Un conto e' esplorare il filone della dinastia genetica, un conto e' far diventare il Sovrano dell'Impero Galattico, faro di civilta', questo
Spoiler
Qui siamo veramente nel ridicolo. L'Imperatore Galattico di Asimov non ha mai dovuto dimostrare nulla a nessuno, anzi tutti (Demerzel prima e lo stesso Seldon poi) hanno sempre pregato affinche' non facesse nulla. E ora lo vediamo in sta cazzata che per dimostrare di essere un duro si lascia crepare nel deserto....
Si vede che gli autori americani non hanno proprio idea di cosa voglia dire il concetto di aristocratico... eppure anche Asimov era americano...
Guarda di americano Asimov non aveva un cazzo di nulla
----------- Isaac Asimov si riteneva umanista e razionalista e dal punto di vista della credenza si definiva ateo[41]. Benché non attaccasse il genuino e positivo sentimento religioso, era fortemente critico verso la superstizione e le credenze infondate.[42]
Aveva un quoziente intellettivo alto (intorno a 160[43], secondo i test in uso all'epoca) e fu membro, nonché vicepresidente onorario per alcuni anni, del Mensa, anche se dovette lasciare l'associazione in quanto riteneva molti membri di tale gruppo arroganti, oltre a non approvare le società elitarie[44].
Asimov era un progressista su molti temi politici, e uno strenuo sostenitore del Partito Democratico statunitense, fin dall'epoca del New Deal. Sostenne nel 1972 la campagna presidenziale di George McGovern contro il Presidente Richard Nixon[senza fonte] . -
Difese il diritto all'esistenza dello stato d'Israele, ma espresse la preoccupazione che potesse diventare un nuovo ghetto ebraico, e affermò di non essere un sionista per il fatto che le sue idee non contemplavano il nazionalismo (oltre che per il timore del contrasto etnico che la nascita dello Stato ebraico avrebbe generato con gli arabi, cosa che infatti si verificò).[45][46] --------------------------------- Direi che dallo stralcio di wikipedia puoi ben capire che definire Asimov "americano" nel contesto in cui lo usi è uno dei peggiori insulti che gli puoi fare ah è per la cronaca e Russo naturalizzato Americano. E considerando come erano ghettizzati tutti gli emigranti dell'epoca avrà vissuto in una piccola madre Russia familiare
altra puntata incentrata su quanto siano importanti per le sorti dell'universo le scelte prese dal singolo personaggio (Cleon, Hari Seldon, Dornick, Hardin)
Poi lasciamo perdere tutta la parte sulla sede della seconda fondazione, praticamente tutta la ricerca della stessa e la scoperta di dove essa sia, che è una delle parti della trilogia migliori a mio avviso, totalmente mandata in aria.
Abbiamo lo zombie che ritorna, e non e' una registrazione, e' proprio Hari Seldon senziente, che come un dittatore nordcoreano rischia di presiedere la Fondazione da morto....
Oltre al solito fatto che la storia avanza a suon di botte di culo eh....
Questo è esattamente quello che speravo di trovare, elemento molto importante di tutta la narrazione, invece incentrano davvero tutto sul personaggio in senso generale.
Concordo con Jean, ci sono storture che ecco, lasciano perplessi.
Chi invece non ha letto i libri sembrerebbe apprezzarla, o no? Alla mia compagna piace, e non e' una da sci-fi.
eccolo e si, mi piace un casino, ma mi mancano ancora le ultime 2...da non conoscitore dell'opera letteraria, sta serie è veramente figa, ma ho letto che ci sono parecchie differenze col libro e posso capire a chi rode pesantemente il culo
perchè è semplicemente da guardare come un telefilm di fantascienza e non come una trasposizione dei libri di Asimov.
Secondo me prendono questi titoli per attirare più persone (clickbait), ma alla fine gli si rivolta contro
Ma difatti questo è il modo giusto di seguirla, non so perché ma in sandman (visto che si accennava sopra) nonostante mi facesse arrabbiare sono riuscito a mandar giù i cambiamenti e vederla fino alla fine, con la fondazione proprio non ci riesco.