Fusione fredda: a Bologna ci sono riusciti?



Tralasciando un secondo questa "scoperta", se tu scoprissi domani mattina, magari per caso un qualcosa che cambia il mondo, ma veramente (l'approvvigionamento energetico è di fatto una della cause delle guerre in giro per il mondo), anche se tu o tutti non capissimo il perchè funziona, ma funziona, non bisognerebbe adottarlo instant? E' una domanda retorica, ma non capisco questa burocrazia che frena un possibile balzo in avanti della scienza (perchè il capire poi perchè accade farebbe, credo, scaturire altre teorie ecc..) vogliono il pezzetto di carta, daglielo e poi vediamo le carte sul tavolo. Magari sbaglio ma imho dopo aver verificato sicurezza e funzionalità è da dare in pasto al mondo.


E' più probabile che abbiano già mosso l'R&D per fare reverse engineering e muoversi sulla stessa pista La teoria del blocco del progresso tecnologico non è funzionale al modello di guadagno capitalitsa.


Ripeto: anche io penso che sia una bufala. E sono tremendamente ignorante per quanto riguarda i brevetti.

Credo che comunque oltre ai blueprints devi anche fornire un principio di funzionamento. Che potrebbero non avere se non hanno capito come mai funziona.

Io Rossi non lo conosco, ma nella commissione indipendente che ha messo il papero su arXiv l'altro giorno ci sono almeno un paio di nomi di gente seria, per cui un po' di sicurezza questo me lo ha dato. Poi magari dentro al tubo c'era il criceto, ma il loro report lo prenderei abbastanza per buono.
gli uffici brevetti,fan bene a essere sospettosi



Si, tralasciamo questo caso nello specifico per un secondo.
Ci sono vari fattori. C'e' il fattore sicurezza. Non puoi veramente capire se e' una cosa sicura se non hai capito come funziona.
C'e' il fattore impatto ambientale. Magari quel tubo dopo dieci anni di utilizzo e' peggio di un fustino di scorie di una centrale.
C'e' il fattore legato al progresso. Quando una nuova tecnologia emerge, messa in circolazione fa si' che altre nuove tecnologie spuntino come funghi sulla base di quella.
E c'e' sempre il fattore bufala.

In ogni caso, siamo pieni di tecnologie adottate in fretta e furia senza averle capite bene, salvo poi ad esempio trovarsi con disastri ambientali di qualsiasi tipo sotto le mani e correre ai ripari 30 anni dopo.


Enjoy capitalism


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Sono molto stupito anch'io della cosa.
Voglio dire, nella commissione c'era Giuseppe Levi:

http://inspirehep.net/search?ln=en&p=find+a+giuseppe+levi&of=hb&action_search=Search

Questo ha lavorato a HERA e AMS, tutti esperimenti serissimi e con pratiche scientifiche abbastanza rigorose.

Poi magari il tubo ha qualche fregatura, ma tenderei a credere che quello che c'e' nella loro review sia quello che hanno visto.
Scilipoti uno di noi !!! https://www.youtube.com/watch?v=7SqYtuOkMaI
(interessante come Levi abbia comunque meno pubblicazioni di me. E' proprio vero che in Italia per diventare professore bastava essere nato negli anni giusti)


qui un tipo smerda tutto lo studio "indipendente"

http://motls.blogspot.it/2013/05/tommaso-dorigo-impressed-by-cold-fusion.html


(lol che butta merda su Tommaso, poveretto )

A parte le obiezioni sul fatto che gli autori non sanno usare LateX, che diciamo poteva risparmiarsi, alcune cose che fa notare sembrano in effetti sbagliate.
E' per questo che qualche pagina fa speravo che non si limitassero a mettere il papero su arXiv ma provassero a pubblicarlo su qualche rivista peer-reviewed, cosi' da passare uno scrutinio come si deve.

Lol anche al fatto che dice che Tommaso Dorigo si definisce non esperto (lavora a CMS con me). E' ovvio che non e' esperto, anche se si tratta di fisica della particelle. Ormai questo e' un settore talmente specializzato che hai bisogno di anni e anni su un argomento per iniziare a capirci qualche cosa.
L3vi è un personaggio viscido e più "furbo" che intelligente, che sa come avere il nome dove conta, per chi lavorare per fare i soldi (amicone di M$ Italia e da anni cerca, riuscendoci, di far comprare licenze proprietarie al suo dipartimento nonostante non servano a nessuno, addirittura al corso di scientific computing invece che CUDA o OpenCL faceva usare DirectCompute o come si chiama la roba M$, 2 anni fa tipo, che manco aveva una doc sul sito. Ah e ovviamente si faceva comprare il debugger con licenza ufficiale "per gli studenti", se non sbaglio), gli altri non ne parliamo.

Basta guardare la cronologia su wikipedia della storia per capire com'è andata:
- Scoperta fintorivoluzionaria. Vogliono vendere la bufala.
- Nessuno gliela compra. Nessuno abboca. Investitori e aziende vogliono report terzi per essere sicuri. Brevetto negato.
- 2 Svedesi si aggiungono, dicono che vogliono investire. Li convincono che è "nell'interesse di tutti" pubblicare qualcosa in peer review. Parte il giro degli amici ed ecco la pubblicazione.

I furbi mica ci stanno solo in Italia eh
EDIT: ah ma è arxiv, non è neppure un journal...
Possibilissimo, ma a me sembra strano che uno con un CV di tutto rispetto, e che comunque e' molto attento alla propria carriera, firmi una cosa sapendo che e' una bufala e tanto si sa che prima o poi verra' scoperta.


Eh si

La gente prende arXiv come una cosa seria, senza sapere che tu puoi uploadarci anche un PDF vuoto tra un po'...

Mah, ho fatto una ricerca molto rapida, e mi sembra che il grado della pubblicazioni degli autori sia basso (anche solo di numero), quello messo meglio è L3vi appunto, e per me questo dice tutto

Ma ogni cosa che entra in arxiv è qualcosa che DEVI avere mandato anche ad un journal, o conference, o sbaglio? O che manderai.


E' un professore universitario con meno pubblicazioni di me, anche senza tagli sull'anno della prima pubblicazione e anche rimuovendo gli articoli da grosse collaborazioni (dove e' sempre difficile capire chi ha lavorato e di solito conta solo chi e' nella collaborazione piu' grande, e quindo ovviamente vinco io).

Pero' comunque ha lavorato ad esperimenti seri, e questo dovrebbe dare un minimo di sicurezza, ma ovviamente nulla e' certo.


No, non c'e' nessun obbligo. Di solito lo fai, ma se la rivista ti nega la pubblicazione mica lo devi levare da arXiv.

In teoria arXiv serve per riempire il lasso di tempo tra submit alla rivista e acceptance per la pubblicazione. E per poterlo linkare nei vari DB delle pubblicazioni, visto che alcune riviste sono accessibili solo sotto subscription.

Ah pensavo, boh, ci fosse qualche entità in qualche stato remoto che controllasse questa cosa ed eventualmente rimuovesse