Gente arrabbiata [OT]




bé, il clown nel nome dice già tutto
che cattivelle queste donne bianche cis, BLM FRATELLO



seriamente, guarda che questa cosa degli uomini che gareggiavano come donne c'è già stata tante volte in passato, solo che una volta non veniva accettata passivamente perché bastava pensare di esserlo per dire se sei davvero un uomo o una donna


ma poi, siamo sicuri che non fossero trans?
E stiamo parlando di competizioni sportive eh . Aspettate che si iniziano a intaccare le quote rosa, li ci sarà da ridere, le donne mozzicano eh mica sono fregnoni come noi uomini
lì improvvisamente si scopriranno al 90% tutti terf
Eh?

Senza offesa, ma mi sa che tu uno sport non l hai mai praticato in vita tua. Secondo te una donna biologica di 73 kg poteva gareggiare alla pari di Pietro Mennea se si fosse tirato via il cazzo? O una donna di 90 kg può resistere più di 10 secondi sul ring con Mike Tyson? Non è solo questione di peso... L uomo in natura ha una ripartizione in % di massa grassa e massa muscolare diverse rispetto a una donna a parità di peso. L uomo arriva al 10% di massa grassa con una grande facilità, la donna non ci può arrivare nelle stesse condizioni psicofisiche. Meno massa grassa più massa muscolare, più massa muscolare più potenza/resistenza. È la base della biologia



schifoso transfobico, riduzionista biologico del cazzo. Nasconditi troglodita. Io vedo solo una bellissima donna in quell'immagine
Ah ma quindi sei il fake di qualcuno di manicomio


Mi hai fatto ridere come uno stronzo a lavoro


Chi scrive i regolamenti sportivi queste cose le sa bene.
C'è un aspetto della continuità della produzione ormonale del corpo, mica uno si trova tali ripartizioni per regole che non possono variare, scritte alla nascita. Senza certe ghiandole e senza certi ormoni in circolo, la capacità muscolare di un individuo biologicamente maschio cambia nel giro di un paio d'anni, attualmente è questo il consenso.

Per le leve dell'ossatura è un altro discorso ma se pure le organizzazioni sportive dicono "servono più studi", ecco, ogni opinione personale da non addetto ai lavori è praticamente irrilevante perché manca la cultura per poter contestare una decisione su basi tecnico-scientifiche. Al massimo puoi sperare che venga tenuto di conto di certi valori sociali, e contestare su quella base.


Chiaramente il 90% dei vincitori olimpici categoria runners sono persone di colore non per caratteristiche fisiologiche ma perché - è ovvio - correre tanto fa parte della cultura afroamericana.
E' che li crescono in ambienti dove corrono molto e quindi la cultura ha un grosso effetto. I runners bianchi invece vengono cresciuti un ambiente più sedentario quindi corrono peggio.


Grande Derppo ancora con sta storia ma tu caschi sempre male eh.
Ci ha già provato qualcun altro con sta manfrina un annetto fa e qualche mod aveva decretato che non sono il fake di nessuno.

Sei forte però, mi piaci perché insisti sempre.
cmq a mio parere il problema è che oggigiorno si giudica troppo spesso impulsivamente senza saperne un cazzo...come state facendo con Jan adesso riguardo il dicorso sulla sessualità dandogli del troglodita solo perchè la vede alla sua maniera (che non è sbagliatissima a mio avviso)
uno simpatizza per la destra = fascista .
vai nel 3d della meloni su agora , nel goulash di ngi e santiddio che tristezza....medioevo proprio solo perche non la pensi come quei 4 compagni che tengono le redini del discorso.
troppo facile cosi....


Che intendi dire?


E' sicuramente un discorso molto complesso, anche l'omosessualità se è per questo era considerata fino a qualche tempo fa una malattia mentale e mi è sembra un po' egoista e "crudele" categorizzare tutta la comunità lgbtq+ come dei malati di mente che si credono Napoleone ...

Poi sicuramente un supporto psicologico non fa male, ma non di certo con l'intenzione di convincere queste persone che non sono transgender o non sono omosessuali, ma piuttosto al contrario, per aiutarle a prendere coscenza di se stesse, ad accettarsi ( che ti assicuro è la cosa più difficile ), a farsi accettare dagli altri e così via.
Di certo non ha senso mandarle da uno psicologo per "curarle" e farle "tornare" etero o cisgender, credo che nessuno psicologo sia in grado di farmi piacere la figa al cazzo, come quell'imbecille di cui non ricordo il nome che va in giro a dire che lui un tempo era omosessuale ma poi è tornato "normale" leggendo il libro di un filosofo che dimostrava scentificamente che con cure psichiatriche e pregando fortissimo si può tornare ad essere etero, quando invece, al di là dell'assurdità della terapia che ho elencato, basta guardarlo 5 minuti per capire che se lui ora è etero allora io sono il Papa.

D'altra parte uno psicologo potrebbe aiutarle a capire se è il caso di fare la transizione o meno, la mia compagna non si è sentita di farla per tutta una serie di cose, non ha nemmeno fatto la cura ormonale, ha il battacchio e ha imparato a conviverci con questa cosa, non pretende di andare nei bagni delle donne anche se sicuramente non le dispiacerebbe ma comprende che è un argomento anche questo complesso, ma ci sono molte persone che non riescono ad accettarsi e sentono di dover cambiare il loro corpo, poi sicuramente come dici tu c'è anche chi se ne pente, ma questo perché ogni persona è fatta a modo suo, non esiste una formula universale per definire ogni sfaccettatura di una persona.

Sulla questione dei giovanissimi, altro argomento complessissimo ma il problema è che, tanto per cambiare, è che c'è molta ignoranza dovuta soprattutto al fatto che ci sono molte persone che hanno preso la palla al balzo per far partire famoso "I BAMBINIIII, VOGLIONO FAR DEL MALE AI BAMBINI", quando lo scopo è esattamente l'opposto.
La disfonia di gender è dianosticabile fin dalla tenera età, la mia ragazza fin da bambina giocava con le barbie, stava con le femminucce, rubava i tacchi della mamma, rubava i trucchi della mamma, piaceva vestirsi da donna ( sottolineo fin da bambina) e le piacevano i maschietti; il problema è che se nascono nella famiglia sbagliata, come la mia ragazza, i genitori o non danno peso alla cosa pensando che "ma si poi col tempo crescerà e tornerà "normale"" oppure come accade più spesso condannano questa cosa e fanno passare a loro figlio/a le penne dell'inferno per anni.
Aiutare sia i bambini che i genitori fin da subito fa in modo che crescano in una famiglia che li capisce e non che li considera come dei mostri malati di mente. Sul cominciare una terapia ormonale / interventi chirurgici fin da piccoli non mi esprimo perché onestamente non sono informato e non sono un medico, forse quello è eccessivo, ma andrebbe valutato da caso a caso.



Non entro nella questione di gente che ha fatto attacchi personali alla Rowling o a chicchessia, quando delle persone si sentono attaccate solitamente attaccano a loro volta e spesso con più veemenza, non le giustifico ( come non giustifico gli attacchi della Rowling ) ma questo succede in qualsiasi contesto e comunità, non è certo una prerogativa di quella lgbtq+, la gente si insulta, si manda a fanculo e si minaccia a vicenda in qualsiasi ambito e contesto.
Ad ogni modo le sue battaglie sono anche queste sintomo di ignoranza il fatto che pensi che considerare un transgender una donna a tutti gli effetti aumenti il rischio di stupro minorile nei bagni pubblici o di stupro nelle prigioni è una cazzata immane, primo perché lo stupratore, chicchessia, non si fa certo fermare dall'immagine posta sulla porta del bagno pubblico, secondo nel più o meno 80% dei casi ad un transgender donna piaccono i maschi, a meno che non sia omosessuale ma in quel caso allora dovresti porti lo stesso problema con gli omosessuali non transgender, un maschio omosessuale in una prigione dove lo dobbiamo mettere ? tra i maschi no perché rischia di stuprarli e tra le femmine no perché idem ? Le donne lesbiche stesso discorso, le mettiamo tra i maschi ?
Senza contare quanto se la passerebbe da dio una transgender donna in mezzo ai carcerati maschi.

Concludo dicendo che non è mai sicuramente bello imporre la propria visione agli altri, in qualsiasi contesto, quello che dovremmo fare in primis è provare a sensibilizzare, perché la prima cosa su cui bisogna puntare non è fa cambiare idea alle persone ma cercare di renderli più tolleranti ed empatiche verso i nostri problemi e le nostre "esigenze", che spesso da fuori sono viste come pretese assurde ma che invece per noi sono diritti fondamentali. Esercitiamo il diritto fondamentale di essere considerati per quello che siamo e non per come gli altri ritengono che siamo o per come ci vedono.


C'è anche una questione chiamata imprinting ormonale o memoria ormonale. Elaboro: vivere un terzo della propria vita con un determinato livello di testosterone ha un effetto a lungo termine non trascurabile, sopratutto nel caso di uno sportivo che "mette a frutto" questa risorsa importante (il testosterone è tutto nello sport).

Fenomeno ben noto sopratutto a chi pratica culturismo e bodybuilding in categorie natural (o presunte tali). Atleti che si dopano per uno o due cicli di steroidi per poi interrompere l'assunzione di anabolizzanti anche per tutta la vita. Il risultato è che seppure l'atleta sia in linea con i concorrenti natural al momento della gara, il precedente uso di steroidi e ormone della crescita ha conferito un vantaggio notevole in termini di struttura ossea, sviluppo muscolare, ecc. In pratica, parti con un notevole vantaggio.

Ovviamente concetti di medicina così complessi per agorò sono l'anatema diabolico, perché gente con la triennale in informatica (forse) viene a dirti che la biologia non conta e quello che conta davvero è quello che provi dentro il tuo cuoricino

Perché lo hanno letto su Reddit.

O in un video di Contrapoints.

O al circo.

Questo nulla toglie ovviamente a questioni sociali e interpersonali; se ti senti una donna e vuoi che ti chiami donna, io lo faccio pure perché ti rispetto volentieri. Però a volte nella società bisogna prendere delle decisioni che non riguardano soltanto il singolo, esattamente come nel caso dello sport. In questi casi forse è meglio guardare la biologia più che i video su youtube o si rischia di pestare un merdone.

Come spiegare queste atlete trans il problema non è compito mio e non mi interessa nemmeno farlo, di certo la soluzione non è mentire spudoratamente dicendo loro che sono donne al 100%. Questa è pura follia

Scusa forse non sono abbastanza informato, col cambio sesso io so che le gonadi comunque rimangono, e sono quelle a secernere il testosterone. Ora se io mi identifico come donna mica per forza mi devo bombare di estrogeni per esserlo, quindi posso tranquillamente gareggiare con altre donne avendo tutto il testosterone di un uomo


Si chiama memoria muscolare, e si il corpo di un uomo che è stato uomo per anni ed è stato sottoposto per anni al naturale testosterone umano (senza parlare di doping) non sarà mai come quello di una donna



La malattia mentale non è "credersi napoleone". Non solo.
E' un po' che leggo quello che posti e sebbene io capisca il tuo punto di vista, ci sono diverse imprecisioni e inasattezze. Nel caso peggiore ti inventi proprio delle cose di sana pianta. In breve:



  1. non si utilizza più il termine "malattia" mentale ma disturbo. Proprio perché in questa categoria rientrano problematiche differenti.
  2. il disturbo mentale non è la pazzia. E non è un degrado. Nè per chi lo vive, nè per chi sta attorno.
  3. il disturbo mentale è tutto ciò che causa sofferenza e rientra primariamente (ma non solo) nella sfera psicologica.


Ergo, rispondendoti in merito, l'omosessualità non è un disturbo perché non causa sofferenza intrinsecamente. L'idea di voler succhiare un cazzo non ti fa stare male di per sé, sono le persone attorno semmai che attraverso l'ostracizzazione causano sofferenza nell'omosessuale e in questo caso al massimo si può parlare di disturbo dell'adattamento o di un vero e proprio ptsd se c'è stata violenza (e.g., bullismo grave). Se non ostracizzato, l'omosessuale non soffrirà mai per la sua condizione.

Nel caso della disforia di genere, invece, parliamo di un disturbo mentale. E anche bello grave. Il motivo è semplice, perché intrinsecamente causa sofferenza nell'individuo. Il fatto, cioè, di sentirsi in un corpo sbagliato causa sofferenza in quanto tale, indipendentemente da fattori biologici concomitanti o dall'influenza esterna. Ovviamnete se un disforico viene anche ostracizzato, la sofferenza aumenta.

Questo vuol dire che chi è disforico è pazzo? Ovviamente no. Anche perché "pazzo" è un termine che non ha davvero senso e fa parte di quella che si chiama psicologia ingenua o psicologia dell'uomo della strada. Questo vuol dire che basta prescrivere qualche antipsicotico? Ovviamente no. Il percorso di guarigione può (ma non sempre) comprendere la transizione. Però scusami ma dire che la disforia non è un disturbo mentale è folle e finisce per danneggiare le stesse persone che ne soffrono.

fonte: psichiatra.
Mi sembra credibile e ragionevole che le associazioni sportive non vogliano prendere decisioni di pancia, quindi, ma cerchino un consenso scientifico, considerato che svolgono un ruolo abbastanza importante anche nell'essere espressioni di valori in società, no?

Poi son comunque associazioni di persone che fanno politica anche non volendo, quindi ci saranno influenze, ma sostenere che "servano più studi" per problemi relativamente nuovi come questi dovrebbe essere la posizione che accontenta tutti, no?
Eh no perché Contrapoints ha fatto un video dove dice che sei non sei 100% convinto sei letteralmente l'avatar di Jordan Peterson quindi caso chiuso