Gli effetti della Crysis



Non e' la soluzione migliore in questo caso, ti faccio un esempio. Ipotizza che abbiano stabilito un termine di 3 mesi e che il lavoratore si sia dimostrato inadempiente, GnR! non potrebbe procedere al licenziamento prima del decorso del termine semplicemente perche' il lavoratore potrebbe eccepire di non essere stato messo sotto esame, non vi sarebbe dunque alcuna prova dell'inadeguatezza (insomma, quella di GnR! sarebbe una condizione meramente potestativa, che implica la nullita' dell'atto), a questo punto GnR! sarebbe tenuto al liquidarlo con tutti i crismi e comunque scoprirebbe il fianco ad un eventuale richiesta di risarcimento del danno da perdita di chance, d'altronde in contesti imprenditoriali di genesi recente non e' sempre facile identificare e cristallizzare contrattualmente la mansione del lavoratore.
Ma comunque sono molteplici le modalita' attraverso le quali si puo' rodare un dipendente prima del grande passo, senza nemmeno scomodare la contrattualistica, te lo tieni 15 giorni e lo fai lavorare, non sussiste proprio la questione. Gli imprenditori italiani che si lamentano delle fregature o dell'illicenziabilita' dei dipendenti, vogliono semplicemente poter scaricare il rischio d'impresa sulle spalle dei lavoratori senza pero' provvedere ad un'equa remunerazione del rischio (perche' il contractor privo di diritti andrebbe pagato, come accade nel resto del mondo, dalle 2 alle tre volte in piu').


Gli imprenditori preferiscono infatti pagare un contractor dalle 2 alle 3 volte in più del netto percepito da un indeterminato.
Perché il lordo di un indeterminato alla fine è pari al lordo di un contractor, e se il contractor non gli piace lo sfancula in 10 minuti e non deve passare per l'equivalente burocratico e pecuniario di un divorzio.

Per loro, l'indeterminato ha senso solo per figure di comprovata bravura che non vogliono far finire alla concorrenza. I pezzi da 90. I grandi burriti.

Per le scommesse, o le figure da crescere esistono molte altre forme dignitose di contratto che non mettono a rischio nessuno.

No, forche per chi non concede l'indeterminato al primo neolaureato che entra dalla porta una cosa che non ho mai sentito ne mai visto in vita mia i sindacati vi han dato alla testa mi sa. A quando una bella filmografia di Gian Maria Volontè?
Pienamente d'accordo, anche col resto del quote tagliato.

Era solo per render chiaro ed evidente che, opterò per il francese, bastavano 5 secondi ad un avvinazzato seduto sul water di estranei a cacare dopo il cenone di Capodanno per scovare il ripieno di merda di certi discorsi in cui si spende - esageratamente convinto - il nostro.

Tengo comunque a dire che nonostante tutto, e non so da che città provenissi tu prima dell'espatrio, per la luce sotto la quale mio malgrado mi han messo davanti la realtà milanesotta nell'ultimo paio d'anni, GnR! aldilà di qualche anche grave mancanza sparsa rimane un simpatico e mantiene la mia stima e, perchè no, fiducia.
Solo occhio a tenere a bada l'ego, è un ottimo mezzo da usare contro di te.

Ops, evidentemente occhio anche ad una buona e costante ossigenazione:



Sindacati?!? Alla testa!?! Forse ti sfugge l'immagine di Sonne direttamente dal thread "I Nostri Volti":

Spoiler

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io dove lo fanno

guarda che l'indeterminato coi canonici 3 mesi massimo di prova è la prassi .. solo in italia stage non retribuiti.. ti assumo a progetto a salcazzo in nero e poi vediamo... son mica matto l'indeterminato è solo per i PEZZI GROSSI ( )

mandocazzovoleteannà
basterebbe
1. garantire una retribuzione netta di gran lunga maggiore a chi ha un contratto diverso all'indeterminato (come è giusto che sia.. avviene ovunque italia esclusa)
2. garantire sgravi fiscali per un certo periodo a chi assume a tempo indeterminato, magari under 35 (e non solo gli appartenenti a categorie speciali come mobilità, cassintegrati e simili)
3. togliere qualche limite all'articolo 18

e MAGIA!!!11!! da un momento all'altro i contratti a tempo indeterminato spunterebbero dappertutto.


ps: nel mio caso, ho lavorato per cinque anni e quattro mesi con contratti a termine. poi, a gennaio 2013, mi hanno assunto a tempo indeterminato. mi è sempre sembrato un po' lungo come periodo di prova..
devo dire che GNR per considerarsi un imprenditore illuminato, oltretutto in un settore all'avanguardia, dopo neanche due anni di attività, strizza già l'occhio ai peggio cummenda del varesotto

concetti come selezione, contratto a tempo determinato, periodo di prova sono del tutto alieni

per passare da stage non retribuito a contratto indeterminato a 2k al mese ce ne vuole

il discorso della selezione è tutt'altro che secondario, anche perché come giustamente è stato detto fa parte del rischio di impresa e, specularmente, della tua bravura nel fare l'imprenditore

poi ovviamente la teoria si scontra con la realtà italiana in cui la formazione universitaria ha molti limiti, almeno per quanto riguarda l'interazione e spendibilità nel mercato del lavoro (aggiungo una nota maschilista ma che purtroppo risulta vera almeno nel mio settore: il voto di laurea delle donne è da valutare sempre come fosse minore di almeno 3-4 punti anche se esistono delle eccezioni )

senza contare le criticità collegate alla dimensione delle imprese italiane che si ripercuotono anche nel campo della selezione (prendiamo la tua impresa, in quanti siete? 3 hai detto? è ovvio che prima di assumere un quarto ci pensate 50 volte, anche per il solo fatto che rappresenterà 1/4 delle vostre risorse e contemporaneamente si presuppone che non possiate offrirgli - almeno inizialmente - chissà quale busta paga ... ma queste sono le regole del mercato infatti rispetto ad agenzie più affermate avrete meno scelta, ma se siete bravi riuscirete ad individuare un buon soggetto con buon prospettive di crescita)

detto questo non è che la grande impresa non abbia il problema della selezione, ma al di là delle eventuali procedure (si presume collaudate ed efficaci) di recruitment, un eventuale "pecora nera" logicamente inciderebbe molto meno (ed in ogni caso i modi per sbarazzarsene ce ne sono)
Ah boh sarò un pessimo imprenditore del varesotto, a me due mesi pagati a pieno stipendio in ritenuta o contratto a progetto per vedere come ci si trova reciprocamente per poi un contratto determinato per i primi due anni non sembra cosi sfruttamento.


Il problema è lo stesso thread di di schumacher, tanti parlano senza l'esperienza portata dal portare avanti la propria attività.
E' facile parlare su carta, ma quando devi tirare fuori i soldi per 2000 tasse diverse dipendente compreso, cerchi di tagliare dove meglio puoi perché parlando di piccoli/medi imprenditori andrai sempre prima a pensare all'azienda (per puro orgoglio) e poi a tutto il resto.
La illicenziabilità del personale non ne giustifica lo sfruttamento.

Il rapporto di fiducia non è asimmetrico: se te ti devi fidare del lavoratore, il lavoratore si deve fidare dell'azienda che gli fa false promesse.

Se gli imprenditori si lagnano che le tasse sono alte, i lavoratori si lagnano che senza un indeterminato manco un mutuo possono farsi fare.

Siamo tutti nella stessa barca.
Ormai anche solo fare lavorare un dipendente e considerato sfruttamento ..

Poi c'è ancora qualcuno che crede che periodo di prova o simili servano a qualcosa ?? c'è gente che in prova da il 200% poi da assunta da meno del 70% .. allora diventa anche una presa per il culo .. sembra come quando si deve scopare una tizia e gli si manda i messaggini dolci , il ti amo , il sei bellissima .. poi raggiunto l' obiettivo si dice " bon ora fuori dal cazzo " con sua enorme delusione .

Meglio dover pagare di più (allo stato per creare indennità di disoccupazione non al dipendente direttamente) e poter licenziare liberamente ...

Ma che cazzo dici dai
è la realtà che ti piaccia o non piaccia , oppure credi che non esistano le persone che si impegnano maggiormente nel periodo di prova solo per la necessità di aver un lavoro e poi una volta assunte si sentano al sicuro tanto da avere un calo di prestazioni rispetto al periodo di prova , sopratutto quando il datore è assente ..


Ah ma non trollavi quindi? Ok, provo a risponderti seriamente:
Il calo di prestazioni ci sta fintanto che non diventi cazzeggio.
Come speri di avere la fedeltà di un dipendente se non può farsi un cazzo di mutuo? Quindi tenere per le palle una persona co sti cazzo di contrattini e tempo non sarebbe sfruttamento? Basta Cece dai
E un problema suo , io non sono un buon samaritano che si mette a garanzia dei mutui degli altri , infatti piuttosto che sfruttare preferisco non tenere dipendenti e fare meno ore di lavoro .. cosi non c'è neanche chi può permettersi l' affitto ..
Preferisco pagare sul mio lavoro la disoccupazione degli altri piuttosto che un compromesso ..

edit: e quelli che non hanno trovato posto da me ora vanno a lavorare in nero nelle famiglie o da anziani prendendo netto senza garanzie ..
A parte che dopo 3-4 anni di libero professionista ed un garante tipo genitore, non è un grosso problema ottenere un mutuo.

Pare che se non fai l'indeterminato devi vivere sotto un ponte.
cmq ho colto il suggerimento di Frag, se un domani servisse sceglierò di assumere dipendenti che hanno già una casa di proprietà pagata cosi da non pesare sul sentimento morale di quelli con un mutuo da pagare ..
A me sembra invece che come abbia detto qualcuno nel thread si voglia sempre scaricare il rischio d'impresa sui dipendenti, però magari mi sbaglio eh

sembra così da come ne parli che hai un'attività
A me sembra che avete un concetto sbagliato di rischio di impresa .. in ogni caso e chiaro che l' effetto domino si ripercuota sui dipendenti ..


quindi il mio discorso diventa di parte e non è da considerare ?? cmq non ho niente per il momento riesco a sfruttare le agevolazioni del lavoro da coadiutore/ impresa familiare .. riesco però a imporre le mie scelte a mia madre anche con l' aiuto dei commercialisti ..