafore o le allegorie?
sono molto intimorito da questo scambio
ha scritto roba notevole, ma non so se lo metterei tra i classici
@char eccone un’altra a cui piacerebbe sonny boy!
Io mi sto ancora riprendendo da Violet Evergarden, siate gentili
vai, guarda sonny boy
C’hai pure il compare Fitzgerald in caso, io sto leggendo Belli e dannati ed è la sua solita roba che apprezzo, secondo me tinpiacerebbe.
Ieri ho visto Il Gattopardo e ora ho voglia di rileggere il libro
comunque non si é ancora affrontato il discorso ma volevo chiedere a voi expert da dove arriva la propaganda che i russi so pallosi anche se non é minimamente vero, anzi roba tipo tolstoj ha un umorismo sottile fichissimo
In parte è propaganda da guerra fredda, in parte è la drive in culture.
Il mio problema coi russi sono i nomi.
Ogni personaggio ha tre nomi e diciotto soprannomi. Ogni volta che ne usano uno nuovo pensi che sia arrivato un altro personaggio e invece no!
La soluzione sarebbe prendere appunti.
Se io guardo sonny boy, tu guarda il film di violet evergarden, quello è il vero finale!
i libri ormai hanno gli indici ma poi impari che i nickname valgono per tutti i libri , tipo come qua giuseppe > pino pinuccio loro hanno nikolaj > kolja , anna > anya
E questo è vero ma al tempo stesso è questione di flow, una volta che inizi a leggere se presti un minimo di attenzione ci riesci a stare dietro.
Poi come al solito il tema è che dentro al calderone “russi” ci trovi tanta di quella roba diversa che è dura fare di tutta l’erba un fascio. Per me rimane una letteratura che dove peschi, peschi bene, comprese piccole perle tipo La morte di Ivan Il’ič di Tolstoj che è una roba fichissima