Global warming (Part 2)

Cosa che non succederà mai.

Mettetevi il cuore in pace :asd:

Si ok ma io entro in questo topic solo per sapere quando la casa dei miei suoceri finirà sotto il livello del mare :asd:

guardatelo perché ne vale la pena.

Come più o meno in ogni campo, legge e responsabilità personale vanno di pari passo. Sulla ecosostenibilità è forse più complesso che su altri temi, ma non si può deresponsabilizzare completamente il singolo in nome della legge

Non importa, sono un lusso inutile che emettono quantita’ di CO2 enorme di cui possiamo fare a meno prima di tagliare altre fonti di CO2.
Anche le nuove generazioni di navi da crocera, si ok, emettono di meno, ma sono comunque numeri spaventosi, il tutto per una roba che non ha nessun valore per la societa’ nel complesso quando dall’altro lato della medaglia c’e’ letteralmente l’apocalisse.
Sto stile di vita non e’ sostenibile, o smettiamo di fare ste robe noi o la natura ci fa smettere nel giro di un paio di generazioni, mettetevelo in testa.

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Ma certo che succedera’, nel giro di mezzo secolo collassa tutto, secondo te le navi da crocera continueremo a farle?

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Ma che poi le navi da crociera hanno tipo un miliardo di svantaggi, dall’over turismo, creare problematiche sui porti d’attracco, distruggere ecosistemi, e via dicendo. Se poi consideri anche quanto cagare faccia la vacanza in crociera io rimango sempre allibito che non siano state nuclearizzate 20 anni fa.

Si una volta c’era il mantra che la responsabilita’ personale non conta, bisogna fermare le grandi aziende.
In realta’ e’ importante, ma non per i motivi che si pensano.
L’opinione pubblica e’ molto piu’ orientata verso politiche che limitino le emissioni (e votano di conseguenza) per le grandi aziende se loro stessi devono fare dei sacrifici. Immagino che succeda un po’ perche’ ti dici “se lo faccio io perche’ loro no?” e un po’ perche’ semplicemente sei piu’ in tune con queste tematiche se le vivi ogni giorno coi tuoi comportamenti.

C’era uno studio su questo uscito un paio d’anno fa, ora non saprei trovarlo ma ricordo un video di Hank Green a riguardo.

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Ma io farei una politica completamente diversa, fai una campagna pubblicitaria martellante dove fai vedere quanto inquinano aerei privati, yatch e grandi produttori di carbonio e petrolio, vedi come si sensibilizzano le persone a riguardo ogni volta che vedono un grafico a torta con le percentuali dei veri colpevoli.

La campagna sul singolo individuo che salva la Terra una goccia per volta invece guarda caso la pubblicizza ENI

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Ah si tipo anche i voli privati, che emettono tipo il 10% del trasporto aereo per spostare in giro tipo 10.000 stronzi.
Li vieti e questi saranno poverini obbligati a viaggiare in prima classe, toh che hai ridotto del 10% le emissioni aeree con un costo per la societa’ trascurabile.

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io quello la chiamo semplicemente “educazione”, come ti educano a non buttare la roba per strada ma nel cestino, ti educano anche a non tenere 30 gradi in casa con le finestre aperte, o le luci accese 24h su 24h anche se non sei in casa, o il condizionatore a -20°C quando fuori ci sono 40°C ecc ecc e in giro per il mondo c’è tanta “mala-educazione” da questo punto di vista è innegabile. E sicuramente hanno un impatto, ma mai come può avere a politica se fa la politica è “impone” certe cose, invece di aspettare che educhiamo tutti.

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Old di 10 GG per me :asdno:

Aviation represents 2.5% of the world’s carbon emissions (and likely much more in non-carbon emissions) yet only 1% of the world’s population are responsible for about 50% of all aviation emissions. Moreover, private planes are up to 14 times more polluting, per individual, than commercial planes and 50 times more polluting than trains

https://carbonmarketwatch.org/2024/02/13/taylor-swift-and-the-top-polluters-department/

In ogni caso, secondo me bisognerebbe eliminare l’aviazione intra Europa (almeno sotto le 5 ore di treno) e potenziare i treni in modo da potersi spostare inquinando meno.

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Fa cagare te (e anche me a dire il vero) ma i numeri dicono che sei controcorrente.
È un mercato in crescita, che muove indotti spaventosi, quindi nessuno penserà mai a chiudere.
Quindi se vogliamo parlare di cose realistiche, meglio puntare sulla massima riduzione degli impatti ambientali.

Evidentemente c’è gente che tra la sopravvivenza e gli indotti spaventosi provenienti da una vacanza preferisce le seconde, come ampiamente detto più volte :asd:

Scommettiamo che se invece una crociera la tasso in linea con quanto inquina per magia questi indotti spaventosi scompaiono?

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Semplicemente si pensa sempre che a tagliare debba essere qualcun altro, in piccolo lo pensiamo anche noi qui :dunnasd:

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Non se ne uscirà mai temo. Come per 1000 altre cose.

A tagliare deve essere in misura maggiore chi inquina di più e per motivi a dir poco futili, perchè non è la stessa cosa l’inquinamento del parco macchine europeo che fa muovere centinaia di milioni di persone o le crociere (che inquinano tanto quanto le macchine di cui sopra) e che sono un mezzo di divertimento per al massimo qualche milione di persone.

Ci sono ordini di grandezza di differenza, ma chi ha i soldi vuole farci credere che basta che il singolo cittadino fa sacrifici e il problema è risolto, così nel frattempo non si parla di quanto inquinano loro e di quanti soldi ci fanno inquinando in quel modo

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Sono d’accordo per carità, non è un caso che il concetto di carbon footprint lo abbia inventato mi pare la BP per tentare di spostare le responsabilità sull’utenza finale.
Contemporaneamente bisogna essere coscienti che praticamente nessuno di noi ha uno stile di vita sostenibile al momento e che tanto più non lo sarebbe in un ipotetico scenario in cui 2/3 del globo non vivano più con una cipolla al giorno.

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Quella è educazione e ok, ma ci sono scelte di responsabilità che vanno più in là della semplice educazione: usare un mezzo piuttosto che un altro, ridurre il consumo di carne e di alimenti poco ecosostenibili, fare turismo in maniera più consapevole…

E nota bene, non parlo di mangiare cipolle perché altri possano mangiare caviale, parlo di essere consapevoli che nel piccolo la responsabilità di ognuno ha un peso.

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