prima di arrivare a quel punto sarà molto probabile un nuovo conflitto mondiale, il problema sarà visto che alcuni paesi detengono armi nucleari, se una nuova guerra globale sarà solo con l’uso di armi convenzionali o se invece qualche mattoide vedendo che sta perdendo non gli saltasse la balzana folle idea di usarle per ribaltare il risultato.
in tal caso immagino che il GW sarà l’ultimo dei nostri problemi.
Eh ma il singolo che vuole sopravvivere non è uno con lo spinterogeno e la manovella nel cervello tipo Musk, statisticamente parlando è Iqbal a cui non cresce più il riso ma ha 8 figli. Le soluzioni positiviste in astratto servono solo a far sognare quelli che non hanno già il fuoco in giardino.
Iqbal ha già il fuoco in giardino peraltro, tra 20 anni mi sa che tocca a noi
Mi sa che sottostimi la capacità umana di adattamento - “non sarà abitabile” = sarà come l’iran ora, con 50° in estate e le case con il condizionatore perché altrimenti muori.
dubito che sarà disabitato. sarà una merda, di sicuro.
No, ma chiaro, però diciamo che è tutta roba su grandi numeri e qualcuno alla fine sopravvive.
Cioè a me fa sempre specie pensare anche alla peste in Europa: ha ucciso un terzo della popolazione europea.
Sono una MAREA di persone.
Ora vorrebbe dire avere qualcosa come 150milioni di morti, un’ecatombe.
Macro-eventi così non è escluso che possano ricapitare, anzi, potrebbe proprio essere il GW il prossimo e avere anche più morti.
Però qualcuno che sopravvive c’è sempre, se poi non ci sarà, pace, tanto come minimo io rientrerò in quelli morti.
La cosa curiosa di ogni singola persona è che pensa di essere il personaggio principale della storia
ah, la sarà realmente inabitabile e la gente muore o farà parte di quella massa di “mass migration”
non sto dicendo che non accadrà o che non sarà orribile (a quelle temperature non cresce un cazzo). sto dicendo che quello che ora consideriamo inabitabile è già realtà altrove
In Sicilia ogni anno una superficie pari a quella di tutte le Eolie si trasforma in deserto. Se si conferma il trend previsto per il 2050 di innalzamento delle temperature delle acque marino-costiere arriviamo ad un bel 70% di tutta la superficie dell’isola trasformata in deserto.
A me ogni tanto il pensiero di fondarla ora una carovana viene, tanto per farmi trovare pronto (se non muoio prima).
L’entroterra non-montuoso è praticamente spacciato. Situazione più mitigata a ridosso delle coste e dove vi è abbondanza di sorgenti ovviamente, ma l’agricoltura lo stesso potrebbe non sopravvivere anche cambiando le specie coltivate con altre più resilienti / più tropicali. Il deserto è deserto, appunto.
Ma in ogni caso, almeno al 2050, improbabile la Sicilia sia inabitabile, solo parzialmente inospitale. Col risultato comunque che un altro botto di persone emigreranno dall’isola, e chi rimarrà sarà sempre più concentrato in pochi poli metropolitani. Praticamente la Sicilia diventa l’Australia.