Hicks inizia a parlare di spritz e nel giro di due minuti tocca già splittare

Campari macchiato :rulez:

Lo so, purtroppo ieri sono dovuto andare in ufficio per la prima volta in 6 mesi, e son rimasto traumatizzato :asd:

fossi stato in te appena finito mi sarei fatto un doppio vodka martini :sisi: così per dimenticare

Sta settimana sono in purificazione che poi sono in ferie 10 giorni :asd:

Ma perchè solo fino alle 20:30?
Non ditemi che vi fermavate perchè dovevate cenare… :|

è perché a 15 anni avevano ancora il coprifuoco… :asd:

Beh, certo che andavamo a mangiare per dio :asd:

L’orario era una semplice coincidenza del fatto che il bar esauriva gli alcolici :dunno:

No, spesso e volentieri tornavamo là dopo cena :rotfl:

Abbiamo pagato l’università ai figli dei proprietari :asd:

Jim Carrey fake laugh

Cena liquida e passano i problemi

Si chiama il pirlo quando è fatto col campari :teach: almeno quì dalle mie parti

Vabbe’ scrollo tutto di prepotenza per chidervi: sono solo io quello che si fa i problemi quando in un bar/locale c’è un cameriere di colore e voglio ordinare un negroni?

Penso di si, cioè poveracci sentiranno cosi tante battute del cazzo che ordinandolo normalmente già farai la figurona da persona per bene :asd:

Il problema in provincia, al momento, è praticamente inesistente :asd:

dopo che lo bevi non sai allenare?

Beh comunque non saresti in grado di farlo…

Il pirlo “moderno” ormai è il classico bicchiere da cocktail, le proporzioni sono 2/5 campari 2/5 vino bianco secco 1/5 selt o acqua gassata.

c’è chi mette il bianco secco fermo, chi il prosecco va per la maggiore il prosecco.

In alcuni posti ti servono il bicchiere da una pinta…

Spesso ci mettono anche il ghiaccio… ma la cosa migliore è avere tutto molto freddo campari compreso.

Dopo quella notte di tanti anni fa passata a parlare del senso della vita con una rana, a me lo spritz fa cacare già a guardarlo.

Ancora non posso scordare quegli occhi spiritati della rana.

Messa li sul gradino e io faccia a faccia a 20cm che gli facevo domande di una levatura intellettuale che non potete capire.

Quel colore arteria, le bollicine global warming, quell’odore di morte, mi causano disagio.

E poi quel calice enorme, che ti parla. Se lo osservate bene sta dicendo “io ti stacco la testa e ti caco giù per il collo”

E quel sapore, non c’è fettina in grado di lenire il dolore. Hai voglia a mettere arance. Manco con la caponata va giù. Solo il pensiero del sapore già sto di merda.

Il primo sorso è già una esecuzione sommaria. Come finire dentro una fogna. Come tagliarsi un coglione. Il seguito è da sala operatoria senza anestesia.

Da quel giorno bevo solo acqua o se voglio strafare vado di limonata.

E le olive quelle nere amarissime deformi che ti resta la lingua sbiellata.

Purtroppo una volta l’anno per ferragosto mi costringono a bere uno spritz dozzinale fatto con pensieri scomposti in cambio di un pezzo di carta con gli ologrammi e per 3 minuti mi perdo per ritrovarmi.