non confondere le cose...quella fu una rappresaglia per colpa di vigliacchi partigiani.









Spero che fosse una battuta giusto per fare una sana provocazione spero!!!
Perchè altrimenti fattelo dire........tu hai seri problemi!!!
Non commento neanche perchè so che stai scherzando!!
Apparte il fatto che l' ho citato dandolo come rappresentate di quella parte dell' Italia amante della Patria, la quale nn ci stava alla resa, che si riunì intorno a Salò e che allo stesso tempo nutriva un sentimento antitedesco.
cmq sul fatto del vigliacco:
"Arriviamo alla disfatta. Al fatidico 25 aprile di Milano. Anche qui (e lo potrebbe fare) Borghese non fugge, non scappa, non abbandona i suoi 700 uomini alla caserma di piazzale Fiume. Con Pavolini e con altri gerarchi che stanno mettendosi in viaggio verso Como e il confine è perfino sprezzante: "io non scappo, io mi arrendo, ma alla mia maniera" e se ne ritorna in caserma. Alle 15 del pomeriggio del giorno dopo a Milano, Borghese riunisce tutti i suoi uomini, ufficiali e marinai, ed è di poche parole. "La Decima non si arrende, nè scappa; smobilita solo". Fa suonare tre squilli di tromba per onorare i camerati caduti, fa consegnare ai suoi uomini sei mesi di paga, li scioglie dal giuramento e dà il rompete le righe.
Sono presenti i comandanti Mario Argenton e Federico Serego del Cvl; in accordo con gli alleati garantiscono libertà di movimento e l'immunità a tutti i suoi uomini. Poi Borghese si consegna volontariamente. Viene affidato ai comandanti partigiani Sandro Faini e Corrado Bonfantini che lo nascondono a Milano fino al 11 maggio. Poi viene sottratto alla giustizia milanese (con troppi esaltati giustizieri) e viene scortato a Roma dal capitano Carlo Resio e da James Angleton dei servizi segreti e da un influente americano: l'ammiraglio Wheeler Stone, governatore militare in Italia. Un uomo influente che si era innamorato di una giovanissima nobile romana, che poi sposò nel '47 nonostante trenta anni di differenza. Ambizioso di nobiltà, fu in questo caso provvidenziale per Borghese per riparare a Roma, prima ospitato nel campo di concentramento di Cinecittà, poi trasferito al penitenziario di Procida in attesa di giudizio.
Dopo essere stato degradato e imprigionato, il processo intentato a Borghese, si concluse il 17 febbraio 1949 con una condanna a dodici anni per "collaborazionismo" ma per nessuna colpa grave.
Gli fu riconosciuto il suo valoroso passato, le attività svolte per salvaguardare le industrie e i porti del Nord e per la difesa della Venezia Giulia che era stata concordata (questo pochi lo sapevano) con il Governo del Sud. Gli furono così condonati nove anni."
Ah per te le fosse Ardeatine nn furono la coseguenza degli attentati partigiani?!
1) nn vedo la differenza tra Fascisti e Italiani
2) noi chi?
3) c'è modo e modo di perdere una guerra.
4) Quello che nn capisco è come si possono ritenere i tedeschi truppe d' occupazione in quanto presenti in esso già da luglio.
Cmq i tedeschi son stati delle belle merdaccia nel massacrare gli italiani come lo hanno fatto a livello di tTogliatti per la questione alpini.
E quindi la risposta ad un attacco tedesco quale doveva essere, la distruzione della germania a suon di bombe atomiche?
Quindi se un terrorista uccide un ostaggio è colpa di chi tenta di fermarlo.
ma io davvero non mi rendo conto di come si possano scrivere cose del genere...
Be', veramente lo prevedevano tranquillamente le leggi di guerra.
tant'è che chi venne condannato, e non certo da un tribunale tedesco, non lo fu per aver fatto fuori dieci deteniti per ogni tedesco, ma per averne infilato qualcuno in più (forse tre? o sette?)
mettiamoci in conto le vittime civili di via Rasella (che tutti tendono a dimenticare con viscida facilità... ah, c'erano donne e bambini...) ed ecco che dal punto di vista giuridico (mero e polemico esercizio intellettuale, per carità) siamo a un bel pareggione con i gloriosi partigiani!
tant'è che chi venne condannato, e non certo da un tribunale tedesco, non lo fu per aver fatto fuori dieci deteniti per ogni tedesco, ma per averne infilato qualcuno in più (forse tre? o sette?)
mettiamoci in conto le vittime civili di via Rasella (che tutti tendono a dimenticare con viscida facilità... ah, c'erano donne e bambini...) ed ecco che dal punto di vista giuridico (mero e polemico esercizio intellettuale, per carità) siamo a un bel pareggione con i gloriosi partigiani!
Verso le 15:00 del 23 Marzo 1944, al passaggio della 11° Compagnia del 3° Battaglione del Reggimento "SS Polizei Bozen" in via Rasella, in Roma, un gruppo di partigiani faceva esplodere una bomba uccidendo 33 soldati tedeschi e 2 civili italiani.
I civili italiani uccisi furono un uomo non identificato ed un bambino di 13 anni.
I tedeschi credendo di essere stati attaccati dall' alto, da una bomba a mano tirata da una finestra, spararono verso le finestre e successivamente rastrellarono 330 persone prelevate dalle carceri di via Tasso, di via Lucullo e di Regina Coeli.
Il comandante Kappler fece rispettare le leggi di guerra già in precedenza divulgate, ovvero 10 banditi condannati a morte per ogni tedesco ucciso a meno che i colpevoli non si consegnassero alla polizia tedesca.
Purtroppo fu "rispettata" male questa legge di guerra e un tragico "errore" portò alla fucilazione nelle Cave Ardeatine (oggi appunto Fosse Ardeatine) non 330 ma 335 persone, per non contare i civili già uccisi subito in seguito all' attentato, ed inoltre c'è da osservare che le carceri romane ebbero difficoltà a trovare 330 banditi, o almeno tali per i tedeschi, e quindi una volta esauriti gli antifascisti furono coinvolti anche civili che avevano commesso reati minori.
Proprio per quelle 5 persone Kappler fu condannato dal Tribunale Militare di Roma.
Tra i partigiani che fecero l' attentato, la bomba nella via e successivamente lancio di bombe a mano, sono sicuramente da indicare Rosario Bentivegna e Carla Capponi.
alcuni romani vennero fucilati immediatamente sul posto .
aho , so cattivi sti comunisti !
Già, già. Le azioni di guerra sono crimini e le rappresaglie sui civili sono secondo le regole. Le regole e i doveri di soldato sono state le uniche scusanti dei criminali di guerra.
Quanto alle vittime civili di V. Rasella sono state un paio, per una disgraziata circostanza. Dimenticavo che i belligeranti legali prima di combattersi sgombravano accuratamente il campo dai civili per evitare vittime innocenti.
Infatti il conflitto mondiale non fece vittime civili.
Anzi, no. Solo quelle dei partigiani...
Aggiungo, per l'ennesima volta, il testo del manifesto che comparve solo il pomeriggio del giorno successivo, a meno di 24 ore dall'attacco, mentre la raccolta degli ostaggi da uccidere era già partita nella notte e la rappresaglia avviata nella mattinata del 24/3.
"Nel pomeriggio del 23 marzo 1944 elementi criminali hanno eseguito un attentato con lancio di bombe contro una colonna tedesca di polizia in Via Rasella. In seguito a quest'imboscata 32 uomini della polizia tedesca sono stati uccisi e parecchi feriti.
La vile imboscata fu eseguita da comunisti badogliani. Sono ancora in atto indagini per chiarire fino a che punto questo criminoso fatto è da attribuirsi ad incitamento anglo americano.
Il comando tedesco è deciso a stroncare l'attività di questi banditi scellerati. Nessuno dovrà sabotare impunemente la cooperazione italo-tedesca nuovamente affermata. Il comando tedesco perciò ha ordinato che per ogni tedesco ammazzato dieci criminali comunisti-badogliani saranna fucilati. Quest'ordine è già stato eseguito (Agenzia Stefani)"
Quindi nessuna richiesta ai "colpevoli" di consegnarsi, nessuna minaccia, solo la determinazione a compiere una strage di detenuti politici di Regina Coeli in grande maggioranza antifascisti, integrati con detenuti comuni, ebrei e civili rastrellati per strada.
Tra l'altro la "vile imboscata" (nemmeno i nazisti la definirono "attentato") fu una vera azione di combattimento, in quanto immediatamente dopo l'esplosione i GAP di Calamandrei attaccarono la coda della colonna rimasta indenne con bombe a mano e armi leggere.
Alla faccia dell'azione vigliacca!
"uno per dieci" non era una regola creata quel giorno, ma una legge di guerra vecchia come il cucco, di cui (intervista di Montanelli -o altra grossa firma, ma credo fosse lui- a uno degli "eroi" su un CorSera di qualche anno fa) questi erano a conoscenza.
volantino, radio o gazzetta ufficiale che fosse la fonte di detta conoscenza... mi rendo conto che per le zecche la logica del tazebao sia affascinante, ma non è l'unica forma di "divulgazione" esistente.
volantino, radio o gazzetta ufficiale che fosse la fonte di detta conoscenza... mi rendo conto che per le zecche la logica del tazebao sia affascinante, ma non è l'unica forma di "divulgazione" esistente.
Regola vecchia fin che si vuole ma ugualmente infame come tutte la ipocrite convenzioni di guerra.
Che i nazifascisti praticassero le rappresaglie penso lo sapesse tutto il mondo, ma questo fortunatamente non ha fermato i combattenti per la libertà.
Le Resistenze russe in particolar modo e francese si sono dovute battere contro l'identica crudeltà degli invasori.
Volantino... zecche... tazebao...ecc. Non ho capito il senso della frase, comunque mi pare assai improbabile che chi vuole trovare i "colpevoli" di un attacco si metta all'opera tanto velocemente per realizzare la rappresaglia.
Difatti, è detto chiaramente nel comunicato ufficiale. La rappresaglia era voluta e inevitabile.
Se qualcuno si fosse consegnato in extremis le vittime sarebbero state non 335 ma magari 340. Assolutamente sicuro.
Ma se "sapevano", sapevano cosa avrebbe quale sarebbe stata la conseguenza della loro azione, forse addirittura voluta per provocare lo sdegno nella popolazione (non credo sia un caso che i Nazi abbiano optato, oltre a anti-fascisti comunque in gran parte già condannati comunque a morte, anche per criminali comuni... gli ebrei invece erano un hit di successo).
Come con Togliatti. da un punto di vista Machiavellico, lo trovo del tutto rispettabile. ma mi fa personalmente schifino, e se questi sono i "valori" della resistenza (cui sommare le mie esperienze familiari di gente disarmata sparata alle spalle), grazie... passo.
Come faccio con tante cose, nazismo compreso, ad es. (nesun parallelismo, si fa per dire).
Come con Togliatti. da un punto di vista Machiavellico, lo trovo del tutto rispettabile. ma mi fa personalmente schifino, e se questi sono i "valori" della resistenza (cui sommare le mie esperienze familiari di gente disarmata sparata alle spalle), grazie... passo.
Come faccio con tante cose, nazismo compreso, ad es. (nesun parallelismo, si fa per dire).
cattivi no...solo un pochetto vigliacchi...
Non ti esprimere sui valori della restistenza che non li conosci.
La resistenza c'era in tutta europa ,ed e' anche grazie a quella se i tedeschi si sono levati dalle palle , e quelli uccidevano chiunque anche prima dei partigiani , senza motivo , e i miei nonni hanno avuto in casa soldati tedeschi per molto tempo ,mio nonno fu anche arrestato per una cazzata ,quindi lasciamo stare.
Ahh behh si certo!!!
I partigiani colpiscono dei MILITARI, e i nazi-fascisti che fanno??
Mi pare giusto uccidono degli INNOCENTI E CIVILI!!!!!!
Bravi, complimenti!!! Continuate a ragionare così!!!!








Quindi gli Iracheni avrebbero fatto bene ad ammazzare dieci prigionieri americani per ogni soldato ucciso nel bombardamento del bunker di Saddam?
Quindi i Serbi avrebbero fatto bene ad uccidere dieci kosovari per ogni soldato caduto nelle imboscate dell'UCK?
Cacchio, 'spetta che riscrivo un po' la storia...

Vigevano leggi di guerra in quel periodo, come ha ricordato Iolao, i partigiani lo sapevano, e su questo mi dispiace per voi non si discute! C'erano (pur terribili) e furono fatti rispettare!LA COSA VERGOGNOSA FU CHE NESSUNO DEI PARTIGIANI ATTENTATORI SI PRESENTO' AL COMANDO TEDESCO, PER ASSUMERSI LA RESPONSABILITA' E SALVARE I COMPATRIOTI DALLA TERRIBILE RAPPRESAGLIA...CHE ONORE EH? CHE MERITO, CHE CRIMINALI...
Mi hai tolto le parole di bocca!!


No ma dico sei scemo??
Ma ti rendi conto delle assurdità che dici??
Cazzo i partigiani FACEVANO AZIONI MILITARI CONTRO DEI MILITARI!!!!!!!!
Non c'è nessuna legge militare in guerra che indichi di sterminare per RAPPRESAGLIA dei civili inermi. Questa legge te la sei creata nella tua testolina tentando di giustificare le brutalità che vai dicendo!!!
Cosa dovevano fare i partigiani non combattere arrendersi???
Se opassa questa idea avrebbero dovuto fare lo stesso anche gli alleati allora!! Perchè combattere contro i tedeschi lasciamoli vincere!!!
LO SO CHE A TE SAREBBE PIACIUTO TANTO!!!!MA PURTROPPO NON è ANDATA COSì.
ANDRà MEGLIO LA PROSSIMA VOLTA!!!